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ma quale odio di genere...a che pro poi?
è innegabile che il problema sia sovrastimato e pompato dai media, ma non è che ci sia una regia occulta strana.
Stai diventando complottista come Conan
Beh, insomma. E' un argomento che genera traffico online, vende giornali e cementa carriere accademiche. Non è un complotto perchè la strategia dell' utilizzare le donne come arma ( o le minoranze come arma) è estremamente chiara.
Ed è un distrattore sociale assolutamente perfetto nel momento in cui non si parla mai di rapporto e lotta di classe.
Io l'ho letto il report e sono dati che si, fanno sensazionalismo. Parliamo ad esempio, nel caso del femminicidio, di 1 caso su 300 mila donne ogni anno. Siamo tra i paesi più sicuri al mondo per le donne.
Se allarghiamo il campo a tutte le denuncie per qualsiasi tipo di violenza o molestia arriviamo alla cifra bassissia di una donna su 10 mila (36 mila donne). Una cifra che comprende sia gli episodi più gravi, come le botte, che quelli meno gravi come gli insulti. E soprattutto sono denunce: non sono fatti accertati, non c'è nessuna 'dinamica spiegata'. E' l'ennesima psicosi di massa di una società chiaramente troppo ricca, e quindi annoiata, e quindi che si preoccupa di cose che non hanno minimamente il carattere di una emergenza
Perche' lo consideri sensazionalismo. Magari non una emergenza vera e propria, ma un problema di fondo c'e' eccome. Guarda il grafico riguardante gli omicidi volontari. Perche' al netto del miglioramento della sicurezza e dell'abbassamento degli omicidi totali, la riduzione che abbiamo e' solo riguardo gli uomini? Gli omicidi sono fatti decisamente accertati e questo e' un dato molto interessante.
Penso che tu faccia l'errore di analizzare i dati partendo con l'intenzione iniziale di sminuire il problema, non considerando che le donne hanno anche meno probabilita' di denunciare visto che la maggioranza delle violenze e' in abiente familiare e che gli uomini soggetti a violenze e omicidi solitamente affrontano dinamiche esterne alla sfera familiare, il che e' incisivo nella scelta di denuciare.
Questi sopra sono fatti importanti da considerare nell'analizzare questo fenomeno ma vorrei aggiungere una mia osservazione: quando parli di denuncie che includono sia botte che insulti, pensi davvero che questi ultimi siano un numero consistente rispetto a fatti piu' gravi. Io dubito fortemente che ci siano molte donne, specialmente nella societa' italiana, che appena ricevono insulti si prendono la briga di andare a denciare. Magari mi sbaglio oh, ma mi sembra a sensazione una qualcosa di davvero minoritario rispetto a violenze ben piu' gravi.
Non è ovviamente un caso che lo sviluppo della pc culture e della cosidetta wokeness sia sbocciato dopo la crisi economica del 2008. Anzichè verticalizzare il conflitto (classe media e poveri contro super ricchi) lo si orizzontalizza ( uomini contro donne, bianchi contro neri e cosi via). I media hanno responsabilità assolutamente ENORMI in tutto questo
Perche' lo consideri sensazionalismo. Magari non una emergenza vera e propria, ma un problema di fondo c'e' eccome. Guarda il grafico riguardante gli omicidi volontari. Perche' al netto del miglioramento della sicurezza e dell'abbassamento degli omicidi totali, la riduzione che abbiamo e' solo riguardo gli uomini? Gli omicidi sono fatti decisamente accertati e questo e' un dato molto interessante.
Penso che tu faccia l'errore di analizzare i dati partendo con l'intenzione iniziale di sminuire il problema, non considerando che le donne hanno anche meno probabilita' di denunciare visto che la maggioranza delle violenze e' in abiente familiare e che gli uomini soggetti a violenze e omicidi solitamente affrontano dinamiche esterne alla sfera familiare, il che e' incisivo nella scelta di denuciare.
