If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Siamo tutti chiamati, Jean Paul. Non si può sfuggire alla responsabilità e, insieme, al giudizio (sia solo di noi stessi verso noi stessi).
Anche senza addentrarsi negli idealismi, la stessa Costituzione, pure chi non le attribuisce valore non può non riconoscerlo, lo fa, con parole alte, nell'articolo 4, secondo comma (la parte alta è quando dice "secondo le proprie possibilità". Puoi non esserne ispirato? ).
E questo va - assolutamente - riconosciuto a Lukino: per quanto si possa essere in disaccordo con lui, per quanto si possa non condividere il suo pensiero, la sua perseveranza - esageriamo, chiamiamola pure, nel quadro delle convinzioni, fortezza - è ammirevole.
Ah ma io comprendo le regole del gioco, e le trovo sensate; il problema è che continuo a trovarlo solo un (seppur divertente) gioco.
Comunque sì, sono in modalità esistenzialista Jean Paul mi calza a pennello
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
L'Ungheria e tanti Paesi dell'ex blocco sovietico stanno vivendo il loro Risorgimento. Noi l'abbiamo già fatto due secoli fa (anche se talvolta non sembra a parlare con la gente). Sono mondi inconciliabili, che distano cinque o sei generazioni. Essere nella condizione di dover dialogare sulle politiche comunitarie con popolazioni che vivono l'identità per la prima volta dopo un secolo, è irragionevole. Ma lo spauracchio di una Russia nuovamente forte ci ha fatto annettere la qualunque su quel fronte orientale. Gli effetti sono devastanti e oramai irrecuperabili (non solo a livello economico, ma anche sociale e soprattutto culturale).
Stanno vivendo il loro risorgimento anche grazie ai nostri soldi, va detto.
Poi è ovvio che peggio si sta, piu tutte le situazioni diventano esasperate e talvolta assurde.
Per quanto riguarda il fenomeno immigrazione ad esempio, generalmente non se ne parla ma la polonia, per dire, ha "ricevuto" un sacco di ucraini dopo la guerra di crimea di qualche hanno fa
In questo modo la dignità di un'opinione dipende solo e soltanto dalla eloquenza di chi la sostiene...trovo sia un approccio un po' svilente, nel suo sofismo.
Personalmente, col passare degli anni mi sento sempre più sospinto verso uno scetticismo cosmico...anche verso la ragione, la logica, la dialettica.
A me, per esempio, risulta dignitosa un'opinione finché non viene imposta agli altri, specie con toni aggressivi e offensivi - ma anche i ghirigori retorici sono, di per sé, una violenza. Del resto mi frega relativamente, per quanto mi piaccia cimentarmi in una logomachia.
Probabilmente è una posizione troppo "stanca" per essere difendibile, ma tant'è...
Io credo che la dignita' di un'opinione dipende da cosa la supporta poiche' l'eloquenza e', oggi piu' che mai, solo un modo per razionalizzare cose che spesso non hanno nulla di razionale, e che non dovrebbero aver posto nella societa' civile.
Oramai infatti, a suon di "opinioni personali", molti media hanno letteralmente inculcato nei cittadini retoriche riguardo presunti complotti sionisti, "invasioni" di stranieri (migrazioni non suonava bene suppongo), lobby gender (qualsiasi cosa voglia dire) che complottano per distruggere la famiglia ecc ecc.
Questo e' a tutti gli effetti quello che canali spazzatura come Mediaset, con personaggi come Giordano o Fusaro, fanno giornalmente.
Programmi e retoriche agghiacciati, ma seguite da decine di migliaia di anziani spaventati e persone che probabilmente non hanno un forte senso critico (o la voglia di mettere in dubbio cio' che sentono, per comodita').
Le opinioni quindi sono MOLTO pericolose, soprattutto quando costruite per creare nell'immaginario dell'ascoltatore scenari che non esistono o completamente distorti.
Potresti avere ragione ma non è una competizione né una tribuna elettorale in cui si guadagnano o si perdono consensi. È un forum di discussione ed il minimo che si possa fare, è appunto discutere argomentando. Le alternative sono le sentenze, gli ipse dixit che non portano da nessuna parte.
