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Il diritto di andare in un posto ed usufruire dei servizi deve essete di chiunque voglia contribuire alla ricchezza del luogo e dei servizi. Esattamente come ho fatto io contribuendo alla ricchezza altrui ed esufruendo dei servizi offerti.
Mi fa ridere vedere come gente palesemente di destra voglia impedire ad aziende private di spostarsi o vendersi a chi vogliono. Gente che fa discorsi di becero socialismo (sul modello Venezuelano) e poi vota a tutt'altro.
Bho. La politica italiana è un mischione di concetti vecchi ripresi, raffazzonati e rivenduti in un momento storico in cui sono inutili.
Ma il "diritto di andare in un posto ed usufruire dei servizi deve essere di chiunque voglia contribuire alla ricchezza del luogo e dei servizi" l'hai deciso tu?
E come mai non funziona in tutto il mondo?
Così, per capire eh.
Lo voglio mettere in chiaro così si evitano discussioni future: ho deciso di chiudere immediatamente la diacussione con chi, discutendo di argomenti politico-economici, riesce a parlare solo (o quasi) di immigrati, poichè trovo che sia un insulto alla mia intelligenza e una perdita di tempo discutere di questioni complesse con chi affronta le stesse dando corda ad individui che, sapendo benissimo di non essere in grado di gestire e migliorare questioni complesse che influenzano lo sviluppo e il successo economico, lucrano sulla paura delle persone con promesse ed argomenti che NON hanno nulla a che fare con il suddetto sviluppo e il successo economico della nazione.
È gente che svendendo il proprio supporto anzichè farlo avanzare il paese lo affossa, facendolo rimanere impantanato in polemiche e retoriche che al massimo "avvelenano i pozzi" della società civile che vuole andare avanti.
Lo voglio mettere in chiaro così si evitano discussioni future: ho deciso di chiudere immediatamente la diacussione con chi, discutendo di argomenti politico-economici, riesce a parlare solo (o quasi) di immigrati, poichè trovo che sia un insulto alla mia intelligenza e una perdita di tempo discutere di questioni complesse con chi affronta le stesse dando corda ad individui che, sapendo benissimo di non essere in grado di gestire e migliorare questioni complesse che influenzano lo sviluppo e il successo economico, lucrano sulla paura delle persone con promesse ed argomenti che NON hanno nulla a che fare con il suddetto sviluppo e il successo economico della nazione.
È gente che svendendo il proprio supporto anzichè farlo avanzare il paese lo affossa, facendolo rimanere impantanato in polemiche e retoriche che al massimo "avvelenano i pozzi" della società civile che vuole andare avanti.
Credo sia la terza volta che faccio notare che la possibilità di spostarsi liberamente e andare a vivere ovunque si voglia non è un diritto. Ed è la terza volta che non ricevo risposta.
Ok, ti rispondo per cortesia e la finiamo qua.
Non l'ho deciso io ma è qualcosa condiviso da tante persone. Per quanto mi riguarda chi persone e paesi che non la pensano nello stesso modo hanno torto e non mi interessa la loro opinione al riguardo. Io rimarrò della mia e mi avvicinerò a paesi e società che condividono, almeno per la maggior parte, la stessa idea.
Quindi, non devo ulteriori spiegazioni su opinioni che probabilmente si sono formarte/rafforzate grazie ad un background diverso e che mi fa sentire, e considerare gli altri, un cittadino del mondo e non qualcuno incatenato ad idee nazionalistiche che vedo semplicemente come l'esaltazione di un'appartenza ad una zona geografica.
Detto questo, se non ci sono discussioni interessanti da fare, ma solo argomenti per razionalizzare quello che io percepisco comela propria insofferenza verso il diverso e lo straniero, la conversazione finisce qui.
Ok, ti rispondo per cortesia e la finiamo qua.
Non l'ho deciso io ma è qualcosa condiviso da tante persone. Per quanto mi riguarda chi persone e paesi che non la pensano nello stesso modo hanno torto e non mi interessa la loro opinione al riguardo. Io rimarrò della mia e mi avvicinerò a paesi e società che condividono, almeno per la maggior parte, la stessa idea.
