Tribuna politica - bw edition

[ekans]

Oltretutto invito tutti noi a riflettere: quanto di quello che noi abbiamo oggi, direttamente o indirettamente, è frutto dei contratti a tempo indeterminato e dei diritti dei lavoratori ?

Probabilmente nessuno qui dentro avrebbe una laurea o una casa di proprietà o un lavoro o qualsiasi posizione se non fosse per quello che è stato dato a noi dai nostri genitori grazie ai salari ed alle tutele di cui hanno goduto.

[M K K]

Io non so se abbiate mai avuto a che fare coi sindacati, i giudici del lavoro o in generale abbiate provato a licenziare una persona con un contratto a tempo indeterminato per motivi anche gravi (furti, aggressioni, assenteismo, truffa).

Ma pensiamo ai casi in cui i lavoratori non fanno niente di male, ma cambia il mercato.
Esistono imprese in Italia che, essendo in settori diventati altamente tecnologici all'improvviso, hanno ritardato di oltre 10-20 anni gli investimenti perché le mansioni che prima facevano a mano centinaia di persone, le avrebbero dovute fare le macchine, ma quelle persone non potevano ricollocarle o licenziarle..Si è continuato a fare le cose a mano, poi è arrivato il momento in cui o sono fallite, o hanno portato i coglioni dall'altra parte del mondo o hanno trovato il modo di licenziare. E queste persone magari hanno 50-55 anni, non sono aggiornate e non le assumerà mai nessuno. Se fossero uscite da quel contesto iperspecializzato e "manuale" 10-20 anni prima, forse sarebbero riusciti a riciclarsi altrove. Invece ora li cassaintegriamo fino alla pensione anticipata.

Ci ha rimesso il lavoratore, ci ha rimesso l'azienda, ci ha rimesso lo Stato. Si é paralizzato il mercato del lavoro e si caricato quello assistenziale e previdenziale.

Pienamente d'accordo , bisogna agevolare il licenziamento con adeguati ammortizzatori sociali , ma per chi inizia o dentro o fuori ... Proproghe ogni mese sono la merda e la rovina di tutto

[AlexBrambi]

I giovani di oggi saranno educati all'europeismo poi appena entreranno nel mercato del lavoro diventeranno populisti, ne ho già avuto diversi esempi.

Quelli sono tutti figli dello stesso problema: le grandi promesse dal sessantotto in poi. La carriera per tutti, basta un pezzo di carta.

Abbiamo i giovani meno preparati d'europa e il tessuto economico meno ricettivo. Gli imprenditori italiani sono disperati.

[Giampo93]

Qui non si parla di far carriera Alex, ma di non guadagnare 1050€ al mese lavorando 10 ore al giorno. Anche l'ultimo dei deficienti, che fa l'ultimo dei lavori umili, dovrebbe avere di che vivere dignitosamente.

Non è che "avere il pezzo di carta" poi ci fa pretendere 30k annui netti al primo lavoro: anche qui, si chiede solo di non essere sfruttati.



Dignità e carriera, sopravvivenza e vita, lavoro e schiavitù, sono cose distinte

[M K K]

Bravo giampo

[AlexBrambi]

1000 euro netti al mese come primo stipendio sarebbe poco?

[NaturalHardCore]

Quotone per Giampo, che poi si parla spesso di contratti ridicoli fatti sia da Mario Rossi titolare di microazienda con 10 dipendenti che magari davvero più di così non può perché ne spende più di 2k per dartene 1k, sia da Mr Amazon che pagando dignitosamente nemmeno se ne accorgerebbe. Io dietro ci vedo proprio solo il gusto dell'imposizione sulla massa.

[Lorenzo993]

Quotone per Giampo, che poi si parla spesso di contratti ridicoli fatti sia da Mario Rossi titolare di microazienda con 10 dipendenti che magari davvero più di così non può perché ne spende più di 2k per dartene 1k, sia da Mr Amazon che pagando dignitosamente nemmeno se ne accorgerebbe. Io dietro ci vedo proprio solo il gusto dell'imposizione sulla massa.