Questi sopra sono fatti importanti da considerare nell'analizzare questo fenomeno ma vorrei aggiungere una mia osservazione: quando parli di denuncie che includono sia botte che insulti, pensi davvero che questi ultimi siano un numero consistente rispetto a fatti piu' gravi. Io dubito fortemente che ci siano molte donne, specialmente nella societa' italiana, che appena ricevono insulti si prendono la briga di andare a denciare. Magari mi sbaglio oh, ma mi sembra a sensazione una qualcosa di davvero minoritario rispetto a violenze ben piu' gravi.
Rispondo brevemente: il problema esiste ma non se ne deve fare una psicosi di massa. Il numero degli omicidi degli uomini cala perchè è sproporzionalmente piu' alto rispetto a quello delle donne, e quello delle donne rimane costante perchè è comunque già bassisimo di suo. Questo già da solo dovrebbe far togliere il problema del femminicidio dalla mappa politica Italiana. Stranamente si commetono più femminicidi in UK ma non se ne parla mai.
Per quanto riguarda le violenze non denunciate, ognuno può aggiungere il suo 'perchè', ma la tua opinione sarà sempre viziata dal bias. Tu pensi che la causa delle poche denuncie derivi dalla paura e quindi pensi che le violenze siano molte di più, io penso che ci siano poche denunce perchè le violenze sono poche. E' una cosa che non possiamo quantificare con esattezza.
Il problema non sta nel fatto che la violenze non esiste - certo che esiste - ma nella narrazione che le si da. Come se ci fosse una sorta di genocidio del genere femminile in corso. Il che non è vero
Rispondo brevemente: il problema esiste ma non se ne deve fare una psicosi di massa. Il numero degli omicidi degli uomini cala perchè è sproporzionalmente piu' alto rispetto a quello delle donne, e quello delle donne rimane costante perchè è comunque già bassisimo di suo. Questo già da solo dovrebbe far togliere il problema del femminicidio dalla mappa politica Italiana. Stranamente si commetono più femminicidi in UK ma non se ne parla mai.
Per quanto riguarda le violenze non denunciate, ognuno può aggiungere il suo 'perchè', ma la tua opinione sarà sempre viziata dal bias. Tu pensi che la causa delle poche denuncie derivi dalla paura e quindi pensi che le violenze siano molte di più, io penso che ci siano poche denunce perchè le violenze sono poche. E' una cosa che non possiamo quantificare con esattezza.
Il problema non sta nel fatto che la violenze non esiste - certo che esiste - ma nella narrazione che le si da. Come se ci fosse una sorta di genocidio del genere femminile in corso. Il che non è vero
Concordo pienamente
E considero tutta la questione come l'ennesimo distrattore sociale come hai ben detto.
L'idea stessa di prendere l'omicidio e differenziarlo sulla base del sesso della vittima è aberrante sul piano morale, prima che giuridico - ma la nostra evoluta società non si farà mancare quest'altra porcata, ne sono certo
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
non rispondo con chi ha un q.i. troppo basso e completamente brainwashed, discuto solamente con gente al mio livello o superiore
Ahahahhahahahahahhahahahahahahhahahahahahhahahahahahahhahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahhahaha hahahahhahahahahahahhahahahahahahahhahahahahah.
Dice di voler parlare con gente al suo livello, definendo chi vuole argomentare report della Polizia di Stato come chi ha un IQ troppo basso, pero' l'unica cosa che porta nella discussione sono complotti e definire qualsiasi cosa che non solletichi la sua retrograda visione del mondo come "patetica manfrina".
I report della polizia sono veri, ma la narrazione che se ne da è completamente erronea.
Magari molte notizie vengono pompate, ma questo non e' un buon motivo per definire come una erronea narrazione un qualcosa che e' basato su studi specifici fatti da organi super partes come lo Stato.
Poi chiaramente uno può mettere il limite della violenza sulle donne a ZERO. Ma è un progetto utopico e come ogni progetto utopico verrà perseguito con metodi autoritari che avranno risultati esattamente opposti a quelli sperati.
E' la stessa logica della guerra totale alla droga o della guerra totale al terrorismo.
