Tribuna politica - bw edition

[Testa]

Ponno, quando mi parli di "scalata salariale" ti riferisci a quella da dipendente o da imprenditore? Sono simili, ma anche molto diverse.
Entrambi barattano tempo della propria vita in cambio di denaro, sperando poi di potere avere una vita migliore per via di quel denaro.
Il dipendente il linea di massima sa che il rapporto tra tempo, impegno e tempo avrà un andamento lineare, direttamente proporzionale, X temp ed impegno do ed Y guadagno, ad un certo punto non avrò più tempo e risorse da dedicare e dovrò fermarmi.
L'imprenditore spesso invece cerca il modo per organizzare l'impresa in modo che possa crescere ed aumentare il profitto nell'illusione (è spesso un illusione) di farlo senza troppo intaccare il suo tempo libero, anzi, cercando di aumentarlo se possibile.

Nel corso della mia vita mi sono trovato molte volte a dovere tirare il bilancio tra lavoro e tempo libero e quasi sempre preferisco risolvere a favore del tempo.

uno dovrebbe prendere coscienza che la vita poi finisce e non ce n'è un'altra
che se ti sei divertito poco, se sei stato poco con i tuoi figli, moglie e genitori, è fatta, non puoi recuperare
e tutte le case, macchinone ed elettrodomestici sboronissimi che hai comprato se li cuccherà qualcun'altro ( se va bene figli o familiari) o marciranno nelle pastoie della burocrazia.

[AlexBrambi]

Sono generalmente d'accordo specialmente sulla chiosa.
Devo però dire che per me è interessante notare in me ed in molti coetanei di diversi paesi una tendenza a questionare la "scalata salariale".

La domanda "alla fine voglio guadagnare di più ma quando mi fermo mi dico, per che cosa? Ho ben più di quello che mi serve già" la ho sentita negli ultimi tempi molto più di quanto mi sarei mai immaginato.

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Se appartieni alla generation Y, i cosiddetti millennials, sicuramente c'è un diffuso sentimento di disillusione, un fortissimo disallineamento tra aspettative e risultati. È una generazione efficiente, che odia perdere tempo sul posto di lavoro ed è conscia che potrebbe produrre gli stessi risultati lavorando mezza giornata. C'è frustrazione sul non avere tempo libero, c'è frustrazione nell'avere superiori impreparati, incapaci di fare i manager, poco inclini al cambiamento e che spesso rallentano e ostacolano i processi, le carriere e le innovazioni. È una generazione che sente di non avere le condizioni per fare la differenza in grandi aziende "tradizionali".

È forse la prima generazione della storia che pensa al downshifting appena passati i 30. Situazione che sta dando vita a tante realtà alternative (anche imprenditoriali), con pochissima attenzione al profitto e priorità all'impatto sociale.

[Giampo93]

uno dovrebbe prendere coscienza che la vita poi finisce e non ce n'è un'altra
che se ti sei divertito poco, se sei stato poco con i tuoi figli, moglie e genitori, è fatta, non puoi recuperare
e tutte le case, macchinone ed elettrodomestici sboronissimi che hai comprato se li cuccherà qualcun'altro ( se va bene figli o familiari) o marciranno nelle pastoie della burocrazia.

Il fatto è che nessuno rinuncia al tempo libero per avere il macchinone, ma per provare la sensazione di staccare un assegno da 50k per un'auto.


Alla fine ognuno cerca di essere più felice possibile nel poco tempo che ci resta, sperando di essere sempre coerente con se stesso. Sul letto di morte ci si può benissimo pentire anche di essere stati troppo tempo con la famiglia, senza poter realizzare i propri sogni/obiettivi.



Sul fatto che la generazione attuale percepisca di star utilizzando inefficientemente il proprio tempo, non ci metterei la mano sul fuoco; parliamo di ragazzi che passano intere giornate sul divano ad aggiornare la pagina di istagram.


Più che altro, oggi ci sono molte più cose da fare rispetto a qualche decennio fa, dove l'over 30 faceva la spola tra ufficio e famiglia.
Oggi abbiamo netflix, e l'ape, e il sushi, e il torneo di fifa, la palestra, l'estetista, ecc. e sono cose così profondamente radicate nel nostro stile di vita che, se ci vengono tolte, ci sentiamo alienati

[Virulogo.88]

Se appartieni alla generation Y, i cosiddetti millennials, sicuramente c'è un diffuso sentimento di disillusione, un fortissimo disallineamento tra aspettative e risultati. È una generazione efficiente, che odia perdere tempo sul posto di lavoro ed è conscia che potrebbe produrre gli stessi risultati lavorando mezza giornata. C'è frustrazione sul non avere tempo libero, c'è frustrazione nell'avere superiori impreparati, incapaci di fare i manager, poco inclini al cambiamento e che spesso rallentano e ostacolano i processi, le carriere e le innovazioni. È una generazione che sente di non avere le condizioni per fare la differenza in grandi aziende "tradizionali".

