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"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggioil capitalismo si basa su alcuni concetti "naturali" come la competizione, solo chi vince sopravvive, il più forte ha ragione che ben si sposano con la natura umana
può essere vero ma la sua applicazione è in realtà mediata dalla civiltà, come per un sacco di altri atteggiamenti che fondano le proprie radici nell'animalità o naturalità.
praticamente tutto si può, volendo, ricondurre a questo
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Originariamente Scritto da LO SCAPPELLATORE Visualizza Messaggiobella sta riflessione
da dove l'hai presa?
c'è un libro che sviscera l'argomento ?
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioE' una riflessione che ho 'origliato' ad un simposio di Luchino coi suoi colleghi. Cazzate a parte, non mi vengono in mente libri, nello specifico, che trattano dell' argomento. Credo che per deformazione professionale, occupandomi di diritto internazionale, questa riflessione sia sorta spontaneamente
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggiobah oddio
può essere vero ma la sua applicazione è in realtà mediata dalla civiltà, come per un sacco di altri atteggiamenti che fondano le proprie radici nell'animalità o naturalità.
praticamente tutto si può, volendo, ricondurre a questo"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggioperò questi tre che ho elencato sono proprio la base del capitalismo e sono "istintivi" anche in natura e rendono più facile l'attecchimento fra nazioni e popoli con background diversi
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Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza MessaggioIo comunque vedo che la competizione e' qualcosa che molti non sopportano pero' e preferiscono domandare che le cose gli vengano date, anziche' guadagnarle."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggioquello che voglio dire è che un istinto naturale competere per migliorare la propria posizione. Quello che dici tu è vero ed è frutto, a mio avviso, di un errata rappresentazione su ciò che è un diritto e su ciò che ci si deve guadagnare
Sara' proprio dovuto a questa erronea percezione che la l'instinto naturale della competizione e' quasi assente in tante persone?
Per intenderci, io vedo molto questo problema in movimenti come quello dei gilet gialli. Tralasciando la vaghezza delle richieste, mi e' spesso capitato di vedere tante interviste a chi ha partecipato a queste giornate dove si lamenta di non trovare lavoro e non guadagnare abbastanza. Alle domande "cosa sai fare" e "quali sono le tue competenze" o semplicemente "quante lingue parli", poi fanno scena muta. Questo mi suggerisce che molte siano persone che certamente stanno attraversando delle grosse difficolta', ma che non hanno mai intenzione di fare nulla in termini di sforzo per migliorare la propria condizione.
Questa e' gente che vuole un buon stipendio e tutti i benefits come se gli fossero dovuti insomma.
Molti non vogliono offrire nulla ne' mettersi in gioco. Se potessero ricevere 1/5 del premio di una gara senza partecipare, e quindi avendo la possibilita' di vincere tutto il premio, lo farebbero.Last edited by Lukinosnake; 15-05-2019, 18:32:51.
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Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza MessaggioConcordo.
Sara' proprio dovuto a questa erronea percezione che la l'instinto naturale della competizione e' quasi assente in tante persone?
Per intenderci, io vedo molto questo problema in movimenti come quello dei gilet gialli. Tralasciando la vaghezza delle richieste, mi e' spesso capitato di vedere tante interviste a chi ha partecipato a queste giornate dove si lamenta di non trovare lavoro e non guadagnare abbastanza. Alle domande "cosa sai fare" e "quali sono le tue competenze" o semplicemente "quante lingue parli", poi fanno scena muta. Questo mi suggerisce che molte siano persone che certamente stanno attraversando delle grosse difficolta', ma che non hanno mai intenzione di fare nulla in termini di sforzo per migliorare la propria condizione.
Questa e' gente che vuole un buon stipendio e tutti i benefits come se gli fossero dovuti insomma.
