Tribuna politica - bw edition

[THE ALEX]

Settimane? Ormai sono mesi che il fenomeno dalla city manda a ramengo ogni argomento,sempre gli stessi modi,lo stesso crescendo di insulti più o meno velati e poi i cartellini che partono.
Se ci si fa caso tra gli altri utenti,anche in disaccordo,alla fine non si arriva a dover interrompere le discussioni perchè degenerano.

Ha qualche cosa che non va

Leggi la mia risposta e pensa bene se continuare a scrivere....

[DR. CACARELLA]

Vi consiglio di uscire dallo schema mentale tipico dei democratici: ogni differenza sociale non deriva da un'ingiustizia sociale, per ogni crimine non c'è sempre una giustificazione, ogni povero non è un discriminato.

Questa forma mentis che paga per fallire, che premia chi è incapace e punisce chi si impegna si è rivelata, numeri alla mano, una vera e propria fabbrica di degrado e criminalità. Tale fabbrica che doveva risolvere tutti i mali della società ha solo incoraggiato le "vittime" a reiterare i comportamenti che li hanno portati ad essere tali, di fatto (numeri alla mano) quintuplicando il loro numero.

Al contrario occorrerebbe premiare ed incentivare chi rispetta la legge, chi crede nella facoltà di autodeterminarsi e si impegna contribuendo in modo positivo alla società.

Il discorso è troppo complesso e non c'è una verità rivelata altrimenti ci sarebbe una chiara soluzione.
Genaralizzi troppo, chi è povero lo può essere per n motivi. Sono d accordo con te sul negare aiuti a chi deliberatamente ha scelto di mandare a outtane la propria vita, sarebbe come dare una penna ad un analfabeta ; però c'è da capire il motivo ed applicare una legge universale su questo è impossibile perché i singoli casi sono tutto difformi

[ekans]

Il discorso è troppo complesso e non c'è una verità rivelata altrimenti ci sarebbe una chiara soluzione.
Genaralizzi troppo, chi è povero lo può essere per n motivi. Sono d accordo con te sul negare aiuti a chi deliberatamente ha scelto di mandare a outtane la propria vita, sarebbe come dare una penna ad un analfabeta ; però c'è da capire il motivo ed applicare una legge universale su questo è impossibile perché i singoli casi sono tutto difformi

Lo hanno fatto da svariati decenni con i risultati che ho elencato nel post precedente.

Se lo hanno fatto loro in un senso si può benissimo fare in quello opposto, magari facendo i dovuti distinguo come suggerisce Naturalissimo.

[Barone Bizzio]

Mha, secondo me passare da un estremo ad un altro non ha alcun effetto positivo, anzi acuisce il risentimento e rende il successivo passaggio ancora piu estremo nei metodi. Quello che tu auspichi Ekans, e col quale posso concordare, sarà attuabile solamente quanto avremo gli strumenti tecnologici per valutare davvero caso per caso.Però questi strumenti non potranno che condurre, nella migliore delle ipotesi, ad una biopolitica onnipervasiva e 'dolce', che sarà ancora una volta difficilmente compatibile con il concetto dei diritti umani, che già adesso hanno una funzione piu simbolica e decorativa che altro. Purtroppo

[Sly83]

Sly che idea ti sei fatto sul MES?

Ad ogni modo, a me il MES sembra veramente terrificante come strumento. Segno una escalation dei rapporti di forza notevole

Lorenzo tenendo conto che del MES linkavo gli articoli di Paolo Barnard nel 2011 e nel 2012 (in sede di Consiglio Europeo ci fu il benestare del Nano di Arcore gia’ nel marzo 2011, prima dell’ufficialissimita’ in febbraio del ‘12), sul Facebook per i quattro stronz1 con cui parlavo di queste quisquilie (Naturalhardcore se ci sei conferma)...
Probabilmente a titolo petsonalissimo posso dire di averne metabolizzato gia’ per tempo l’abominio, ma non e’ che uno degli altri enne ingredienti di questa frittatona di cui noi siamo il tuorlo.

Come dice Barone e’ un segno incontrovertibile dei rapporti di forza.
Estonia e Finlandia hanno alzato la voce, noi che pesismo per quasi 1/5 abbiamo bypassato il parlamento pure per sapere che esiste (o meglio: per far sapere al popolo che si foraggia nei pozzi del mainstream che esiste).

