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Se un'azienda privata riceve incentivi statali e poi sceglie di andare altrove deve restituire ciò che gli è stato dato al fine di poterli re investire su altre aziende.
Be anche lì dipende
In teoria se ha usato quei soldi per fare quello che doveva fare, nei tempi e nei modi
Sono questioni molto complesse con aspetti anche contradditori
Lo sto dicendo da ieri... Ma non è che i produttori di grasso di balena si sono risvegliati elettricisti il giorno dopo.
Beh, l'industria pesante è in declino da almeno 30 anni su tutto il territorio nazionale. Dopo la dissoluzione di Montedison e dell'IRI è stato chiaro dove si sarebbe finiti (non solo per scelta italiana, sia chiaro). Oggi se l'alternativa è tenere in piedi con fondi pubblici settori in totale perdita, fatico a trovarmi d'accordo.
da un punto di vista finanziario hai certamente ragione, ma non si tratta solo di spostare capitali e posti di lavoro, almeno non sempre.
Nei casi da me riportati, citavo non a caso FIAT e GENERALI: non sono mere entità industriali\finanziarie, ma nomi che si sono legati indissolubilmente alla nostra storia. La fiat dell'industrializzazione italiana, e le generali di trieste... ci lavorava Kafka nella sede praghese delle generali!
Sono pezzi di identità italiana, non appartengono ai loro azionisti, non hanno il diritto di disporne, per come la vedo io
Se si vuole analizzare qualcosa che riguarda un'attivita' che nasce con la precisa intenzione di creare profitto, il punto di vista finanziario e' cio' che va considerato.
Tu fai l'errore di vedere le cose da un punto di vista romantico e (soprattutto) stereotipato, che non ti permette di vedere la questione in modo oggettivo. Queste aziende private, pur essendo molto antiche, sono a tutti gli effetti proprieta' degli azionisti, che ne possono disporre come vogliono considerando che sono loro a investire sull'azienda, farla crescere e mandarla avanti. Non certo "l'italianita'" o la mera posizione geografica.
Se un'azienda privata riceve incentivi statali e poi sceglie di andare altrove deve restituire ciò che gli è stato dato al fine di poterli re investire su altre aziende.
Si potrebbe fare per "contratto", ma iniziative del genere probabilmente allontanerebbero ancora di piu' potenziali aziende che, volendo poter considerare eventuali situazioni future, voglio tenersi aperte piu' strade.
Leggendo di chi vorrebbe nazionalizzare forzatamente aziende, evitare l'acquisto di aziende locali da parte di investitori stranieri, evitare che i soldi vengano portati all'estero, far controllare allo Stato societa' private ecc ecc, l'unica cosa che mi viene in mente e' il modello economico di Maduro in Venezuela.
Non che l'Italia sia come il Venezuela eh, ma probabilmente molti non considerano i potenziali risvolti di avere un determinato approccio verso queste questioni.
Leggendo di chi vorrebbe nazionalizzare forzatamente aziende, evitare l'acquisto di aziende locali da parte di investitori stranieri, evitare che i soldi vengano portati all'estero, far controllare allo Stato societa' private ecc ecc, l'unica cosa che mi viene in mente e' il modello economico di Maduro in Venezuela.
Non che l'Italia sia come il Venezuela eh, ma probabilmente molti non considerano i potenziali risvolti di avere un determinato approccio verso queste questioni.
O la Francia coi cantieri navali StX nel 2017. La scelta non e' tra libero mercato e autarchia, in mezzo ci stanno mille alternative.
Comunque tecnicamente nn si puo' nazionalizzare nulla perche' sarebbe aiuto di Stato secondo la normativa UE, se ben ricordo
oltretutto la nazionalizzazione è consentita dalle norme europee?
Io non volevo manco entra nel merito. Cio' che mi lascia perplesso e' chi concettualizza la chisura all'esterno e il forte controllo di quello che si trova sul territorio nel 2019, in un mondo sempre piu' globalizzato e collegato (e lo sara' sempre di piu', che piaccia o meno).
