Jep Gambardella di La Grande Bellezza: chi fa/vorrebbe fare una vita del genere?

[DR. CACARELLA]

D'accordo su ogni singola lettera.

Aggiungo che esistono anche persone che sono ormai talmente "schiave" dell'idea di lavorare che non possono più farne a meno: come una droga.
Ecco, quelli sono i messi peggio...

Ci devi dare dati reali.
Quanto percepisci al netto dagli affitti?

[Giampo93]

Hai 26 anni. A 35 massimo - e probabilmente prima - comincerai a percepirti come un ragazzo invecchiato, troppo immaturo per i suoi anni e troppo vecchio per crescere. Con gli amici non avrete più nulla da dirvi. A quel punto cercherai dei colpevoli perché sarai troppo ipocrita per assumerti le tue responsabilità. Troverai le solite scuse per tacitarti la coscienza - incolperai la società non meritocratica, il governo ladro eccetera - passando il resto della tua vita a rosicare per la frustrazione.
È un film visto tante volte.

Che finisce con l'appendersi a una trave

[Ozn]

Cerco sempre di evitare di risponderti: ma qui mi sento di farlo.

La Grande Bellezza è un film meraviglioso, altro che orribile...

Jep vive di rendita su un suo "lavoro" (romanzo) fatto in età giovanile. Quindi sì, tecnicamente vive di rendita su soldi guadagnati da lui stesso, e non - come me - su soldi derivati da eredità familiare. Ma il punto non è questo: il risultato finale è lo stesso, cambia soltanto la giustificazione etica che potrebbe venir meno nel 'mio' modo di vivere, ma non voglio addentrarmi in questo.

Sul fatto della sezione Trash: non vedo perché tu voglia spostare in Trash tutto ciò che scrivo io.
Ogni tanto mi arrivano messaggi privati in cui mi si segnala che tu, in Trash, mi provochi e fai battutine, senza che io neanche frequenti tale sezione.
Quindi boh... ho capito che ti sei proprio fissato, però cerca di pensare ad altro, dai

Amico mi dispiace ma io non ti ho mai citato in trash parte forse una perculata, perché ho altro a cui pensare, non vengo da famiglia agiata.
Il film fa schifo alla ceppa.
Direi che il messaggio di Bob comunque é l'esatta sintesi di quello che é anche il mio pensiero.

Saluti

[Ozn]

Che finisce con l'appendersi a una trave

No finisce per votare 5 stelle

[Giampo93]

Il che è anche peggio

[Cl4ud]

Hai 26 anni. A 35 massimo - e probabilmente prima - comincerai a percepirti come un ragazzo invecchiato, troppo immaturo per i suoi anni e troppo vecchio per crescere. Con gli amici non avrete più nulla da dirvi. A quel punto cercherai dei colpevoli perché sarai troppo ipocrita per assumerti le tue responsabilità. Troverai le solite scuse per tacitarti la coscienza - incolperai la società non meritocratica, il governo ladro eccetera - passando il resto della tua vita a rosicare per la frustrazione.
È un film visto tante volte.

stai dicendo che diventa un arturo baldini

[Vincenzo1992]

Non è un discorso così semplice. Me ne accorgo ora, non lavorando da dicembre perchè l'albergo in cui lavoravo non ha riaperto. Io non avrei problemi economici, e non mi piace neanche lavorare, ma gli altri te la fanno pesare questa cosa, cioè ti giudicano. Una mia amica ha il vizio di fare battute tipo "dato che non hai niente da fare, perchè non..." Se qualcuno ti vede che vai a correre alle 10 di mattina, il suo primo pensiero è "quello non lavora". Ragion per cui vado a correre alle 6,30, come facevo quando lavoravo. Insomma, sia per invidia, sia per convenzione, se non lavori non te la fanno godere la vita, minando la tua autostima
Cioè lo vedi, criticano gente come Vieri, che non essendosi riciclato allenatore si gode i suoi milioni e non ha proprio bisogno di lavorare... Tu ce l'hai le spalle per sopportare le chiacchere della gente, e senza neanche essere ricco?

