Originariamente Scritto da Barone Bizzio
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Originariamente Scritto da ArthurBarrett Visualizza Messaggio
Madonna la repubblica nemmeno per pulire i vetri la usereiOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioÈ evidente il nesso tra l'accaduto e quel che accade in Iran dopo l'uccisione del generale Soleimani.
Madonna la repubblica nemmeno per pulire i vetri la userei
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioÈ evidente il nesso tra l'accaduto e quel che accade in Iran dopo l'uccisione del generale Soleimani.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioÈ evidente il nesso tra l'accaduto e quel che accade in Iran dopo l'uccisione del generale Soleimani.
Madonna la repubblica nemmeno per pulire i vetri la userei
Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggiocolpa di salvini
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioPerche' cavolo si lanciano nello sparare bagginate del genere
La stupidita' di articoli scritti cosi' male non deve pero' deleggittimare critiche moldo condivisibili all'operato di Salvini o chiunque altro. Una cosa non esclude l'altra.
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Mi pare legittimo che l'Iran applichi una politica tesa a preservare i suoi interessi sovrani (si legga: quelli a difesa del suo stato sovrano) nell'area...e quindi sia attento e partecipe (attivo) di quello che accade in Iraq: Soleimani era lì per quello, per difendere gli interessi strategici del suo Paese.
L'Iran, con gli Usa in Iraq, ha il nemico ad un tiro di schioppo. E' per questa difesa degli interessi strategici di uno stato sovrano che per gli americani Soleimani è un "terrorista" e quindi meritava questa fine?
Ma allora terrorista lo fu pure Kennedy, che non voleva un governo comunista (Castro e Cuba) a poche miglia dalle coste americane...e brigò per rovesciare quel governo, addestrando uomini atti allo scopo.
Terrorista fu il colpo di stato in Cile per rovesciare un presidente democraticamente eletto...solo che era comunista pure quello (Allende) e agli Usa non piaceva avere "ad un tiro di schioppo", un governo comunista.
Quindi, quando un presidente ed un governo americani perseguono (con mezzi non sempre/non del tutto leciti) i fini e gli interessi politici e strategici di certe visioni governative, sono difensori della democrazia...quando una potenza regionale come l'Iran persegue i suoi di interessi politici, economici, di sicurezza nazionale, sono "terroristi"?
Soleimani, tra l'altro, aveva collaborato con l'occidente per stabilizzare la situazione in Siria e per combattere l'Isis: lo aveva fatto perchè scritto in qualche precetto coranico? No di certo. Per dare invece seguito ad una strategia politica iraniana che non vuole nè sedicenti califfati ad un metro da casa e nè stati sovrani alleati destabilizzati: sbagliavano anche lì Soleimani e l'Iran?
Perchè all'America andare a smuovere le sabbie in Siria non è riuscito molto bene quella volta...hanno dovuto fare retromarcia e tenere Assad al suo posto, altrimenti l'area, occupata dai famosi "partigiani/ribelli per la libertà", si sarebbe trasformata in una gigantesca fucina di fondamentalisti islamici: l'Iran e Soleimani erano dunque dalla parte giusta in quel caso: non lo era il governo americano...che stava mandando al potere in Siria dei terroristi conclamati: però a saltare per aria è stato il "terrorista" Soleimani, uno che ha avuto l'esclusiva colpa di proteggere gli interessi della sua nazione in una area dove la sua nazione insiste ed esiste da millenni.
Sono i "vicini di casa" ad essere cambiati...e certi vicini non a tutti piacciono, come agli USA (vedi Castro ed Allende) non sempre i suoi...ma Kennedy, a differenza di Soleimani, non fu tacciato di terrorismo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMi pare legittimo che l'Iran applichi una politica tesa a preservare i suoi interessi sovrani (si legga: quelli a difesa del suo stato sovrano) nell'area...e quindi sia attento e partecipe (attivo) di quello che accade in Iraq: Soleimani era lì per quello, per difendere gli interessi strategici del suo Paese.
L'Iran, con gli Usa in Iraq, ha il nemico ad un tiro di schioppo. E' per questa difesa degli interessi strategici di uno stato sovrano che per gli americani Soleimani è un "terrorista" e quindi meritava questa fine?
Ma allora terrorista lo fu pure Kennedy, che non voleva un governo comunista (Castro e Cuba) a poche miglia dalle coste americane...e brigò per rovesciare quel governo, addestrando uomini atti allo scopo.
