Un po' in tutte le stagioni si sente spesso di tragedie di escursionisti in montagna. Dispiace sempre, ma molto spesso si arriva a pensare che se la sono cercata. Come in questo caso. Molto spesso queste situazioni sarebbero evitabili, se si usasse un minimo di buon senso e prudenza.
Nelle Marche c'e' un Rifugio a 1850 metri, che e' raggiungibile a piedi o in auto attraverso una strada di sassi dissestata, a strapiombo e senza protezioni. Nel 1985, quando la strada era nuova in un solo inverno morirono 8 persone , che passeggiandoci con il ghiaccio sono cadute nel burrone. La strada e' ovviamente stata chiusa da quell' anno per neve da novembre a fine maggio. In continuazione gente a primavera fregandosene della chiusura prova ad attraversare questa strada a piedi o in bicicletta, talvolta con cani e puntualmente ogni anno ci sono morti e feriti. Pochi giorni fa in un sito sul parco nazionale scrivevo di evitare questa strada fino a completo scioglimento delle nevi e fino all' apertura ufficiale....neanche a farlo apposta 2 giorni dopo un ciclista ha provato a passare ed e' caduto nel burrone..per fortuna e' salvo, mal messo, ma salvo. Ovviamente per andare a recuperare queste persone, altre persone devono mettere a repentaglio la propria vita. Io come minimo appiopperei le spesi di recupero a chi, sprezzante del pericolo, si va a mettere nei guai con le proprie mani.
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