Giustissimo,un conto sono quelle microimprese dove sei a contatto col titolare e che di solito se ti mettono dentro ti danno un orizzonte temporale almeno di medio periodo,e lo stipendio "contenuto" ci sta..

Un conto è parlare col selezionatore human resource che ti fa il diagramma della società dalla base al vertice,che si è ingegnato col suo team per trovare l'agenzia interinale giusta che ti può elargire la possibilità di lavorare nel gruppo con un bel rimborso spese a qualche centinaio di euro per minimo 1 anno e dove hai la possibilità di crescita se sei il tipo giusto..

Il primo lo ringrazi perchè probabilmente impari a fare qualcosa realmente,al secondo dovresti infilargli un dito nell'occhio

[Ponno]

Abbiamo i giovani meno preparati d'Europa.

Falso. Se da un lato c'è un livello di scolarizzazione minore mediamente, la carriera che hanno i giovani italiani all'estero è solitamente più veloce dei coetanei (mi sembra di capire che vivi in Germania, ti basterebbe guardare cosa succede nelle aziende) degli altri paesi.
I giovani italiani hanno successo in contesti che offrono una solida base e possibilità di crescita professionale.
Triste il fatto che il 99% di questi contesti non sia in Italoa.

1000 euro netti al mese come primo stipendio sarebbe poco?

A sud di Roma no, a Roma e Milano non ci campi. Si sta parlando di un full time a 1000 euro come fosse una buona posizione per un adulto che vuole cominciare la sua vita fuori dalla casa dei genitori? Seriamente?
O magari anche posizioni da laureato? Sono una miseria che paga si e no l'affitto. Si vede che il dumping sociale che si è svolto ultimamente inizia a dare i suoi frutti sull'immaginario comune.
(900 euro netti li guadagna la mia ragazza lavorando 16 ore a settimana da studentessa, nessuno si sognerebbe, nella terra dove abiti, di proporre un full time così)

[SimoneBW]

1000 euro netti al mese come primo stipendio sarebbe poco?

Se parliamo di lavoro full time è una schifezza. Ovviamente mi riferisco al lavoratore produttivo al 100%.

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[Sly83]

Siamo alla vigilia di un colossale evento nell’automotive, e le differenze di approccio tra GOVERNO FRANCESE e italiano sono ai limiti dell’imbarazzante.
I veri sovranisti non stanno da questa parte delle Alpi.

[Testa]

Bravo giampo comunista mangiabambini

[Giampo93]

1000 euro netti al mese come primo stipendio sarebbe poco?

Se hai 19-24 anni vanno benissimo. Ma, in una società sana, a vivere la propria vita in dignità ed autonomia dovrebbero poter essere tutti...dal piccolo Briatore in erba, che parla con spocchia dei giovani italiani choosy che non si sono laureati in tempo, col massimo, tre erasmus, due internship, un master...così come quello che si è diplomato con sessanta e calcio in cu.lo che fa il fattorino.

Ma evidentemente nella società che va plasmandosi c'è spazio solo per i primi, ed è una cosa che trovo intollerabile...al di là del sentimento politico, che nel mio caso va in tutt'altra direzione, una società che non consente il pieno sviluppo e la piena autodeterminazione umana, in tutte le sue molteplici declinazioni possibili, è né più né meno una tirannia, che discrimina alcuni cittadini piuttosto che altri in maniera altrettanto odiosa rispetto a quei razzismo, omofobia, misoginia di cui ci si riempie la bocca solo perché la pressione sociale va in quella direzione.


È ironico che abbia scritto, sostanzialmente, un'apologia del fancaxxismo

[Maverick87]

Fino a venti anni fa un bracciante agricolo percepiva l'equivalente di quello che oggi sono 1.900 euro netti mensili, oggi non li prende un ingegnere dopo 20 anni di lavoro.

