Originariamente Scritto da Testa
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggionon trovo il nesso tra il mio intervento e l esempio della riviera romagnola.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggiol incapacità italica di non sfruttare il turismo e' nota , non dico che ci si potrebbe campare ma di sicuro molto ma molto di più di adesso.
poi si sa , dove c'e' il pubblico regna incapacità e malaffare , dove c'e' turismo anche a livello locale l imperativo e' incular e il turista il piu possibile che tanto poi domani arriva un nuovo pullman/ traghetto e ricomincia il giochino.
A Taranto ci sono davvero tante potenzialità, a livello agricolo, paesaggistico, gastronomico, manifatturiero, turistico balneare e culturale, in più c'è il porto, l'arsenale, etc.
Se tutte queste persone saranno per strada sarà un danno terribile per lo stato e per il territorio, certo una riconversione non si fa subito, ma in 10 anni penso di sì.
Sempre se c'è la volontà e la capacità di vedere al di là del modello attuale, che è sempre stato fallimentare.
Inviato dal mio ASUS_X00TD utilizzando Tapatalk
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Originariamente Scritto da Lorenzo993 Visualizza MessaggioChe idea ti sei fatto sull'immunità futura e quali ambiti potrebbe toccare?
A livello ambientale?
Ignoro ad esempio se sia possibile costituirsi parte civile contro chi ha l'immunità penale, tradotto, se sia possibile intentare una causa civile contro l'attuale proprietà.
Di certo una richiesta simile significa la mancanza di volontà o l'impossibilità di lavorare in sicurezza e conseguentemente mi aspetto un ecatombe nei prossimi anni.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggiol incapacità italica di non sfruttare il turismo e' nota , non dico che ci si potrebbe campare ma di sicuro molto ma molto di più di adesso.
poi si sa , dove c'e' il pubblico regna incapacità e malaffare , dove c'e' turismo anche a livello locale l imperativo e' incular e il turista il piu possibile che tanto poi domani arriva un nuovo pullman/ traghetto e ricomincia il giochino.Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggiocerca meglio
Ovvio che ci siano delle oasi felici, ma la realtà è quella di Bagnoli, non quella di Capri.....
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La mia perplessità non era tanto sui motivi dell'eventuale chiusura, che alla fine sono relativi, ma alla libertà o meno di chiudere quando ritenuto necessario/consigliabile.
Si sono visti politici fare promesse al riguardo, quindi mi chiedo perchè farle su una questione su cui tecnicamente non hanno voce in capitolo.
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Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza MessaggioPrima o poi va fatto uno sforzo per cercare di virare verso una economia più resiliente, il turismo e altre attività, non solo il turismo, chiaro, ma nemmeno solo il siderurgico, che se chiude ci sono 10k persone coinvolte.
A Taranto ci sono davvero tante potenzialità, a livello agricolo, paesaggistico, gastronomico, manifatturiero, turistico balneare e culturale, in più c'è il porto, l'arsenale, etc.
Se tutte queste persone saranno per strada sarà un danno terribile per lo stato e per il territorio, certo una riconversione non si fa subito, ma in 10 anni penso di sì.
Sempre se c'è la volontà e la capacità di vedere al di là del modello attuale, che è sempre stato fallimentare.
Inviato dal mio ASUS_X00TD utilizzando TapatalkOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggionon sono daccordo , per creare benessere concreto servono grandi aziende con grande manodopera e una classe sociale tutelata , proprio come negli anni del boom, se si delega a micro realta ' locali lo sviluppo economico siamo rovinati.... meglio avere 1000 operai con un contratto solido con cui pur a fatica riescono a mantenere una famiglia o meglio 500 camerieri stagionali par time ? poi ovvio che non esisto no più le condizioni per grandi aziende e grandi investimenti in italia , ma se si pensa di sostituire l ilva con qualche resort , due campeggi tre pizzerie qualche stabilimento balneare vaffanculo, senza contare che i grandi gruppi sono meno appettibili per la criminalita organizzata
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Io non capisco niente di politica nè di economia, ma lo scenario che intravedo mi lascia sgomento, mi fa star male per il futuro del nostro paese.
