Tribuna politica - bw edition

[Lukinosnake]

Stai sereno.
Ci sono testimonianze anche per tipi di Aziende decisamente più piccole e di minore clamore.

Tipo?

[marcu9]

https://www.nicolaporro.it/conte-il-premier-inadeguato/?fbclid=IwAR1M0IpqnfM28pO1zGAzoF-A7Hzb0JIMYLFqkU2IoFVXjiQsZ2AxkMwHzMo

Conte, il premier inadeguato


Una premessa, questo Cameo ha contenuti esclusivamente manageriali, è stato scritto da un “competente” di modelli organizzativi aziendali, di dichiarata “incompetenza” politica.
Ergo, nessuno tenti di buttarlo in politica, dandogli connotati o valenze che non ha.
Lo dico più brutalmente, non accetto di aprire una qualsiasi discussione con chicchessia.
I report organizzativi si condividono o si cestinano, tertium non datur. Punto.
La sintesi del report, di cui mi assumo la responsabilità, è questa: “Siamo in un cul de sac, o se preferite, il Paese si è incartato”.
Di chi la colpa?
La “colpa ultima”, come succede nel fallimento di un’azienda, è sempre e solo degli azionisti (qua rappresentati dai parlamentari, perché questa è una Repubblica parlamentare) che hanno assegnato la carica di Ceo a Giuseppe Conte.
Tocca a loro provvedere e al Presidente, se crede, avallare. Punto. Un passo indietro.
Giuseppe Conte si palesa sulla scena politica quando, nella costituzione di una specie di governo ombra all’inglese del M5S, viene indicato come ministro grillino.
Risulta che sia stato selezionato da Luigi Di Maio, su proposta di Alfonso Bonafede, con la bollinatura di Beppe Grillo e della piattaforma di Davide Casaleggio.
Quando grillini e leghisti decidono di fare un governo fra loro, Luigi Di Maio impone il nome di Giuseppe Conte come premier e Matteo Salvini l’accetta. Punto.
Un anno dopo Matteo Salvini decide di far cadere il Governo.
Se l’obiettivo era quello di andare a nuove elezioni, la mossa è di una sprovvedutezza cosmica.
In una Repubblica parlamentare, come la nostra, il Capo dello Stato ha il dovere costituzionale di esplorare altre alternative; infatti, immediatamente si palesa un alleanza M5S-Pd-Sinistra.
Pd e Sinistra accettano l’imposizione dei grillini di confermare Giuseppe Conte come Premier, assumendosi quindi, anche loro, la piena responsabilità della scelta. Il Capo dello Stato ne prende atto e nasce il Conte Bis. Punto.
Poi arriva, si dice da un mercato di Wuhan, un “Virus” che dal mio punto di vista di studioso del modello politico, economico, culturale detto Ceo capitalism, ha il potere di denudare in un battibaleno sia il modello, sia tutte le leadership del mondo, da quelle democratiche dell’Occidente, a quelle degli stati canaglia.
La gestione del virus è pessima da parte di tutti, le menzogne di Stato della dirigenza nazicomunista della Cina ne moltiplicano la virulenza, l’Occidente cade in trance, i cittadini scoprono, con stupore-orrore, che i loro leader sono tutti uguali.
Ovvio, da trent’anni sono tutti costruiti con lo stesso stampino.
Trump è come Merkel, Macron come Orban, Johnson come Sanchez, Conte come Rutte.
Tutti dei pieni di boria ma quando si entra nel mondo dell’execution si rivelano nullità assolute.
La conferma la dà proprio il premier italiano che, malgrado quel imbarazzante curriculum, è risultato allo stesso livello (negativo) degli altri. Punto.
Se si voleva una conferma della pochezza della sua leadership l’abbiamo avuta nella prima riunione in video conferenza della Commissione guidata da Vittorio Colao. Attende quaranta giorni a insediare la task force e poi dice loro “Trovate soluzioni urgenti ed efficaci”.
A questo punto diventa chiaro ciò che era emerso nell’ultima conferenza stampa.
A parte gli attacchi scomposti agli avversari, gli sbagli di date, lì si è palesata la sua non leadership.
Che credibilità può avere un premier che si presenta in tv in condizioni psicofisiche imbarazzanti? Promette 400 miliardi e non è stato capace dopo quasi un mese neppure a pagare qualche centinaio di euro a lavoratori disperati.
Mentre parlava in forlaniano stretto, osservavo le sue mani.
In questi casi, sono le mani che ti rappresentano, non sai dove metterle, come gestirle, come evitare che si palesi il tremolio nervoso, quando il linguaggio del corpo si sostituisce al linguaggio verbale, sei spacciato.
Curiosa la modalità scelta: per rafforzare un discorso, chiaramente debole, perché infarcito di sogni e di menzogne, le mani si muovono disordinatamente nell’aria, trasferendo non sicurezza, motivazione, ma disperazione, figlia di confusione.
È chiaro che l’uomo è disperato, forse si rende conto di essere inadeguato al compito, fa un ultimo tentativo disperato, si cuce addosso la divisa dello statista simil Churchill che vuole salvare l’Europa in nome degli eurobond.
Ma, gratta gratta, resta l’avvocato di provincia, selezionato, non dimentichiamolo mai, da Luigi Di Maio, su proposta di Alfonso Bonafede, e bollinato da Beppe Grillo e dalla piattaforma di Davide Casaleggio.
Appena finita la conferenza stampa, a caldo, come faccio sempre, ho scritto un tweet: “E dire che avremmo avuto semplicemente bisogno di uno che, senza chiacchiere frivole, con consapevole umiltà, ci aiutasse ad attraversare la strada”.
Confesso di essere stupefatto della straordinaria tenuta psicologica degli italiani, quelli veri, quelli per i quali la loro “camera, tinello e cucinino di periferia” si è fatta prigione, e l’ora d’aria si pratica ormai solo più nei discount, con la prospettiva che questa carcerazione mentale si prolunghi almeno fino a maggio. La Stampa ha il coraggio di titolare, nell’edizione cittadina, “Sarà un disastro, l’ex ceto medio adesso teme la fame”.