Terrorista fu il colpo di stato in Cile per rovesciare un presidente democraticamente eletto...solo che era comunista pure quello (Allende) e agli Usa non piaceva avere "ad un tiro di schioppo", un governo comunista.
Quindi, quando un presidente ed un governo americani perseguono (con mezzi non sempre/non del tutto leciti) i fini e gli interessi politici e strategici di certe visioni governative, sono difensori della democrazia...quando una potenza regionale come l'Iran persegue i suoi di interessi politici, economici, di sicurezza nazionale, sono "terroristi"?
Soleimani, tra l'altro, aveva collaborato con l'occidente per stabilizzare la situazione in Siria e per combattere l'Isis: lo aveva fatto perchè scritto in qualche precetto coranico? No di certo. Per dare invece seguito ad una strategia politica iraniana che non vuole nè sedicenti califfati ad un metro da casa e nè stati sovrani alleati destabilizzati: sbagliava anche lì Soleimani e l'Iran?
Perchè all'America andare a smuovere le sabbie in Siria non è riuscito molto bene quella volta...hanno dovuto fare retromarcia e tenere Assad al suo posto, altrimenti l'area, occupata dai famosi "partigiani/ribelli per la libertà", si sarebbe trasformata in una gigantesca fucina di fondamentalisti islamici: l'Iran e Soleimani erano dunque dalla parte giusta in quel caso: non lo era il governo americano...che stava mandando al potere in Siria dei terroristi conclamati: però a saltare per aria è stato il "terrorista" Soleimani, uno che ha avuto l'esclusiva colpa di proteggere gli interessi della sua nazione in una area dove la sua nazione insiste ed esiste da millenni.
Sono i "vicini di casa" ad essere cambiati...e certi vicini non a tutti piacciono, come agli USA (vedi Castro ed Allende) non sempre i suoi...ma Kennedy, a differenza di Soleimani, non fu tacciato di terrorismo.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMi pare legittimo che l'Iran applichi una politica tesa a preservare i suoi interessi sovrani (si legga: quelli a difesa del suo stato sovrano) nell'area...e quindi sia attento e partecipe (attivo) di quello che accade in Iraq: Soleimani era lì per quello, per difendere gli interessi strategici del suo Paese.
L'Iran, con gli Usa in Iraq, ha il nemico ad un tiro di schioppo. E' per questa difesa degli interessi strategici di uno stato sovrano che per gli americani Soleimani è un "terrorista" e quindi meritava questa fine?
Ma allora terrorista lo fu pure Kennedy, che non voleva un governo comunista (Castro e Cuba) a poche miglia dalle coste americane...e brigò per rovesciare quel governo, addestrando uomini atti allo scopo.
Terrorista fu il colpo di stato in Cile per rovesciare un presidente democraticamente eletto...solo che era comunista pure quello (Allende) e agli Usa non piaceva avere "ad un tiro di schioppo", un governo comunista.
Quindi, quando un presidente ed un governo americani perseguono (con mezzi non sempre/non del tutto leciti) i fini e gli interessi politici e strategici di certe visioni governative, sono difensori della democrazia...quando una potenza regionale come l'Iran persegue i suoi di interessi politici, economici, di sicurezza nazionale, sono "terroristi"?
Soleimani, tra l'altro, aveva collaborato con l'occidente per stabilizzare la situazione in Siria e per combattere l'Isis: lo aveva fatto perchè scritto in qualche precetto coranico? No di certo. Per dare invece seguito ad una strategia politica iraniana che non vuole nè sedicenti califfati ad un metro da casa e nè stati sovrani alleati destabilizzati: sbagliavano anche lì Soleimani e l'Iran?
Perchè all'America andare a smuovere le sabbie in Siria non è riuscito molto bene quella volta...hanno dovuto fare retromarcia e tenere Assad al suo posto, altrimenti l'area, occupata dai famosi "partigiani/ribelli per la libertà", si sarebbe trasformata in una gigantesca fucina di fondamentalisti islamici: l'Iran e Soleimani erano dunque dalla parte giusta in quel caso: non lo era il governo americano...che stava mandando al potere in Siria dei terroristi conclamati: però a saltare per aria è stato il "terrorista" Soleimani, uno che ha avuto l'esclusiva colpa di proteggere gli interessi della sua nazione in una area dove la sua nazione insiste ed esiste da millenni.