Vuoi ridurre la violenza di genere? Insegna maggiore assertività alle donne e smettila di parlarne come se gli uomini fossero bestie predatrici e le donne piccoli fiori da proteggere, perchè cosi facendo stai subdolamente perpetrando uno stereotipo. Abbiamo bisogno di più donne forti (che sono MERAVIGLIOSE) e di meno donne che si vittimizzano
Nessuno dice di volerlo portare a zero, pero' non si spiega perche' abbia dinamiche cosi' diverse da quelle che coinvolgono gli omicidi maschili.
Quello che dici tu e' giusto, ma e' qualcosa di utopistico da ottenere a meno che non vi sia un cambiamento CULTURALE che coinvolga anche gli uomini. Non solo sul punto di vista del rapporto con le donne e come queste vengono viste (Nat e i suoi commenti sessisti giornalieri ne sono un esempio) nel contesto sociale, ma anche dal punto di vista degli uomini.
Sembra ovvio che se l'82% delle violenze sono in famiglia e le dinamiche in famiglia sono sempre separate rispetto a quelle al di fuori di essa, queste violenze nascano non necessariamente da soggetti violenti in genere (spesso infatti c'e' stupore quando queste notizie vengono fuori) ma da soggetti molto frustrati con la propria sessualita', il rapporto con chi vedono come una loro proprieta' ed una vera e propria crisi della mascolinita'.
Questo e' parte integrante del problema e del cambiamento culturale che bisognerebbe avere per ottenere quello che tu, giustamente, hai detto.
Gli Stati non sono mai super partes. Pensare che lo siano è il PRIMO modo per essere fregati. Già il fatto che le notizie siano pompate ne squalifica completamente la portata, per come la vedo io.
Il problema sui dati delle violenze in famiglia è che NON NE CONOSCIAMO LA DINAMICA, e mai lo sapremo. Si va dal padre che torna a casa e prende a cinghiate la figlia, al marito che reagisce con un ceffone alla moglie che gli lancia un piatto, a litigi verbali in cui entrambi si spintonano, a violenza fisica vs violenza psicologica e cosi via.
Per conoscere cosa succede in una famiglia ci sono due metodi:
1) sorveglianza
2) delazione (padri, madri, figli che si denunciano a vicenda).
Secondo me uno dei motivi della violenza sulle donne (del femminicidio, diciamo) è, purtroppo, biologica. Gli uomini competono con altri uomini per farsi scegliere come partner da una donna. Questo genera un tipo di comportamenti che a loro volta portano a competizione e conflittualità che devono essere esternate in qualche modo. Infatti sono abbastanza sicuro che all' aumento dell' assertività di una donna crescerà anche il loro tasso di aggressività/violenza.
Perchè? perchè la competizione, la voglia di esercitare potere su qualcuno portano a questo. E sono caratteristiche intrinsiche degli umani
Rispondo brevemente: il problema esiste ma non se ne deve fare una psicosi di massa. Il numero degli omicidi degli uomini cala perchè è sproporzionalmente piu' alto rispetto a quello delle donne, e quello delle donne rimane costante perchè è comunque già bassisimo di suo. Questo già da solo dovrebbe far togliere il problema del femminicidio dalla mappa politica Italiana. Stranamente si commetono più femminicidi in UK ma non se ne parla mai.
Per quanto riguarda le violenze non denunciate, ognuno può aggiungere il suo 'perchè', ma la tua opinione sarà sempre viziata dal bias. Tu pensi che la causa delle poche denuncie derivi dalla paura e quindi pensi che le violenze siano molte di più, io penso che ci siano poche denunce perchè le violenze sono poche. E' una cosa che non possiamo quantificare con esattezza.
Il problema non sta nel fatto che la violenze non esiste - certo che esiste - ma nella narrazione che le si da. Come se ci fosse una sorta di genocidio del genere femminile in corso. Il che non è vero
Perche' tutto deve essere considerato o una psicosi di massa o un problema da nulla? Non potrebbe essere solo un problema che esiste, come tanti altri, e cercare di capirne la fonte per ridurlo?