[Virulogo.88]

IL RDC è stata una porca indegna ed indicibile..uno schiaffo forte ed in piena faccia a chi si rompe il culo per guadagnare a volte anche meno di chi sta a casa sul divano a grattarsi le palle e ricevere il bonifico dallo Stato ogni mese.
Sarebbe stato più valido qualora in poco tempo fossero arrivate le famose richieste di lavoro e nel frattempo avessero svolto dei lavori socialmente utili per il proprio comune, quantomeno era un po' guadagnato.
Ed invece nulla...soldi buttati al vento dallo Stato.
Miliardi su miliardi regalati ai nullafacenti.
Chapeau.

Una cosa veramente vergognosa, solo in Italia ci può essere gente che vive meglio coi sussidi più lavoretti in nero che lavorando onestamente.... Negli altri paesi c'è assistenza ma le persone sono supercontrollate

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[marcu9]

Ma ovvio che sarebbe stata così. Come si faceva a credere diversamente.

Quando ancora nom era partito il rdc io qui chiedevo "ma se in calabria dò il rdc a 500 mila persone, i 500 mila posti di lavoro in calabria come cazz lo trovo? E questo partendo dal presupposto che non li rifiutano perchè si ha la possibilità di rifiutare un certo numero di volte".

Mò ci troviamo con una cosa che la gente considera dovuta, che ci impedisce di fare altro e che farebbe crollare il governo di chi la toglie per investire in altro.

Lo stato si è messo all'angolo da solo andando dietro ai pensieri di pancia in piazza. Come si fa?

Ed i 5 stelle senza il RDC col ***** che prendevano tutti sti voti...

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[germanomosconi]

Una cosa veramente vergognosa, solo in Italia ci può essere gente che vive meglio coi sussidi più lavoretti in nero che lavorando onestamente.... Negli altri paesi c'è assistenza ma le persone sono supercontrollate

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pensa adesso uno che ha un bar prende 600 euro per 3 mesi di chiusura dopo che ha versato tasse per anni, uno con RDC prende 800 euro x 3 mesi dopo che non ha versato un ***** allo stato, assurdo

[Virulogo.88]

pensa adesso uno che ha un bar prende 600 euro per 3 mesi di chiusura dopo che ha versato tasse per anni, uno con RDC prende 800 euro x 3 mesi dopo che non ha versato un ***** allo stato, assurdo

Salvini doveva impedirlo anche a costo di far cadere tutto ( come poi è stato comunque)