Giusto perche’ pagine fa ci si chiedeva perche’ si considera la stessa stampa nemmeno degna di accogliere le cacchette dei pappagallini in gabbia nei negozi di animali, abbiamo avuto Giornalisti che ci hanno informato per tempo, ma senza cassa di risonanza chi urla..non ha voce.

[KURTANGLE]

in realtà ad oggi non esiste alcuna prova scientifica del fatto che ad esempio l'aumento dei sussidi di disoccupazione generi un aumento del tasso di disoccupazione maggiore o almeno questo è quanto sostiene Fitoussi

[ekans]

in realtà ad oggi non esiste alcuna prova scientifica del fatto che ad esempio l'aumento dei sussidi di disoccupazione generi un aumento del tasso di disoccupazione maggiore o almeno questo è quanto sostiene Fitoussi

Ma il grafico che ho postato nella pagina precedente l'hai visto ?

Cioè non credo sia questione di opinioni ma un fatto abbastanza documentato. Una posizione come quella di fitoussi non è più rispettabile del terrapiattismo.

[Giampo93]

Ma il grafico che ho postato nella pagina precedente l'hai visto ?

Cioè non credo sia questione di opinioni ma un fatto abbastanza documentato. Una posizione come quella di fitoussi non è più rispettabile del terrapiattismo.

Indubbiamente il previdenzialismo incrementa il tasso di disoccupazione, è una legge macroeconomica.

Tuttavia uno Stato non può eliminare ogni traccia di assistenzialismo, pena il mettersi su di una pessima strada (=malcontento, su tutti) con relativi costi sociali ben superiori.

[The_machine]

che il sistema educativo stia collassando e´ parte del declino che viviamo in ogni aspetto della societá. gli insegnanti di oggi sono persone di cultura media (quando va bene), non certo superiore. fino agli anni 60, non dico fossero intellettuali, ma anche la maestrina che aveva fatto le magistrali ne sapeva molto di piu della media. oggi non é cosi.

i genitori non sono immuni a questo imbarbarimento. ho fatto il punto sui genitori perche, se mentre sulla scuola esiste una coscienza pubblica, sull essere genitori nessuno osa mettere becco quando la situazione é altrettanto grave (se non di piu).

Sei sicuro di quanto dici? Ti basi su di una percezione o su dei dati oggettivi? Per questioni anagrafiche non credo che negli anni 60 eri li a parlare con le maestre in modo da poterle confrontare con quelle di oggi.

Di sicuro una buona proxy del livello culturale di una nazione è il tasso di alfabetizzazione ed il livello di scolarizzazione.

Guardate i dati Istat:

https://archivioscienze.scuola.zanichelli.it/diamo-i-numeri/2012/09/24/la-lunga-marcia-dellalfabetizzazione/

Nel 1860 l'80% delle donne ed il 60% degli uomini non sapevano nemmeno scrivere il proprio nome, da li questi valori sono calati costantemente.
Non saper ne leggere ne scrivere vuol dire andare avanti per trasmissione orale della conoscenza, rendiamoci conto.

Stesso discorso per la scolarizzazione. Negli anni la media di diplomati e laureati è sempre cresciuta.

Che la qualità di un diplomato o di un laureato di oggi sia differente rispetto a quella dei corrispettivi 50 anni fa è tutto da dimostrare. Ma anche se così fosse parliamo di una netta minoranza su di una popolazione che era perlopiù profondamente ignorante e non istruita.

[Barone Bizzio]

Sei sicuro di quanto dici? Ti basi su di una percezione o su dei dati oggettivi? Per questioni anagrafiche non credo che negli anni 60 eri li a parlare con le maestre in modo da poterle confrontare con quelle di oggi.

Di sicuro una buona proxy del livello culturale di una nazione è il tasso di alfabetizzazione ed il livello di scolarizzazione.

Guardate i dati Istat:

https://archivioscienze.scuola.zanichelli.it/diamo-i-numeri/2012/09/24/la-lunga-marcia-dellalfabetizzazione/

Nel 1860 l'80% delle donne ed il 60% degli uomini non sapevano nemmeno scrivere il proprio nome, da li questi valori sono calati costantemente.
Non saper ne leggere ne scrivere vuol dire andare avanti per trasmissione orale della conoscenza, rendiamoci conto.

