Tribuna politica - bw edition

[KURTANGLE]

In Gran Bretagna stravincono Johnson ed i conservatori. Spazzati via i Labour.

Se il referndum per la Brexit era stato sul filo di lana - facendo dubitare della reale volontà degli elettori di sganciarsi dall'Europa - con questo voto gli inglesi confermano a stragrande maggioranza di volersene andare (e di corsa) dalla UE.

C'è da dire poi che almeno in Gran Bretagna si vota e si danno mandati forti per governare. Qua da noi chi vince si trova all'opposizione e chi perde le elezioni al governo...e tirano a campare per il terrore di una batosta elettorale. E' la paura delle elezioni il patto che unisce quegli incapaci: si puo' governare un Paese così?

conferma chiarissima che gli inglesi sapevano cosa volevano.
anzi la loro volontà si è addirittura rinforzata.
tutte le panzane sul voto distorto, le fake news, la finta propaganda sono le solite kazzate della sinistra e del nostro Lukino.
La verità è che fake news e fake propaganda a parte gli inglese nella EU non ci vogliono stare.
E hanno il diritto di uscire.
DEMOCRAZIA
si chiama DEMOCRAZIA

[topscorer]

Giusto cosi.

[Virulogo.88]

Internet doveva aumentare l'informazione ma invece ha prevalentemente aumentato solo la confusione, le persone non sono fatte per poter accedere ed immagazzinare la quantità oscena di informazione che c'è su internet

[KURTANGLE]

Internet doveva aumentare l'informazione ma invece ha prevalentemente aumentato solo la confusione, le persone non sono fatte per poter accedere ed immagazzinare la quantità oscena di informazione che c'è su internet

esatto.
internet ti permette di avere una pillola di conoscenza su tutto in modo immediato.
se vuoi andare in profondità però sortisce l'effetto opposto.......nel senso che ti rende più lungo e complesso il lavoro

[KURTANGLE]

(ps non gioisco per la brexit in quanto italiano.....ma sono felice che un popolo possa liberamente scegliere cosa fare del futuro della sua nazione)

[Virulogo.88]

esatto.
internet ti permette di avere una pillola di conoscenza su tutto in modo immediato.
se vuoi andare in profondità però sortisce l'effetto opposto.......nel senso che ti rende più lungo e complesso il lavoro

infatti l'informazione si è trasformata in pillole, tutto deve essere immediato e contano i titoli, le immagini, gli slogan, gli articoli di approfondimento vengono letti solo da una minima parte, idem per le pubblicità come quelle su instagram, tutto deve essere racchiuso in storie di pochi secondi, conta solo attirare l'attenzione subito perchè nel 2020 è tutto uno swipe, nessuno ha più la pazienza e la concentrazione di una volta

[Sean]

Quando in un parlamento conquisti la maggioranza assoluta dei seggi, e infliggi all'avversario una sconfitta di dimensione tali come non si vedeva da 70 anni, io lo chiamerei essere "spazzati via".

Quando chi viene eletto chiede un mandato forte per dare seguito ad un voto referendario che decideva del distacco del Regno Unito dalla UE, e questo mandato viene dato a larghissima maggioranza, mi pare difficile parlare di voto espresso su di una "speranza" che andrà bene...quanto piuttosto su di un fortissimo, cosciente, radicato desiderio di mandare a quel paese l'UE, riappropriarsi della piena sovranità nazionale, andare dritti per la propria strada.

[Zbigniew]

Internet ha aumentato l'informazione. Enormemente.
Ha aumentato anche la confusione nelle menti perché l'informazione non equivale a conoscenza (forse - è un'impressione, non so quanto fondata - addirittura la sovrabbondanza di informazione ostacola la conoscenza).

Non c'è paradosso se si apprezza la differenza tra le due cose.

[Sean]

Da quel che mi ricordo, in Italia al governo c'è andato il partito che è arrivato terzo insieme al primo, per poi fare cadere il governo da solo, per evitare di dover gestire aumento IVA e finanziaria dell'anno successivo.

Se si avesse la buona abitudine di rivolgersi alle urne dopo una caduta del governo, si potrebbe avere quella democratica sanzione popolare che permette di governare col consenso.

Col consenso riesci meglio a governare, visto che ti ci hanno mandato apposta...per cui puoi operare secondo programma (tasse, riforme e quello che vuoi).

Qua invece abbiamo una alleanza politica creata in fretta e furia che ribalta il verdetto elettorale da cui era uscito il precedente governo; che sta assieme per il terrore di essere travolti dalle elezioni (e per evitare che sia un'altra maggioranza ad eleggere il presidente della repubblica); che quindi non governa ma governicchia senza mandato elettorale.

Una volta c'erano i governi di sanità pubblica...adesso quelli di sanità della propria parte. Si governa in nome del popolo e si ha paura di andare a far votare un programma di governo da quello stesso popolo con cui ci si riempie continuamente la bocca.