Il problema e' quando si deve argomentare sentenze, appunto ipse dixit, che sono bellamente errate. In quel caso, proprio per quanto e' ovvia l'incorrettezza di cio' che e' stato affermato, viene naturale pensare che la persona stia trollando, oppure non sappia di cosa parla.
In ogni caso, lasciar correre determinate opinioni e' un grosso errore perche' A) la persona interessata potrebbe pensare di aver ragione B) altre persone potrebbero leggere/ascoltare la medesima cosa e decidere di ripeterla in giro come se fosse una verita'. Cosi' si diffondono la baggianate.
Stanno vivendo il loro risorgimento anche grazie ai nostri soldi, va detto.
Poi è ovvio che peggio si sta, piu tutte le situazioni diventano esasperate e talvolta assurde.
Per quanto riguarda il fenomeno immigrazione ad esempio, generalmente non se ne parla ma la polonia, per dire, ha "ricevuto" un sacco di ucraini dopo la guerra di crimea di qualche hanno fa
C'è fortissima omogeneità culturale in quel caso, tra cui l'odio viscerale per la Russia che accomuna entrambi i popoli
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
riflettevo sul politically correct in relazione al giornalista licenziato per una battuta ingenua su Lukaku. Sul fatto che fino a non molto fa, in Italia questo genere di battute era comune, o come diceva Sean, si doppiavano film come via col vento dando ai ***** il tipico linguaggio caricaturale, oppure ancora i fumetti di mandrake col suo servitore *****, o i romanzi di Verne ambientati in Africa, dove veniano dipinti come selvaggi più simili alle bestie che agli uomini.
Naturalmente certi eccessi non sono più compatibili con la società moderna, ma attuare una sistematica censura su ogni argomento li definisca come "diversi" mi pare eccessivo. Sui giornali ad esempio, nei titoli ormai si legge un generico "uomo sorpreso a spacciare", e solo approfondendo viene rivelato che l'uomo è un nigeriano.
Mi domando quindi se questa necessità di inclusione a tutti i costi sia dovuta a un sincero senso di uguaglianza, o solo al fatto che adesso "essi vivono tra noi", e non conviene parlar male dei presenti, potenziali elettori e consumatori.
Allargando il discorso, ci sono una moltitudine di norme che stanno prendendo piede, e che a me sembrano in definitiva inutili, non cambiando in meglio la nostra vita: stamani ad esempio su fb una foto del sindaco con una scolaresca, e tutte le facce dei bambini oscurate. Perchè? cosa c'era di sbagliato quando noi da bambini venivamo tranquillamente fotografati e passavano le foto sui giornali?
E poi ancora le targhe delle macchine oscurate, le strisce in terra in farmacia per aspettare il proprio turno.
E i sordi sono non udenti e i bidelli operatori scolastici... quanta paura di chiamare le cose col loro nome!
Politically correct, privacy e un florilegio di norme burocratiche e inutili: fumo negli occhi
C'è fortissima omogeneità culturale in quel caso, tra cui l'odio viscerale per la Russia che accomuna entrambi i popoli
Bah può essere
Ma, per quanto in parte giusta, è la tipica affermazione aristofreach che sorseggia vino bianco in collina, parlando dell africa.
Da quel che so direttamente, che chiaramente non rappresenta "il tutto", la questione sta creando non pochi problemi di integrazione e la ragione (sono comunque due popoli diversi) è piu o meno come da noi, metti insieme, in un lasso di tempo brevissimo, due popoli con contesti sociali ed economici (sopratutto) diversi.
Conta che per la maggior parte dei casi, a spostarsi sono sempre "i peggiori"
L'involuzione del cinema è evidentissima, capolavori di Paolo Villaggio sarebbero censurati in quanto omofobi e sessisti, Hollywood ora è completamente " demascolinizzata " inclusiva bla bla bla,ma che capolavori stanno uscendo negli ultimi anni? Nulla. Per i cartoni animati la stessa cosa, sta uscendo solo spazzatura in confronto agli anni 80-90.
Originariamente Scritto da Pesca
lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
L'involuzione del cinema è evidentissima, capolavori di Paolo Villaggio sarebbero censurati in quanto omofobi e sessisti, Hollywood ora è completamente " demascolinizzata " inclusiva bla bla bla,ma che capolavori stanno uscendo negli ultimi anni? Nulla. Per i cartoni animati la stessa cosa, sta uscendo solo spazzatura in confronto agli anni 80-90.
