Tribuna politica - bw edition

[M K K]

Ma poi se ci sono delle "regole" deve anche essere possibile controllare chi le rispetta e chi no.
Attualmente dove non è possibile farlo è dimostrato che le persone se ne approfittano pesantemente (evasione ed illegalità).

Il tema "privacy" calato in contesti commerciali invece è diverso, siamo informati, viene richiesta autorizzazione. Inoltre molti tendono a personalizzare il discorso con ragionamenti del tipo "cerco vibratore online per trastullarmi, magari quelli di Google lo scoprono e poi mi ricattano minacciando di dirlo a mia moglie!". Ho estremizzato ma molti ragionano in modo analogo. La realtà è che dietro, escluse azioni illegali, ci sono solo algoritmi di raccomandazione che non fanno altro che girarti pubblicità pertinente al posto della pubblicità generica che ti becchi nei cartelloni pubblicitari o in televisione. Francamente io preferisco ricevere questa pubblicità mirata, almeno non devo sorbirmi pannolini quando non ho figli, se vedo un libro è qualcosa che tipicamente mi interessa e via dicendo.

Quoto,. comunque con e AdBlock e passa la paura

[MUTHA]

Il doversi difendere dalla violazione legislata della privacy non è libertà

[The_machine]

Il punto è che negli ultimi anni la continua erogazione di servizi gratuiti ha fatto si che i clienti finali si dimenticassero che la creazione di un servizio è un processo molto costoso, ci sono dietro delle persone che lavorano, dei sistemi informatici da mettere in piedi e mantenere. Affinchè la cosa sia sostenibile un modello di ricavo deve esserci.

Se vogliamo tornare ad orientarci senza fornire info sulla nostra posizione possiamo spendere centinaia di euro in mappe, portarcele sempre dietro e fermarci sul ciglio della strada per consultarle quando ci perdiamo.
Se vogliamo ottenere informazioni senza sorbirci pubblicità compriamoci enciclopedie che costano migliaia di euro, che occupano spazio, che sono incomplete e non si aggiornano dal momento in cui le abbiamo comprate.
Gli esempi sono innumerevoli.

Se invece vogliamo tutto efficiente e gratuito allora dobbiamo accettare che qualche algoritmo ci profili e ci esponga della pubblicità mirata (a cui possiamo sempre disinteressarci).

[MUTHA]

Il punto è che negli ultimi anni la continua erogazione di servizi gratuiti ha fatto si che i clienti finali si dimenticassero che la creazione di un servizio è un processo molto costoso, ci sono dietro delle persone che lavorano, dei sistemi informatici da mettere in piedi e mantenere. Affinchè la cosa sia sostenibile un modello di ricavo deve esserci.

Se vogliamo tornare ad orientarci senza fornire info sulla nostra posizione possiamo spendere centinaia di euro in mappe, portarcele sempre dietro e fermarci sul ciglio della strada per consultarle quando ci perdiamo.
Se vogliamo ottenere informazioni senza sorbirci pubblicità compriamoci enciclopedie che costano migliaia di euro, che occupano spazio, che sono incomplete e non si aggiornano dal momento in cui le abbiamo comprate.
Gli esempi sono innumerevoli.

Se invece vogliamo tutto efficiente e gratuito allora dobbiamo accettare che qualche algoritmo ci profili e ci esponga della pubblicità mirata (a cui possiamo sempre disinteressarci).

Non credi sia un po troppo manicheo? O nero o bianco? Esasperare il concetto per ridicolizzare un idea diversa è poco onesto intellettualmente, credo. E non mi sembri quel genere di persona. Dall'essere profilati ad usare le cartine cartacee...dai su...

[THE ALEX]

Completamente d'accordo con Mutha e Nath, in primis non devo avere qualcosa da nascondere per voler tenere i caxxi miei, caxxi miei.... La storiella dell'evasione è una storiella. Chi ha da nascondere/evadere lo fa come ha sempre fatto, con o senza pagamenti elettronici. Certo, se abbiamo impedito a Giggino il parrucchiere di fare 3 tagli a nero, è un risultato che risolleva la nostra economia... Chapeau.

Cmq non era questo il nocciolo dell'articolo.
Si parlava a ragion veduta imho, di una maggiore "disinvoltura" nelle spese e a successivo indebitamento aumentato.

