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Severo ma giusto, anche se in Italia per arrivare ad avere buoni stipendi devi passare per quei contratti. Il mio primo lavoro è stato un stage da 600 euro al mese
Questa è una situazione che mi è difficole commentare o immaginare una situazione, probabilmente perchè il mio primo lavoro vero l'ho avuto in UK, mi hanno dato l'indeterminato e 1200 sterle nette. Ma questo era una cosa comune, non un caso particolare ler me.
Se per avere uno stipendio normale bisogna obbligatoriamente venire a patti che devi passare da questi contratti c'è qualcosa di sbagliato nell'intero sistema.
e ti sembrano tanti? 1200x12 a londra? E' paragonabile a 600 euro x 12 che ti possono dare in apprendistato in una provincia italiana
Temo.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
e ti sembrano tanti? 1200x12 a londra? E' paragonabile a 600 euro x 12 che ti possono dare in apprendistato in una provincia italiana
Ti sbagli. Dipende molto dalle persone. Un sacco di gente che si lamenta di far la fame a Londra li sperpera. A 18 anni io ho anche messo da parte.
Inoltre non consideri che la scalata è MOLTO più veloce.
Dubito, ad esempio, che nella provincia italiana in 5 anni triplichi quella cifra e vieni promosso ogni 9-12 mesi.
Detto questo, per me l'indipendenza ha un valore molto alto e penso che molti valorizzano troppo la comodità di casa di mamma, fino a rimanerci fino ai 35 anni, perchè più spendi tempo nella comfort zone più è difficile uscirne dopo.
Meglio affrontare difficoltà all'inzio e prendersi qualche sportellata in faccia e sapere come funziona il mondo vero, quando sei obbligato a gestire un budget ed assumerti le conseguenze di eventuali errori.
Appunto, torni al mio discorso. Si può lavorare ma non al punto da essere totalmente autonomi. Io durante gli anni di università ho sempre lavorato. Per lo più ho fatto il cameriere, era un sacrificio perché nom esistevano fine settimana o feste. Però, per uscire di casa, i miei avrebbero dovuto aiutarmi. Poi se uno ha la fortuna di trovare un part-time pagato molto bene, lì il discorso cambia.
Ma su quello siamo d'accordissimo. Mi riferivo alla narrativa: in Italia se lavori non puoi fare l'uni e viceversa. E' una narrativa falsa e un po' antica. Si possono fare entrambi bene, facendo il culo, ma entrambe.
Ma su quello siamo d'accordissimo. Mi riferivo alla narrativa: in Italia se lavori non puoi fare l'uni e viceversa. E' una narrativa falsa e un po' antica. Si possono fare entrambi bene, facendo il culo, ma entrambe.
La narrativa che faccio io è che in Italia non puoi, salvo rarissimi casi, frequentare con profitto una facoltà seria, lavorare e mantenerti in modo autonomo. Ecco perché magari molti non lavorano. Hanno i genitori che gli pagano università e svaghi.
Anche perché trovare un lavoro che si incastri con gli orari delle lezioni, come il tuo amico, non è sempre possibile. Trovare un lavoro dove non ti facciano storie il giorno dell'esame lo stesso. Un lavoro come il tuo amico, durante l'università ci avrei messo la firma, giuro. Tanto più che, solitamente, le edicole sono attività a totale conduzione familiare.
Ma su quello siamo d'accordissimo. Mi riferivo alla narrativa: in Italia se lavori non puoi fare l'uni e viceversa. E' una narrativa falsa e un po' antica. Si possono fare entrambi bene, facendo il culo, ma entrambe.
Sì, tutto si può fare, ma riesci ad avere una vita sociale e degli hobby oltre a studiare e lavorare? Le giornate durano sempre 24 ore.
Quanto tempo si possono reggere ritmi forsennati fisicamente e psicologicamente?
Poi dipende anche dalle situazioni, se vivi coi tuoi ok, ma se sei fuorisede e vivi da solo in una camera e hai mille altre faccende da fare...
Sì, tutto si può fare, ma riesci ad avere una vita sociale e degli hobby oltre a studiare e lavorare? Le giornate durano sempre 24 ore.
Quanto tempo si possono reggere ritmi forsennati fisicamente e psicologicamente?
Poi dipende anche dalle situazioni, se vivi coi tuoi ok, ma se sei fuorisede e vivi da solo in una camera e hai mille altre faccende da fare...
Le persone che ho descritto sopra che sono miei amici: hobby no, cioe' un"oretta di gaming online al di, vita sociale moderata e nel weekend di solito. Quanto si reggono? Eh bella domanda.
Io so solo che tra i 18 e i 23 anni ho dormito 5 ore al giorno, fatto un sacco di turni di notte per non essere controllato e poter studiare dopo aver fatto tutto il lavoro il più velocenente possibile.
Solo palestra-studio-casa-lavoro, preparandomi tutti i pasti (che ti fa anche risparmiare un sacco di soldi) in anticipo.
Mi si può dire che alla stessa età si ci diverte facendo altro, ma non rimpiango nulla perchè dopo 5 anni a sputare sangue io sono tranquillo e il peggio è passato, mentre chi diceva che era meglio divertirsi oggi, 11 anni dopo, si chiede cosa ci fa a casa dei genitori con stipendi da fame, a ridosso dell'età in cui dovresti cominciare a pensare a farti una famiglia, avere una casa ecc ecc.
Io so solo che tra i 18 e i 23 anni ho dormito 5 ore al giorno, fatto un sacco di turni di notte per non essere controllato e poter studiare dopo aver fatto tutto il lavoro il più velocenente possibile.