È forse la prima generazione della storia che pensa al downshifting appena passati i 30. Situazione che sta dando vita a tante realtà alternative (anche imprenditoriali), con pochissima attenzione al profitto e priorità all'impatto sociale.

semplificando direi che tra le righe stai dicendo che i giovani hanno poca voglia di lavorare eh

[M K K]

semplificando direi che tra le righe stai dicendo che i giovani hanno poca voglia di lavorare eh

Sempre generalizzando se le prospettive sono tre mesi di contratto, stipendio da fame, zero tutele e di conseguenza zero prospettive personali
..sarei io il primo a non aver voglia di lavorare ( non che ne abbia lo stesso)

[THE ALEX]

Riportando la discussione ad argomenti di comuni mortali, spero vivamente che questa notizia sia una bufala che verrà smentita. Purtroppo dai segnali che sto cogliendo temo si rivelerà vera... https://www.notizie.it/politica/2019...sb95k1gk9zXKDg

[M K K]

Era meglio se le proponevano l'isola dei famosi

[Testa]

Riportando la discussione ad argomenti di comuni mortali, spero vivamente che questa notizia sia una bufala che verrà smentita. Purtroppo dai segnali che sto cogliendo temo si rivelerà vera... https://www.notizie.it/politica/2019...sb95k1gk9zXKDg

ste cose non le ho mai capite
oltretutto il sindaco richiede delle capacità e delle conoscenze di tipo gestionale amministrativo che neanche un capo politico....

[M K K]

ste cose non le ho mai capite
oltretutto il sindaco richiede delle capacità e delle conoscenze di tipo gestionale amministrativo che neanche un capo politico....

E tu di comuni te ne intendi..., Però non sono d'accordo..ci sono gli assessori e segretari per le questioni tecniche ...così come ci sono ministeri e commissioni per il parlamento

[Venkman85]

Riportando la discussione ad argomenti di comuni mortali, spero vivamente che questa notizia sia una bufala che verrà smentita. Purtroppo dai segnali che sto cogliendo temo si rivelerà vera... https://www.notizie.it/politica/2019...sb95k1gk9zXKDg

Non l'ha smentita lei stessa?

https://m.huffingtonpost.it/entry/ilaria-cucchi-io-candidata-sindaco-di-roma-fake-news-faccio-politica-in-mezzo-alla-gente_it_5dd407dce4b08a4325e2fa50?utm_hp_ref=it-politica&ncid=other_homepage_tiwdkz83gze&utm_campaign=mw_entry_recirc

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[Lukinosnake]

Lukino è sostanzialmente da 400 pagine che ripete che chi la pensa o vota diversamente da lui è un miserabile, un pezzente, che tutto quello che ha se l'è guadagnato perchè è migliore degli altri e se gli altri non hanno nulla è perchè sono incapaci e se lo meritano.

Se scrivi questo le possibilita' sono due: non hai capito assolutamente nulla di cio' che scrivo o, molto piu' probabilmente, sei talmente disonesto da prendere dei concetti, decontestualizzarli e farli suonare in modo completamente diverso. Considerando il livello assolutamente becero di tuoi passati interventi tenderei per la seconda opzione.

Non ho mai detto che "chi la pensa o vota diversamente da lui è un miserabile", ma che chi segue, indipendentemente dal colore politico, chi fa discorsi beceri, costruiti per colpire la pancia delle persone, e specialmente le deresponsabilizza cercando i motivi delle proprie difficolta' sempre altrove, e' qualcuno che sta scientemente scegliendo di farsi prendere per il ****. Non solo perche' e' troppo facile dire che cio' che non funziona e' frutto di colpe/complotti altrui, ma non ti spinge nemmeno a risolvere quei problemi, perche' tanto "non di pendono da te".

Continuando, dire che le persone dovrebbero studiare e specializzarsi puntando ad essere competitivi, chiedendosi sempre se quello che stanno facendo oggi potra' durare nei prossimi 5-10-20 anni e se quello che percepiscono gli permettera' di andare avanti a distanza di anni considerando l'inflazione, non solo e' lecito, ma e' anche incredibilmente ovvio.
Chi si lamenta della propria condizione non dico che se lo meritino, ma che dovrebbero domandarsi se avrebbero potuto fare di piu' rispetto a vivere passivamente sperando che i tempi non cambino mai, amziche' andare a reclamare livelli di vita superiori come se fossero dovuti.

Esattamente come in economia la perdita del valore del bene obsolescente va considerata nella contabilita', la gente deve chiedersi se il proprio skill set e impiego sono soggetti ad obsolescenza, e programmare i prossimi steps in modo attento.

Infine, io davvero non capisco questo atteggiamento (tutto italiano, tra l'altro) nel pensare che non ci siano persone piu' brave di altre, ma che chi ha di piu' lo ha per pura fortuna e/o perche' e' un delinquente. Si torna sempre li: sminuire gli altri, magari riempiendosi la bocca di "umilta'" per sentirsi meglio e non riconoscere che, effettivamente, ci sono persone piu' brave, furbe, motivate e competitive di altre e che queste ultime avrebbero piu' successo delle altre indipendentemente dal contesto, proprio perche' hanno una forma mentis diversa.