Giusto che non sia una psicosi di massa, ma applicare sempre e comunque il benaltrismo non porta a nulla. Letteralmente non si ottengono mai risultati su niente, se non il sentire sempre e comunque, visto che nulla e' oggettivo e tutto puo' quindi essere viziato dal bias, che "ci sono cose piu' importanti".
Io il motivo delle poche denuncie l'ho discusso spiegando che essendo dinamiche familiari e' molto probabile che queste spingano a non denunciare. Basti pensare che per la vergogna ci sono anche donne (e uomini, prima che qualcuno si aggrappi) che non denunciano manco abusi sessuali, che sono decisamente gravi. Figuriamoci cose minori.
Ti dispiace illustrare perche' secondo il tuo bias le denuncie sono poche perche' le violenze sono poche? Nel senso, io ho poggiato la mia teoria su un dato accertato, ma non ho capito su cosa si poggia la tua.
Le battaglie, soprattutto quelle sociali, si vincono sempre con le menzogne. Questo sia perché chi persegue determinati obiettivi ha bisogno di essere invasato per poter perorare la causa per anni e incessantemente; sia perché il popolo cambia solo quando si sente minacciato a tal punto da sentire la propria quotidianità in pericolo.
Giusto o meno, finora nella storia recente è stata l'unica strategia che ha portato risultati.
La violenza sulle donne non è un'emergenza in termini assoluti e nemmeno relativi al passato. Lo è nei termini in cui la corrente società si struttura. Andare a discutere sui dettagli numerici non ci porta lontano perché da un lato andiamo verso un costante miglioramento, dall'altro non possiamo pensare di cambiare la società solo quando c'è un problema vero ed enorme.
Perche' tutto deve essere considerato o una psicosi di massa o un problema da nulla? Non potrebbe essere solo un problema che esiste, come tanti altri, e cercare di capirne la fonte per ridurlo?
Giusto che non sia una psicosi di massa, ma applicare sempre e comunque il benaltrismo non porta a nulla. Letteralmente non si ottengono mai risultati su niente, se non il sentire sempre e comunque, visto che nulla e' oggettivo e tutto puo' quindi essere viziato dal bias, che "ci sono cose piu' importanti".
Io il motivo delle poche denuncie l'ho discusso spiegando che essendo dinamiche familiari e' molto probabile che queste spingano a non denunciare. Basti pensare che per la vergogna ci sono anche donne (e uomini, prima che qualcuno si aggrappi) che non denunciano manco abusi sessuali, che sono decisamente gravi. Figuriamoci cose minori.
Ti dispiace illustrare perche' secondo il tuo bias le denuncie sono poche perche' le violenze sono poche? Nel senso, io ho poggiato la mia teoria su un dato accertato, ma non ho capito su cosa si poggia la tua.
Perchè è cosi che viene presentato. Perchè i toni della politica sono sensazionalistici. Cioè, parliamo di un report DI UN ORGANO DELLO STATO che parla di GENOCIDIO DI GENERE. Ripeto: GENOCIDIO DI GENERE. Lo stesso termin che si usa per descrivere l' Olocausto, Srebrenica o quanto successo in Rwanda.
Le battaglie, soprattutto quelle sociali, si vincono sempre con le menzogne. Questo sia perché chi persegue determinati obiettivi ha bisogno di essere invasato per poter perorare la causa per anni e incessantemente; sia perché il popolo cambia solo quando si sente minacciato a tal punto da sentire la propria quotidianità in pericolo.
Giusto o meno, finora nella storia recente è stata l'unica strategia che ha portato risultati.
La violenza sulle donne non è un'emergenza in termini assoluti e nemmeno relativi al passato. Lo è nei termini in cui la corrente società si struttura. Andare a discutere sui dettagli numerici non ci porta lontano perché da un lato andiamo verso un costante miglioramento, dall'altro non possiamo pensare di cambiare la società solo quando c'è un problema vero ed enorme.
Il punto è...perchè cambiare la società quando un problema non c'è?
Il che mi porta a chieder: chi è che decide che questo problema è esistenziale e che va eradicato? Perchè il femminicidio anzichè, che so, i morti da auto, da fumo o da alcool?
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