Originariamente Scritto da chiurlo
Visualizza Messaggio
Tribuna politica - bw edition
Collapse
This topic is closed.
X
X
-
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
-
-
Originariamente Scritto da Lorenzo993 Visualizza MessaggioMolto probabilmente,è che quei condizionati come chiurlo non riescono a capire che non esiste solo una visione economica
Per cui escludono sistematicamente tutte le altre possibilità e elevano a unica visione possibile quella che ripetono in televisione
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da chiurlo Visualizza MessaggioPerché se dico una cosa rispondi con un'altra? Sembri come quelli del M5S (sei del M5S?), che se gli critichi qualcosa rispondono: "E il PD allora?".
Ho detto un'altra cosa: se la Grecia non fosse stata in Europa, con quello che è successo pensa in che situazione sarebbe stata, sarebbe collassata del tutto. Se poi si vogliono prendere solo gli aspetti negativi dell'Europa ok, ditelo.
Se la grecia non fosse stata in europa le banche tedesche e francesi non avrebbero prestato in modo sconsiderato ai cittadini greci per acquistare golf serie 1 e mondezza varia
Daje va te e quello che senti per televisione
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio70 miliardi non sono niente
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Lorenzo993 Visualizza MessaggioAHAHAHAHAHAHAHAAAAAAHHAHAHAHA
Se la grecia non fosse stata in europa le banche tedesche e francesi non avrebbero prestato in modo sconsiderato ai cittadini greci per acquistare golf serie 1 e mondezza varia
Daje va te e quello che senti per televisione
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da chiurlo Visualizza MessaggioPorca p.uttanaaaaaaaaaaaaaa!!!! E' davvero così difficile da capire cosa intendo? Sto parlando della gente incazzata, non dei soldi in sé. Purtroppo non ho i numeri di quante siano le famiglie che hanno investito in obbligazioni, ma sono sicuramente un bel numero. Fagli perdere gli investimenti e poi vediamo.
Purtroppo non ho i numeri,ma sono sicuramente un bel numero
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da chiurlo Visualizza MessaggioAh, io eh. Sei un elettore dei 5S vero?
Se la grecia non fosse stata nell'euro quello che hanno fatto le banche tedesche e e francesi non sarebbe stato possibile
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Lorenzo993 Visualizza MessaggioQuelli che hanno perso il lavoro dopo la cura euro imposta di monti con -25% di produzione industriale e politiche procicliche invece?
Purtroppo non ho i numeri,ma sono sicuramente un bel numero
Commenta
-
-
Le euro imposizione ci penalizzano in tutto e ci impediscono di essere competitivi sia a livello interno che sui mercati esteri...il resto sono tutte euroballe che ci raccontano da più di vent'anni...siamo nostro malgrado in un sistema in cui siamo deboli e ricattabili ... Tanto vale uscirneOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Lorenzo993 Visualizza MessaggioTu che cosa?
Se la grecia non fosse stata nell'euro quello che hanno fatto le banche tedesche e e francesi non sarebbe stato possibile
Comunque non hai risposto all'altra domanda.
Commenta
-
-
Carissimi amici di Scenari economici. Come promesso durante il convegno di sabato 3 ottobre, di cui presto pubblicheremo foto ed estratti video, eccovi il “PIANO B PER L’ITALIA” completo, Si tratta di 80 tavole. Buona lettura ! Perchè il piano B è necessario ? Cosa sta succedendo all’Economia Italiana ? Siamo ancora competitivi rispetto […]Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
Due a caso che dicono il contrario di quello che hai postato tu:
Commenta
-
-
Chi comanda sono le banche probabilmente
C'è da dire che se si esce dall'euro , le banche fanno un botto clamoroso e con loro tutto il paeseOriginariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
Commenta
-
-
"Dopo aver sperimentato, nei primi due mesi, senza esito, tutte le possibili soluzioni, si è manifestata - com'è noto - una maggioranza parlamentare tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega che, pur contrapposti alle elezioni, hanno raggiunto un'intesa, dopo un ampio lavoro programmatico.
Ne ho agevolato, in ogni modo, il tentativo di dar vita a un governo.
Ho atteso i tempi da loro richiesti per giungere a un accordo di programma e per farlo approvare dalle rispettive basi di militanti, pur consapevole che questo mi avrebbe attirato osservazioni critiche.
Ho accolto la proposta per l'incarico di Presidente del Consiglio, superando ogni perplessità sulla circostanza che un governo politico fosse guidato da un presidente non eletto in Parlamento. E ne ho accompagnato, con piena attenzione, il lavoro per formare il governo.
Nessuno può, dunque, sostenere che io abbia ostacolato la formazione del governo che viene definito del cambiamento. Al contrario, ho accompagnato, con grande collaborazione, questo tentativo; com' è del resto mio dovere in presenza di una maggioranza parlamentare; nel rispetto delle regole della Costituzione.
Avevo fatto presente, sia ai rappresentanti dei due partiti, sia al presidente incaricato, senza ricevere obiezioni, che, per alcuni ministeri, avrei esercitato un'attenzione particolarmente alta sulle scelte da compiere.
Questo pomeriggio il professor Conte - che apprezzo e che ringrazio - mi ha presentato le sue proposte per i decreti di nomina dei ministri che, come dispone la Costituzione, io devo firmare, assumendomene la responsabilità istituzionale.
In questo caso il Presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia, che non ha mai subito, né può subire, imposizioni.
Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri, tranne quella del ministro dell'Economia.
La designazione del ministro dell'Economia costituisce sempre un messaggio immediato, di fiducia o di allarme, per gli operatori economici e finanziari.
Ho chiesto, per quel ministero, l'indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con l'accordo di programma. Un esponente che - al di là della stima e della considerazione per la persona - non sia visto come sostenitore di una linea, più volte manifestata, che potrebbe provocare, probabilmente, o, addirittura, inevitabilmente, la fuoruscita dell'Italia dall'euro. Cosa ben diversa da un atteggiamento vigoroso, nell'ambito dell'Unione europea, per cambiarla in meglio dal punto di vista italiano.
A fronte di questa mia sollecitazione, ho registrato - con rammarico - indisponibilità a ogni altra soluzione, e il Presidente del Consiglio incaricato ha rimesso il mandato.
L'incertezza sulla nostra posizione nell'euro ha posto in allarme gli investitori e i risparmiatori, italiani e stranieri, che hanno investito nei nostri titoli di Stato e nelle nostre aziende. L'impennata dello spread, giorno dopo giorno, aumenta il nostro debito pubblico e riduce le possibilità di spesa dello Stato per nuovi interventi sociali.
Le perdite in borsa, giorno dopo giorno, bruciano risorse e risparmi delle nostre aziende e di chi vi ha investito. E configurano rischi concreti per i risparmi dei nostri concittadini e per le famiglie italiane.
Occorre fare attenzione anche al pericolo di forti aumenti degli interessi per i mutui, e per i finanziamenti alle aziende. In tanti ricordiamo quando - prima dell'Unione Monetaria Europea - gli interessi bancari sfioravano il 20 per cento.
È mio dovere, nello svolgere il compito di nomina dei ministri - che mi affida la Costituzione - essere attento alla tutela dei risparmi degli italiani.
In questo modo, si riafferma, concretamente, la sovranità italiana. Mentre vanno respinte al mittente inaccettabili e grotteschi giudizi sull'Italia, apparsi su organi di stampa di un paese europeo.
L'Italia è un Paese fondatore dell'Unione europea, e ne è protagonista.
Non faccio le affermazioni di questa sera a cuor leggero. Anche perché ho fatto tutto il possibile per far nascere un governo politico.
Nel fare queste affermazioni antepongo, a qualunque altro aspetto, la difesa della Costituzione e dell'interesse della nostra comunità nazionale.
Quella dell'adesione all'Euro è una scelta di importanza fondamentale per le prospettive del nostro Paese e dei nostri giovani: se si vuole discuterne lo si deve fare apertamente e con un serio approfondimento. Anche perché si tratta di un tema che non è stato in primo piano durante la recente campagna elettorale.
Sono stato informato di richieste di forze politiche di andare a elezioni ravvicinate. Si tratta di una decisione che mi riservo di prendere, doverosamente, sulla base di quanto avverrà in Parlamento.
Nelle prossime ore assumerò un'iniziativa."
Grazie Presidente
Tessera N° 7
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio"Avevo fatto presente, sia ai rappresentanti dei due partiti, sia al presidente incaricato, senza ricevere obiezioni, che, per alcuni ministeri, avrei esercitato un'attenzione particolarmente alta sulle scelte da compiere.
Questo pomeriggio il professor Conte - che apprezzo e che ringrazio - mi ha presentato le sue proposte per i decreti di nomina dei ministri che, come dispone la Costituzione, io devo firmare, assumendomene la responsabilità istituzionale.
In questo caso il Presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia, che non ha mai subito, né può subire, imposizioni.
Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri, tranne quella del ministro dell'Economia.
La designazione del ministro dell'Economia costituisce sempre un messaggio immediato, di fiducia o di allarme, per gli operatori economici e finanziari.
Ho chiesto, per quel ministero, l'indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con l'accordo di programma. Un esponente che - al di là della stima e della considerazione per la persona - non sia visto come sostenitore di una linea, più volte manifestata, che potrebbe provocare, probabilmente, o, addirittura, inevitabilmente, la fuoruscita dell'Italia dall'euro. Cosa ben diversa da un atteggiamento vigoroso, nell'ambito dell'Unione europea, per cambiarla in meglio dal punto di vista italiano.
A fronte di questa mia sollecitazione, ho registrato - con rammarico - indisponibilità a ogni altra soluzione, e il Presidente del Consiglio incaricato ha rimesso il mandato.
L'incertezza sulla nostra posizione nell'euro ha posto in allarme gli investitori e i risparmiatori, italiani e stranieri, che hanno investito nei nostri titoli di Stato e nelle nostre aziende. L'impennata dello spread, giorno dopo giorno, aumenta il nostro debito pubblico e riduce le possibilità di spesa dello Stato per nuovi interventi sociali.
Le perdite in borsa, giorno dopo giorno, bruciano risorse e risparmi delle nostre aziende e di chi vi ha investito. E configurano rischi concreti per i risparmi dei nostri concittadini e per le famiglie italiane.
Occorre fare attenzione anche al pericolo di forti aumenti degli interessi per i mutui, e per i finanziamenti alle aziende. In tanti ricordiamo quando - prima dell'Unione Monetaria Europea - gli interessi bancari sfioravano il 20 per cento.
È mio dovere, nello svolgere il compito di nomina dei ministri - che mi affida la Costituzione - essere attento alla tutela dei risparmi degli italiani."
Commenta
-
Commenta