Ad ogni modo, la letteratura sulle ONG come strumento di pressione politica e' sterminata, e, per quanto riguarda lo specifico caso dell' immigrazione, c'e' sempre l' imprescindibile 'weapons of mass migration' di Kelly Greenhill, prof di Harvard.
Nel caso in questione, mi sembra abbastanza chiaro come le manovre della Sea Watch siano un connubbio nefasto di umanitarismo senza solide basi morali e interessi geostrategici/economici di privati (i finanziatori delle ONG, gli schiavisti africani e libici, i mafiosi nostrani) e di Stati che usano l'arma migratoria per fare pressione all' italia su vari tavoli, da quello squisitamente della politica interna (che non sta funzionando) a quello, piu' grande, che ha a che fare su quale sara' l' Europa del futuro. Il problema e' che stanno bluffando e Salvini sembra molto bravo a leggerli.
Nel caso in questione, mi sembra abbastanza chiaro come le manovre della Sea Watch siano un connubbio nefasto di umanitarismo senza solide basi morali e interessi geostrategici/economici di privati (i finanziatori delle ONG, gli schiavisti africani e libici, i mafiosi nostrani) e di Stati che usano l'arma migratoria per fare pressione all' italia su vari tavoli, da quello squisitamente della politica interna (che non sta funzionando) a quello, piu' grande, che ha a che fare su quale sara' l' Europa del futuro. Il problema e' che stanno bluffando e Salvini sembra molto bravo a leggerli.
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