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Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza MessaggioChe io sappia, non esiste tutela legale specifica per gli utenti di social networks.
Se sì, il servizio può essere rifiutato solo ad alcune condizioni, e "a discrezione"; in quanto il barista può senz'altro far uscire dal suo locale un avventore che si presenta nudo, o perché quell'avventore sta in quel momento propagando l'odio razziale, ma non può far uscire una persona perché si presenta con la maglia di una squadra di calcio a lui non simpatica, o perché di diversa etnia.
Da qui, se l'equivalenza è corretta, si può continuare il ragionamento dicendo: "Facebook può senz'altro chiudere le pagine di chi inneggia ai forni crematori, ma può chiudere la pagina di chi, senza aver mai fatto menzione su facebook di niente al riguardo, ha partecipato ad una manifestazione di un gruppo suprematista/razzista/fascista?"
"Può un ristorante rifiutare di servire una persona che ha partecipato ad una manifestazione di un gruppo suprematista/razzista/fascista?"
"Fin dove la censura di pensieri che la società ritiene aberranti può essere legittimamente esercitata e dove questa censura si spinge troppo oltre, ovvero arriva a negare un diritto costituzionalmente garantito?".
Sono domande che interessano, discussioni prolifiche, che è importante porsi, per comprendere se effettivamente siamo quello che vorremmo pensare di essere.Originariamente Scritto da Seanmò sono cazzi questo è sicuro.Originariamente Scritto da bertinho7ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
Originariamente Scritto da Giampo93A me fai venire in mente il compianto bertignoOriginariamente Scritto da huntermasterBignèw
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioStiamo parlandi un gap legislativo che deve essere colmato. SUlla parte in grassetto, perche' no, secondo te?
Il contratto che un inserzionista accetta quando vuole comprare spazi pubblicitari su Facebook, dice che Facebook fa il bello e il cattivo tempo e se ti giudica non idoneo tu vieni messo all'uscio senza fiatare. Idem con le condizioni che accettiamo quando ci iscriviamo alla piattaforma da utenti.
Difficilmente possiamo prendere le tutele tipiche dei lavoratori e traslarle a pie pari sugli utenti di un social. Non possiamo prendere le tutele riservate agli utenti di un media tradizionale e traslarle sugli utenti di un social media. Serve un modo tutto nuovo, che certamente può attingere molto da situazioni che conosciamo, ma con grossi adattamenti.
Già il licenziamento senza giusta causa è qualcosa di dibattuto e con tanti punti deboli. La chiusura di un profilo social ha ancora tanti argomenti da portare per poter essere anche solo paragonato a un posto lavorativo. (questo in generale, poi se tizio lavora prettamente su facebook, è un caso a parte che riguarda una categoria di utenti)
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Riguardo facebook, ci sono anche articoli oltreoceano riguardo persone che hanno visto il proprio profilo sospeso e, proprio come avevo sottolineato io, non e' possibile appellarsi a niente perche':
- Facebook is a free service. Users are not customers. And although Birch was outraged by the “terrible customer service” he received from Facebook, he shouldn’t have been. Facebook is providing an online social community free of charge to the user. The Facebook Team is not a “customer service team,” and users should not expect the type of personalized attention a complaint would receive from a company of which they are actually paying customers.
- When you sign up with Facebook, you agree to its terms and conditions. If you violate any of those terms, you can get banned — with no clear-cut methods of appealing the decision.
- Facebook doesn’t owe you an account. There are no current laws that require Facebook to allow anyone to participate.
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Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza MessaggioNon e' come voglio io. E' come e' la realta' dei fatti.
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Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza MessaggioL'argomento legale potrebbe essere: "E' possibile paragonare facebook ad un luogo aperto al pubblico?" (No luogo pubblico, ma luogo aperto al pubblico, come un bar).
