Intelligenza Artificiale

[Lorenzo993]

Potrebbero essere sviluppate,nell'arco di qualche decade,AI in grado di superare non solo l'uomo ma di autosuperarsi,scenari alla Skynet o alla Matrix sono possibili ma non prevedibili.
Pensate che possano essere controllati questi processi?

Adesso,tralasciando l'apocalittico,chi non passa davanti allo smartphone o al pc una discreta,o eccessiva,quantità di tempo al giorno,la tecnologia già impregna la vita di tutti,il punto è in futuro fino a che punto questi processi si insedieranno nella vita dell'individuo.
E' un tema imprevedibile e reale,io penso che cercherò di limitare l'uso del pc,smartphone ecc solo al necessario in futuro

[Bob Terwilliger]

L'AI cambierà la società in maniera inimmaginabile. D'altronde il progresso non si può fermare.
E se aggiungiamo l'effetto sinergico tra AI, biotecnologie e nanotecnologie... beh, io mi sto tenendo bene in forma perché non voglio perdermi quello che vedremo tra trenta e cinquant'anni.

[Barone Bizzio]

Lasciando perdere l'eventualita' di una singolarita' tecnologica, il processo non e' controllabile. Come ha scritto Bob qua sopra ci stiamo muovendo a grandi passi verso il transumanesimo - AI, nanotecnologie e biotechnologie sono tre aspetti di questo fenomeno. Tra 30 anni e' probabile che si ricodera' la seconda meta' del 900' in Occidente come il periodo migliore della storia dell' umanita'. Concetti quali 'uguaglianza', 'democrazia' e 'diritti umani' ci sembreranno alquando datati dal momento che avremo fette consistenti di popolazione condannate a non poter fare nessun lavoro e ad essere fisicamente e geneticamente diversi passi indietro rispetto a chi avra' abbastanza soldi da potersi permettere di fare del biohacking su se stessa

[Mutha 1]

Lasciando perdere l'eventualita' di una singolarita' tecnologica, il processo non e' controllabile. Come ha scritto Bob qua sopra ci stiamo muovendo a grandi passi verso il transumanesimo - AI, nanotecnologie e biotechnologie sono tre aspetti di questo fenomeno. Tra 30 anni e' probabile che si ricodera' la seconda meta' del 900' in Occidente come il periodo migliore della storia dell' umanita'. Concetti quali 'uguaglianza', 'democrazia' e 'diritti umani' ci sembreranno alquando datati dal momento che avremo fette consistenti di popolazione condannate a non poter fare nessun lavoro e ad essere fisicamente e geneticamente diversi passi indietro rispetto a chi avra' abbastanza soldi da potersi permettere di fare del biohacking su se stessa

Interessantissimo

[The_machine]

Se avete tempo guardatevi pure questo video che tratta di alcune conseguenze socio-politiche associate alla sostituzione graduale di lavoratori umani con algoritmi:

https://www.ted.com/talks/yuval_noah_harari_nationalism_vs_globalism_the_new_political_divide

Molti task saranno automatizzati negli anni a venire, però sviluppi in termini di "intelligenza" nell'accezione più comune ed intuitiva del termine sono ancora lontani dall'essere raggiunti. Al momento non vanno visti come dei progressi "lineari" delle competenze attuali, ma più come una discontinuità che potrebbe verificarsi già nei prossimi decenni o richiedere tempistiche significativamente più lunghe.

[Bob Terwilliger]

Io non sono preoccupato dall'argomento ubiquitario AI vs mercato del lavoro. La disoccupazione come conseguenza della tecnologia è un fenomeno transiente che scompare di fronte ai benefici apportati alla collettività.

Ciò che mi preoccupa è lo sviluppo di AI da compagnia, dapprima in virtuale e poi in androidi. Presto si potrà avere un partner creato su misura per le proprie esigenze, con una personalità cucita sui desideri del proprietario. Qualcosa di molto superiore a ciò che la persona media può ottenere nell'arena delle relazioni personali, e ad una frazione dell'impegno richiesto. Costoso nelle versioni androide, economico in virtuale, ma il prezzo sarà secondario. Già oggi persone meno che abbienti rinunciano a una vita indipendente per potersi permettere smartphone e gadget e viaggi; domani spenderanno per le AI da compagnia.
Considerate i casi umani che abbiamo in trash; date loro la possibilità di avere una donna perfetta, modificabile e riprogrammabile a seconda del proprio capriccio. Questo fenomeno cambierà in modo immenso la società. E non è fantascienza, è un'innovazione inevitabile che è già dietro l'angolo. Il mercato relativo sarà immensamente lucrativo.