I politici inglesi sono stati più coraggiosi (non che ci voglia molto). Non hanno paura di rimettersi alla volontà dell'elettorato.

[Lukinosnake]

Io ieri ho riletto per intero la sentenza e, personalmente, mi sembra un po' debole nelle motivazioni e fortemente interpretativa.

Se dobbiamo attenerci agli articoli e quello che dicono il 49 parla di liberta' di associazione e non di par condicio di strumenti. Non lo lascia nemmeno intendere. Di fatto Casapound non smette di esistere non avendo pagine su Facebook.

Continuando, la sentenza non nega i contenuti di incitamento all'odio e alla violenza (che sono in constrasto con la Costituzione Italiana stessa), e che questi siano vietati espressamente da Condizioni D'Uso e Standard della Community, ma affema non sia possibile affermare la violazione delle regole contrattuali solo perche' dalla pagina sono stati promossi gli scopi dell'associazione stessa, che e' lasciata operare leggittimamente dal 2009.

Continuando, si afferma che non possono essere considerate violazioni gli effettivi comportamenti di odio contro le minoranze e violenza da parte dei membri di CP poiche' questi eventi accandono al di fuori di Facebook, dove appunto CP e' lasciata operare dallo Stato italiano.

Si conclude dicendo che non e' possibile considerare richiami alla giurisrpudenza straniera in luce dei fatti sopracitati.

In pratica si legge che, nonostante CP promuova ideologie in diretto contrasto con la Costituzione italiana, questa e' stata lasciata operare leggitimamente dallo Stato italiano, in modo non conforme a quanto fatto in altri paesi stranieri e di conseguenza, questo dichiara l'interesse dello Stato nel lasciare comunque operare chi a monte non rispetta la legge. Quindi, di fatto, lo Stato stesso ha leggittimato i comportamenti contro la legge, creando un precedente, contrariamente a quanto hanno fatto i paesi del Nord America e la maggioranza di quelli EU che sono allineati sulla questione, e che anzi hanno fatto molte pressioni su social network come Facebook per limitare diffusione di associazioni idee discriminatorie, violente e antidemocratiche .

In sostanza, come al solito, e' colpa dell'incapacita' italiana di gestire il proprio Stato ed applicare le proprie leggi per tutelarsi, lasciando pero' che queste le usino quelli che sono dichiaratamente contro le stesse (inclusa la Costituzione).

Nota personale: tropo patetico il vittimismo dei camerati che si appellano a leggi europee per chiedere il risarcimento e che utilizzano l'interpretazione della Costituzione per andare in tribunale, considerando che disprezzano sia le normative EU che la Costituzione stessa. Che ipocrisia.

Continuo pero' a chiedermi in che modo si costringe Facebook Ireland a pagare qualcosa o attivare una pagina e per quale motivo l'Italia e' sempre motivo di imbarazzo, mettendosi sempre di traverso su quello cu cui la quasi totalita' dei paesi civilizzati sono allineati. Spero che Facebook faccia ricorso, poiche' dubito fortemente che se si arrivasse alla corte europea avremo lo stesso risultato.

[Barone Bizzio]

Quando in un parlamento conquisti la maggioranza assoluta dei seggi, e infliggi all'avversario una sconfitta di dimensione tali come non si vedeva da 70 anni, io lo chiamerei essere "spazzati via".

Quando chi viene eletto chiede un mandato forte per dare seguito ad un voto referendario che decideva del distacco del Regno Unito dalla UE, e questo mandato viene dato a larghissima maggioranza, mi pare difficile parlare di voto espresso su di una "speranza" che andrà bene...quanto piuttosto su di un fortissimo, cosciente, radicato desiderio di mandare a quel paese l'UE, riappropriarsi della piena sovranità nazionale, andare dritti per la propria strada.

Per come la vedo io, il problema é che gli inglesi hanno nostalgia di un passato imperiale che non puó tornare. Hanno identificato nella UE uno spauracchio a cui addossare le responsabilitá della fallimentare gestione della cosa pubblica - mentre la GB non é limitata dalla UE come lo sono gli altri Stati Membri. Secondo me avranno un bruttissimo risveglio

[Sly83]

Le conseguenze geopolitiche della Brexit a mio avviso saranno devastanti per l’UE.
Un controbilanciamento all’asse franco-tedesco che verra’ a mancare, qualcosa di IMHo molto piu’ che simbolico.
Storicamente l’Inghilterra preferisce amputarsi un arto in cancrena invece che soccombere, in Europa continentale siamo usi all’opposto.

[Barone Bizzio]

Minimo candidati alla Corte Costituzionale, secondo me ti assumono

[SimoneBW]

Io ieri ho riletto per intero la sentenza e, personalmente, mi sembra un po' debole nelle motivazioni e fortemente interpretativa.