Se sì, il servizio può essere rifiutato solo ad alcune condizioni, e "a discrezione"; in quanto il barista può senz'altro far uscire dal suo locale un avventore che si presenta nudo, o perché quell'avventore sta in quel momento propagando l'odio razziale, ma non può far uscire una persona perché si presenta con la maglia di una squadra di calcio a lui non simpatica, o perché di diversa etnia.
Da qui, se l'equivalenza è corretta, si può continuare il ragionamento dicendo: "Facebook può senz'altro chiudere le pagine di chi inneggia ai forni crematori, ma può chiudere la pagina di chi, senza aver mai fatto menzione su facebook di niente al riguardo, ha partecipato ad una manifestazione di un gruppo suprematista/razzista/fascista?"
"Può un ristorante rifiutare di servire una persona che ha partecipato ad una manifestazione di un gruppo suprematista/razzista/fascista?"
"Fin dove la censura di pensieri che la società ritiene aberranti può essere legittimamente esercitata e dove questa censura si spinge troppo oltre, ovvero arriva a negare un diritto costituzionalmente garantito?".
Sono domande che interessano, discussioni prolifiche, che è importante porsi, per comprendere se effettivamente siamo quello che vorremmo pensare di essere.
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Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza MessaggioPerché, se parliamo di tutele, già è difficile comparare un lavoratore dipendente con un cliente. Figuriamoci un lavoratore dipendente e un utente di un social media.
Il contratto che un inserzionista accetta quando vuole comprare spazi pubblicitari su Facebook, dice che Facebook fa il bello e il cattivo tempo e se ti giudica non idoneo tu vieni messo all'uscio senza fiatare. Idem con le condizioni che accettiamo quando ci iscriviamo alla piattaforma da utenti.
Difficilmente possiamo prendere le tutele tipiche dei lavoratori e traslarle a pie pari sugli utenti di un social. Non possiamo prendere le tutele riservate agli utenti di un media tradizionale e traslarle sugli utenti di un social media. Serve un modo tutto nuovo, che certamente può attingere molto da situazioni che conosciamo, ma con grossi adattamenti.
Già il licenziamento senza giusta causa è qualcosa di dibattuto e con tanti punti deboli. La chiusura di un profilo social ha ancora tanti argomenti da portare per poter essere anche solo paragonato a un posto lavorativo. (questo in generale, poi se tizio lavora prettamente su facebook, è un caso a parte che riguarda una categoria di utenti)
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Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza MessaggioL'argomento legale potrebbe essere: "E' possibile paragonare facebook ad un luogo aperto al pubblico?" (No luogo pubblico, ma luogo aperto al pubblico, come un bar). Se sì, il servizio può essere rifiutato solo ad alcune condizioni, e "a discrezione"; in quanto il barista può senz'altro far uscire dal suo locale un avventore che si presenta nudo, o perché quell'avventore sta in quel momento propagando l'odio razziale, ma non può far uscire una persona perché si presenta con la maglia di una squadra di calcio a lui non simpatica, o perché di diversa etnia. Da qui, se l'equivalenza è corretta, si può continuare il ragionamento dicendo: "Facebook può senz'altro chiudere le pagine di chi inneggia ai forni crematori, ma può chiudere la pagina di chi, senza aver mai fatto menzione su facebook di niente al riguardo, ha partecipato ad una manifestazione di un gruppo suprematista/razzista/fascista?" "Può un ristorante rifiutare di servire una persona che ha partecipato ad una manifestazione di un gruppo suprematista/razzista/fascista?" "Fin dove la censura di pensieri che la società ritiene aberranti può essere legittimamente esercitata e dove questa censura si spinge troppo oltre, ovvero arriva a negare un diritto costituzionalmente garantito?". Sono domande che interessano, discussioni prolifiche, che è importante porsi, per comprendere se effettivamente siamo quello che vorremmo pensare di essere.
