Tribuna politica - bw edition

[MUTHA]

Le comunità sono di persone, non territoriali. Il concetto di identità naturalistica è morto, pena essere anacronistici e quindi esclusi. Nel 2019. Ti ricordo che l'Italia è nata come mera estensione del confine sabaudo a tutta la penisola, senza chiedere. E oggi ne paghiamo ancora le conseguenze.

[Barone Bizzio]

quindi se tra 20 anni dove vivessi tu non si parlasse piu l' Italiano ti andrebbe bene? Maddai.

[Lukinosnake]

quindi se tra 20 anni dove vivessi tu non si parlasse piu l' Italiano ti andrebbe bene? Maddai.

Non è questo il caso e, per quanto mi riguarda, starei bene anche in un posto dove tutti hanno una prorpia lingua e comunicano con una universale.

la situazione inoltre non c'entra nulla con la Palestina. Non scherziamo.

[Barone Bizzio]

Non è questo il caso e, per quanto mi riguarda, starei bene anche in un posto dove tutti hanno una prorpia lingua e comunicano con una universale.

la situazione inoltre non c'entra nulla con la Palestina. Non scherziamo.

Io non penso che se la tua zona si trasformasse, che ne so, in una copie della Sicilia dalla quale te ne sei andato ti andrebbe bene.

[Ponno]

Io mi ritrovo molto sulla linea di pensiero di lukino. Qui nelle ultime pagine mi pare uno dei pochi dotati di buonsenso e coscienza storica.

Eccone un altro che va di parole a caso. Ci spieghi cosa è la coscienza storica? Come si inserisce in questo messaggio se non per fare "il parolone"

Le comunità sono di persone, non territoriali. Il concetto di identità naturalistica è morto, pena essere anacronistici e quindi esclusi. Nel 2019. Ti ricordo che l'Italia è nata come mera estensione del confine sabaudo a tutta la penisola, senza chiedere. E oggi ne paghiamo ancora le conseguenze.

Le comunità non sono di persone dato che si influenzano continuamente. Le persone influenzano la comunità e la comunità influenza le persone. L'anacronismo non c'entra nulla e parli di cose a caso. La direzione culturale è influenzata e decisa, non ha alcun aspetto necessario e tantomeno sufficiente quindi basterebbe opporsi per cambiarla.
L'esempio della guerra è inconsistente e inadatto.

Non è questo il caso e, per quanto mi riguarda, starei bene anche in un posto dove tutti hanno una prorpia lingua e comunicano con una universale.

la situazione inoltre non c'entra nulla con la Palestina. Non scherziamo.

Quindi nessuno parlerebbe la propria lingua. Consiglio vivamente qualche libro su come lingua e modo di esperire il mondo si influenzino fino a cambiare le percezioni sensoriali. Guy Deutscher ottimo autore.
Per favore, ancora, non addentratevi in territori sconosciuti. Vi piace dove va il mondo oggi? Bene. Evitate però di dire o sentire una superiorità di qualsiasi sorta, perché non c'è, non ha basi. Siamo tutti Arturo, solo con contenuti diversi.


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[Testa]

Guardate che qui nessuno ha paura di cambiamenti graduali.Qua si parla di situazioni in stile Palestina con l' immigrazione ebraic. Chiunque rimarrebbe scioccato nel vedere una comunità cambiare completamente in 20 anni. Ma di che parliamo?

La repentinita' dei mutamenti, che ti impedisce di assorbirne e integrarne forme e contenuti, e che spesso, naturalmente, genera reazioni avverse.
È questo il nocciolo, o meglio uno dei noccioli.
Che, evidentemente, la sx non ha ancora capito.
La destra d'altro canto tira acqua al suo mulino, ma secondo me dal fiume sbagliato.

[Lukinosnake]

No, fortunatanente non siamo tutti come Arturo e decisamente non tutti si definiscono fascisti dopo aver visto la foto del duce che ride leggendo il giornale.

La capacità di adattamento, la flessibilità e la tolleranza sono qualità che definiscono la propria superiorità in molti ambiti rispetto ad altre persone.

[SimoneBW]

Guardate che qui nessuno ha paura di cambiamenti graduali.Qua si parla di situazioni in stile Palestina con l' immigrazione ebraic. Chiunque rimarrebbe scioccato nel vedere una comunità cambiare completamente in 20 anni. Ma di che parliamo?

Mi viene spesso da pensare che sulla base dell'esperienza Palestinese, si è tentato di agire in una direzione differente. L'idea di multiculturalità stanno tentando di renderla l'unica via, quella corretta, da prima che ce ne fosse reale bisogno. Ricordo da bambino, scuole elementari, ogni anno un progetto diverso sulla multiculturalità e l'integrazione, quando in realtà di ***** ce n'erano davvero pochi.

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[Lukinosnake]

Mi viene spesso da pensare che sulla base dell'esperienza Palestinese, si è tentato di agire in una direzione differente. L'idea di multiculturalità stanno tentando di renderla l'unica via, quella corretta, da prima che ce ne fosse reale bisogno. Ricordo da bambino, scuole elementari, ogni anno un progetto diverso sulla multiculturalità e l'integrazione, quando in realtà di ***** ce n'erano davvero pochi.