Sono i "vicini di casa" ad essere cambiati...e certi vicini non a tutti piacciono, come agli USA (vedi Castro ed Allende) non sempre i suoi...ma Kennedy, a differenza di Soleimani, non fu tacciato di terrorismo.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMi pare legittimo che l'Iran applichi una politica tesa a preservare i suoi interessi sovrani (si legga: quelli a difesa del suo stato sovrano) nell'area...e quindi sia attento e partecipe (attivo) di quello che accade in Iraq: Soleimani era lì per quello, per difendere gli interessi strategici del suo Paese.
L'Iran, con gli Usa in Iraq, ha il nemico ad un tiro di schioppo. E' per questa difesa degli interessi strategici di uno stato sovrano che per gli americani Soleimani è un "terrorista" e quindi meritava questa fine?
Ma allora terrorista lo fu pure Kennedy, che non voleva un governo comunista (Castro e Cuba) a poche miglia dalle coste americane...e brigò per rovesciare quel governo, addestrando uomini atti allo scopo.
Terrorista fu il colpo di stato in Cile per rovesciare un presidente democraticamente eletto...solo che era comunista pure quello (Allende) e agli Usa non piaceva avere "ad un tiro di schioppo", un governo comunista.
Quindi, quando un presidente ed un governo americani perseguono (con mezzi non sempre/non del tutto leciti) i fini e gli interessi politici e strategici di certe visioni governative, sono difensori della democrazia...quando una potenza regionale come l'Iran persegue i suoi di interessi politici, economici, di sicurezza nazionale, sono "terroristi"?
Soleimani, tra l'altro, aveva collaborato con l'occidente per stabilizzare la situazione in Siria e per combattere l'Isis: lo aveva fatto perchè scritto in qualche precetto coranico? No di certo. Per dare invece seguito ad una strategia politica iraniana che non vuole nè sedicenti califfati ad un metro da casa e nè stati sovrani alleati destabilizzati: sbagliavano anche lì Soleimani e l'Iran?
Perchè all'America andare a smuovere le sabbie in Siria non è riuscito molto bene quella volta...hanno dovuto fare retromarcia e tenere Assad al suo posto, altrimenti l'area, occupata dai famosi "partigiani/ribelli per la libertà", si sarebbe trasformata in una gigantesca fucina di fondamentalisti islamici: l'Iran e Soleimani erano dunque dalla parte giusta in quel caso: non lo era il governo americano...che stava mandando al potere in Siria dei terroristi conclamati: però a saltare per aria è stato il "terrorista" Soleimani, uno che ha avuto l'esclusiva colpa di proteggere gli interessi della sua nazione in una area dove la sua nazione insiste ed esiste da millenni.
Sono i "vicini di casa" ad essere cambiati...e certi vicini non a tutti piacciono, come agli USA (vedi Castro ed Allende) non sempre i suoi...ma Kennedy, a differenza di Soleimani, non fu tacciato di terrorismo.
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E quindi trovo ridicoli i tweet e gli osanna di questi "sovranisti" di paglia tipo Salvini, che scodinzolano dietro Trump pure quando Trump fa una emerita cacchiata...ma d'altro canto quando si ha una visione politica (estera) che non supera il palmo del proprio naso, l'unico atto che ti riesce bene è quello di suonare la trombetta per accodarsi a chi ha dato un colpo di trombone.
Salvini si dimentica che Soleimani, appunto,ha combattuto quel "califatto islamico" che avrebbe voluto appendere i cristiani/occidentali a testa in giù (o tagliarle quelle teste). Soleimani perseguiva una politica autenticamente sovrana...per cui magari ai sovranisti (quelli veri) una tal figura dovrebbe strappare un plauso...non dei tweet scondinzolanti verso il potente alleato.
Più che da sovranisti sono atti da servi. Non contando nulla sullo scacchiere internazionale, si dà un appoggio pubblico per cercare di avere in cambio - un domani - un qualche altro tipo di approvazione per la polverosa politica di quel retrobottega che ti punti di governare.
D'altro canto l'Italia non ha più una politica estera degna di questo nome (e degna di uno stato sovrano) da forse 40 anni (dagli accordi sottobanco coi palestinesi per non far scoppiare le bombe in Italia e da Craxi con Sigonella)...quindi anche solo scrivere di politici "sovranisti" in Italia è una barzelletta. L'Italia non ha politici e meno che mai sovranisti. Al massimo ha cagnolini al guinzaglio che slinguazzano la mano del padrone sperando in una crocchetta domestica, che è tutto il loro mondo.Last edited by Sean; 03-01-2020, 19:06:54....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
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C. Campo - Moriremo Lontani
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