Stesso discorso per la scolarizzazione. Negli anni la media di diplomati e laureati è sempre cresciuta.

Che la qualità di un diplomato o di un laureato di oggi sia differente rispetto a quella dei corrispettivi 50 anni fa è tutto da dimostrare. Ma anche se così fosse parliamo di una netta minoranza su di una popolazione che era perlopiù profondamente ignorante e non istruita.

Secondo me il dato fondamentale che dovresti cercare riguarda il numero di vocaboli conosciuti dai 18enni attuali. Paragonalo a 30 anni fa e pelangi. Mi pare ne parlasse Tullio de Mauro

[The_machine]

Secondo me il dato fondamentale che dovresti cercare riguarda il numero di vocaboli conosciuti dai 18enni attuali. Paragonalo a 30 anni fa e pelangi. Mi pare ne parlasse Tullio de Mauro

Se hai qualcosa linka.

Però a mio avviso per fare bene questa analisi dovresti considerare il numero "totale" di vocaboli, quindi: italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, cinese etc etc.
Questo perchè secondo me oggigiorno un 18enne mangia in testa ad un 18enne medio di 30 anni fa nella conoscenza delle lingue straniere.
Poi in generale molte parole sono cadute in disuso e sono state soppiantate da neologismi che hanno altrettanta dignità. Pensa a tutto ciò che deriva dal mondo informatico, un bagaglio di terminologia oggi necessario.

[Giampo93]

Sì Machine ma gli insegnanti non erano scelti a casaccio; erano sì una minoranza in un panorama culturale di analfabetismo ed ignoranza diffuse, ma ciò non toglie che fossero straordinariamente preparati in diverse aree del sapere.
Stesso dicasi per la "qualità" dei diplomati e laureati: i primi, ad oggi, non sanno nemmeno collocare storicamente alcuni dei più importanti eventi del Paese, i secondi (con gli opportuni distinguo tra facoltà e facoltà, tra disciplina e disciplina) sono spesso impreparati a mettere in pratica le proprie conoscenze.


Diciamo che, negli ultimi due secoli, la cultura si è estesa orizzontalmente, riducendosi però sul piano verticale in seno agli individui medi.
Ricordo una frase di J. Peterson su Jung: "educated in a way that no one is educated now"

[Giampo93]

Se hai qualcosa linka.

Però a mio avviso per fare bene questa analisi dovresti considerare il numero "totale" di vocaboli, quindi: italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, cinese etc etc.
Questo perchè secondo me oggigiorno un 18enne mangia in testa ad un 18enne medio di 30 anni fa nella conoscenza delle lingue straniere.
Poi in generale molte parole sono cadute in disuso e sono state soppiantate da neologismi che hanno altrettanta dignità. Pensa a tutto ciò che deriva dal mondo informatico, un bagaglio di terminologia oggi necessario.

Se di quelle parole straniere non ne conosci il corrispettivo italiano è come se non le conoscessi...dunque le lingue straniere non ampliano il proprio vocabolario, semplicemente creano binari paralleli - per quanto ovviamente costituisca un plus

[Barone Bizzio]

Il problema e' che non necessariamente sapere lo stesso termine in due lingue diverse ti arricchisce. E' meglio conoscere il termine 'amore' in italiano e in inglese e spagnolo o il termine 'amore' piu' altri termini che sono simili ma non uguali al concetto di amore in Italiano?
Io, da persona che parla e lavora con l' Inglese, ti posso dire che almeno su di me noto un certo impoverimento del vocabolario ed una certa confusione concettuale (e quindi, dei miei stessi pensieri) quando non riesco a trovare una parola in Italiano e la 'sostituisco' con una parola inglese di significato simile, ma non identico.

E' una questione a cui non avevo mai fatto troppo caso fino a qualche tempo fa.

[The_machine]

Riuscite ad argomentare con dei dati? Questa aneddotica della maestra illuminata degli anni 20 non mi convince.

Se si ragiona in questo modo io penso a mia nonna che mi raccontava che il metodo di studio ai suoi tempi era imparare a memoria.