@Lukino, se pensi che il capitale sia "un libro di 150 anni fa che non ha niente a che fare con l'economia del 2019" dovresti davvero chiederti con che coraggio "dispensi sapienza"

Nessuna intenzione di dispesare sapienza o insegnare nulla a nessuno. Io, al contrario di altri, non ho questa presunzione e mi limito ad esporre quello che IO ritengo giusto, esattamente come dovresti fare tu. Non sapevo infatti che fossi tu a decidere chi possa dispensare cosa sulla base di cosa si pensi del "Il Capitale".

Poi magari, quando hai tempo, mi illustri a livello strattamente pragmantico (a parole siamo tutti bravi, ma la realta' e' un contesto ben diverso) come Il Capitale abbia influenzato la gestione della tua gelateria, come dovrebbe migliorare l'efficenza di una multinazionale, e di un'azienda come quella che sto aprendo io, basata sull'e-commerce, in un mondo dove anche il piccolo imprenditore deve fare i calcoli con eventi politico-economici oltreoceano che hanno un impatto sulla tua attivita' (specialmente a livello finanziario) pur non coivolgendo direttamente il paese in cui l'azienda si trova.

Sono un tipo pragmatico, "result oriented" (non penso che in italiano suoni bene il concetto) a cui piace misurare le cose numericamente e mi perdonerai se fino a quando non si discute di qualcosa di davvero concreto continuero' a considerare le tue mancate prese di posizione, sostituite con ipotesi e ginnastica intellettuale come "inutili" nel contesto reale.

Io Il Capitale lo se ascoltai (audiobook) anni fa e, sebbene fosse molto interessante e ricco di spunti ideologici, a livello pratico non fornisce nulla di davvero utile, limitandosi a criticare quello che non va bene, ma senza fornire una ipotetica alternativa che risolva i problemi (giustamente) discussi pur mantenendo (o meglio, aumentando) il risultato finale.
Insomma, fa esattamente quello che fai tu.

Non sono scelte sbagliate ne giuste, ciascuno la propria vita se la vive come ritiene più opportuno, imho.

Quoto

Chi crede di riuscire a sfruttare il sistema, a cavalcarlo in qualche modo, ha un'opinione.
Chi crede di non riuscirci, ne ha un'altra.

Chi percepisce di ottenere, tende ad attribuire i meriti all'individuo. Chi percepisce l'opposto, tende ad attribuire le colpe alla collettività.

Il grande nodo è che oggi, la seconda categoria è infinitamente più numerosa della prima - e non possiamo fare finta di niente.

Quoto

La domanda "alla fine voglio guadagnare di più ma quando mi fermo mi dico, per che cosa? Ho ben più di quello che mi serve già" la ho sentita negli ultimi tempi molto più di quanto mi sarei mai immaginato.

Bhe, considerando che il tuo tempo libero, la tua sicurezza e la tua liberta' sono anche governate dal tuo potere economico, la domanda da farsi sarebbe "hai davvero piu' sicurezza, liberta' e qualita' di tempo libero di quanto te ne serva?". Magari per te si, ma c'e' anche chi "frigge" sull'idea di cercare sempre di avere di piu', con tutto quello che ne consegue.
Non penso che nessuna dei due modi sia interamente giusto o sbagliato. Sono due visioni del mondo e della vita diverse.

[THE ALEX]

E tu di comuni te ne intendi..., Però non sono d'accordo..ci sono gli assessori e segretari per le questioni tecniche ...così come ci sono ministeri e commissioni per il parlamento

Vero e sicuramente sono loro con le loro competenze a far andare bene o male una giunta ma il sindaco dovrebbe se non altro avere delle minime capacità amministrative.... E tra l'altro qui parliamo di Roma, non di un paesino di 200 anime.

[THE ALEX]

Non l'ha smentita lei stessa?

https://m.huffingtonpost.it/entry/ilaria-cucchi-io-candidata-sindaco-di-roma-fake-news-faccio-politica-in-mezzo-alla-gente_it_5dd407dce4b08a4325e2fa50?utm_hp_ref=it-politica&ncid=other_homepage_tiwdkz83gze&utm_campaign=mw_entry_recirc

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Spero che sia così ma tra pseudonotizie e pseudosmentite fatte su pseudogiornsli, onestamente non so a cosa credere.
La mia idea è che, non so ancora in che ruolo o grado, ma la signora entrerà in politica.

[Lukinosnake]

Spero che la notizia riguardo la discesa in politica di Ilaria Cucchi sia un'altra fake news.
La battaglia che ha portato avanti e' piu' che legittima, ma non bisognerebbe sforare in altri ambiti che con il contesto di cui ti stai occupando non c'entrano nulla.

[Testa]

E tu di comuni te ne intendi..., Però non sono d'accordo..ci sono gli assessori e segretari per le questioni tecniche ...così come ci sono ministeri e commissioni per il parlamento

I comuni d'Italia sono 7914, al 15 novembre 2019