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Questo perchè la tolleranza, il rispetto di tutti e la capacità di stare in un ambiente diversificato sono qualità ottime nella crescita di un bambino.

Invece in Italia alcuni ne parlano come se fosse una cosa negativa, come lo si fa riguardo tantissime altre cose.
Per questo dico che tornare in Italia è come fare un viaggio a ritroso nel tempo. La sensazione che mi da è la stessa di quando vado in un paese sud-americano, che però per botta di cu*o si trova in Europa, con tutti i benefici che ne conseguono.

[MUTHA]

Eccone un altro che va di parole a caso. Ci spieghi cosa è la coscienza storica? Come si inserisce in questo messaggio se non per fare "il parolone"Le comunità non sono di persone dato che si influenzano continuamente. Le persone influenzano la comunità e la comunità influenza le persone. L'anacronismo non c'entra nulla e parli di cose a caso. La direzione culturale è influenzata e decisa, non ha alcun aspetto necessario e tantomeno sufficiente quindi basterebbe opporsi per cambiarla.
L'esempio della guerra è inconsistente e inadatto.
Quindi nessuno parlerebbe la propria lingua. Consiglio vivamente qualche libro su come lingua e modo di esperire il mondo si influenzino fino a cambiare le percezioni sensoriali. Guy Deutscher ottimo autore.
Per favore, ancora, non addentratevi in territori sconosciuti. Vi piace dove va il mondo oggi? Bene. Evitate però di dire o sentire una superiorità di qualsiasi sorta, perché non c'è, non ha basi. Siamo tutti Arturo, solo con contenuti diversi.


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Faccio veramente fatica a capire quello che hai (o non hai, sarebbe più opportuno) scritto. Non ha senso. In nessuna parte della tua risposta c'è un contenuto, solo un tentativo vuoto e vanesio di demolire un intervento educato. Abbiamo studiato libri diversi evidentemente, anche io ho la mia laurea e sto finendo la seconda. Ma la boria della tua risposta ti confina e abbassa alla stregua dei tuttologi di bruno Vespa.

Rinnoviamo il patto di reciproca neutralità.

L'idea stessa di sentirsi superiori a qualcun'altro (individuo, etnia, società) è di per sé una cartina di tornasole del qi di questa persona.

[Virulogo.88]

Mi viene spesso da pensare che sulla base dell'esperienza Palestinese, si è tentato di agire in una direzione differente. L'idea di multiculturalità stanno tentando di renderla l'unica via, quella corretta, da prima che ce ne fosse reale bisogno. Ricordo da bambino, scuole elementari, ogni anno un progetto diverso sulla multiculturalità e l'integrazione, quando in realtà di ***** ce n'erano davvero pochi.

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Idem da me, ci mabipolavano fin da bambini, con anche l esempio due muri in Israele che non sono la soluzione bla bla bla

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[Barone Bizzio]

Questo perchè la tolleranza, il rispetto di tutti e la capacità di stare in un ambiente diversificato sono qualità ottime nella crescita di un bambino.

Invece in Italia alcuni ne parlano come se fosse una cosa negativa, come lo si fa riguardo tantissime altre cose.
Per questo dico che tornare in Italia è come fare un viaggio a ritroso nel tempo. La sensazione che mi da è la stessa di quando vado in un paese sud-americano, che però per botta di cu*o si trova in Europa, con tutti i benefici che ne conseguono.

Stai confondendo il concetto di multi culturalismo con quello di multi etnicitá. La seconda va bene, la prima non funziona quasi mai

[Lukinosnake]

Faccio veramente fatica a capire quello che hai (o non hai, sarebbe più opportuno) scritto. Non ha senso. In nessuna parte della tua risposta c'è un contenuto, solo un tentativo vuoto e vanesio di demolire un intervento educato. Abbiamo studiato libri diversi evidentemente, anche io ho la mia laurea e sto finendo la seconda. Ma la boria della tua risposta ti confina e abbassa alla stregua dei tuttologi di bruno Vespa.

Rinnoviamo il patto di reciproca neutralità.

L'idea stessa di sentirsi superiori a qualcun'altro (individuo, etnia, società) è di per sé una cartina di tornasole del qi di questa persona.

Più che lo studio di Vespa a me sembrano le risposte elaborate, lunghissime, citazioniste, ricche di paroloni, ma fondamentalmente prive di contenuti di Fusaro.
Poi, magari è solo un'impressione mia.

[THE ALEX]

La capacità di adattamento, la flessibilità e la tolleranza sono qualità che definiscono la propria superiorità in molti ambiti rispetto ad altre persone.

L'idea stessa di sentirsi superiori a qualcun'altro (individuo, etnia, società) è di per sé una cartina di tornasole del qi di questa persona.

L'asse illuminato inizia a scricchiolare

[MUTHA]

Più che lo studio di Vespa a me sembrano le risposte elaborate, lunghissime, citazioniste, ricche di paroloni, ma fondamentalmente prive di contenuti di Fusaro.
Poi, magari è solo un'impressione mia.