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Leggere questo articolo e’ stato totalmente spiazzante.
Triste sapere di ragazzi che non hanno avuto
modo di conoscere la Speranza.
Attaccarsi a qualcosa di non necessariamente tangibile ma che comunque ti faccia andare avanti nonostante tutto.
RIP.
soprattutto il precludersi che il tempo davanti avrebbe potuto determinare dei cambiamenti.
Queste scelte non si giudicano, ognuno e’ un caso a se’, ma nessuno avra’ mai la controprova che le cose avrebbero potuto essere diverse nel tempo.
Magari peggiori...ma magari migliori.
Su queste questioni il problema è fissare il limite, perchè come tale discrimina e determina chi sta entro quel limite e chi oltre, però chi si trova sulla soglia e vorrebbe essere dall'altra parte del limite si costerna, si indigna urlando all'ingiustizia etc. Quindi per comodità (politica) è meglio non fissarlo il limite o meglio fissarlo talmente ridicolo da evitare queste discussioni, facendo un po' alla Ponzio Pilato con la scusa di lasciare alla sensibilità/etica di ognuno la scelta.
Altro segno di impoverimento culturale drammatico che si nasconde dietro un finto illuminismo post moderno
Vedere unicamente la libertà di scelta come un mero lavarsi le mani delle istituzioni, secondo me ci costringe a stare molto in superficie o quantomeno a focalizzarci solo su quanto accade in questo periodo di crisi a 360 gradi del modello occidentale.
La libertà di scelta è anche una conquista di emancipazione sociale, di autodeterminazione personale e un grande sforzo etico delle istituzioni democratiche (che stanno pagando un prezzo altissimo in termini di autorevolezza e capacità d'azione).
Poi è chiaro ci sia stato un disaccoppiamento tra l'aumento della libertà e la capacità dei cittadini di gestirla, ma questo è un altro discorso.
Ti rispondo un'altra volta perchè Tapatalk fa schifo e l'ignore é una merd4.
Tu hai SEMPRE dimostrato quello di cui sopra, quindi nessuno é su nessuno sgabello. Cambia atteggiamento e la gente lo cambierá verso di te.
Per ció che concerne il "luogo": questo forum é ormai tutto tranne che il fitness. In questo punto digitale negli anni ho avuto modo di "incontrare" gente con preparazioni teoriche, bagagli esperienziali e pounti di vista ragionati e sempre interessanti. Manx, anche se non scrive piú, é un pensatore fantastico, Sean ha una cultura enorme anche se idee a volte un po´estreme per me. Bob ha sempre contribuito in maniera eccellente, cosí come Neme o Sly pur non avendo simili background ufficiali, cosí tutti gli altri.
Rispetto a molti, qui e altrove, ho tanto pane da mangiare e ogni luogo é buono per ottenerne, sopratutto con gente "amica" che sai essere valida. Quello che invece dovrebbe smettere di postare e tornare al fitness, sei tu. Non perchè qui sia speciale o troppo difficile, ma perchè hai un atteggiamento che non porta a nulla. Lo reiteri ciclicamente, chiuso nel tuo castello.
FYI: non sono un antropologo, sono un (wannabe) filosofo e ho studiato un po' di antropologia culturale e filosofica sia per passione sia per richieste curriculari e in ogni caso qua l'antropologia non c'entra una fava.
Quello che io ho fatto e' rispondere con la mia opinione ad argomenti presentati. Tu dall'altro lato formuli spesso e volentieri discorsi che suonano come "voglio discutere di questo argomento lungo e complesso e se lo liquidate o non lo volete analizzare e' perche' non ne siete capaci". Davvero, smettila con questo atteggiamento tu.
Il fatto che TU non trovi interessanti le mie, o di altri, preparazioni teoriche, bagagli esperienziali e punti di vista non le rende meno interessanti per altri, specialmente quando appartengono ad una persona di cui sai assolutamente nulla e non hai intenzione di comprendere assolutamente nulla. Ancora una volta, non sei tu a decidere cosa e chi e' interessante per tutti, perche' e' qualcosa di assolutamente soggettivo.
Pensi che il tuo atteggiamento non sia autocelebrativo e che porti a qualcosa? Molto spesso non e' cosi' e nemmeno te ne accorgi. Quindi, magari evita di suggerire ad altri di smettere di postare.