Le sparate grosse eh? Ma dove vivete in italia? Scusate da tapatalk non vedo la località.

Certo che sui lavori a bassa specializzazione la concorrenza di questa immigrazione di massa di bassa qualità ha stravolto tutto

Pienamente d'accordo , bisogna agevolare il licenziamento con adeguati ammortizzatori sociali , ma per chi inizia o dentro o fuori ... Proproghe ogni mese sono la merda e la rovina di tutto

non sono d'accordo, chiunque ci sia passato (come me) sa che con la scadenza ti impegni di più, ti ammali di meno, fai meno problemi. E' giusto che all'inizio occorra sgobbare più duro.

E comunque il posto fisso è una cosa che non è mai esistita nel privato, qualunque azienda nell'arco di una carriera di un suo dipendente affronta periodi difficili e deve mandare a casa qualcuno, tempo indeterminato o meno, se non posso più pagarti devo mandarti a casa

E ci sarebbe anche da discutere sulla naspi che è vergognosamente abusata dai disoccupati (e dalle aziende stesse, specie nei lavori stagionali)

Qui non si parla di far carriera Alex, ma di non guadagnare 1050€ al mese lavorando 10 ore al giorno. Anche l'ultimo dei deficienti, che fa l'ultimo dei lavori umili, dovrebbe avere di che vivere dignitosamente.

Non è che "avere il pezzo di carta" poi ci fa pretendere 30k annui netti al primo lavoro: anche qui, si chiede solo di non essere sfruttati.



Dignità e carriera, sopravvivenza e vita, lavoro e schiavitù, sono cose distinte

Alla fine la retribuzione la fa il mercato, domanda e offerta di lavoro nel tuo settore, la zona in cui vivi ecc...

Se il paese non cresce, le tasse salgono e il proprio settore va male è sciocco pensare di guadagnare stipendi che permettano di andare a vivere da soli, comprare la macchina nuova, tirare su famiglia e in tutto ciò andare in vacanza 10 giorni ad agosto, fare altri 2/3 viaggetti all'estero durante l'anno, fumare un pacchetto al giorno, andare a cena fuori 2/3 volte a settimana ecc..

si sono alzate molto anche le pretese, negli anni '80 ci si accontentava con molto meno, diciamola tutta

Come anche la società ci chiede di apparire e nessuno vuole fare la figura del pezzente e girare con la macchina di 20 anni fa senza avere foto delle vacanza da postare

Quotone per Giampo, che poi si parla spesso di contratti ridicoli fatti sia da Mario Rossi titolare di microazienda con 10 dipendenti che magari davvero più di così non può perché ne spende più di 2k per dartene 1k, sia da Mr Amazon che pagando dignitosamente nemmeno se ne accorgerebbe. Io dietro ci vedo proprio solo il gusto dell'imposizione sulla massa.

ma infatti le grosse aziende possono pagarti di più e in prospettiva ancor di più della mario rossi srl, ma è più difficile passare la selezione...

Altra cosa che non avete sottolineato, c'è sempre più la tendenza a concentrare il lavoro in poche grandi realtà, l'esempio lampante è Milano per l'italia, ma vale anche per Londra, Parigi, Barcellona, ecc. restando in Europa
Io stesso ho dovuto lasciare la provincia per Milano per poter iniziare una carriera decente

Ma non tutti sono disposti o possono farlo, comunque all'inizio si va quasi sempre sotto e ci vuole una famiglia alle spalle, oltre al fatto che poi la situazione immobiliare in queste realtà si satura e tende ad annullare il beneficio

[topscorer]

Siamo alla vigilia di un colossale evento nell’automotive, e le differenze di approccio tra GOVERNO FRANCESE e italiano sono ai limiti dell’imbarazzante.
I veri sovranisti non stanno da questa parte delle Alpi.

Un po' li capisco gli resta solo Renault, Peugeot è in mano ai cinesi.