Tribuna politica - bw edition

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  • Arturo Bandini
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    io credo che la politica in Italia ormai abbia un potere molto relativo di influire sul corso degli eventi, dal momento che dipendiamo da Bruxelles e che un governo a loro sgradito come quello dei sovranisti lo farebbero crollare indirettamente col ricatto dello spread. Un governo per loro accettabile deve essere europeista, proimmigrazionista e liberista come quello del pd. Di fatto la libertà di voto è illusoria.
    A questo punto spero che l'unione europea si trasformi presto in un vero stato federale e a quel punto l'italia diverrà ciò che è adesso il sud per i veneti e andremo avanti con le tasse pagati dai tedeschi... Almeno da un punto di vista economico sarebbe forse utile perchè attualmente il 25% delle tasse viene eluso dalle imprese tramite consociate (o proprio trasferimenti di sede, come fca) nei paradisi fiscali intraeuropa soprattutto olanda e lussemburgo... in un'europa unita ci sarebbe una conformità di tassazione e una redistribuzione uniforme

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    • Lukinosnake
      Raccoglitore di ciliegie
      • Nov 2011
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      Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
      io credo che la politica in Italia ormai abbia un potere molto relativo di influire sul corso degli eventi, dal momento che dipendiamo da Bruxelles e che un governo a loro sgradito come quello dei sovranisti lo farebbero crollare indirettamente col ricatto dello spread. Un governo per loro accettabile deve essere europeista, proimmigrazionista e liberista come quello del pd. Di fatto la libertà di voto è illusoria.
      A questo punto spero che l'unione europea si trasformi presto in un vero stato federale e a quel punto l'italia diverrà ciò che è adesso il sud per i veneti e andremo avanti con le tasse pagati dai tedeschi... Almeno da un punto di vista economico sarebbe forse utile perchè attualmente il 25% delle tasse viene eluso dalle imprese tramite consociate (o proprio trasferimenti di sede, come fca) nei paradisi fiscali intraeuropa soprattutto olanda e lussemburgo... in un'europa unita ci sarebbe una conformità di tassazione e una redistribuzione uniforme
      Io direi che bisognerebbe smetterla di discutere come se ci fosse una sempre una teoria del complotto, anche perche' di fatto EU non puo' interferire con le politiche interne di un paese.
      Lo spread possiamo considerarlo come diretta espressione di come la nostra economia sia considerata affidabile e la verita' e' che societa' di varie dimensioni ed investitori, sia interni che esterni, NON APPREZZANO paesi politicamente ed economicamente instabili, o propensi a seguire retoriche basate sul continuo scontro.

      Non possiamo dire "dipendiamo da Bruxelles e bisogna avere un governo a loro gradito". Il governo e le sue manovre deve essere gradito da investitori e mercati, per ovvi motivi, sulla base di quanto renda stabile la condizione politica-economica del luogo, allontanando rischi economici agli stessi.

      L'italia e i suoi elettori devono capire una cosa secondo me: il "me ne frego" e la continua ricerca dello scontro non sono ne' praticabili ne' convenienti, specialmente quando non sei un paese "solido" sia internamente che sul piano internazionale.
      Forse si poteva fare decenni e secoli fa, ma al giorno d'oggi e' semplicemente impensabile.

      Oggi l'opinione che gli altri paesi, mercati, investitori ed imprenditori hanno del tuo paese e' di vitale importanza per la crescita dello stesso, in un mondo sempre piu' collegato, aperto e competitivo.
      Il mio diario

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      • DR. CACARELLA
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        Dove schifo siamo arrivati

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        Cura il tuo corpo come un tempio
        Originariamente Scritto da M K K
        Desade grazie di esistere
        Originariamente Scritto da AK_47
        si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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        • Lukinosnake
          Raccoglitore di ciliegie
          • Nov 2011
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          Fuori dal coro e' una trasmissione assolutamente imbarazzante.

          Non penso (spero) ci sia qualcuno che prenda sul serio una cosa del genere, a parte qualche anziano che ormai non ragiona piu'.

          Il mio diario

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          • Giampo93
            Mangiatore di vite altrui
            • Jan 2015
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            Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
            Io direi che bisognerebbe smetterla di discutere come se ci fosse una sempre una teoria del complotto, anche perche' di fatto EU non puo' interferire con le politiche interne di un paese.
            Lo spread possiamo considerarlo come diretta espressione di come la nostra economia sia considerata affidabile e la verita' e' che societa' di varie dimensioni ed investitori, sia interni che esterni, NON APPREZZANO paesi politicamente ed economicamente instabili, o propensi a seguire retoriche basate sul continuo scontro.