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[Lukinosnake]

https://www.nicolaporro.it/conte-il-...iQsZ2AxkMwHzMo

Conte, il premier inadeguato


Una premessa, questo Cameo ha contenuti esclusivamente manageriali, è stato scritto da un “competente” di modelli organizzativi aziendali, di dichiarata “incompetenza” politica.
Ergo, nessuno tenti di buttarlo in politica, dandogli connotati o valenze che non ha.
Lo dico più brutalmente, non accetto di aprire una qualsiasi discussione con chicchessia.
I report organizzativi si condividono o si cestinano, tertium non datur. Punto.
La sintesi del report, di cui mi assumo la responsabilità, è questa: “Siamo in un cul de sac, o se preferite, il Paese si è incartato”.
Di chi la colpa?
La “colpa ultima”, come succede nel fallimento di un’azienda, è sempre e solo degli azionisti (qua rappresentati dai parlamentari, perché questa è una Repubblica parlamentare) che hanno assegnato la carica di Ceo a Giuseppe Conte.
Tocca a loro provvedere e al Presidente, se crede, avallare. Punto. Un passo indietro.
Giuseppe Conte si palesa sulla scena politica quando, nella costituzione di una specie di governo ombra all’inglese del M5S, viene indicato come ministro grillino.
Risulta che sia stato selezionato da Luigi Di Maio, su proposta di Alfonso Bonafede, con la bollinatura di Beppe Grillo e della piattaforma di Davide Casaleggio.
Quando grillini e leghisti decidono di fare un governo fra loro, Luigi Di Maio impone il nome di Giuseppe Conte come premier e Matteo Salvini l’accetta. Punto.
Un anno dopo Matteo Salvini decide di far cadere il Governo.
Se l’obiettivo era quello di andare a nuove elezioni, la mossa è di una sprovvedutezza cosmica.
In una Repubblica parlamentare, come la nostra, il Capo dello Stato ha il dovere costituzionale di esplorare altre alternative; infatti, immediatamente si palesa un alleanza M5S-Pd-Sinistra.
Pd e Sinistra accettano l’imposizione dei grillini di confermare Giuseppe Conte come Premier, assumendosi quindi, anche loro, la piena responsabilità della scelta. Il Capo dello Stato ne prende atto e nasce il Conte Bis. Punto.
Poi arriva, si dice da un mercato di Wuhan, un “Virus” che dal mio punto di vista di studioso del modello politico, economico, culturale detto Ceo capitalism, ha il potere di denudare in un battibaleno sia il modello, sia tutte le leadership del mondo, da quelle democratiche dell’Occidente, a quelle degli stati canaglia.
La gestione del virus è pessima da parte di tutti, le menzogne di Stato della dirigenza nazicomunista della Cina ne moltiplicano la virulenza, l’Occidente cade in trance, i cittadini scoprono, con stupore-orrore, che i loro leader sono tutti uguali.
Ovvio, da trent’anni sono tutti costruiti con lo stesso stampino.
Trump è come Merkel, Macron come Orban, Johnson come Sanchez, Conte come Rutte.
Tutti dei pieni di boria ma quando si entra nel mondo dell’execution si rivelano nullità assolute.
La conferma la dà proprio il premier italiano che, malgrado quel imbarazzante curriculum, è risultato allo stesso livello (negativo) degli altri. Punto.
Se si voleva una conferma della pochezza della sua leadership l’abbiamo avuta nella prima riunione in video conferenza della Commissione guidata da Vittorio Colao. Attende quaranta giorni a insediare la task force e poi dice loro “Trovate soluzioni urgenti ed efficaci”.
A questo punto diventa chiaro ciò che era emerso nell’ultima conferenza stampa.
A parte gli attacchi scomposti agli avversari, gli sbagli di date, lì si è palesata la sua non leadership.
Che credibilità può avere un premier che si presenta in tv in condizioni psicofisiche imbarazzanti? Promette 400 miliardi e non è stato capace dopo quasi un mese neppure a pagare qualche centinaio di euro a lavoratori disperati.
Mentre parlava in forlaniano stretto, osservavo le sue mani.
In questi casi, sono le mani che ti rappresentano, non sai dove metterle, come gestirle, come evitare che si palesi il tremolio nervoso, quando il linguaggio del corpo si sostituisce al linguaggio verbale, sei spacciato.
Curiosa la modalità scelta: per rafforzare un discorso, chiaramente debole, perché infarcito di sogni e di menzogne, le mani si muovono disordinatamente nell’aria, trasferendo non sicurezza, motivazione, ma disperazione, figlia di confusione.
È chiaro che l’uomo è disperato, forse si rende conto di essere inadeguato al compito, fa un ultimo tentativo disperato, si cuce addosso la divisa dello statista simil Churchill che vuole salvare l’Europa in nome degli eurobond.
Ma, gratta gratta, resta l’avvocato di provincia, selezionato, non dimentichiamolo mai, da Luigi Di Maio, su proposta di Alfonso Bonafede, e bollinato da Beppe Grillo e dalla piattaforma di Davide Casaleggio.
Appena finita la conferenza stampa, a caldo, come faccio sempre, ho scritto un tweet: “E dire che avremmo avuto semplicemente bisogno di uno che, senza chiacchiere frivole, con consapevole umiltà, ci aiutasse ad attraversare la strada”.
Confesso di essere stupefatto della straordinaria tenuta psicologica degli italiani, quelli veri, quelli per i quali la loro “camera, tinello e cucinino di periferia” si è fatta prigione, e l’ora d’aria si pratica ormai solo più nei discount, con la prospettiva che questa carcerazione mentale si prolunghi almeno fino a maggio. La Stampa ha il coraggio di titolare, nell’edizione cittadina, “Sarà un disastro, l’ex ceto medio adesso teme la fame”.