Molti non vogliono offrire nulla ne' mettersi in gioco. Se potessero ricevere 1/5 del premio di una gara senza partecipare, e quindi avendo la possibilita' di vincere tutto il premio, lo farebbero."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggioqui credo che il discorso dia molto complesso, perchè da una parte è vero che più facile pretendere ed accontentarsi di una parte del premio che lottare e guadagnarsi il premio intero, dall'altra è altrettanto vero che la spasmodica ricerca di "diritti" ha inculcato una forma mentis per cui avere certe cose è scontato e il sistema economico ci ha creato un mercato (del debito)
Bello vedere che con alcuni si possa parlare ed intavolare discussioni interessanti.
Come pensi personalmente che si possa uscire da questo circolo vizioso?
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Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza MessaggioAnche qui concordo su tutto.
Bello vedere che con alcuni si possa parlare ed intavolare discussioni interessanti.
Come pensi personalmente che si possa uscire da questo circolo vizioso?
Purtroppo temo invece che possa palesarsi anche lo scenario traumatico, ovvero che la situazione attuale si spinga talmente oltre da necessitare un ribaltamento del sistema.
Alla fine di entrambi questi scenari spero solo che persone capiscano che la colpa non è di pochi, ma di molti e che le radici di una situazione insotenibile spesso affondano le radici lontano nel tempo"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggiosinceramente penso che l'unico modo per farlo in modo non traumatico presupponga che da una parte le persone comincino a entrare nell'ottica che per cambiare serve iniziare a farlo e per farlo serve sacrifico, dall'altra che chi guida le persona cominci a pensar al futuro e non al presente ricordandosi che ha un ruolo di servizio e quindi di responsabilità anche verso chi verrà dopo.
Purtroppo temo invece che possa palesarsi anche lo scenario traumatico, ovvero che la situazione attuale si spinga talmente oltre da necessitare un ribaltamento del sistema.
Alla fine di entrambi questi scenari spero solo che persone capiscano che la colpa non è di pochi, ma di molti e che le radici di una situazione insotenibile spesso affondano le radici lontano nel tempo
Un po' come quelli che pensano che l'economia italiana sia stata devastata dal PD in poco tempo, anziche' una crisi economica globale, anni e anni di politiche di intebitamento e il lavoro nero ed evasione fiscale spesso piu' alti del continente. Per non parlare della mafia che fa perdere circa 150 miliardi l'anno secondo la DIA.
Gente che non pensa manco per un attimo che sia anche colpa loro, quando, ad esempio, evadono il fisco.
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esagerando nella fase sintetica direi che finchè le persone pretenderanno le cose anzichè le occasioni per guadagnarsele sarà difficile cambiare le cose."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggioesagerando nella fase sintetica direi che finchè le persone pretenderanno le cose anzichè le occasioni per guadagnarsele sarà difficile cambiare le cose.
Comunque riconfermo quello gia' detto tempo fa in un altro post: se tutti gli utenti avessero la voglia di discutere e comprendere determinati argomenti come te Nemesis84, avremmo un forum migliore.
Invece qui per discutere o si parla in termini filosofici basandosi su un libro di decenni o secoli prima, oppure nulla. Come se la verita' assoluta su come vedere ed interpretare il mondo attuale fosse stata scritta quando non esisteva il mondo che ci circonda oggi. E vabbe'.
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Comunque sia il settore agricolo, che è vitale nel meridione e soprattutto in Sicilia, in questi anni ha preso mazzate incredibili.
La globalizzazione ha portato, in nome del risparmio di 50 centesimi/1 euro ad alberello, alla distruzione progressiva (ancora in atto) di settantamila ettari di agrumeti nella sola Sicilia causati dal virus della tristeza.
Come se non bastasse proprio giorni fa è stato riscontrato alle frontiere europee un ulteriore patogeno, il fungo a macchia nera, che come la tristezza è incurabile e costringe allo sradicamento della pianta.
Tutto questo in nome del risparmio di qualche soldo.
Anche tutte le coltivazioni che un tempo facevano la ricchezza di tanti paesi in provincia di Siracusa vengono oggi importati dal Marocco e dalla Tunisia, la desertificazione economica che ne consegue è devastante. Non si può competere con paesi che pagano un operaio 5 euro al giorno.
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