Quindi, non devo ulteriori spiegazioni su opinioni che probabilmente si sono formarte/rafforzate grazie ad un background diverso e che mi fa sentire, e considerare gli altri, un cittadino del mondo e non qualcuno incatenato ad idee nazionalistiche che vedo semplicemente come l'esaltazione di un'appartenza ad una zona geografica.
Detto questo, se non ci sono discussioni interessanti da fare, ma solo argomenti per razionalizzare quello che io percepisco comela propria insofferenza verso il diverso e lo straniero, la conversazione finisce qui.
Condiviso da tante persone? Posso io domani mattina trasferirmi e cercare lavoro negli USA? In Canada? In Australia? Al solito ci non la pensa come te ha torto in base ad una tua presunta superiorità morale, che ricordiamolo ti ha portato a far licenziare persone con idee differenti dalla tua.
Sei liberissimo di stare vicino a chi preferisci, ci mancherebbe, ma non credere che la tua visione del mondo sia la migliore, perché la storia insegna che ciò che oggi è giusto e accettato, potrebbe non esserlo in futuro.
Detto ciò, troppo tempo sprecato a parlare con chi ha l'apertura mentale di un muro di gomma.
Credo sia la terza volta che faccio notare che la possibilità di spostarsi liberamente e andare a vivere ovunque si voglia non è un diritto. Ed è la terza volta che non ricevo risposta.
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Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
In questi casi è sempre valido il vecchio esempio del: perché non tieni aperta la porta di casa tua per far entrare chiunque abbia voglia di venirci?E in questi casi la risposta è sempre la stessa...vediamo.
è giusto potersi spostare ovunque se veramente si può contribuire allo sviluppo di un paese, ma che apporto dovrebbero dare individui privi di documento e senza scolarizzazione, perlopiù in un paese che soffre di disoccupazione anche tra persone qualificate? possono solo pesare sul sistema socio economico, o diventare delinquenti
Cmq l'immigrazione è uno dei tanti problemi, se da un lato la destra lo usa come canale di accrescimento del consenso la sinistra lo usa per non parlare dei disastri che ha combinato negli anni per cui è un argomento che fa comodo ad entrambe le parti. Se parli di immigrazione non parli delle centinaia di casi simili alla Whirpool di Napoli.
Altro provvedimento da geni dell'economia è quello sulle auto aziendali, un provvedimento che in un colpo solo da una mazzata trasversale a tutto il settore produttivo. Ogni giorno il talento del distruggere di una certa frangia politica si riconferma.
Ci sono moltissimi problemi, ma in prospettiva sono tutti "normalizzabili", riguardando soprattutto il presente: le fabbriche chiudono, cambiano i modelli occupazionali, gli errori politici vengono riassorbiti diventando di fatto ininfluenti. Ciò che è irreversibile è il cambiamento della composizione etnica di un territorio
Cmq l'immigrazione è uno dei tanti problemi, se da un lato la destra lo usa come canale di accrescimento del consenso la sinistra lo usa per non parlare dei disastri che ha combinato negli anni per cui è un argomento che fa comodo ad entrambe le parti. Se parli di immigrazione non parli delle centinaia di casi simili alla Whirpool di Napoli.
La domanda che bisognerebbe farsi e' se i presunti disastri siano capitati a causa della sinistra, o sarebbero capitati comunque, indipendentemente da quale fosse il colore politico del governo.
Ci sono moltissimi problemi, ma in prospettiva sono tutti "normalizzabili", riguardando soprattutto il presente: le fabbriche chiudono, cambiano i modelli occupazionali, gli errori politici vengono riassorbiti diventando di fatto ininfluenti. Ciò che è irreversibile è il cambiamento della composizione etnica di un territorio
A forza di concentrarsi su un cambiamento etnico inevitabile nel corso del tempo situazioni che DAVVERO impattano il vivere delle persone, dalla possibilita' di avere un lavoro, al livello di istruzione, alle tasse da pagare (magari non subito, ma se tagli tasse adesso e crei un buco sempre piu' grande, dopo qualche anno ci sara' una corsa per risanare quel buco) alla possibilita' di fare impresa, si perdono nel nulla.