[The_machine]

Io non sono preoccupato dall'argomento ubiquitario AI vs mercato del lavoro. La disoccupazione come conseguenza della tecnologia è un fenomeno transiente che scompare di fronte ai benefici apportati alla collettività.

Ciò che mi preoccupa è lo sviluppo di AI da compagnia, dapprima in virtuale e poi in androidi. Presto si potrà avere un partner creato su misura per le proprie esigenze, con una personalità cucita sui desideri del proprietario. Qualcosa di molto superiore a ciò che la persona media può ottenere nell'arena delle relazioni personali, e ad una frazione dell'impegno personale richiesto. Considerate i casi umani che abbiamo in trash; date loro la possibilità di avere una donna perfetta, modificabile e riprogrammabile a seconda del proprio capriccio. Questo fenomeno cambierà in modo immenso la società. E non è fantascienza, è un'innovazione inevitabile che è già dietro l'angolo. Il mercato relativo sarà immensamente lucrativo.

Io pure non ho una visione negativa del fenomeno, almeno non a priori, però tutte le implicazioni non sono facile da prevedere e per i benefici apportati alla collettività bisogna anche valutare quale "collettività": occidentali benestanti o persone senza skills/soldi?

Per quanto riguarda il discorso AI da "compagnia", tipo il film Her (non so se hai visto) vale quanto dicevo prima, hype a parte siamo ancora distanti, serve una discontinuità appunto.
I tecnici ne sono coscienti, riporto un estratto da un libro dello scorso anno scritto da François Chollet (lavora a Google, creatore di Keras, uno che ne sa insomma).

Don’t believe the short-term hype

Although deep learning has led to remarkable achievements in recent years, expectations
for what the field will be able to achieve in the next decade tend to run much
higher than what will likely be possible. Although some world-changing applications
like autonomous cars are already within reach, many more are likely to remain elusive
for a long time, such as believable dialogue systems, human-level machine translation
across arbitrary languages, and human-level natural-language understanding. In particular,
talk of human-level general intelligence shouldn’t be taken too seriously. The risk
with high expectations for the short term is that, as technology fails to deliver,
research investment will dry up, slowing progress for a long time.

[Lorenzo993]

Io non sono preoccupato dall'argomento ubiquitario AI vs mercato del lavoro. La disoccupazione come conseguenza della tecnologia è un fenomeno transiente che scompare di fronte ai benefici apportati alla collettività.

Ciò che mi preoccupa è lo sviluppo di AI da compagnia, dapprima in virtuale e poi in androidi. Presto si potrà avere un partner creato su misura per le proprie esigenze, con una personalità cucita sui desideri del proprietario. Qualcosa di molto superiore a ciò che la persona media può ottenere nell'arena delle relazioni personali, e ad una frazione dell'impegno richiesto. Costoso nelle versioni androide, economico in virtuale, ma il prezzo sarà secondario. Già oggi persone meno che abbienti rinunciano a una vita indipendente per potersi permettere smartphone e gadget e viaggi; domani spenderanno per le AI da compagnia.
Considerate i casi umani che abbiamo in trash; date loro la possibilità di avere una donna perfetta, modificabile e riprogrammabile a seconda del proprio capriccio. Questo fenomeno cambierà in modo immenso la società. E non è fantascienza, è un'innovazione inevitabile che è già dietro l'angolo. Il mercato relativo sarà immensamente lucrativo.

Se una roba come questa arriva alla massa posso supporre gli indici di natalità la fine che faranno

[Bob Terwilliger]

Creare un'intelligenza umana per ora è fantascienza, senz'altro. Ma la creazione di una simulazione credibile di una personalità umana?
Molti esperti di deep learning affrontano il problema con un'attitudine molto tecnica, immaginando che sia necessario creare una vera mente. La complessità di una cosa simile, a prescindere da alcuni problemi intrinseci che potrebbero essere irrisolvibili, è tale da giustificare lo scetticismo. Io mi chiedo però se abbiano considerato a sufficienza l'ipotesi di una simulazione sufficientemente credibile da soddisfare i bisogni emotivi del cliente. In realtà sto pensando a coloro che scambiavano ELIZA per una vera AI nel 1966.