            Non possiamo dire "dipendiamo da Bruxelles e bisogna avere un governo a loro gradito". Il governo e le sue manovre deve essere gradito da investitori e mercati, per ovvi motivi, sulla base di quanto renda stabile la condizione politica-economica del luogo, allontanando rischi economici agli stessi.

            L'italia e i suoi elettori devono capire una cosa secondo me: il "me ne frego" e la continua ricerca dello scontro non sono ne' praticabili ne' convenienti, specialmente quando non sei un paese "solido" sia internamente che sul piano internazionale.
            Forse si poteva fare decenni e secoli fa, ma al giorno d'oggi e' semplicemente impensabile.

            Oggi l'opinione che gli altri paesi, mercati, investitori ed imprenditori hanno del tuo paese e' di vitale importanza per la crescita dello stesso, in un mondo sempre piu' collegato, aperto e competitivo.
            Premesso che l'UE ci entra eccome nelle politiche interne di uno Stato Membro, il vero problema non è tanto "dipendere da Bruxelles" quanto dipendere dagli investitori; più specificamente, quelli che detengono i nostri titoli, la maggior parte dei quali è di fatto italiana.

            In sostanza il "nemico" resta sempre la finanza
            Originariamente Scritto da Alberto84
            Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


            Originariamente Scritto da debe
            Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
            Originariamente Scritto da Zbigniew
            Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
            Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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            • Arturo Bandini
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              Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
              Premesso che l'UE ci entra eccome nelle politiche interne di uno Stato Membro, il vero problema non è tanto "dipendere da Bruxelles" quanto dipendere dagli investitori; più specificamente, quelli che detengono i nostri titoli, la maggior parte dei quali è di fatto italiana.

              In sostanza il "nemico" resta sempre la finanza
              Romano Prodi ha dichiarato recentemente che le disastrose privatizzazioni dell'iri (che era il settimo gruppo mondiale per fatturato), lui non avrebbe voluto farle, ma Ciampi glielo impose perchè ciò era stato "suggerito" da Bruxelles
              Di fatto appartenere all'ue e seguirne i dettami ci ha portato solo svantaggi. Negli anni '80 avemmo un secondo miracolo economico, l'economia cresceva del 4% all'anno, avevamo superato la gran bretagna come reddito procapite.
              Lo Stato deteneva il 100% di società redditizie come eni finmccanica telecom. Poi ci furono imposte le privatizzazioni, a beneficio delle mire straniere. Privatizzazioni che dovevano servire per risanare il bilancio, ma "chi vende non è più suo" (e ancora oggi qualcuno parla di privatizzare del tutto Eni ed Enel: così il nostro potere politico sarà ancora minore, dato che la politica viene fatta dalla finanza... e poi vendute quelle il prossimo risanamento cosa ti vendi?).
              Poi la lira, che era una moneta debole, utilissima per l'esportazione del made in italy, fu sostituita dall'euro, a solo vantaggio della Germania.
              Poi sempre dall'europa ci vengono imposti i migranti: è inutile illudersi che votare salvini serva a qualcosa, i migranti devono arrivare in europa perchè così è stato deciso, e il passaggio è l'italia
              Ma io dico, bei tempi quando l'europa non esisteva e ogni tanto scoppiava una bella guerra tra Stati
              Last edited by Arturo Bandini; 31-10-2019, 15:42:47.

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              • Giampo93
                Mangiatore di vite altrui
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                Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                Romano Prodi ha dichiarato recentemente che le disastrose privatizzazioni dell'iri (che era il settimo gruppo mondiale per fatturato), lui non avrebbe voluto farle, ma Ciampi glielo impose perchè ciò era stato "suggerito" da Bruxelles
                Be' quello delle privatizzazioni è un aspetto squisitamente politico ed uno dei cavalli di battaglia dell'UE.


                Tra parentesi, l'IRI era un mostro nato in piena Depressione per salvare il **** alle banche, ma che poi si è reso anacronistico. Le privatizzazioni imho son state molto più un bene che un male per un Paese, come il nostro, dove la gestione della Cosa Pubblica è inefficace, inefficiente, criminale, corrotta, incapace e menefreghista.
                Originariamente Scritto da Alberto84
                Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                Originariamente Scritto da debe
                Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                Originariamente Scritto da Zbigniew
                Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                • Lukinosnake
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                  Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                  Premesso che l'UE ci entra eccome nelle politiche interne di uno Stato Membro, il vero problema non è tanto "dipendere da Bruxelles" quanto dipendere dagli investitori; più specificamente, quelli che detengono i nostri titoli, la maggior parte dei quali è di fatto italiana.

