Tribuna politica - bw edition

[KURTANGLE]

peraltro a me l'atteggiamento progressista fa inkazzare ancora di più perché su molte tematiche sono il primo a sentirmi culturalmente progressista (es. droga, prostituzione, omosessuali).
Però non posso tollerare la loro spocchia ed arroganza. Riuscirebbero a farmi votare Almirante

[Giampo93]

peraltro a me l'atteggiamento progressista fa inkazzare ancora di più perché su molte tematiche sono il primo a sentirmi culturalmente progressista (es. droga, prostituzione, omosessuali).
Però non posso tollerare la loro spocchia ed arroganza. Riuscirebbero a farmi votare Almirante

Una grossa fetta del successo dei populismo, a mio avviso, si deve proprio a questo atteggiamento.

Della serie, sento la Boldrini latrare idiozie e divento maschilista

[Virulogo.88]

https://www.sciencedirect.com/scienc...22103118304633


Non so se è il Thread giusto ma credo sia comunque considerabile politica, soprattutto visto che nel post FB di Renzi ha espressamente citato il suo come un partito femminista...

i movimenti a favore degli uomini stanno crescendo, ovviamente sottovoce in quanto è svirilente parlarne

[AlexBrambi]

non mi riferivo solo ad un utente.
leggi bene ho detto che lukino parla come il progressista medio
quindi mi riferisco ai progressisti "medi" (non a tutti ovviamente quindi non metterla sul personale)

Figurati, non prenderei mai niente sul personale in un forum e tanto meno ho pensato ti riferissi a me.

Dicevo in generale che se esiste un progressista medio che risponde ai cliche, esiste un non so... leghista medio che fa altrettanto e magari a te da fastidio più il progressista del leghista, ad altri il contrario...

Una colpa che vedo in quelli che chiami progressisti medi è spesso non rendersi conto che, proprio perché sono (o meglio, credono di essere, a torto o ragione) più acculturati, più istruiti, più capaci di leggere la realtà di chi criticano, non possono pretendere che ogni persona, di ogni estrazione sociale, di ogni livello di istruzione la pensi come loro. Non è che sono tutti scemi, malvagi e violenti; è solo gente con un paradigma di valori diverso e che ragiona basandosi su elementi diversi.

L'essenza del progressimo è proprio questa. E non si può fornire attenuanti per uno che ha vissuto con lo Sharia e poi si comporta in un determinato modo in Italia, mentre pretendere che un italiano che vive nella periferia ricolma di immigrati, non preferirebbe avere altri italiani per vicini e non sommare ai mille problemi che ha già anche quello della convivenza multiculturale (per la quale oltretutto non ha i mezzi né socioculturali, né economici per affrontarla).

[KURTANGLE]

Una grossa fetta del successo dei populismo, a mio avviso, si deve proprio a questo atteggiamento.

ma era lo stesso ai tempi di berlusconi....dove la sinistra intellettuale e fighetta lo dileggiava, ridacchiava delle sue sparate e poi puntualmente prendeva sprangate sui denti.
la verità è che la sinistra italiana è veramente fastidiosa e arrogante...e tenuto conto delle batoste prese storicamente forse st'arroganza farebbe bene ad accantonarla e farsi un bagno di umiltà.
se gli operai oggi votano Lega è perchè non si sentono più rappresentati da progressisti radical chic

Figurati, non prenderei mai niente sul personale in un forum e tanto meno ho pensato ti riferissi a me.
.

non prenderla sul personale nel senso di non rispondermi con un "io non ho mai detto ecc." perché non parlavo di te
in realtà questa spocchia e questa intolleranza dei progressisti io la trovo diffusissima......sia ad "alti" livelli (penso agli intellettuali, ai giornalisti agli scrittori) sia tra l'elettore medio (e Lukino né è un ottimo esempio)

[AlexBrambi]

è uno scontro inevitabile perché tutte le tematiche più importanti del mondo conservatore sono state messe nella lista di ciò che necessita il politically correct e quindi non puoi fare propaganda contro gli immigrati dicendo che non vuoi gli immigrati perché sono diversi; devi usare storielle che riguardano argomenti accettati e poi deviarle e farle convergere a una conclusione che non puoi raggiungere direttamente.

E in generale, le tematiche del mondo conservatore sono molto difficili da giustificare in modo razionale o logico. sono posizioni di principio, che riguardano i cosiddetti "valori" di una società (e come tali totalmente opinabili). Dall'altro lato le argomentazioni progressiste sono più facili, perché si basano semplicemente sul rompere tutte le regole "tradizionali" che non abbiano una vera logica dietro (cioé quasi tutte); questo però senza avere un piano per il futuro e andando a tentativi.

[Zbigniew]

Alex, perdonami la pedanteria, ma proprio perché credo sia un punto interessante, mi permetteresti un microscopico intervento da correttore di bozze sull'ultimo paragrafo del tuo post, affinché sia perfettamente chiaro a tutti?
Ovviamente se non rispecchia il tuo pensiero me lo dirai.

Edit.
Il penultimo post, intendo.

[AlexBrambi]

ah per me puoi fare quello che ti pare

[Zbigniew]

Ti chiederei in pratica di chiarire il collegamento tra "questa è l'essenza del progressismo" e quello che viene dopo.
Mi sembra che tu intenda che il progressista ha la responsabilità di valutare in maniera coerente situazioni di disagio che nascono da contesti socio-economici non dissimili. Ma vorrei essere sicuro di aver compreso bene e interamente il tuo pensiero.