Se dobbiamo attenerci agli articoli e quello che dicono il 49 parla di liberta' di associazione e non di par condicio di strumenti. Non lo lascia nemmeno intendere. Di fatto Casapound non smette di esistere non avendo pagine su Facebook.

Continuando, la sentenza non nega i contenuti di incitamento all'odio e alla violenza (che sono in constrasto con la Costituzione Italiana stessa), e che questi siano vietati espressamente da Condizioni D'Uso e Standard della Community, ma affema non sia possibile affermare la violazione delle regole contrattuali solo perche' dalla pagina sono stati promossi gli scopi dell'associazione stessa, che e' lasciata operare leggittimamente dal 2009.

Continuando, si afferma che non possono essere considerate violazioni gli effettivi comportamenti di odio contro le minoranze e violenza da parte dei membri di CP poiche' questi eventi accandono al di fuori di Facebook, dove appunto CP e' lasciata operare dallo Stato italiano.

Si conclude dicendo che non e' possibile considerare richiami alla giurisrpudenza straniera in luce dei fatti sopracitati.

In pratica si legge che, nonostante CP promuova ideologie in diretto contrasto con la Costituzione italiana, questa e' stata lasciata operare leggitimamente dallo Stato italiano, in modo non conforme a quanto fatto in altri paesi stranieri e di conseguenza, questo dichiara l'interesse dello Stato nel lasciare comunque operare chi a monte non rispetta la legge. Quindi, di fatto, lo Stato stesso ha leggittimato i comportamenti contro la legge, creando un precedente, contrariamente a quanto hanno fatto i paesi del Nord America e la maggioranza di quelli EU che sono allineati sulla questione, e che anzi hanno fatto molte pressioni su social network come Facebook per limitare diffusione di associazioni idee discriminatorie, violente e antidemocratiche .

In sostanza, come al solito, e' colpa dell'incapacita' italiana di gestire il proprio Stato ed applicare le proprie leggi per tutelarsi, lasciando pero' che queste le usino quelli che sono dichiaratamente contro le stesse (inclusa la Costituzione).

Nota personale: tropo patetico il vittimismo dei camerati che si appellano a leggi europee per chiedere il risarcimento e che utilizzano l'interpretazione della Costituzione per andare in tribunale, considerando che disprezzano sia le normative EU che la Costituzione stessa. Che ipocrisia.

Continuo pero' a chiedermi in che modo si costringe Facebook Ireland a pagare qualcosa o attivare una pagina e per quale motivo l'Italia e' sempre motivo di imbarazzo, mettendosi sempre di traverso su quello cu cui la quasi totalita' dei paesi civilizzati sono allineati. Spero che Facebook faccia ricorso, poiche' dubito fortemente che se si arrivasse alla corte europea avremo lo stesso risultato.

Abbiamo capito, sei anche giudice. Ma quante cose sai?

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[Lukinosnake]

Quando in un parlamento conquisti la maggioranza assoluta dei seggi, e infliggi all'avversario una sconfitta di dimensione tali come non si vedeva da 70 anni, io lo chiamerei essere "spazzati via".

Quando chi viene eletto chiede un mandato forte per dare seguito ad un voto referendario che decideva del distacco del Regno Unito dalla UE, e questo mandato viene dato a larghissima maggioranza, mi pare difficile parlare di voto espresso su di una "speranza" che andrà bene...quanto piuttosto su di un fortissimo, cosciente, radicato desiderio di mandare a quel paese l'UE, riappropriarsi della piena sovranità nazionale, andare dritti per la propria strada.

Perche' ti pare difficile? Quando chi chiede quel forte mandato e' lo stesso che ha portato avanti il referendum con promesse che ha smentito il giorno dopo lo stesso e che in questa campagna ha fatto promesse ancora piu' grosse, senza mostrare uno straccio di previsione o progetto concreto basato su accordi, numeri ed analisi ma chiedendo alla gente di "fidarsi" sulla base di cosa, esattamente, a parte le speranze cosa ha questa gente?

Il cosciente, radicato desiderio di mandare a quel paese l'UE e' basato su un romanticismo nazionalista e non sull'effettivo potenziale miglioramento dello Stato ed i suoi abitanti, sulla base di dati concreti.
La sovranita' nazionale l'abbiamo sempre avuta, con la differenze che adesso abbiamo un'economia piu' lenta e con previsioni reali, al di la' delle speranze, che non fanno ben sperare.

Se si avesse la buona abitudine di rivolgersi alle urne dopo una caduta del governo, si potrebbe avere quella democratica sanzione popolare che permette di governare col consenso.

E' impensabile il fare sali e scendi dal governo ed indire nuove elezioni ogni volta che qualcuno si sveglia con il piede sbagliato. Non e' possibile votare, e sostenere i costi di queste elezioni, annualmente secondo i capricci e calcoli politici di uno o pochi individui.