Punto centrato perfettamente! Ed è proprio qui che bisogna "scavallare"!
Nella società odierna il lavoro è considerato un valore! Qualcosa che ti eleva, che fa di te una persona migliore perché "fa il proprio dovere".

Ovviamente queste sono tutte convinzioni da lobotomizzati. E purtroppo vedo continuamente persone che sono in fase di stallo e si vergognano nel dire che in quel momento non stanno lavorando.

Io, per fortuna, non ho questo problema. Non è questione di spalle larghe o meno, io proprio non sento il peso di dover dire che non lavoro e non ne ho bisogno .
Le persone che conosco e i miei amici lo sanno tutti, e mi fanno battute del tipo "beato te", "quanta invidia", "tu che sei ricco..." ecc.

[Vincenzo1992]

Ci devi dare dati reali.
Quanto percepisci al netto dagli affitti?

Guarda, ho 2 case al mare (una vicino a Milano Marittima, grande e con balcone vista mare, a 5 minuti (a piedi) dalla spiaggia; un'altra in Sicilia.
Poi un'altra casa sempre in Sicilia.
Ne ho citate tre perché sono quelle che mi spettano per eredità (in tutto sono una decina che però verrano distribuite anche a mia sorella e mio zio).
Ah! Poi anche la casa in centro a Bologna (dove abito) e un'altra sempre a Bologna.
In più parecchi soldi "liquidi" da parte di nonni e genitori...

Questo a grandi linee, giusto perché me lo hai chiesto

Purtroppo, in termini precisi di soldi, non saprei dire. Al momento non me ne occupo io

[Vincenzo1992]

se detto in tono calmo e pacato potrebbe essere paragonato al monologo di Jep in cui demolisce Stefania nel film

Quante fesserie che dici, Stefa'

[Bob Terwilliger]

I tuoi genitori sono consapevoli della tua scelta di vita? Oppure studi all’università e credono che dopo la laurea avvierai una carriera?

[Vincenzo1992]

Amico mi dispiace ma io non ti ho mai citato in trash parte forse una perculata, perché ho altro a cui pensare, non vengo da famiglia agiata.
Il film fa schifo alla ceppa.
Direi che il messaggio di Bob comunque é l'esatta sintesi di quello che é anche il mio pensiero.

Saluti

Mi citi continuamente (senza dire il mio nome esplicitamente). E lo fai perché ti sto sul c**** profondamente e non riesci a non pensare a me (altro che famigliuola e scemenze tue varie).

Il messaggio di Bob è semplicemente quello di uno che rosica perché è costretto a lavorare (nom essendo agiato come me) e a 'sperperare' il suo tempo, che potrebbe impiegare in qualcosa che riempia la sua anima: come la lettura, lo studio o altro.
Io posso farlo, voi due no. Ecco perché avete lo stessa identica opinione da frustrati

[Vincenzo1992]

I tuoi genitori sono consapevoli della tua scelta di vita? Oppure studi all’università e credono che dopo la laurea avvierai una carriera?

Consapevoli. Dopo la laurea, ne prenderò un'altra.

[Virulogo.88]

stai dicendo che diventa un arturo baldini

Ma è terribile!

[Pasquino]

Probabilmente finirai manager in una azienda grazie ai tuoi studi e alle conoscenze di famiglia, apriranno una posizione per te, giusto per riempirla, tu lavorerai in teoria, ma se sei furbo farai fare il tuo lavoro ai tuoi sottoposti, e sarai spesso in trasferta di lavoro a Milano Marittima o in Sicilia. Così salvi capra e cavolo

[Bob Terwilliger]

Il messaggio di Bob è semplicemente quello di uno che rosica perché è costretto a lavorare (nom essendo agiato come me) e a 'sperperare' il suo tempo, che potrebbe impiegare in qualcosa che riempia la sua anima: come la lettura, lo studio o altro.

Urca.
Quindi credi che imparare dai libri “riempia l’anima” mentre imparare dall’esperienza lavorativa no. Come mai?