[AlexBrambi]

Intendevo dire che in tanti ambienti di sinistra si tende considerare l'Italiano disagiato come colpevole del proprio disagio, perché tecnicamente avrebbe avuto gli strumenti per farvi fronte (è l'argomento meno socialista che esiste). È un punto su cui non sono mai stato d'accordo, sebbene la premessa sia in parte vera.

[Zbigniew]

Certo, concordo.
Per legarmi al post dell'utente con nome da scimunito, non è tanto sullo snobbismo - che pure io trovo urticante - che indirizzerei la critica, quanto appunto sulla mancanza di capacità e volontà di comprensione di alcune dinamiche e fenomeni il ché porta poi allo scollamento che poi finisce col diventare avversione.
Se poi queste mancanze vengono da strati socio-culturali alti, a cui si deve, proprio si deve imputare una maggiore responsabilità nell'intervenire positivamente sul reale, il volersi spogliare dalle colpe e riversarle su altri appare addirittura surreale.

[AlexBrambi]

Non so che ramo prendere, perché ce ne sarebbero troppi.
Mi limito a dire che il socialismo é un sentimento per "ricchi" e che questi socialisti ancora non hanno capito che la gente oggi si fida di chi li fa sentire a proprio agio (soprattutto nei propri difetti su cui sono stati bastonati da una vita), non di chi si mostra migliore di loro (e quindi in teoria in grado di guidarli dove non arriverebbero da soli).

[Zbigniew]

Non so che ramo prendere, perché ce ne sarebbero troppi.
Mi limito a dire che il socialismo é un sentimento per "ricchi" e che questi socialisti ancora non hanno capito che la gente oggi si fida di chi li fa sentire a proprio agio (soprattutto nei propri difetti su cui sono stati bastonati da una vita), non di chi si mostra migliore di loro (e quindi in teoria in grado di guidarli dove non arriverebbero da soli).

A meno che tu non definisca più precisamente cosa intendi per socialismo, non sono d'accordo.
A me pare invece che ci sia richiesta di risposte su temi sociali, mentre ci sia una diminuzione di interesse su temi civili.
Per il resto concordo che, a causa dello scollamento di cui dicevo - scollamento che per me nasce in ambito "lavoro", un tempo si definiva il sindacato come "cinghia di trasmissione" tra masse e partito, cambiato il mondo del lavoro si è persa forza e capacità di farsi ascoltare - la fascia sociale che storicamente era vicina alla sinistra si è sentita abbandonata e si è rivolta a chi ha saputo proporre risposte.

Poi sulla validità delle risposte (semplificando) "populiste" in ambito sociale (lavoro, povertà, istanze di uguaglianza, anche qui semplificando) si può discutere per mesi.
Ma non credo che manchi il "sentimento" da parte degli strati svantaggiati verso i temi propri del socialismo.

[AlexBrambi]

Intendevo dire che oggi per diventare sensibili ai temi sociali, bisogna aver provato il fallimento del sistema individualista, arrivando non dico in cima, ma almeno a metà, sufficientemente in alto da vedere cosa succede in vetta e con una prospettiva abbastanza ampia da catturare una panoramica della valle.
Chi rimane sotto a prendere le pedate e i ciottoli di chi sale, continua a credere che dietro quelle nubi lassù ci sia la felicità e il vero benessere.

Poi concordo, c'è la questione del senso di appartenenza, che l'individualismo feroce ci ha fatto abbandonare e quindi oggi si riscopre su tematiche che abbastanza superate come arrabattati concetti di patria o religiosità.

[THE ALEX]

A meno che tu non definisca più precisamente cosa intendi per socialismo, non sono d'accordo.
A me pare invece che ci sia richiesta di risposte su temi sociali, mentre ci sia una diminuzione di interesse su temi civili.
Per il resto concordo che, a causa dello scollamento di cui dicevo - scollamento che per me nasce in ambito "lavoro", un tempo si definiva il sindacato come "cinghia di trasmissione" tra masse e partito, cambiato il mondo del lavoro si è persa forza e capacità di farsi ascoltare - la fascia sociale che storicamente era vicina alla sinistra si è sentita abbandonata e si è rivolta a chi ha saputo proporre risposte.

Poi sulla validità delle risposte (semplificando) "populiste" in ambito sociale (lavoro, povertà, istanze di uguaglianza, anche qui semplificando) si può discutere per mesi.
Ma non credo che manchi il "sentimento" da parte degli strati svantaggiati verso i temi propri del socialismo.

Il Socialismo è morto. Rimangono appunto gli "strati svantaggiati" ad avere sentimenti socialisti ma a livello partitico non c'è più niente e nessuno a portare avanti battaglie ed ideologia socialiste.

Per puro piacere dialettico, ti contraddico quel "storicamente la fascia sociale era vicina alla sinistra". Se ti riferisci al periodo post bellico, è vero ma solo a causa dell'epilogo del conflitto. "Storicamente" invece penso si possano definire equidistanti dalla fascia sociale, tanto la destra quanto la sinistra anche e soprattutto nelle loro espressioni più estreme. La genesi d'altra parte, era identica per comunismo e "nazifascismo" (odioso neologismo che uso solo per semplicità).