La sinistra negli ultimi 20 anni era solo anti Berlusconi , scomparso Silvio , scomparsa la " sinistra"
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Se si vuole parlare o dibattere di omosessualità e gay nulla vieta di aprire un 3d apposito. In questo è un argomento OT.
Il thread è stato ripulito dagli ultimi messaggi fuori tema e anche da qualche flames. Restiamo agli argomenti trattabili qui e s si vuole discutere di altro si possono aprire altri topic....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSe si vuole parlare o dibattere di omosessualità e gay nulla vieta di aprire un 3d apposito. In questo è un argomento OT.
Il thread è stato ripulito dagli ultimi messaggi fuori tema e anche da qualche flames. Restiamo agli argomenti trattabili qui e s si vuole discutere di altro si possono aprire altri topic.
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Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza MessaggioIl post dove si parlava di omosessualita' riferendosi all'articolo di libero non era per aprire una discussione su quel topic, ma proprio per indicare quanto libero non fosse un giornale serio, in risposta al post di Naturalissimo.88 dove si afferma il contrario.
Ho visto il tuo PM. Con calma non mancherò di rispondere. Qua pero' dobbiamo tornare in topic. I chiarimenti li proseguiamo in privato....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioCosì si continua l'OT. Un messaggio di moderazione non è fatto per aprire un dibattito pubblico sulle azioni di moderazione ma per mettere un punto e ripartire. Difatti il Regolamento prescrive che i chiarimenti sulle azioni dei moderatori vanno chiesti in privato proprio per non "sporcare" la discussione.
Ho visto il tuo PM. Con calma non mancherò di rispondere. Qua pero' dobbiamo tornare in topic. I chiarimenti li proseguiamo in privato.
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Intanto il Giappone inizia la nuova Era con il nuovo imperatore sul trono del Crisantemo.
Notizia molto sottovalutata in Italia, Naruhito é giovane e il rischio che si faccia "usare" da Abe esiste.
È comunque un evento storico visto che è l'ultimo Imperatore esistente del mondo moderno, nonché il primo ad abdicare recentemente, fa coppia con l'abdicazione di Benedetto XVI come eventi davvero simbolo di un totale cambiamento nella percezione delle istituzioni tradizionali.
Si fa notare, come sempre, Repubblica con il suo articolo in cui si lamenta della non presenza della moglie del nuovo imperatore alla prima cerimonia e del fatte che possano salire al trono solo i maschi. Un femminismo a caso, gratuito, che non è sentito neanche in Giappone vista la totale fedeltà ad un impianto tradizionale enorme e radicato.Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioSi fa notare, come sempre, Repubblica con il suo articolo in cui si lamenta della non presenza della moglie del nuovo imperatore alla prima cerimonia e del fatte che possano salire al trono solo i maschi. Un femminismo a caso, gratuito, che non è sentito neanche in Giappone vista la totale fedeltà ad un impianto tradizionale enorme e radicato.
In Giappone non e' sentito, ma cio' non toglie il fatto che possa essere criticato da chi sta all'esterno e, magari, e' piu' evoluto sotto altri punti di vista.
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioIntanto il Giappone inizia la nuova Era con il nuovo imperatore sul trono del Crisantemo.
Notizia molto sottovalutata in Italia, Naruhito é giovane e il rischio che si faccia "usare" da Abe esiste.
È comunque un evento storico visto che è l'ultimo Imperatore esistente del mondo moderno, nonché il primo ad abdicare recentemente, fa coppia con l'abdicazione di Benedetto XVI come eventi davvero simbolo di un totale cambiamento nella percezione delle istituzioni tradizionali.
Si fa notare, come sempre, Repubblica con il suo articolo in cui si lamenta della non presenza della moglie del nuovo imperatore alla prima cerimonia e del fatte che possano salire al trono solo i maschi. Un femminismo a caso, gratuito, che non è sentito neanche in Giappone vista la totale fedeltà ad un impianto tradizionale enorme e radicato.
La famiglia imperiale osserva una strettissima legge salica, cioè le donne sono escluse dalla successione. Se anche la costituzione imposta dagli americani dopo la II GM ha obbligato a togliere ogni riferimento alla natura "divina" dell'imperatore, egli per il popolo resta il rappresentante massimo del Paese e dei legami ancestrali, religiosi e mitologici che pervadono la cultura giapponese. Ne abbiamo una visibile prova nei misteriosi riti di intronizzazione che ha dovuto seguire Naruhito per ascendere al trono, compresa la segretissima consegna dei simboli imperiali che nessuno, al di fuori dell'imperatore, può vedere e toccare - vengono svelati e "consegnati" al nuovo imperatore la spada Kusanagi (antichissima spada imperiale), lo specchio sacro Yata No Kagami (uno specchio in bronzo di cui si hanno notizie fin dal 600 dc) e il gioiello Yasakani No Magatama (forse una collana composta da giada o forse una pietra unica anch'essa di provenienza millenaria). Nessuno li ha mai visti, non ne esistono rappresentazioni o immagini: solo l'imperatore sa come sono fatti.
Insieme al papato, il trono giapponese è la più antica istituzione politico-religiosa del mondo. Come sottolinei, questo fatto è un pugno in un occhio per chi vorrebbe che il "progresso", la "modernità" entrasse anche in quei domini tradizionali...ai quali pero' il popolo giapponese è strettamente legato. Vi rivede il Giappone ideale, il Giappone che poi ha subito la colonizzazione economica e culturale americana.
Alla base del Giappone ultramoderno e iperindustializzato odierno vi sussiste, incredibilmente, questo cuore, questa radice mistico-religiosa (imperituro simbolo di orgoglio ed identità del popolo e della nazione) che rappresenta il segno stabile e riconoscibile, centro-immoto di una Idea identitaria in un mondo dove tutto si vorrebbe mutasse.
Il guardare alla figura dell'imperatore del Giappone è la muta protesta di chi la pensa diversamente, di chi ancora trova nelle istituzioni fondative il proprio specchio sacro che riflette la propria coscienza, la propria ragione di essere, la propria identità più vera.Last edited by Sean; 01-05-2019, 14:35:32....ma di noi
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forse, tra mille inverni
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioHai centrato perfettamente il punto. Il Giappone, nel suo imperatore, vede l'ultimo residuo tradizionale della sua grandissima storia. Parliamo infatti della più antica casa regnante del globo, che su quel trono - per discendenza diretta - da circa 1500 anni.
La famiglia imperiale osserva una strettissima legge salica, cioè le donne sono escluse dalla successione. Se anche la costituzione imposta dagli americani dopo la II GM ha obbligato a togliere ogni riferimento alla natura "divina" dell'imperatore, egli per il popolo resta il rappresentante massimo del Paese e dei legami ancestrali, religiosi e mitologici che pervadono la cultura giapponese. Ne abbiamo una visibile prova nei misteriosi riti di intronizzazione che ha dovuto seguire Naruhito per ascendere al trono, compresa la segretissima consegna dei simboli imperiali che nessuno, al di fuori dell'imperatore, può vedere e toccare - vengono svelati e "consegnati" al nuovo imperatore la spada Kusanagi (antichissima spada imperiale), lo specchio sacro Yata No Kagami (uno specchio in bronzo di cui si anno notizie fin dal 600 dc) e il gioiello Yasakani No Magatama (forse una collana composta da giada o forse una pietra unica anch'essa di provenienza millenaria). Nessuno li ha mai visti, non ne esistono rappresentazioni o immagini: solo l'imperatore sa come sono fatti.
Insieme al papato, il trono giapponese è la più antica istituzione politico-religiosa del mondo. Come sottolinei, questo fatto è un pugno in un occhio per chi vorrebbe che il "progresso", la "modernità" entrasse anche in quei domini tradizionali...ai quali pero' il popolo giapponese è strettamente legato. Vi rivede il Giappone ideale, il Giappone che poi ha subito la colonizzazione economica a culturale americana.
Alla base del Giappone ultramoderno e iperindustializzato odierno vi sussiste, incredibilmente, questo cuore, questa radice mistico-religiosa (imperituro simbolo di orgoglio ed identità del popolo e della nazione) che rappresenta il simbolo stabile e riconoscibile, centro-immoto di una Idea identitaria in un mondo dove tutto si vorrebbe mutasse.
Il guardare alla figura dell'imperatore del Giappone è la muta protesta di chi la pensa diversamente, di chi ancora trova nelle istituzioni fondative il proprio speccio sacro che riflette la propria coscienza, la propria ragione di essere, la propria identità più vera.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioHai centrato perfettamente il punto. Il Giappone, nel suo imperatore, vede l'ultimo residuo tradizionale della sua grandissima storia. Parliamo infatti della più antica casa regnante del globo, che è su quel trono - per discendenza diretta - da circa 1500 anni.