                  In sostanza il "nemico" resta sempre la finanza
                  Dipende cosa intendi per "entrare" nelle politiche di uno Stato Membro.

                  In ogni caso, riguardo il "nemico" parliamo del nulla. La finanza e gli investitori sono tanto utili quanto la loro posizione potenzialmente "scomoda" per un paese.
                  Allo stesso tempo non si ci puo' aspettare di dare battaglia a chi potenzialmente investe nell'economia del luogo per farlo sottostare a questa o quella cosa, perche' al giorno d'oggi quella persona/azienda/gruppo semplicemente se ne va altrove.

                  Quindi, a mio avviso, il punto che volevo sottolineare era che: se ai mercati ed investitori sia interi che esterni un governo con un determinato tipo di trazione e politiche non e' apprezzato, spingere verso quel governo, indipendentemente da quello che quest'ultimo abbia imboccato al proprio elettorato in termini di retoriche e promesse, rimane sempre controproducente.

                  E' come se tu (aka governo/partito) aprissi/facessi un rebranding di un'attivita' commerciale/prodotto, ed anziche' constatere quello che vuole il mercato, agendo di conseguenza, tu facessi di testa tua seguendo le tue logiche e quelle dei tuoi amici e familiari (popolo). La quasi totalita' delle volte queste attivita'/prodotti non trovano mercato, nessuno ci vuole investire sopra e non hanno clientela.

                  Quando si vuole migliorare la condizione economica di qualcosa bisogna ragionare in termini strettamente pragmatici, basandosi su pro e contro, entrate ed uscite e numeri.

                  Quindi, se politico A e' ben voluto da un folto fanclub, ma politico B e ben voluto da tutti gli altri che impattano in modo diretto sull'economia, mi spiace ma il miglior candidato e' sempre il politico B. Specialmente se il folto fanclub alla fine dei conti non e' composto da chi produce ricchezza per la maggior parte.
                  Il mio diario

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                    Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                    Be' quello delle privatizzazioni è un aspetto squisitamente politico ed uno dei cavalli di battaglia dell'UE.


                    Tra parentesi, l'IRI era un mostro nato in piena Depressione per salvare il **** alle banche, ma che poi si è reso anacronistico. Le privatizzazioni imho son state molto più un bene che un male per un Paese, come il nostro, dove la gestione della Cosa Pubblica è inefficace, inefficiente, criminale, corrotta, incapace e menefreghista.
                    in che modo sono state un bene, se quasi tutte le società privatizzate sono cadute poi in rovina (pensa all'italsider, ora ilva, era la più grande acciaieria d'europa... pensa a autostrade, che è diventata un monopolio dei benetton fuori dalle leggi della concorrenza e con pedaggi spropositati a spese degli utenti..) o, quelle buone, in mano agli stranieri?