Si è vero
Ma alla base di questo non ce nessun complotto segreto di nessuna lobby occulta.
Cinema, tv, carta stampata, quando non direttamente ed in maniera coatta rivolti verso una ideologia, hanno sempre, sempre, piu o meno rispecchiato il sentire di un epoca, di un periodo storico.
Poi che i poteri forti ci indichino dove guardare, è altra cosa ovvia; adesso puoi provare anche a guardare da un altra parte, i tuoi post o commenti ne sono la prova evidente.
Potrebbe andare meglio? Ma certo.
riflettevo sul politically correct in relazione al giornalista licenziato per una battuta ingenua su Lukaku. Sul fatto che fino a non molto fa, in Italia questo genere di battute era comune, o come diceva Sean, si doppiavano film come via col vento dando ai ***** il tipico linguaggio caricaturale, oppure ancora i fumetti di mandrake col suo servitore *****, o i romanzi di Verne ambientati in Africa, che li dipingevano come selvaggi più simili alle bestie che agli uomini.
Naturalmente certi eccessi non sono più compatibili con la società moderna, ma attuare una sistematica censura su ogni argomento li definisca come "diversi" mi pare eccessivo. Dai giornali ad esempio, nei titoli ormai si legge un generico "uomo sorpreso a spacciare", e solo approfondendo viene rivelato che l'uomo è un nigeriano. Mi domando quindi se questa necessità di inclusione a tutti i costi sia dovuta a un sincero senso di uguaglianza, o solo al fatto che adesso "essi vivono tra noi", e non conviene parlar male dei presenti, potenziali elettori e consumatori.
Allargando il discorso, ci sono una moltitudine di norme che stanno prendendo piede, e che a me sembrano in definitiva inutili, non cambiando in meglio la nostra vita: stamani ad esempio su fb una foto del sindaco con una scolaresca, e tutte le facce dei bambini oscurate. Perchè? cosa c'era di sbagliato quando noi da bambini venivamo tranquillamente fotografati e passavano le foto sui giornali?
E poi ancora le targhe delle macchine oscurate, le strisce in terra nella farmacia per aspettare il proprio turno rispettando la privacy degli altri clienti.
E i sordi sono non udenti e i bidelli operatori scolastici... quanta paura di chiamare le cose col loro nome!
Politically correct, privacy e un florilegio di norme burocratiche e inutili.
Entrambe le cose.
In ogni caso sono abbastanza sicuro che non ti farebbe piacere, prendendo la cosa con filosofia, se il bersaglio di scherzi, battutacce, mezzi-insulti fossi tu.
Bisognerebbe avere la lungimiranza di capire che e' sempre molto facile parlare di politically correct quando non si e' la parte danneggiata. Ad esempio, se beccano uno spacciatore, il fatto che sia nero cosa cambia? E' un uomo ed e' un criminale.
Il sapere che l'arrestato e' anche nigeriano serve solo a persone sempliciotte per trovare un correlazione tra le due cose che in realta' non c'e'. "Correlation does not imply causation".
Riguardo la privacy, e' lo stesso identico discorso: magari non migliora la TUA vita, ma quella dei diretti interessati si, quindi perche' parlare al plurale?
I genitori dei bambini magari non vogliono che il viso dei minori sia diffuso su internet alla merce' di chiunque, le strisce in farmacia fanno piacere a chi ha un problema di salute che non vuole condividere con nessuno che non sia il farmacista, le targhe oscurate fanno piacere a chi non vuole far sapere che si trovava li quel giorno a quell'ora ecc ecc.
Quando si pensa qualcosa si dovrebbe anche ragionare sulle potenziali mille ragioni che gli altri potrebbero avere per apprezzare quella determinata cosa.
ma si viveva benissimo anche prima, fossero questi i problemi! Cambia davvero in meglio la nostra vita una striscia per terra? siamo più felici per la striscia e la targa censurata?
i bambini censurati nella foto di classe non ha alcun senso... che pensano che i pedofili vadano a cercare quel genere di foto?
riguardo ancora il politically correct, sull'Unità la ginzburg scriveva
“le parole non vedente e non udente sono state coniate con l’idea che in questo modo i ciechi e i sordi siano più rispettati. La nostra società non offre ai ciechi e ai sordi nessuna specie di solidarietà o di sostegno, ma ha coniato per loro il falso rispetto di queste nuove parole. Le troviamo artificiali e ci offendono le orecchie e francamente le detestiamo. Ci troviamo circondati di parole che non sono nate dal nostro vivo pensiero, ma sono state fabbricate artificialmente con motivazioni ipocrite, per opera di una società che ne fa sfoggio e crede con esse di aver mutato e risanato il mondo.