FYI: Non mi importa cosa sei e cosa ti senti/vorresti essere.
Ragazzi, una cosa semplice da tenere in considerazione: La gente si suicida da sempre, in ogni luogo, a tutte le eta' e per le ragioni piu' diverse.
Chi ha deciso di farla finita, se non ha la possibilita' di farlo in modo "semplice", trovera' il modo. Non pensate che qualcuno abbia davvero l'idea "se non avessimo questa legge continuerei a tirare a campare, ma siccome la abbiamo mi ammazzo"?
Vedere unicamente la libertà di scelta come un mero lavarsi le mani delle istituzioni, secondo me ci costringe a stare molto in superficie o quantomeno a focalizzarci solo su quanto accade in questo periodo di crisi a 360 gradi del modello occidentale.
La libertà di scelta è anche una conquista di emancipazione sociale, di autodeterminazione personale e un grande sforzo etico delle istituzioni democratiche (che stanno pagando un prezzo altissimo in termini di autorevolezza e capacità d'azione).
Poi è chiaro ci sia stato un disaccoppiamento tra l'aumento della libertà e la capacità dei cittadini di gestirla, ma questo è un altro discorso.
è che appunto le istituzioni sono chiamate a gestire e normare le scelte in modo che i cittadini non rischino di avere più libertà di quanta possano gestire/capire. Si sbandiera troppo spesso la libertà per fuggire dalle responsabilità e nulla più, anche perchè ormai certe libertà non sono conquiste o progresso, sono solo lo sbracamento di istituzione che non hanno più la forza e il coraggio di prendersi le proprie responsabilità.
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Ragazzi, una cosa semplice da tenere in considerazione: La gente si suicida da sempre, in ogni luogo, a tutte le eta' e per le ragioni piu' diverse.
Chi ha deciso di farla finita, se non ha la possibilita' di farlo in modo "semplice", trovera' il modo. Non pensate che qualcuno abbia davvero l'idea "se non avessimo questa legge continuerei a tirare a campare, ma siccome la abbiamo mi ammazzo".
sì certo, ma assecondare un suicidio è deprecabile sempre e comunque, qui non parliamo di accanimento terapeutico, fine vita etc
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Una ragazzina depressa ( non per sminuire) è però una cosa totalmente diversa da uno semi incosciente allettato che nonangia o respira autonomamente
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
sì certo, ma assecondare un suicidio è deprecabile sempre e comunque, qui non parliamo di accanimento terapeutico, fine vita etc
Io la vedo come dare un modo di fare qualcosa, che coinvolge in modo diretto esclusivamente la persona coinvolta (il dolore di amici e familiari lo avresti in entrambi i casi), che si farebbe comunque, magari alleviandone le sofferenze.
Dietro la legge non sempre riposa una necessità pratica, quale arginare un fenomeno: una norma è anche una dichiarazione d'intenti, una presa di posizione etica, una dichiarazione programmatica.
Solo perchè la gente si ammazza benissimo da sola, non è detto che lo Stato debba avallare, incoraggiare, favorire questo comportamento: significherebbe rimuovere il rispetto della vita quale valore positivo dal nostro pantheon morale e rimpiazzarlo, ancora una volta, con una semplice libertà, con la scelta del sigolo; ampliamo questo atteggiamento al suo parossismo, e l'idea stessa di Stato e Diritto (che, per definizione, sono delle limitazioni al comportamento umano) sparirà.
Vietare il suicidio assistito non impedisce a nessuno di commetterlo, senza ovviamente che ne paghi le conseguenze: proprio perchè nessuno può impedirti di farlo, non parliamo di una libertà soppressa, perciò non vedo perchè io debba sentirmi cittadino di un Paese in cui si acconsente a che una ragazzina si ammazzi; ed è proprio su quel consenso che ruota tutto il discorso, è quel consenso che cambia tutto, nonostante l'effetto sia lo stesso.
Pensare solo "all'atto pratico" è di una povertà spirituale agghiacciante.
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
è che appunto le istituzioni sono chiamate a gestire e normare le scelte in modo che i cittadini non rischino di avere più libertà di quanta possano gestire/capire. Si sbandiera troppo spesso la libertà per fuggire dalle responsabilità e nulla più, anche perchè ormai certe libertà non sono conquiste o progresso, sono solo lo sbracamento di istituzione che non hanno più la forza e il coraggio di prendersi le proprie responsabilità.
