Tribuna politica - bw edition

[NaturalHardCore]

Se hai 19-24 anni vanno benissimo. Ma, in una società sana, a vivere la propria vita in dignità ed autonomia dovrebbero poter essere tutti...dal piccolo Briatore in erba, che parla con spocchia dei giovani italiani choosy che non si sono laureati in tempo, col massimo, tre erasmus, due internship, un master...così come quello che si è diplomato con sessanta e calcio in cu.lo che fa il fattorino.

Ma evidentemente nella società che va plasmandosi c'è spazio solo per i primi, ed è una cosa che trovo intollerabile...al di là del sentimento politico, che nel mio caso va in tutt'altra direzione, una società che non consente il pieno sviluppo e la piena autodeterminazione umana, in tutte le sue molteplici declinazioni possibili, è né più né meno una tirannia, che discrimina alcuni cittadini piuttosto che altri in maniera altrettanto odiosa rispetto a quei razzismo, omofobia, misoginia di cui ci si riempie la bocca solo perché la pressione sociale va in quella direzione.


È ironico che abbia scritto, sostanzialmente, un'apologia del fancaxxismo

Non è apologia del fancazzismo è semplicemente riconoscere la diversità umana, esiste chi aspira ad essere una persona di successo e chi vorrebbe semplicemente un lavoro onesto di cui vivere. Anche perché in una società non possono tutti essere primi altrimenti su chi si primeggia? Ogni lavoro dal più umile al più importante va remunerato in maniera tale da consentire di vivere dignitosamente. Dovrebbe essere una regola sacrosanta ma non lo è più perché devi avere profilo skillato per meritare di vivere sennò muori come i bambini deboli di Sparta.

[Testa]

La naspi è vergognosamente abusata (?) dai disoccupati.
Questa mi mancava, essendo concessa solo a determinati requisiti, a tempo determinato e ad importo progressivamente ridotto.

[Lorenzo993]

Pienamente d'accordo , bisogna agevolare il licenziamento con adeguati ammortizzatori sociali , ma per chi inizia o dentro o fuori ... Proproghe ogni mese sono la merda e la rovina di tutto

non sono d'accordo, chiunque ci sia passato (come me) sa che con la scadenza ti impegni di più, ti ammali di meno, fai meno problemi. E' giusto che all'inizio occorra sgobbare più duro.

E comunque il posto fisso è una cosa che non è mai esistita nel privato, qualunque azienda nell'arco di una carriera di un suo dipendente affronta periodi difficili e deve mandare a casa qualcuno, tempo indeterminato o meno, se non posso più pagarti devo mandarti a casa

E ci sarebbe anche da discutere sulla naspi che è vergognosamente abusata dai disoccupati (e dalle aziende stesse, specie nei lavori stagionali)

E' giusto che all'inizio si deve sgobbare di più e lo condivido,ma in tantissime realtà c'è uno stra-abuso delle realtà interinali,dove quello che dici te,la scadenza dove ti impegni di più,ammali meno ecc persiste interrottamente perchè aggirano i vincoli contrattuali con licenziamenti e riassunzione della stessa persona ma con matricola diversa,gente che rimane interinale per anni e anni a contratti di qualche mese quando per legge dopo 6 rinnovi in 36 mesi dovresti essere dentro o fuori.(dovrebbe essere stata modificata questa norma)
Insomma sono gli abusi quelli che si contestano,e quelli sono ben diffusi.

[Ponno]

Se il paese non cresce, le tasse salgono e il proprio settore va male è sciocco pensare di guadagnare stipendi che permettano di andare a vivere da soli

si sono alzate molto anche le pretese, negli anni '80 ci si accontentava con molto meno, diciamola tutta

Due frasi che bastano a contestualizzare un intervento di chi ha, molto probabilmente, il sedere caldo e parla di cose a caso.
Parliamo degli stessi anni 80 dove tutti si sono arricchiti e dove il 75% della gente ha superato i genitori in proprietà, guadagno e qualità della vita?
No perché magari parliamo del 1880 e allora è un altro discorso.

Varrebbe anche per il fatto che la retribuzione viene fatta dal mercato, perché nonostante sia vero non significa automaticamente sia anche giusto.

[topscorer]

Naspi?

[Bob Terwilliger]

Mobilità.

[Pasquino]

Una nota realtà del panorama recruiting assumeva stagisti a rotazione, per coprire il ruolo nelle filiali. Finiti i 3 mesi eccone altri. Le uniche spese quelle di fare i colloqui, nemmeno il rimborso spese, le promesse sono gratis.
Una nota multinazionale assume personale qualificato impiegatizio per 2 anni con somministrazione, poi con 2 anni da interno a tempo determinato, poi (se non te ne sei andato prima) indeterminato.
Questo perché negli anni 90 hanno assunto subito a tempo indeterminato, con alti stipendi e premi. Ora i nuovi assunti pagano lo stipendio ai vecchi.
Una nota catena di negozi ha mandato a casa dalla sera alla mattina 1800 persone, perché è fallita, solito giochino, i dirigenti si spartiscono gli utili e i dipendenti le spese.
Sullo statale non mi esprimo, parole sprecate.

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[NaturalHardCore]

I nuovi pagano lo stipendio ai vecchi grazie alle leggi attuali altrimenti una grande azienda sana può pagare tutti.