[The_machine]

Sai Bob, hanno fatto la casa chiusa con bambole umanoidi e c'era gente che le pagava quanto prostitute vere....
In giro ci sono già dei chatbot per svagarsi fatti decentemente e magari conversano meglio rispetto ad alcuni umani che si beccano nelle varie chat di incontri.

Provate questo: https://www.pandorabots.com/mitsuku/


Ce ne sono diversi anche con finalità di flirt, attualmente però non mi sembra che la gente ci spenda del tempo, forse perchè non potendo esprimere concetti interessanti e/o promettere un incontro reale, con una fisicità, non c'è alcun interesse.

E' una tematica affascinante comunque, sarebbe bello se applicazioni di questo tipo aiutassero le persone a sentirsi meno sole.

[Manx]

La tecnica ha superato se stessa e si é resa autonoma. Scenari apocalittici di un dominio tecnico sull'uomo, con le dovute differenze, erano intuibili perfino già in Marx, dove le forze produttive si rendevano libere...anche se venivano poi ricondotte ad un logos.. (Marx era cmq un hegeliano). Ma già pochi decenni dopo con Weber si passava scenari tecnici molto vicini agli odierni, per non parlare poi di Junger...in realtà Matrix...credo sia già in funzione ad un livello di base minimo...e ogni giorno cresce sempre di più...

[Virulogo.88]

Scenari troppo ottimistici, le I.A. nonostante investimenti miliardari hanno ancora molte difficoltà pure a guidare un'auto la complessità del cervello umano è ancora abnorme per le macchine... finchè si tratta di logica e regole ben precise è un conto, quando si tratta di interpretare il grigio...

[Mutha 1]

Scenari troppo ottimistici, le I.A. nonostante investimenti miliardari hanno ancora molte difficoltà pure a guidare un'auto la complessità del cervello umano è ancora abnorme per le macchine... finchè si tratta di logica e regole ben precise è un conto, quando si tratta di interpretare il grigio...

Quoto. In più credo/spero ci sia sempre una shutoff valve....di cui la stessa aI sia all'oscuro. C'è da augurarsi che tutti gli ingegneri e scienziati abbiano visto terminator

[Lorenzo993]

La tecnica ha superato se stessa e si é resa autonoma. Scenari apocalittici di un dominio tecnico sull'uomo, con le dovute differenze, erano intuibili perfino già in Marx, dove le forze produttive si rendevano libere...anche se venivano poi ricondotte ad un logos.. (Marx era cmq un hegeliano). Ma già pochi decenni dopo con Weber si passava scenari tecnici molto vicini agli odierni, per non parlare poi di Junger...in realtà Matrix...credo sia già in funzione ad un livello di base minimo...e ogni giorno cresce sempre di più...

Mi hai fatto tornare in mente Heliopolis di Junger,lo cercavo l'anno scorso ma non riuscivo a trovarlo,ho riguardato oggi e di usato c'è qualcosa,quasi quasi..

[Manx]

Mi hai fatto tornare in mente Heliopolis di Junger,lo cercavo l'anno scorso ma non riuscivo a trovarlo,ho riguardato oggi e di usato c'è qualcosa,quasi quasi..

Non lo ristampano piu'?`Io ho una vecchia copia in italiano e un'altra in tedesco. Non è il miglior libro di Jünger, anche se parla, in parte, proprio del problema del 3d, ma non lo affronta direttamente...è un libro degli anni 50.

Si discute molto anche dell'utilizzo delle droghe e allucinogeni...per "scappare" dalla realtà, soprattutto intesa come situazione socio-politica. E' un libro interessante, ma anche un pp' kitsch. Ti consiglio il capolavoro Eumeswil del 1977, sempre ambientato in una città utopica di un "remoto futuro", dove regna la dittatura militare del Condor e dove un "anarca" , che lavora per il Condor, il dittatore, prepara la ribellione...che è pero' ribellione dello spirito prima che ribellione con le armi.

Procurati entrambi i libri, non costano molto. Fino a pochi anni fa Jünger era stampato da Guanda e da Adelphi...Guanda, editore "destroide", ha avuto grossi problemi economici ultimamente...e non so nemmeno se esista piu'. Dovevo collaborare con loro, ma per mancanza di soldi...avrei dovuto sgobbare gratis...