Facile a dirsi, ma come facciamo a capire quale sia la "tolleranza alla libertà"? Non è semplice e le libertà su diversi fronti hanno "tolleranze" diverse.
Sono i cittadini a doversi preparare a gestire una certa libertà e poi le istituzioni devono seguire o magari è il contrario o una vita di mezzo (però difficile da inquadrare)?
Ci sono situazioni in cui puoi aprile le chiuse allagare i campi che non succederà niente e anzi tutta l'acqua verrà assorbita; altre in cui devi irrigare goccia a goccia se no le piante marciscono, l'acqua stagna e si crea la palude.
Che l'eutanasia non sia in alcun modo uno sforzo etico enorme da parte della società e sia solo un lavarsi le mani in nome del politically correct, secondo me è difficile da dimostrare.
sì certo, ma assecondare un suicidio è deprecabile sempre e comunque, qui non parliamo di accanimento terapeutico, fine vita etc
Deprecabile in base a cosa? Chi decide il livello di disagio di vita per cui sia tollerabile il suicidio assistito? È un dilemma etico che francamente faccio fatica a liquidare in modo così diretto.
Ovvio, ma e' anche pieno di adolescenti che si ammazzano comunque in tanti altri modi.
Quindi la domanda che rimane farsi e': e' meglio che avvenga cosi' o che si lanci da un ponte? All'atto pratico non rimane che questo.
Quoto, però la depressione si può curare e si può guarire... Lo stato doeve assistere il malto , in ogni modo e per tutto il tempo necessario. Offrire l alternativa del suicidio a un depresso mi sembra na cagata
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Io la vedo come dare un modo di fare qualcosa, che coinvolge in modo diretto esclusivamente la persona coinvolta (il dolore di amici e familiari lo avresti in entrambi i casi), che si farebbe comunque, magari alleviandone le sofferenze.
il punto è che in questo modo giustifichi qualunque persona voglia suicidarsi, per qualsiasi motivo e per come la vedo lo trovo inammissibile. La cosa che dovrebbe far riflettere le istituzioni è che non sono state capaci di dare ad una ragazzina di 17 anni un motivo per continuare a vivere (oltre a favorire le condizioni di 3 stupri), un fallimento loro lo liquidano dicendo "va beh dai se vuoi ti faccio ammazzare da sola ma in modo dolce" credo sia una deriva drammatica del valore che sia da alla vita umana.
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Dietro la legge non sempre riposa una necessità pratica, quale arginare un fenomeno: una norma è anche una dichiarazione d'intenti, una presa di posizione etica, una dichiarazione programmatica.
Solo perchè la gente si ammazza benissimo da sola, non è detto che lo Stato debba avallare, incoraggiare, favorire questo comportamento: significherebbe rimuovere il rispetto della vita quale valore positivo dal nostro pantheon morale e rimpiazzarlo, ancora una volta, con una semplice libertà, con la scelta del sigolo; ampliamo questo atteggiamento al suo parossismo, e l'idea stessa di Stato e Diritto (che, per definizione, sono delle limitazioni al comportamento umano) sparirà.
Vietare il suicidio assistito non impedisce a nessuno di commetterlo, senza ovviamente che ne paghi le conseguenze: proprio perchè nessuno può impedirti di farlo, non parliamo di una libertà soppressa, perciò non vedo perchè io debba sentirmi cittadino di un Paese in cui si acconsente a che una ragazzina si ammazzi; ed è proprio su quel consenso che ruota tutto il discorso, è quel consenso che cambia tutto, nonostante l'effetto sia lo stesso.
Pensare solo "all'atto pratico" è di una povertà spirituale agghiacciante.
Lo fa gia' rendendo legali ed aquistabili sostanze che portano alla morte decine di migliaia di persone. In quel caso molti decidono di comprare tali sostanze grazie alla legge che lo permette e molti ne muoiono. In questo caso si da una liberta' che certamente la quasi totalita' della popolazione non utilizzera'.
Criticare liberta' di scelta altrui, qualsiasi esito comportino, se hanno impatto solo sulla persona che decide di utilizzare quelle liberta' e' un discorso che non porta a nulla secondo me.
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