Avevamo tutto: eravamo la prima meta mondiale del turismo fino a metà degli anni 70, poi siamo scivolati, sia per la migliore organizzazione dei concorrenti, sia perchè abbiamo con le nostre mani distrutto la bellezza dei nostri paesaggi.
Avevamo i presupposti per un'economia florida: computer (olivetti), chimica (montedison), automobili, alimentare, siderurgia...
Ci sono bastati 30 anni per demolire tutto.
E quello che avevamo ancora è stato rubato, portato all'estero nei paradisi fiscali come la fiat, oppure regalato senza quasi un motivo, come ha fatto del vecchio che ha dato luxottica ai francesi.
Ora leggo che lo stesso del vecchio, col supporto del francese mustier di unicredit, sta lavorando per vendere generali ad axa, spostare tutto lì... Ma perchè? non si vergogna a tradire il suo paese? che futuro c'è qui?
Poveri com'eravamo un tempo, ma con in più gli africani e gli altri immigrati, che nel 2050 saranno il 50% della popolazione.
E' tutto finito
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggionon sono daccordo , per creare benessere concreto servono grandi aziende con grande manodopera e una classe sociale tutelata , proprio come negli anni del boom, se si delega a micro realta ' locali lo sviluppo economico siamo rovinati.... meglio avere 1000 operai con un contratto solido con cui pur a fatica riescono a mantenere una famiglia o meglio 500 camerieri stagionali par time ? poi ovvio che non esisto no più le condizioni per grandi aziende e grandi investimenti in italia , ma se si pensa di sostituire l ilva con qualche resort , due campeggi tre pizzerie qualche stabilimento balneare vaffanculo, senza contare che i grandi gruppi sono meno appettibili per la criminalita organizzata
Per quanto riguarda la criminalità organizzata non farti illusioni, piccoli o grandi non fa differenza. Se vuoi fare business nel "loro" territorio, sempre con loro devi avere a che fare,sia che ti chiami Amazon sia che ti chiami Ciropizza....
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza MessaggioIo non capisco niente di politica nè di economia, ma lo scenario che intravedo mi lascia sgomento, mi fa star male per il futuro del nostro paese.
Avevamo tutto: eravamo la prima meta mondiale del turismo fino a metà degli anni 70, poi siamo scivolati, sia per la migliore organizzazione dei concorrenti, sia perchè abbiamo con le nostre mani distrutto la bellezza dei nostri paesaggi.
Avevamo i presupposti per un'economia florida: computer (olivetti), chimica (montedison), automobili, alimentare, siderurgia...
Ci sono bastati 30 anni per demolire tutto.
E quello che avevamo ancora è stato rubato, portato all'estero nei paradisi fiscali come la fiat, oppure regalato senza quasi un motivo, come ha fatto del vecchio che ha dato luxottica ai francesi.
Ora leggo che lo stesso del vecchio, col supporto del francese mustier di unicredit, sta lavorando per vendere generali ad axa, spostare tutto lì... Ma perchè? non si vergogna a tradire il suo paese? che futuro c'è qui?
Poveri com'eravamo un tempo, ma con in più gli africani e gli altri immigrati, che nel 2050 saranno il 50% della popolazione.
E' tutto finito
Negli anni 60,70 vengono "pompati" stabilimenti esistenti come quello di Bagnoli o spesi fiumi di denaro per la costruzione di nuovi poli come Taranto o Gioia Tauro. C'è la Cassa per il mezzogiorno che elargisce, non ci sono leggi ambientali, il costo del lavoro in Italia è competitivo, e il mercato nazionale e continentale sono a tenuta stagna, quindi non ci interessa quanto costi produrre acciaio a Bombay...
Passano 40 anni e tutte quelle costanti si dissolvono.... Ovviamente avremmo dovuto cercare di convertire una buona parte di quella produzione, in un qualcosa che avesse presupposti migliori, ma non è stato fatto,ed oggi ti trovi a competere con l'India che ti produce lo stesso prodotto ad un decimo del prezzo, fottendosene delle tutele ambientali e dei lavoratori, su un mercato aperto a tutti.