[Maverick87]

Una nota catena di negozi ha mandato a casa dalla sera alla mattina 1800 persone, perché è fallita, solito giochino, i dirigenti si spartiscono gli utili e i dipendenti le spese.
Sullo statale non mi esprimo, parole sprecate.

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Quali spese si spartisce il dipendente? Se un'azienda fa utili non conviene chiuderla, mercatone uno sarà una delle tante realtà decotte che non sta più in piedi nel mondo moderno

[Maverick87]

La naspi è vergognosamente abusata (?) dai disoccupati.
Questa mi mancava, essendo concessa solo a determinati requisiti, a tempo determinato e ad importo progressivamente ridotto.

Dovrebbe servire a tamponare un'emergenza, chi ce l'ha o sono gli stagionali quando finisce la stagione o lavoricchia in nero e il resto del tempo sta sul divano invece di cercare lavoro o migliorare la formazione

[Giampo93]

Dovrebbe servire a tamponare un'emergenza, chi ce l'ha o sono gli stagionali quando finisce la stagione o lavoricchia in nero e il resto del tempo sta sul divano invece di cercare lavoro o migliorare la formazione

Su questo mi trovi d'accordo. Due mesi a fare il bagnino per pagare la vacanza a Ibiza e via con la disoccupazione.

[AlexBrambi]

Non possiamo guardare solo la prospettiva del dipendente.
Investire 20k euro l'anno in un laureato medio italiano è un'attività in perdita per tantissime imprese, soprattutto in settori volatili o ad alta intensità di lavoro "umano". E fintanto che la stragrande maggioranza dei posti di lavoro disponibile vede in competizione laureati e non laureati, la dice lunga.

[Maverick87]

Due frasi che bastano a contestualizzare un intervento di chi ha, molto probabilmente, il sedere caldo e parla di cose a caso.
Parliamo degli stessi anni 80 dove tutti si sono arricchiti e dove il 75% della gente ha superato i genitori in proprietà, guadagno e qualità della vita?
No perché magari parliamo del 1880 e allora è un altro discorso.

Varrebbe anche per il fatto che la retribuzione viene fatta dal mercato, perché nonostante sia vero non significa automaticamente sia anche giusto.

In quegli anni si è fatto grande ricorso alla leva del debito pubblico, pensa alle baby pensioni, negli anni 90 abbiamo dovuto pagare il conto. Poi la crisi del 2008 ha ulteriormente ristretto gli spazi di manovra del nostro paese indebitato. Spagna, usa, uk e Germania hanno fatto deficit da paura in questi 10 anni (cioè hanno aumentato il debito), noi il jolly l'avevamo già giocato.
L'Italia si è impoverita rispetto al resto dell'occidente, più che rispetto all'italia degli anni 80

[Bob Terwilliger]

Una nota catena di negozi ha mandato a casa dalla sera alla mattina 1800 persone, perché è fallita, solito giochino, i dirigenti si spartiscono gli utili e i dipendenti le spese.

I dirigenti non sono i proprietari dell'azienda. I proprietari guadagnano sul fatturato, i dirigenti prendono uno stipendio. Agli alti livelli la dirigenza riceve parte della retribuzione sotto forma di premi e di azioni in modo, ma fondamentalmente il management viene pagato sotto forma di stipendio.
Chi sono allora questi "proprietari"? Alcuni di essi sono coloro che definiamo "ricconi" e senz'altro essi estraggono molta ricchezza dal business. Ma ci sono altri pesi massimi proprietari di questo e quello, per esempio i fondi pensione e i fondi di investimento.

Questo è un aspetto pochissimo noto, non ne parla mai nessuno. Ogni lavoratore dipendente mette un patrimonio in un fondo pensione, facendo una forma di investimento, e questi fondi sono poi i "poteri forti" e i "capitalisti". Il normale lavoratore dipendente è a sua insaputa uno dei moltissimi proprietari di FCA piuttosto che (ahilui) Monte Paschi o simili.

[Ponno]

In quegli anni si è fatto grande ricorso alla leva del debito pubblico, pensa alle baby pensioni, negli anni 90 abbiamo dovuto pagare il conto. Poi la crisi del 2008 ha ulteriormente ristretto gli spazi di manovra del nostro paese indebitato. Spagna, usa, uk e Germania hanno fatto deficit da paura in questi 10 anni (cioè hanno aumentato il debito), noi il jolly l'avevamo già giocato.
L'Italia si è impoverita rispetto al resto dell'occidente, più che rispetto all'italia degli anni 80

Questo è un altro discorso su cui sono anche d'accordo, ma dire che negli anni 80 "ci si accontentava" è una boiata.
Il problema, in Italia, è ad oggi un sistema marcio ad uroboro.
Dare lavoro costa carissimo per le tasse, le tasse sono alte per il sistema assistenzialistico e il nero (che per molti è un'ancora di salvezza), la gente non lavora, c'è meno gente, le tasse si alzano.

Nel momento in cui permetti dumping sociale su lavori con medio basse skills e non controlli determinate situazioni di cui si è già parlato come le cooperative, il gioco si rompe e infatti si sta rompendo o forse è definitivamente rotto.

Non è questione di aspettative, è questione di costo della vita rispetto allo stipendio.