Il mio discorso e' molto semplice: sono sicuro che quando finalmente il sogno di tanti si avverera' e Salvini sara' al governo potra' senza ostacoli interni cominciare la sua crociata contro gli immigrati e gli arrivi, ma alla fine dei conti dopo un po' tanti si accorgeranno che di fatto la presenza degli stranieri non impattava la loro vita tanto quanto il fatto che di lavoro si continuera' a non trovarne, lo sviluppo economico non si vedra' manco col binocolo e i giovani continueranno ad andarsene.
Quindi la domanda che vorrei fare e': se dovessi scegliere tra un paese che cerca lo sviluppo economico, anche attraverso la ricerca del favore di mercati ed investitori, ma ha un approccio piu' morbido a questioni secondarie al raggiungimento del suddetto sviluppo, come l'immigrazione, e un paese che si concentra su quelle questioni secondarie allo sviluppo, ma che trovano il favore del "popolo", facendo presa su sentimenti piu' o meno leggittimi e fregandosene del favore di mercati ed investitori, quale preferiresti?
Io, mettendo tutto sulla bilancia preferirei il primo.
Sono anche sicuro che lo preferirebbe il "popolo", anche se ancora non lo sa, perche' tanta gente le cose deve vederle succedere per metabolizzarne l'idea e le eventuali conseguenze.
A forza di concentrarsi su un cambiamento etnico inevitabile nel corso del tempo situazioni che DAVVERO impattano il vivere delle persone, dalla possibilita' di avere un lavoro, al livello di istruzione, alle tasse da pagare (magari non subito, ma se tagli tasse adesso e crei un buco sempre piu' grande, dopo qualche anno ci sara' una corsa per risanare quel buco) alla possibilita' di fare impresa, si perdono nel nulla.
Il mio discorso e' molto semplice: sono sicuro che quando finalmente il sogno di tanti si avverera' e Salvini sara' al governo potra' senza ostacoli interni cominciare la sua crociata contro gli immigrati e gli arrivi, ma alla fine dei conti dopo un po' tanti si accorgeranno che di fatto la presenza degli stranieri non impattava la loro vita tanto quanto il fatto che di lavoro si continuera' a non trovarne, lo sviluppo economico non si vedra' manco col binocolo e i giovani continueranno ad andarsene.
Quindi la domanda che vorrei fare e': se dovessi scegliere tra un paese che cerca lo sviluppo economico, anche attraverso la ricerca del favore di mercati ed investitori, ma ha un approccio piu' morbido a questioni secondarie al raggiungimento del suddetto sviluppo, come l'immigrazione, e un paese che si concentra su quelle questioni secondarie allo sviluppo, ma che trovano il favore del "popolo", facendo presa su sentimenti piu' o meno leggittimi e fregandosene del favore di mercati ed investitori, quale preferiresti?
Io, mettendo tutto sulla bilancia preferirei il primo.
Sono anche sicuro che lo preferirebbe il "popolo", anche se ancora non lo sa, perche' tanta gente le cose deve vederle succedere per metabolizzarne l'idea e le eventuali conseguenze.
Te sei sempre sicuro di tutto, dall'alto del tuo saper tutto. Riempire un paese a colpi magari di 300.000 immigrati l'anno, la gran parte dei quali di una religione che con l'integrazione ha davvero poco in comune, è un problema forse oggi secondario, ma tra 15 anni non lo sarà più.
E torno comunque a dire, perché l'UE che tanto apprezzi non si impegna a trovare una soluzione che vada bene per tutti? Solo perché Salvini non si è presentato alle riunioni? Hai letto la risposta della UE alla proposta italiana di aprire degli HUB in Libia finanziati e controllati dall'UE? Non se fa nulla, gli immigrati tutti qui li vogliono mandare, non voler vedere che la situazione è questa è pura malafede.
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