[The_machine]

Non credi sia un po troppo manicheo? O nero o bianco? Esasperare il concetto per ridicolizzare un idea diversa è poco onesto intellettualmente, credo. E non mi sembri quel genere di persona. Dall'essere profilati ad usare le cartine cartacee...dai su...

No, non penso di essere stato disonesto. Ho portato 2 estremi, dove però secondo me essere profilati non è affatto qualcosa di "estremo", la mia idea è che le persone siano così poco informate e confuse su come vengono utilizzati i propri dati che pensano al peggio (spesso al ricatto di cui parlavo prima).
Ci sono le vie intermedie dove, ad esempio, paghi per non avere pubblicità, oppure neghi consensi vari e hai servizio meno completo ed altre varianti. Le scelte ci sono. Nel momento in cui non vuoi contribuire in alcun modo però (ne con soldi, ne con attenzione, ossia essendo esposto a pubblicità o essendo profilato) non puoi più usufruire del servizio, ed è giusto così, sei solo una passività (esclusi modelli di business che mettono in conto di fare tutto gratuito per far pagare in una seconda fase).

[MUTHA]

Ti ha mai sfiorato l'idea che non tutti i servizi debbano creare profitto? Ti ha mai sfiorato l'idea che va bene la pubblicità ma che a me venga sponsorizzato ciò che senza il mio consenso è stato carpito e rivenduto ( navigazioni, ricerche internet, spostamenti gps) non sia scorretto? Quindi in un mondo dove se non presto il diritto di mercimonio sui miei dati ho un accesso a dei servizi ridotti è ancora democratico? È libero? Quando oramai sappiamo che certi servizi sono utili e indispensabili per far parte del collettivo? Questa visione economica dove il profitto sia messo al posto del Cristo sulla croce mi fa venire l'orticaria...

[The_machine]

Ti ha mai sfiorato l'idea che non tutti i servizi debbano creare profitto? Ti ha mai sfiorato l'idea che va bene la pubblicità ma che a me venga sponsorizzato ciò che senza il mio consenso è stato carpito e rivenduto ( navigazioni, ricerche internet, spostamenti gps) non sia scorretto? Quindi in un mondo dove se non presto il diritto di mercimonio sui miei dati ho un accesso a dei servizi ridotti è ancora democratico? È libero? Quando oramai sappiamo che certi servizi sono utili e indispensabili per far parte del collettivo? Questa visione economica dove il profitto sia messo al posto del Cristo sulla croce mi fa venire l'orticaria...

Non capisco Mut. Tu lavori e vuoi essere pagato. Per pagarti l'azienda dove lavori deve fare del profitto, quindi farsi pagare da altri attori nell'economia.

L'alternativa qual è, creare dei servizi analoghi pubblici? chiaramente anche questi li pagheresti sotto la forma di tasse, e bisogna vedere se sarebbero altrettanto efficienti.

[MUTHA]

No, il punto non è il profitto in sé. La questione è mettere il profitto come giustificativo di gravi violazioni della privacy. Per grave violazione intendo una qualsiasi anche piccola violazione perpetrata senza il mio consenso. La natura poco chiara, a volte se non spesso volutamente difficile da comprendere, la questione di far leva sulla necessità sociale di avere accesso ad alcuni servizi che nel 2020 non sono più un vezzo bensì parte integrante della tua identità(pirtroppo)...questo è rivoltante. Non posso non avere uno smartphone, non posso non avere un conto corrente, non posso non avere un social attivo di qualsiasi tipo etc etc.. perché se non li avessi, in alcuni casi non esiterei proprio, in altri non potrei quasi più avere vita sociale. In virtù di questa necessità indotta è quasi un ricatto ad una via il dover accedere a dei servizi...come se non bastasse senza dirmelo, o dicendolo in modo poco limpido, vendono a terzi dove mangio, cosa compro, dove vado, con chi mi vedo o scrivo, cosa leggo, dove mi taglio i capelli, che macchina ho, quando mi scade il bollo, la revisione o l'assicurazione etc etc etc...


È vomitevole.

[The_machine]

Le scelte ci sono, solo non hai voglia di effettuarle e preferisci godere di certi benefici lamentandoti.

