Originariamente Scritto da lukinosnake
Visualizza Messaggio
Di recente l'APA ha pubblicato delle linee guida sul trattamento e benessere dei maschi. Mi son messo le mani nei capelli. La tesi principale è che i maschi sono malati mentali perché la cattivissima cultura patriarcale li obbliga a reprimere le emozioni finché esplodono, come dice Freud. Ora, Freud non dice nulla di simile naturalmente, e un secolo di ricerca (di quella buona) ci dimostra che essere capaci di integrare, elaborare e ridirigere la rabbia è fondamentale per il benessere psichico e sociale dell'individuo. Perché allora l'APA ha scritto, dopo anni di elaborazione, un mucchio di scemenze disinformate che sarebbero indegne di una tesi di laurea triennale? Semplicemente ha una sua agenda; c'è un cartello di professionisti con un gigantesco bias legato a valori morali della loro nicchia.
Chi altri ha specifici bias dovuti alla preselezione? Per esempio i magistrati. Il fatto stesso che un essere umano voglia ergersi a dispensatore di giustizia e moralità sulla massa becera mi mette in guardia sulla sua stabilità e rettitudine. Il potere giudiziario contiene per ragioni intrinseche una buona quota di dementi, e lo aveva già capito appunto Platone venticinque secoli fa. A peggiorare il tutto c'è il fatto che per diventare giudice sia necessario si studia solo un'infarinatura di etica su base filosofica continentale, con zero studio di psicologia dell'etica, sistemi motivazionali, psicologia sociale, etologia, neuroetica e qualsiasi cosa possa aiutare un minimo a capire il comportamento umano.
Mi mette in guardia anche il tuo concetto che ci sia un ristretto gruppo di persone moralmente superiori da contrapporre alla massa "sbavante".
In primo luogo, la massa costituisce un esempio di campionamento valido; essa annulla i bias di campionamento e gli errori e si autoequilibra esprimendo un comportamento controllato. Gli stessi sistemi di autocontrollo non esistono in gruppi elitari autoselezionantisi con bias motivazionali. La CULTURA POPOLARE descrive la massa come un gruppo di bovini e pubblicizza una versione nazional popolare di concetti etologici come il mobbing o la preselezione. Sistemi neurosociali e psicosociali di altissimo valore adattativo, base della nostra stessa socialità, che funzionano in modo diverso da come ce li dipinge la cultura popolare.
Quando tutti si buttano dal ponte, dovresti farlo anche tu? Al contrario di quanto gli adulti dicono ai bambini, sì. Quando cento persone prendono una decisione in un senso e tu no, è statisticamente probabile che sia tu a sbagliarti e non tutti e cento gli altri. Poi naturalmente capita che invece si sbaglino loro, ma è l'eccezione e non la regola.
E' un tema fondamentale della nostra cultura materialista e individualista ed elitaria che l'individuo sia unico e valido e speciale mentre la massa è fatta da bestiame privo di etica e del ben dell'intelletto. E' un tema a cui non possiamo rinunciare perché lo assorbiamo sin da bambini. Ma questo non lo rende specialmente giusto o corretto. E la scienza cerca in tutti i modi di dimostrare che il tema sia giusto, eppure se la approcci senza pregiudizi lo dimostrerà falso. Il mobbing scoppia come un fuoco negli stormi di gabbiani perché il gene del mobbing si è dimostrato valido e utile nel creare i legami sociali che permettono la coesione dello stormo. E il mobbing funziona perché spinge il gruppo a coalizzarsi contro il singolo prepotente, mettendolo in minoranza e proteggendo la vittima. Capirai allora perché mi salga il sangue agli occhi quando vedo i mass media che parlano di mobbing come di una cosa orribile e immorale ovvero la massa bovina che assale ciecamente il povero individuo indifeso. Tutto il valore scientifico del concetto di mobbing, tutto il valore esplicativo del comportamento umano che può dare, sono stati cancellati dal giornalismo di sensazione. Ne sono rimasti solo gli esempi devianti a nutrire ancora, ancora e ancora il tema dell'individuo bravo e bello vs la massa sbavante e bestiale.
Altra questione è che non ho mai parlato di massa che deve direttamente prendere le redini del potere. La massa ha dei rappresentanti e degli organismi di controllo che traggono la propria legittimità dal popolo. C'è un apparato legislativo eletto direttamente, un esecutivo eletto indirettamente, un giudiziario eletto in modo talmente indiretto da essere di fatto autarchico. Il popolo viene rappresentato da questi tre poteri. Il governo e il parlamento sono i rappresentanti del popolo e devono bilanciarsi con il potere giudiziario, non essere sottoposti a un suo controllo dispotico. Ci sono già molti stadi che rendono la democrazia indiretta e secondo taluni ciò assicura che ci sia un filtro tra l'emotività della massa "sbavante e inferocita" e l'attuazione concreta. In Italia la forma di governo è decisamente indiretta. Il tentativo di riferire il potere popolare a espressione diretta degli umori di una massa (supposta) forcaiola è insostenibile a un'analisi anche minima.
Spero che sia chiaro cosa intendo quindi per legittimazione popolare e che non ci siano ulteriori intepretazioni di ciò che ho scritto come di una massa "sbavante e inferocita" che dispensi giustizia sommaria in luogo del potere giudiziario - dato che non ho mai proposto nulla di simile.
Commenta