Sempre per le stesse motivazioni la società impone di non dire neri o ***** ma dire invece "persone di colore". E perché? di quale colore? Nella parola nero o ***** c'è forse qualcosa di oltraggioso? [...]
Abbiamo tanta paura della realtà? Abbiamo tanta paura della malattia e della morte, da astenerci dal pronunciare la parola cancro e credere di dover dire sempre "un male incurabile"?
Così accade che la gente abbia un linguaggio suo, un linguaggio dove gli spazzini sono spazzini e i ciechi son ciechi, e però trovi quotidianamente intorno a sé un linguaggio artificioso, e se apre un giornale non incontra il proprio linguaggio ma l'altro. Un linguaggio artificioso, cadaverico, fatto di quelle che Wittgenstein chiamava "le parole cadaveri". Per docilità, per ubbidienza - la gente è spesso ubbidiente e docile - ci si studia di adoperare quei cadaveri di parole quando si parla in pubblico o comunque a voce alta, e il nostro vero linguaggio lo conserviamo dentro di noi clandestino. Sembra un problema insignificante ma non lo è. Si tratta invece d'un problema essenziale. Il linguaggio delle parole-cadaveri ha contribuito a creare una distanza incolmabile tra il vivo pensiero della gente e la società pubblica. Toccherebbe agli intellettuali sgomberare il suolo di tutte queste parole-cadaveri, seppellirle e fare in modo che sui giornali e nella vita pubblica riappaiano le parole della realtà.
C'è fortissima omogeneità culturale in quel caso, tra cui l'odio viscerale per la Russia che accomuna entrambi i popoli
Discorso curioso. Sembra che tu abbia una certa sicurezza nell affermare ció quindi, sarebbe interessante approfondissi.
Su quali altri punti sono omogenei culturalmente Ucraini e Polacchi?
I neologismi e il cambio di parole di uso comune NON SONO MAI casuali ma ben progettati da chi vuole cambiare l'opinione pubblica, basti vedere il cambio di nome degli immigrati da progressivamente: immigrati clandestini / migranti / profughi per instillare compassione e maggior accettazione da parte del popolo, tramite la neolingua si plasmano le menti delle persone.
Originariamente Scritto da Pesca
lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
ma si viveva benissimo anche prima, fossero questi i problemi! Cambia davvero in meglio la nostra vita una striscia per terra? siamo più felici per la striscia e la targa censurata?
i bambini censurati nella foto di classe non ha alcun senso... che pensano che i pedofili vadano a cercare quel genere di foto?
C'è secondo me differenza tra l'ipocrisia di chi chiama un vecchio "anziano" o un disabile "diversamente abile" oppure un ***** "afroamericano" ed è nella percezione di accettabilità del linguaggio usato in relazione al contesto e al ruolo ricoperto. Un giornalista in TV non è nella posizione di poter essere razzista verso un giocatore di pelle nera, perché rischia la censura. Tra 30 anni magari altre parole saranno tabù e altrettante sdoganate.
Il bello della cultura umana è che è sempre in evoluzione, mai statica. Siamo noi, in quanto singoli, ad essere influenzati e influenzare a nostra volta la cultura stessa.
Un altro esempio evidente è il tipo di consumo (una volta artificiale era buono, ora è cattivo) o l'Europa (stessa cosa).
I neologismi e il cambio di parole di uso comune NON SONO MAI casuali ma ben progettati da chi vuole cambiare l'opinione pubblica, basti vedere il cambio di nome degli immigrati da progressivamente: immigrati clandestini / migranti / profughi per instillare compassione e maggior accettazione da parte del popolo, tramite la neolingua si plasmano le menti delle persone.
esatto... e guardacaso la sostituzione delle parole ha avuto origine nel 68 con la nascita della controcultura
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta