Jep Gambardella di La Grande Bellezza: chi fa/vorrebbe fare una vita del genere?

[Ozn]

Mi citi continuamente (senza dire il mio nome esplicitamente). E lo fai perché ti sto sul c**** profondamente e non riesci a non pensare a me (altro che famigliuola e scemenze tue varie).

Il messaggio di Bob è semplicemente quello di uno che rosica perché è costretto a lavorare (nom essendo agiato come me) e a 'sperperare' il suo tempo, che potrebbe impiegare in qualcosa che riempia la sua anima: come la lettura, lo studio o altro.
Io posso farlo, voi due no. Ecco perché avete lo stessa identica opinione da frustrati

Beh se ti senti chiamato in causa ogni volta che parlo di microcefali sono affari tuoi.

Riguardo alla frase in neretto sopra , ti faccio presente che nel tuo primo messaggio hai scritto questo

Io è da qualche mese che faccio una vita di questo tipo: studio e leggo, poco; e per il resto passo le serate fuori con amici, a fare due chiacchiere, battute semplici, parlare di vacuità

[Giampo93]

L'ha letto in un libro

[Virulogo.88]

Alla fine tutti sti figli di papà sono uguali, cosi pieni di tempo libero e potenziali passioni ma invero completamente vuoti

[Arturo Bandini]

Punto centrato perfettamente! Ed è proprio qui che bisogna "scavallare"!
Nella società odierna il lavoro è considerato un valore! Qualcosa che ti eleva, che fa di te una persona migliore perché "fa il proprio dovere".

Ovviamente queste sono tutte convinzioni da lobotomizzati. E purtroppo vedo continuamente persone che sono in fase di stallo e si vergognano nel dire che in quel momento non stanno lavorando.

Io, per fortuna, non ho questo problema. Non è questione di spalle larghe o meno, io proprio non sento il peso di dover dire che non lavoro e non ne ho bisogno .
Le persone che conosco e i miei amici lo sanno tutti, e mi fanno battute del tipo "beato te", "quanta invidia", "tu che sei ricco..." ecc.

No, lascia stare quello che ho detto, che è un problema accessorio, se vogliamo.
Ma la penso come Bob: in futuro potresti pentirti amaramente di certe scelte, perchè non si tratta solo di soldi, ma di avere un senso nella vita. Che non dipende solo dal lavoro, ma dalle relazioni che avrai costruito e da cosa vedrai, alla fine, voltandoti indietro. Pensa a tutte le tappe che segnano la vita di una persona: a 18 anni l'università, poi trova il primo lavoro, si sposa, nasce il primo figlio, arriva una promozione, alla fine va in pensione, e guardando dietro di sè vede un preciso cammino che lo ha portato fino a lì, la sua vita ha avuto un senso, ci sono delle date da ricordare, degli obiettivi raggiunti... Vuoi arrivare a 60 anni senza esserti costruito una tua storia, in cui ogni anno è simile a quello prima, godendoti la vita, sì, ma poi, cosa resta?

[Lorenzo993]

Posto un video per risolvere la questione?

[Arturo Bandini]

Poi ora le cose ti vanno bene, e ti sembra scontato che sarà sempre così, ma non immagini quante sorprese può riservare il futuro... gente che 10 anni fa aveva tutto, la ritrovi oggi che non ha più niente. Pensa a tutti i personaggi famosi che da giovani avevano una vita invidiabile, e ora li trovi sulle riviste dal parrucchiere a lamentarsi che sono dimenticati e ridotti in miseria

In definitiva: io ho fatto le mie scelte, sbagliate, e ne pagherò il prezzo, ma sono in parte giustificato dai miei problemi esistenziali.
Ma sentire uno che vuole buttare tutto all'aria solo perchè gli piace fare il *****ne, questo non ha giustificazioni

[Ozn]

Ma sentire uno che vuole buttare tutto all'aria solo perchè gli piace fare il *****ne, questo non ha giustificazioni

[Cl4ud]

bob rosicone infame, vergogna

[modgallagher]

Io ho sempre lavorato, anche due lavori contemporaneamente, e ho sempre pensato che fosse un mezzo per arrivare al fine (sopravvivere).
Condanno chi si nasconde dietro al proprio lavoro, a volte anche vantandosi di lavorare molto, sinceramente non ne capisco il senso ma probabilmente non ha proprio senso. Per concludere ritengo il lavoro come un'enorme perdita di tempo, un male necessario.