Ho scritto "a discrezione" ma volevo dire, spero lo si fosse capito, NON a discrezione.Originariamente Scritto da Seanmò sono cazzi questo è sicuro.Originariamente Scritto da bertinho7ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo
Originariamente Scritto da Giampo93A me fai venire in mente il compianto bertignoOriginariamente Scritto da huntermasterBignèw
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Vi sottolineo pero' che noto un problema di fondo: considerare una piattaforma online gratuita come un posto pubblico fisico come la piazza della citta'. Avere accesso ad un'area pubblica della citta' e' un diritto, ma avere un account facebook no. Non esistono leggi che costringano Facebook a far partecipare tutti.
Gli utenti non sono ne' clienti (al massimo gli inserzionisti e chi usa le funzioni a pagamento) ne' cittadini di uno Stato (riferito a Facebook).
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Originariamente Scritto da accarino Visualizza MessaggioScusate,qualcuno ha per caso i dati dei censimenti degli ebrei nei paesi occupati intorno agli anni dell'Olocausto?Perché io in totale ne ho trovati solo 3,5 milioni e mi mancano minimo minimo 3 milioni di ebrei per far si che il numero di 6 milioni di ebrei uccisi risulti verosimile.Non sto negando l'olocausto,voglio solo capire perché i sionisti agli inizi del 1900 nei giornali USA continuavano a scrivere che 6 milioni di ebrei erano in pericolo di vita nonostante Hitler fosse lontano decenni nel tempo...
Tra i vari complottisti con cappellino di stagnola c'è Hobsbawm, forse il maggior storico del Novecento ed....ebreo.Originariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza MessaggioMolti storici ritengono estremamente probabile che la cifra fosse stata gonfiata dai sovietici.
Tra i vari complottisti con cappellino di stagnola c'è Hobsbawm, forse il maggior storico del Novecento ed....ebreo.Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggioriesci a linkare qualcosa? su google non trovo nulla , ormai è il caso di cambiare motore di ricerca...Originariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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In ogni caso non capisco questo discorso.
Sono stati bannati per "incitamento all'odio" o, piu' in generale per non aver rispettato gli standard della comunita'? Bene.
Sappiamo BENISSIMO tutti quanti che non hanno bannato gente innocente, ma un gruppo che appunto e' molto incline alla violenza, alla discriminazione e all'incitamento all'odio, anche sulla base dei processi in corso e passati.
Quindi, di cosa stiamo parlando se non di, come avevo detto prima, gente colpevole che cerca cavilli burocratici ed escamotage per sfuggire alle proprie colpe?
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Il fatto che i singoli siano stati condannati non capisco perché debba riversarsi sul gruppo in sé.
Il gruppo,a nome proprio, pare non abbia mai scritto post offensivi - come diceva Alex, cercare questi presunti post ed evidenziarli deciderebbe le sorti della discussione.Originariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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E' un dato acclarato che i numeri circa le vittime ebraiche durante la II GM sono stati gonfiati, principalmente dai sovietici in funzione ovviamente propagandistica (i siti erano posti in zone di occupazione sovietica). Lo stesso museo di Auschwitz alla fine ha cambiato la targa che affermava che lì erano stati uccisi 4 milioni di ebrei (un numero impossibile solo a pensarlo per un unico campo di sterminio) passando ad una cifra di 2,5 milioni (ma ad esempio Retlinger stima in 900milia/un milione i morti in quel campo, quanto più o meno stimato da Hoess, il comandante più famoso di Auschwitz).
Impossibile determinare le cifre esatte. 6 milioni è un numero messo in giro dai sovietici fin da subito, fin da Norimberga, un processo giustamente definito da Barone come farsa (al tavolo degli accusatori sedevano i sovietici di Stalin, che si spartirono, con relativi massacri, la Polonia assieme ai nazionalsocialisti ai quali appiopparono la paternità del massacro di Katyn, che tutti sapevano compiuto dai sovietici, ma tant'è...).
Comunque i numeri dell'olocausto andrebbero tutti rivisti, se solo si potesse serenamente e liberamente indagare la materia....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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