Nicola Porro si rivela sempre un pessimo giornalista, non solo nei toni e contenuti, ma ancora di più dalla faziosità che raggiunge lecchinaggio di qualsiasi figura politica a destra.

Conosco gente, da sempre nettamente di destra, che lo considera fastidioso e stucchevole, esaltando una destra con atteggiamenti beceri e populisti, non lontani da quelli 5S.

[marcu9]

Ed invece per me è un ottimo giornalista.
Uno con le palle.
Ma non avevo dubbi che a te non piacesse. [emoji23]
Poi però non dire che non sei di parte, eh..

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[marcu9]

Che ne pensi di Scanzi e Travaglio???

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[Lukinosnake]

Ed invece per me è un ottimo giornalista.
Uno con le palle.
Ma non avevo dubbi che a te non piacesse. [emoji23]
Poi però non dire che non sei di parte, eh..

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Se non mi piace un giornalista di basso livello e con argomentazioni fallaci, considerato scarso sia in patria che fuori, non vuol dire "essere di parte". Vuol dire che non apprezzo giornalismo sensazionalistico che riesce ad essere prolisso pur essendo privo di contenuti.

E questo lo dico proprio perchè giornalmente mi guardo, per onestà intellettuale, la sua "rassegna stampa".

Qualunque persona abbia interesse in un dibattito politico ed economico costruttivo sà che Porro è un buffone, ed anche più persone lo hanno detto qui dentro.

Non ha senso un giornalista che anzichè chiedere spiegazioni e fare domande difficili, invita politoci solo di destra per elogiarli e fare finte domande cosi da poter sottolineare ciò appena detto e rinforzarlo.

[Lorenzo993]

Spegnetelo

Ce l'avrà un pulsante per disattivarlo..

[marcu9]

Mamma mia Lukino con tutto il rispetto a volte sei davvero illegibile !

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[Lukinosnake]

Che ne pensi di Scanzi e Travaglio???

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Scanzi è molto di parte e con pochi argomenti. Quei pochi che sono buoni li manda in vacca con una faziosità che non gli permette di considerare la questione trattata nel complesso, fornendo quindi un contenuto parziale e filtrato. Da scartare quanto Porro.

Travaglio è formalmente un ottimo giornalista, tuttavia negli ultimi anni ha dato parecchia preferenza ai 5S su cose che non condivido. Detto questo, tendo a mente che essere al 100% super partes non è realisticamente possibile, il fatto che Travaglia sia stato morbido sul giudizio verso alcuni non rende la critica verso altri meno leggittima.
Ad esempio, gli interventi sull'operato attuale e passato di Salvini sono impeccabili e non frutto di una sua opinione, ma di dati reali.

[Lukinosnake]

Mamma mia Lukino con tutto il rispetto a volte sei davvero illegibile !

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Cosa non capisci? Va bene che scrivo dal cell, però mi sembra perfettamente comprensibile.

[marcu9]

Cosa non capisci? Va bene che scrivo dal cell, però mi sembra perfettamente comprensibile.

Capisco benissimo purtroppo!
Quello è il problema!