[M K K]

Infatti mod , ci sta che avendone l occasione si lavori tanto perché si vuole comprare casa , accumulare qualcosa per i figli o per la pensione , ma non si può vivere tutta la vita tirandosi scemi 18 ore al giorno 7/7 . A un certo punto , ottenuto qualcosa , bisognerebbe ridurre il lavoro e godersi quello che si ha...
Ovvio , parlo per me è so bene che c'è chi lavora 200 ore al mese per 1000 euro ,a il concetto è quello.

[Virulogo.88]

Io ho sempre lavorato, anche due lavori contemporaneamente, e ho sempre pensato che fosse un mezzo per arrivare al fine (sopravvivere).
Condanno chi si nasconde dietro al proprio lavoro, a volte anche vantandosi di lavorare molto, sinceramente non ne capisco il senso ma probabilmente non ha proprio senso. Per concludere ritengo il lavoro come un'enorme perdita di tempo, un male necessario.

con un lavoro meno di merd4 cambieresti opinione secondo te ?

[Giampo93]

Non può esserci ozio senza negozio, domenica senza lunedì, e a campar così si finisce a diventare una larva umana.

Lavorare non è il massimo per nessuno ma, se si ha la fortuna di farselo un minimo piacere/trarre qualche soddisfazione, è di certo una miglior via per la felicità che cazzeggiare. Perché di questo parliamo : non sei Leopardi, non sarà dare un esamino di scienze motorie o leggere 50 sfumature di rosso a nobilitarti l'animo. Stai cazzeggiando.

Tra parentesi, non so te ma io leggo 25-30 libri all'anno pur studiando e avendo vita sociale, mi pare ci sia spazio per tutto in 24 ore, a meno di essere minatori o ceo di Microsoft

[modgallagher]

con un lavoro meno di merd4 cambieresti opinione secondo te ?

Bisogna vedere cosa intendi per lavoro di merda, c'è gente che è contentissima di farlo a me neanche dispiace ti dirò.
Il problema è il tempo che mi toglie.

[Bob Terwilliger]

Io ho sempre lavorato, anche due lavori contemporaneamente, e ho sempre pensato che fosse un mezzo per arrivare al fine (sopravvivere).
Condanno chi si nasconde dietro al proprio lavoro, a volte anche vantandosi di lavorare molto, sinceramente non ne capisco il senso ma probabilmente non ha proprio senso. Per concludere ritengo il lavoro come un'enorme perdita di tempo, un male necessario.

Io ho fatto molti lavori e molto diversi. Tra le altre cose ho lavorato in una casa per persone con gravissime disabilità mentali, incapaci di badare anche alle funzioni base. Dover pulire e cambiare gli utenti era comune, tra le altre cose. Era un lavoro che a me piaceva: bella atmosfera, colleghi in gamba, situazione funzionante, momenti di stress e momenti di relax. Invece lavorare in cuffia nel customer care mi faceva desiderare il suicidio.

Capisco cosa intendi, quando ripenso ai lavor che non mi piacevano. Quando penso a quelli che mi piacevano e piacciono invece ci sono sensazioni ben diverse. Ci son lavori che ti fanno pensare “ole!” quando ti svegli la mattina.

Tra parentesi, non so te ma io leggo 25-30 libri all'anno pur studiando e avendo vita sociale, mi pare ci sia spazio per tutto in 24 ore, a meno di essere minatori o ceo di Microsoft

Se sei il CEO di Microsoft - o in generale un manager - studio e crescita personale sono buona parte del lavoro. Ci sono pochi lavori che richiedano altrettanta informazione sull’attualità. Il giornalista è un’altra professione simile.

[topscorer]

Boh, dico la mia, se non devi fare la zecca non lavorare, studia, viaggia, vai in palestra, fai le cose che ti piace fare.
Io potrei non lavorare ma di fare il parassita non ne ho voglia e lavoro per 2k scarsi al mese benefit compresi, c è da dire che se un giorno mi rompo le palle mando tutti a fare in cul0, senza remore.
Finché sto benino resto così.