Solo palestra-studio-casa-lavoro, preparandomi tutti i pasti (che ti fa anche risparmiare un sacco di soldi) in anticipo.
Mi si può dire che alla stessa età si ci diverte facendo altro, ma non rimpiango nulla perchè dopo 5 anni a sputare sangue io sono tranquillo e il peggio è passato, mentre chi diceva che era meglio divertirsi oggi, 11 anni dopo, si chiede cosa ci fa a casa dei genitori con stipendi da fame, a ridosso dell'età in cui dovresti cominciare a pensare a farti una famiglia, avere una casa ecc ecc.
Però, un minimo di dettagli devi metterli. Quante ore lavoravi? Quante ore di lezione avevi? È tutta lì la questione. E non è per toglierti qualche merito. È semplicemente per dire che sarebbe bello se fosse fattibile anche in Italia. Io ormai sono anni che dormo 5 ore a notte. Eppure ho amici che se gli togli le loro 8 ore di sonno sono zombie. Non parlo di gente che si lamenta, ma di persone che se non dormono quel minimo stanno fisicamente male.
Credo dipenda da tanti fattori
Per ogni singola università ci sono studenti che vivono da sempre in sede, studenti che si son trasferiti, studenti fuori sede che prendono i mezzi ogni giorno ecc
Già solo far parte di una di queste categorie rispetto all’altra cambia tutto
Chiaro che quelli che studiano in sede e vivono con famiglia son molto più avvantaggiati in tutto
Poi sarebbe da dividere corsi e corsi...
E lavoro da lavoro..
Poi che l’università italiana sia di base poco compatibile col lavoro ok son d’accordo
Credo dipenda da tanti fattori
Per ogni singola università ci sono studenti che vivono da sempre in sede, studenti che si son trasferiti, studenti fuori sede che prendono i mezzi ogni giorno ecc
Già solo far parte di una di queste categorie rispetto all’altra cambia tutto
Chiaro che quelli che studiano in sede e vivono con famiglia son molto più avvantaggiati in tutto
Poi sarebbe da dividere corsi e corsi...
E lavoro da lavoro..
Poi che l’università italiana sia di base poco compatibile col lavoro ok son d’accordo
Un classico lavoro full-time che ti permette di mantenerti solo a Roma, corrisponde ad almeno 50 ore a settimana, spostamenti compresi lavorando 5 su 7. E non riesci a seguire neanche una lezione. Poi, se mi trovate il part-time da 1200€ al mese, magari lavorando solo sabato e domenica è ottimo, però sono situazioni più uniche che rare.
Lukino, ma in Inghilterra come funzionano i contratti standard?
Ossia:
- ore di lavoro settimanali?
- giorni ferie retribuiti?
- permessi?
- malattia?
- TFR?
- buoni pasto?
Immagino che ci siano tante varianti, però intendo come funziona tipicamente.
Come ha detto ci sono diverti tipi di contratti e realtà varie ma, in generale, è il seguente (per contratti tempo pieno):
-Le ore vanno da 37.5 a 40. La pausa pranzo non è pagata e nel primo caso stai a lavoro 8 ore (30 min pausa) nel secondo caso 9 ore (1 ora pausa). Per legge ti può essere chiesto di lavorare fino a 48 ore la settimana. Se non ti va bene, puoi tirartene fuori facendo richiesta formalmente, ma è una cosa da evitare....
-Le ferie retribuite sono minimo 20 giorni, ma in base all'azienda ne puoi avere di più (io ne ho 25). Generalmente si aumenta di 1 giorno di ferie in più per ogni anno di lavoro svolto. In base all'azienda questo può cominciare dall'anno dopo o, nella maggior parte dei casi, a partire dal coseguimento di 2 anni di servizio.
Da sommare alle ferie date dal datore di lavoro ci sono 8 giorno di bank holiday. In base al settore, se lavori durante il bank holiday puoi avere un giorno in più di ferie o essere pagato quella giornata x1.5-2 volte, ma dipende MOLTO dal contratto. Nel mio caso se lavoro oltre l'orario di lavoro prendo 1.5 volte, se è la weekend o bank holiday 2 volte. In alcuni settori, come il mio, il volere fare questi turni è a tua discrezione, in altri no, sebbene i benefits rimangano.
-I permessi sono a discrezione del datore di lavoro. Possono essere dati o meno, pagati o meno. Se sono per esami medici rintrano nella "malattia". Chi ha figli o si prende cura di disabili o anziani ha grosse agevolazioni, ma non essendl il mio caso non ho mai indagato oltre.
-La malattia dipende dal contratto. In alcuni non è pagata proprio e devi richiedere quella dello stato (poco e nulla) ed in altri posti è limitata. Io ho fino a 4 settimane l'anno pagate. Il certificato si porta solo dopo 5 giorni consecutivi di malattia, altrimenti non si può nemmeno chiedere e non esiste alcun controllo.
-Il TFR di base non esiste. Alcune società offrono un bonus di liquidazione, ma non è per nulla dovuto.
-Pochissimi fanno buoni pasto. Al massimo sconti in diverse catene mostrano il tesserino aziendale.
È più comune avere la mensa gratis oppure un risorante all'interno del palazzo degli uffici dove i pasti costano poco (un qualcosa che fuori paghi 10 lo paghi 5, ad esempio).
Sarebbe da parlarne per ore e ore, ma questo penso sia una buona infarinatura.
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