La famiglia imperiale osserva una strettissima legge salica, cioè le donne sono escluse dalla successione. Se anche la costituzione imposta dagli americani dopo la II GM ha obbligato a togliere ogni riferimento alla natura "divina" dell'imperatore, egli per il popolo resta il rappresentante massimo del Paese e dei legami ancestrali, religiosi e mitologici che pervadono la cultura giapponese. Ne abbiamo una visibile prova nei misteriosi riti di intronizzazione che ha dovuto seguire Naruhito per ascendere al trono, compresa la segretissima consegna dei simboli imperiali che nessuno, al di fuori dell'imperatore, può vedere e toccare - vengono svelati e "consegnati" al nuovo imperatore la spada Kusanagi (antichissima spada imperiale), lo specchio sacro Yata No Kagami (uno specchio in bronzo di cui si hanno notizie fin dal 600 dc) e il gioiello Yasakani No Magatama (forse una collana composta da giada o forse una pietra unica anch'essa di provenienza millenaria). Nessuno li ha mai visti, non ne esistono rappresentazioni o immagini: solo l'imperatore sa come sono fatti.
Insieme al papato, il trono giapponese è la più antica istituzione politico-religiosa del mondo. Come sottolinei, questo fatto è un pugno in un occhio per chi vorrebbe che il "progresso", la "modernità" entrasse anche in quei domini tradizionali...ai quali pero' il popolo giapponese è strettamente legato. Vi rivede il Giappone ideale, il Giappone che poi ha subito la colonizzazione economica e culturale americana.
Alla base del Giappone ultramoderno e iperindustializzato odierno vi sussiste, incredibilmente, questo cuore, questa radice mistico-religiosa (imperituro simbolo di orgoglio ed identità del popolo e della nazione) che rappresenta il segno stabile e riconoscibile, centro-immoto di una Idea identitaria in un mondo dove tutto si vorrebbe mutasse.
Il guardare alla figura dell'imperatore del Giappone è la muta protesta di chi la pensa diversamente, di chi ancora trova nelle istituzioni fondative il proprio speccio sacro che riflette la propria coscienza, la propria ragione di essere, la propria identità più vera.
PS l'erede di Naruhito esiste, ha 12 anni ma esiste, ma sembra Repubblica abbia gia` decretato che debba fare una finaccia cosicche` si possa valutare la discendenza femminile.
PPS definire l'occidente piu` evoluto del Giappone perche` siamo per la falsa parita` e` un assurdo talmente forte che non andrebbe manco consideratoOriginariamente Scritto da claudio96
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioE` interessante, oltretutto, notare come dopo la "cacciata" dello Shintoismo come religione dello stato, decine e decine di tradizionali riti prima religiosi siano rimasti in uso anche se fuori dal prettamente sacro. Ancora, nella lingua giapponese, che io studio da poco ma in cui OZN potrebbe aiutare, trovo affascinante ed eloquente come si utilizzi un altro alfabeto (che poi alfabeto non e` ma vabbe`) ovvero il Katakana per ogni parola ed oggetto di derivazione straniera, distanziando cio` che e` propriamente Giapponese (o in parte cinese ma entrato in Giappone da centinaia di anni), scritto e descritto in Hiragana, da cio` che e` altro. Parliamo di un paese che ha vissuto completamente chiuso al resto del mondo per anni e anni, anche in tempo "recenti" ed e` tuttavia sopravvissuto e prosperato e che ad oggi, nel mondo che si vorrebbe iper migrante, ha una percentuale di stranieri che oscilla sul 2% e mantiene quindi i suoi tratti tradizionali estremamente forti.
PS l'erede di Naruhito esiste, ha 12 anni ma esiste, ma sembra Repubblica abbia gia` decretato che debba fare una finaccia cosicche` si possa valutare la discendenza femminile.
PPS definire l'occidente piu` evoluto del Giappone perche` siamo per la falsa parita` e` un assurdo talmente forte che non andrebbe manco considerato
Curiosita' personale, la studi per piacere o con l'intenzione di utilizzarla in altri modi?
Definisci "falsa parita'". E' vero che la parita' totale ancora non la abbiamo, ma questo perche' anche noi, sfortunatamente, abbiamo gente che rema contro lo sviluppo. Ad esempio chi non perde occasione per denigrare chi supporta la necessita' nella parita' dei sessi in quanto a diritti, oltre che doveri. Certo e' che su tantissimi punti di vista siamo molto sopra la cultura giapponese in quanto a sviluppo sociale. Dal punto di vista storico le cose non si possono comparare vista la differenza geografica e le influenze.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioHai centrato perfettamente il punto. Il Giappone, nel suo imperatore, vede l'ultimo residuo tradizionale della sua grandissima storia. Parliamo infatti della più antica casa regnante del globo, che è su quel trono - per discendenza diretta - da circa 1500 anni.