Piu' che avere un cambiamento positivo iniziative del genere affosserebbero l'economia definitivamente. Le aziende devo essere invogliate ad aprire e i soldi ad essere investiti, non tutto l'opposto. Altrimenti ci si ritrova in uno Stato dove ne' interni ne' esterni vogliono aprire o investire nulla, proprio per non dover aver a che fare con situazioni difficili.
Non penso che in Italia ci sia qualcuno che vuole operare in regime di autarchia totale, o che vorrebbe nazionalizzare tutto. Magari mi sbaglio io!
Sfortunatamente ce ne sono parecchi che lo propongono, in modo piu' o meno velato.
Solitamente si sentono iniziative che non sono indirizzate ad un autarchia totale per se', ma che facilmente possono inoltrare a scenari molto diversi, poiche' poi diventa difficile tracciare la linea dicendo "lo abbiamo fatto in questo caso, ma non in quest'altro", specialmente se questo diventa un'arma per arraffare temporary consenso elettorale.
C'e' chi ci marcia parecchio sulla storia del "noi siamo migliori di tutti, ma gli altri ci odiano ed e' per questo che non stiamo bene, quindi dobbiamo tagliare il piu' possibile ed ognuno per se'" e anche chi ci crede davvero.
Non vedo quali problemi potrebbe creare il dover restituire i soldi ricevuti tramite incentivi...tutti sono liberi da vincoli territoriali e occupazionali.L'azienda fa profitti e finché ritiene conveniente produrre in un dato paese rimane,quando decide di spostarsi altrove restituisce i soldi ricevuti per fare profitti in Italia.A me sembra una cosa che non frena nessun privato e che accontenta tutti.
La gestione di tutto quello che comporta le infrastrutture,ad esempio,deve essere assolutamente nazionalizzata senza se e senza ma.È assurdo che uno stato conceda ad un privato la gestione di una miniera d'oro come autostrada ad esempio,per vedere e stupirsi che un privato pensa solo a fare quanti più profitti possibili senza curarsi minimamente della manutenzione della cosa data in gestione.
Non vedo quali problemi potrebbe creare il dover restituire i soldi ricevuti tramite incentivi...tutti sono liberi da vincoli territoriali e occupazionali.L'azienda fa profitti e finché ritiene conveniente produrre in un dato paese rimane,quando decide di spostarsi altrove restituisce i soldi ricevuti per fare profitti in Italia.A me sembra una cosa che non frena nessun privato e che accontenta tutti.
Che meno potenziali benefici dai, meno le aziende sono incentivate ad aprire o venire in Italia in primo luogo.
L'unico modo per attrarre aziende ed investitori e' dare agevolazioni, tasse convenienti e un mercato del lavoro dinamico, dove assumere o liberarsi di qualcuno e' relativamente facile.
La gestione di tutto quello che comporta le infrastrutture,ad esempio,deve essere assolutamente nazionalizzata senza se e senza ma.È assurdo che uno stato conceda ad un privato la gestione di una miniera d'oro come autostrada ad esempio,per vedere e stupirsi che un privato pensa solo a fare quanti più profitti possibili senza curarsi minimamente della manutenzione della cosa data in gestione.
Generalmente le cose gestite dai privati anzi hanno molta piu' manutenzione di quello che viene gestito dallo Stato eh.
Le cose possono essere anche miniere d'oro ma devi saperle e volerle gestire. Ci sono cosi' tante cose che potrebbe gestire lo Stato e, non essendo gestite manco da privati, sono in stato di semi-abbandono in Sicilia
Ti faccio un esempio.Io stato ti dico a te azienda X che se vieni a produrre da me riceverai x milioni di euro in 5 anni sotto forma di sgravi fiscali o quello che ti pare,ma che se decidi di andartene via dopo la scadenza del contratto pur avendo fatto profitti mi restituisci i soldi che ti ho elargito.Cosa mai dovrebbe frenare un'azienda ad accettare? A me sembra una cosa normale da fare da domani.No perché se i privati pensano di poter e dover fare quello che vogliono quando vogliono sfruttando tutto lo sfruttabile con la scusa dei posti di lavoro alloro direi che è arrivato il momento di dare una forte sterzata al modello economico in vigore perché non può durare a lungo,e ogni crisi sarà sempre più forte e devastante fino al punto di collasso totale.Poi davvero combatteremo la 5° guerra mondiale con la clave.
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