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                    • Lukinosnake
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                      Romano Prodi ha dichiarato recentemente che le disastrose privatizzazioni dell'iri (che era il settimo gruppo mondiale per fatturato), lui non avrebbe voluto farle, ma Ciampi glielo impose perchè ciò era stato "suggerito" da Bruxelles
                      Di fatto appartenere all'ue e seguirne i dettami ci ha portato solo svantaggi. Negli anni '80 avemmo un secondo miracolo economico, l'economia cresceva del 4% all'anno, avevamo superato la gran bretagna come reddito procapite.
                      Lo Stato deteneva il 100% di società redditizie come eni finmccanica telecom. Poi ci furono imposte le privatizzazioni, a beneficio delle mire straniere. Privatizzazioni che dovevano servire per risanare il bilancio, ma "chi vende non è più suo" (e ancora oggi qualcuno parla di privatizzare del tutto Eni ed Enel: così il nostro potere politico sarà ancora minore, dato che la politica viene fatta dalla finanza... e poi vendute quelle il prossimo risanamento cosa ti vendi?).
                      Poi la lira, che era una moneta debole, utilissima per l'esportazione del made in italy, fu sostituita dall'euro, a solo vantaggio della Germania.
                      Poi sempre dall'europa ci vengono imposti i migranti: è inutile illudersi che votare salvini serva a qualcosa, i migranti devono arrivare in europa perchè così è stato deciso, e il passaggio è l'italia
                      Ma io dico, bei tempi quando l'europa non esisteva e ogni tanto scoppiava una bella guerra tra Stati
                      Una nota per ogni frase in neretto.
                      • Sulla base di cosa l'EU ha portato solo svantaggi. Pensi che se fosse cosi' ci sarebbe tutt'ora la fila per entrare? Starne fuori sarebbe stato peggio, specialmente al giorno d'oggi.
                      • Gli anni 80 si sono stostenuti grazie a politiche di indebitamento impressionanti e il cosidetto "sorpasso" duro' davvero poco. Chiunque abbia letto al riguardo sa le dinamiche nelle quali avvenne. Per tutti gli anni '90, non avendo manco la moneta unica ancora entrata in vigore, la crescita economica italiana e' stata in media la meta' del resto dei paes europei. Inoltre non consideri (come in ogni argomento) che i tempi cambiano e l'economia e il mercato anche. Rimanere bloccati nel passato sarebbe come voler applicare le innovazioni della seconda rivoluzione industriale adesso, nel 2019, in un mondo completamente diverso.
                      • A mio avviso con la lira, al giorno d'oggi, non avremmo contato nulla sul piano finanziario, esattamente come non contano nulla pesuncoli del'est-europa. Ovviamente pero', dire cosa sarebbe successo al 100% e' impossiile su entrambi i fronti.
                      • Si, molto bello quando le citta' erano rase al suolo, centinaia di migliaia di soldati e civili crepavano male sotto le bombe e alla fine del conflitto si ripartiva da un mucchio di sassi.
                      Il mio diario

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                        Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                        B Le privatizzazioni imho son state molto più un bene che un male per un Paese, come il nostro, dove la gestione della Cosa Pubblica è inefficace, inefficiente, criminale, corrotta, incapace e menefreghista.
                        Quoto pienamente.
                        Il mio diario

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                          Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                          in che modo sono state un bene, se quasi tutte le società privatizzate sono cadute poi in rovina (pensa all'italsider, ora ilva, era la più grande acciaieria d'europa... pensa a autostrade, che è diventata un monopolio dei benetton fuori dalle leggi della concorrenza e con pedaggi spropositati a spese degli utenti..) o, quelle buone, in mano agli stranieri?
                          Sara' che anche quando privatizziamo facciamo schifo rispetto agli altri.
                          Il mio diario

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                            Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
                            • Si, molto bello quando le citta' erano rase al suolo, centinaia di migliaia di soldati e civili crepavano male sotto le bombe e alla fine del conflitto si ripartiva da un mucchio di sassi.
                            rispondo solo a questo per dire che chiaramente era un'iperbole, intendendo che eravamo talmente sovrani da non dipendere per niente dalle decisioni altrui, ma anzi da dichiarargli guerra se qualcosa non ci andava (da parte nostra come da parte degli altri)

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                            • Lukinosnake
                              Raccoglitore di ciliegie
                              • Nov 2011
                              • 15735
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                              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                              rispondo solo a questo per dire che chiaramente era un'iperbole, intendendo che eravamo talmente sovrani da non dipendere per niente dalle decisioni altrui, ma anzi da dichiarargli guerra se qualcosa non ci andava (da parte nostra come da parte degli altri)
                              L'ho capito quello che intendevi e, se la bellezza di "essere sovrani" (cosa che siamo, ma appunto nei secoli e decenni si e' capito che farsi la guerra non aiuta una s*ga) era dichiararsi guerra a vicenda allora molto meglio adesso.

                              I tempi cambiano e barricarsi dentro i propri confini fregandosene dell'esterno al massimo ti fa diventare come la moderna e sviluppata Nord Korea. Oggi, facendo le dovute proporzioni, nessuno non dipende da decisioni altrui. Tecnicamente nemmeno le superpotenze.
                              Il mio diario

                              juggernaut

                              ?d????n??t/
                              noun
                              • a huge, powerful, and overwhelming force.





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                              • VacCaccarino
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                                • Apr 2019
                                • 962
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                                Si può rimanere sovrani ma collaborare con i diversi singoli stati a seconda della convenienza reciproca.Non mi sembra così complicato da attuare.Si firmano contratti tra stati per x anni al termine dei quali ci si guarda attorno e si tirano le somme se conviene o meno.Vedersi invece imporre le cose da altri senza scadenza e senza possibilità di modifica si chiama dittatura.

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