Fine.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza MessaggioIo non capisco niente di politica nè di economia, ma lo scenario che intravedo mi lascia sgomento, mi fa star male per il futuro del nostro paese.
Avevamo tutto: eravamo la prima meta mondiale del turismo fino a metà degli anni 70, poi siamo scivolati, sia per la migliore organizzazione dei concorrenti, sia perchè abbiamo con le nostre mani distrutto la bellezza dei nostri paesaggi.
Avevamo i presupposti per un'economia florida: computer (olivetti), chimica (montedison), automobili, alimentare, siderurgia...
Ci sono bastati 30 anni per demolire tutto.
E quello che avevamo ancora è stato rubato, portato all'estero nei paradisi fiscali come la fiat, oppure regalato senza quasi un motivo, come ha fatto del vecchio che ha dato luxottica ai francesi.
Ora leggo che lo stesso del vecchio, col supporto del francese mustier di unicredit, sta lavorando per vendere generali ad axa, spostare tutto lì... Ma perchè? non si vergogna a tradire il suo paese? che futuro c'è qui?
Poveri com'eravamo un tempo, ma con in più gli africani e gli altri immigrati, che nel 2050 saranno il 50% della popolazione.
E' tutto finito
Questo concetto che aziende private ed impreditori abbiano un qualche "dovere" verso la zona geografica dove operano sarebbe ora di accantonarlo.
Non ci si puo' aspettare che un'azienda rimanga aperta o non si sposti, contro i propri interessi di business, per fare un favore alle persone della zona e al paese, altrimenti sono "traditori".
Se si vuole avere sviluppo bisogna creare una situazione nella quale le aziende sono invogliate ad aprire e venire dall'estero, non fare tutto l'opposto.
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioQuesto concetto che aziende private ed impreditori abbiano un qualche "dovere" verso la zona geografica dove operano sarebbe ora di accantonarlo.
spesso tali aziende hanno ottenuto benefici, finanziamenti, agevolazioni....ci sarebbe tutto un "retro palco" da andare a vedere
Io credo invece che spesso un'azienda che ha lavorato bene in una determinata area geografica per molto tempo, lo ha fatto in parte ANCHE per merito del territorio in cui è cresciuta.
Più che altro bisognerebbe accettare il fatto che le aziende, come le persone, non durano per sempre.
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggiomah dipende
spesso tali aziende hanno ottenuto benefici, finanziamenti, agevolazioni....ci sarebbe tutto un "retro palco" da andare a vedere
Io credo invece che spesso un'azienda che ha lavorato bene in una determinata area geografica per molto tempo, lo ha fatto in parte ANCHE per merito del territorio in cui è cresciuta.
Più che altro bisognerebbe accettare il fatto che le aziende, come le persone, non durano per sempre.
Nel senso, anche se e' un esempio forzato, se io lavoro in un paese, pago le tasse, magari mi prendo pure la cittadinanza e usufruisco di agevolazioni, perche' mi si dovrebbe impedire di prendere tutti i soldi e assets e spostarmi altrove, se lo ritengo necessario.
Inoltre, non mi fermerei a vedere solo quello che e' stato dato, ma anche quello che si riceve. Tendiamo a ricordarci di quelle aziende che anni prima ricevettero agevolazioni, senza mai considerare che, adesso se ne vanno, ma durante tutto il periodo di permanenza (prima, durante e dopo il ricevimento delle agevolazioni) di ricambio anche la zona ha beneficiato della presenza di quell'azienda.
Se comunque la paura italiana (avendo sentito spesso questo discorso) e' che le aziende ricevano finanziamenti, agevolazioni e benefici per poi andarsene dopo, e' sufficente precludere diverse liberta' per potere accedere a tali risorse.
Tuttavia torniamo sempre la', facendo cosi', probabilmente, spingi attivita' interne ed esterne ad aprire ancora meno di prima.
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioE queste agevolazioni ti precludono chiaramente poi future scelte di business?
Nel senso, anche se e' un esempio forzato, se io lavoro in un paese, pago le tasse, magari mi prendo pure la cittadinanza e usufruisco di agevolazioni, perche' mi si dovrebbe impedire di prendere tutti i soldi e assets e spostarmi altrove, se lo ritengo necessario..Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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