La famiglia imperiale osserva una strettissima legge salica, cioè le donne sono escluse dalla successione. Se anche la costituzione imposta dagli americani dopo la II GM ha obbligato a togliere ogni riferimento alla natura "divina" dell'imperatore, egli per il popolo resta il rappresentante massimo del Paese e dei legami ancestrali, religiosi e mitologici che pervadono la cultura giapponese. Ne abbiamo una visibile prova nei misteriosi riti di intronizzazione che ha dovuto seguire Naruhito per ascendere al trono, compresa la segretissima consegna dei simboli imperiali che nessuno, al di fuori dell'imperatore, può vedere e toccare - vengono svelati e "consegnati" al nuovo imperatore la spada Kusanagi (antichissima spada imperiale), lo specchio sacro Yata No Kagami (uno specchio in bronzo di cui si hanno notizie fin dal 600 dc) e il gioiello Yasakani No Magatama (forse una collana composta da giada o forse una pietra unica anch'essa di provenienza millenaria). Nessuno li ha mai visti, non ne esistono rappresentazioni o immagini: solo l'imperatore sa come sono fatti.
Insieme al papato, il trono giapponese è la più antica istituzione politico-religiosa del mondo. Come sottolinei, questo fatto è un pugno in un occhio per chi vorrebbe che il "progresso", la "modernità" entrasse anche in quei domini tradizionali...ai quali pero' il popolo giapponese è strettamente legato. Vi rivede il Giappone ideale, il Giappone che poi ha subito la colonizzazione economica e culturale americana.
Alla base del Giappone ultramoderno e iperindustializzato odierno vi sussiste, incredibilmente, questo cuore, questa radice mistico-religiosa (imperituro simbolo di orgoglio ed identità del popolo e della nazione) che rappresenta il segno stabile e riconoscibile, centro-immoto di una Idea identitaria in un mondo dove tutto si vorrebbe mutasse.
Il guardare alla figura dell'imperatore del Giappone è la muta protesta di chi la pensa diversamente, di chi ancora trova nelle istituzioni fondative il proprio speccio sacro che riflette la propria coscienza, la propria ragione di essere, la propria identità più vera.
Sono errori concettuali grossolani tanto quanto cercare di mangiare una zuppa con una forchetta, per poi prendersela con l'oggetto più che con lo strumento.
Parafrasando l'antropologo James Frazer, le monarchie "primitive" quale quella giapponese, dalla tradizione millenaria, non poggiano nella maniera più assoluta sul potere dispotico, ma su quello mistico; può apparire paradossale che un imperatore-dio debba vivere per SERVIRE i suoi sudditi, e che sia intrappolato in un ritualismo che, allo stesso tempo, lo consacra e lo maledice, lo rende un centro di adorazione e di odio,e lo sottopone spesso ad uno stile di vita asfissiante ai limiti del sadismo, come ci spiega anche Freud quando parla di totem e tabù.
Oggi ovviamente molti di questi rituali non vengono più seguiti alla lettera, ma Repubblica conferma la sua pochezza intellettuale nel ridurre ad una questione di maschilismo il fatto che "quello che comanda" non possa essere una donnaOriginariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Non posso repparti Sean ma la dinastia Giapponese parte ufficialmente nel 660 a.C., rendendola vecchia oltre DUEMILA e cinquecento anni, vero e` che storicamente si riconosce la discendenza "solo" da circa 1500 anni.
La parita` e` falsa perche` uomini e donne non sono ne' pari ne' uguali, forzare eguaglianza e` un assurdo moderno ma ti prego non ricominciare con i wot.
Hai sempre proiettato la tua morale sul qualsiasi punto dello spazio tempo, salvo dire ora che non si puo` fare?
Studio il Giapponese per pura passione e per il sogno di trasferirmi in futuro li`. Sicuramente nei prossimi anni e` in cantiere un viaggio in solitaria o massimo in coppia nelle zone rurali piu` vere, consapevole che piu` tempo passa meno sara` facile trovarne.
In aggiunta a cio` la mia passione di studioso (in parte collegata al mio lavoro) risiede nella filosofia del linguaggio, aggiungendo a questo la passione per la cultura giapponese trovo sia FONDAMENTALE studiarne la lingua per cogliere sfumature e atteggiamenti (il film Arrival nella sua fantasia esplica una delle maggiori teorie moderne su come la lingua modifichi letteralmente la struttura del cervello)Originariamente Scritto da claudio96
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