Ma fai bene, perchè secondo me hai solo da guadagnarci senza perdere nulla.

Il giorno che nessun algoritmo conoscerà la tua posizione, nessun algoritmo sa che tipologia di libri ti piace leggere cosa ti torna? Non sai che fartene di questa privacy.
Privacy che peraltro è ampiamente tutelata dalla legge per evitare possibili derive.

[MUTHA]

No. Ora sono costretto a farti un esempio, vero che mi riguarda. Giuro su mia nonna, che purtroppo non c'è più, che ciò che scrivo corrisponde al vero.

Qualche anno fa scrissi un libro e lo pubblicai con pseudonimo. Per gestire il libro, che ebbe un successo mediocre, aprii una pagina social con account falso, none e cognome falso...tutto falso. Aperta la pagina social dello scrittore dal pc, nuovo mai usato se non per scrivere il libro, nessun account, mi appare chi potrei conoscere:

Due che vengono in palestra con me e di cui so solo il nome e non ho il nr, 3 miei compagni delle medie, 5 colleghi (ex colleghi oramai) e 2 ragazzi che si allenavano con me in brasile.

Non ti basta?


A natale ho regalato un profumo a mia moglie, molto costoso sui 250 € a confezione. Entro in negozio, vende solo quel profumo, sono boutique dedicate, pago in contanti ed esco. Era in sconto perché ora hanno fatto il restyling della boccetta. La sera su internet, su diverse pagine social, mi appare la pubblicità del profumo che ho comprato.


È sufficiente a farti capire di che parlo?

[THE ALEX]

No. Ora sono costretto a farti un esempio, vero che mi riguarda. Giuro su mia nonna, che purtroppo non c'è più, che ciò che scrivo corrisponde al vero.

Qualche anno fa scrissi un libro e lo pubblicai con pseudonimo. Per gestire il libro, che ebbe un successo mediocre, aprii una pagina social con account falso, none e cognome falso...tutto falso. Aperta la pagina social dello scrittore dal pc, nuovo mai usato se non per scrivere il libro, nessun account, mi appare chi potrei conoscere:

Due che vengono in palestra con me e di cui so solo il nome e non ho il nr, 3 miei compagni delle medie, 5 colleghi (ex colleghi oramai) e 2 ragazzi che si allenavano con me in brasile.

Non ti basta?


A natale ho regalato un profumo a mia moglie, molto costoso sui 250 € a confezione. Entro in negozio, vende solo quel profumo, sono boutique dedicate, pago in contanti ed esco. Era in sconto perché ora hanno fatto il restyling della boccetta. La sera su internet, su diverse pagine social, mi appare la pubblicità del profumo che ho comprato.


È sufficiente a farti capire di che parlo?

Assolutamente sì, mi è sufficiente e qualche giorno fa sollevai lo stesso dubbio qui, dopo che mi ritrovai pubblicità su Facebook dopo aver scritto una parola sul forum... Mi dissero che è "grazie" ai cookies..
Per quanto riguarda le amicizie, hanno accesso alla tua rubrica telefonica.

[The_machine]

In qualche step hai commesso degli errori se la tua finalità era fare tutto in completo anonimato, ti sei informato poco e male. Nel primo caso magari consentendo accesso a qualche rubrica, nel secondo la geolocalizzazione.

Mi sembrano comunque cose di poco conto.

[The_machine]

Assolutamente sì, mi è sufficiente e qualche giorno fa sollevai lo stesso dubbio qui, dopo che mi ritrovai pubblicità su Facebook dopo aver scritto una parola sul forum... Mi dissero che è "grazie" ai cookies..
Per quanto riguarda le amicizie, hanno accesso alla tua rubrica telefonica.

Ecco vedi, i cookies puoi non accettarli (avrai cliccato ok sulla barra che ti compare). Stesso discorso per la rubrica che ti viene chiesto di dare l'accesso.

[Miller]

Mai successa roba del genere. Personalmente non conosco una persona, una, che abbia mai letto interamente un regolamento sulla privacy prima di accettarlo. Che sia per un app, per la palestra, per il gestore telefonico e finanche in banca. D’altra parte se ti soffermi troppo dall’altra parte ti guardano male...