Tribuna politica - bw edition

Collapse
This topic is closed.
X
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
    • 119965
    • 3,305
    • 3,389
    • Italy [IT]
    • In piedi tra le rovine
    • Send PM

    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
    Non so se sia stato postato il testo della nota presentata dal Vaticano all'Italia:



    EDIT: Vaticano qua è da intendersi non come Città del Vaticano, ovvero stato territoriale con giurisdizione su un territorio (estremamente limitato); bensì come Santa Sede. La particolare e unica natura della Santa Sede come soggetto di diritto internazionale basato sull'autorità morale e storica, e non sulla sovranità territoriale, le ha sempre riconosciuto dalla maggior parte degli stati il diritto e l'autorevolezza di parlare in nome di tutti i cattolici anche quando siano cittadini di altri stati. Con buona pace di Draghi che ha fatto un'uscita fuori luogo. Perché, al di là del tono, sembra ignorare quali siano le basi di diritto internazionale che regolano i rapporti diplomatici tra Italia e Vaticano.

    La laicità non c'entra nulla, qualcuno dovrebbe spiegarglielo. Draghi dovrebbe ricordarsi di stare guidando l'Italia senza mandato popolare e in virtù di circostanze assolutamente eccezionali. Laddove invece quei rapporti diplomatici e morali fanno parte della storia dell'Italia come stato da oltre un secolo, e come nazione da sempre. Oltre a essere scritti e firmati e confermati da generazioni, e non direttamente rinegoziabili dal potere esecutivo del Consiglio dei Ministri.

    Sì, dici benissimo. Completo aggiungendo che gli ambasciatori sono per l'appunto accreditati "presso la Santa Sede" e non presso "lo Stato della città del Vaticano" che è solo un pezzo di terra. E' la Santa Sede il soggetto di diritto internazionale, tant'è che pure quando lo Stato Pontificio aveva cessato di esistere (dopo Porta Pia) non si interruppero le relazioni internazionali presso la Santa Sede. La Santa Sede precede lo Stato del Vaticano e anzi sussiste anche senza Stato o autonomia e indipendenza territoriale.

    Questo è universalmente riconosciuto da praticamente tutti gli Stati del mondo (la Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici con 183 Stati, l'Italia con 128 per dire) e appartiene alla Santa Sede la più antica diplomazia della storia ancora in funzione.

    Queste cose possono non avere importanza per i profani ma contano tantissimo per le relazioni internazionli, la diplomazia, la politica, le forme ed i modi in cui gli Stati convivono e si intrecciano lungo quel percorso che noi uomini chiamiamo storia.

    Però la questione è vieppiù riducibile ad un dato, da cui genera il diritto della Santa Sede (come ricordava anche Odifreddi nell'articolo postato) di intervenire senza che questo intervento possa essere stigmatizzato come "ingerenza": il concordato che norma e regola i rapporti tra la religione cattolica e lo Stato italiano...concordato che è appunto richiamato in quella "nota verbale"...perchè il Vaticano ha chi i disegni di legge li sa leggere...il parlamento ha chi non li sa scrivere.
    Last edited by Sean; 26-06-2021, 01:04:41.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


    Commenta

    • Arturo Bandini
      Bodyweb Senior
      • Aug 2003
      • 30906
      • 884
      • 493
      • Send PM

      " Infatti, non si è mai sforzato di capire il m5s, quasi un riflesso inconscio della volontà di realizzare un progetto tutto suo, il famigerato “partito di Conte”. Si è assistito a qualcosa di surreale: per giorni c’è stata la sensazione, nei corridoi, che nemmeno lui credesse molto all’idea di prendere per mano il Movimento 5 Stelle e portarlo fuori dalle secche. Perché, nei fatti, la bozza dello statuto è un progetto nuovo di zecca, con il bollino di Conte e giusto il marchio pentastellato."


      Curioso che il popolo 5s continui a invocare che Conte rimanga e magari se ne vada Grillo, che, per quanto sia un personaggio grottesco e detestabile, in questo caso ha ragioneo: Conte non è mai stato del m5s e ciò che voleva fare, dietro i proclami di rinnovamento, era diventarne il capo, conservandone il nome per non disperederei il bacino elettorale, ma cambiando il movimento nel "partito di Conte". Troppo grande il narcisismo e la brama di potere del sedicente avvocato del popolo...
      Ma forse i grillini sperano che lui rimanga perchè sanno che senza di lui is the end. Ma non illudiamoci: spariti i 5s, seguiranno tutti questo figuro per una nuova squallida avventura.

      Il matrimonio tra l'ex presidente del Consiglio e i grillini non è stato mai una festa. E nelle ultime settimane c'erano tanti malumori tra i gruppi parlamentari

      Commenta

      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
        • 119965
        • 3,305
        • 3,389
        • Italy [IT]
        • In piedi tra le rovine
        • Send PM

        Ci sono notizie più inquietanti:

        __________

        Chiedere al governo di cacciare due liberisti è una cosa di sinistra?

        Nel loro appello con 150 firme gli economisti di area Pd non fanno nomi. Il loro bersaglio: i colleghi Riccardo Puglisi e Carlo Stagnaro. Da molti anni non si vedeva usato a fini di discriminazione professionale l’argomento dell’orientamento culturale

        Il fascismo giapponese inventò il «crimine di pensiero». Grazie a una legge del 1925 potè così punire non solo gli atti, ma pure le idee. Bastava che non fossero in linea con un non meglio precisato «sistema di governo», detto «kokutai». Ne fecero le spese i movimenti socialisti e comunisti, e anche singoli intellettuali conservatori, moderati, liberali, costituzionalisti e storici rispettati, che furono espulsi dalle cattedre universitarie e i cui innocenti libri vennero messi al bando.


        L’appello

        Naturalmente non ci passa neanche per l’anticamera del cervello l’idea di fare paragoni tra le tragedie asiatiche di un secolo fa e l’appello di un nutrito gruppo di economisti italiani che vorrebbero togliere a due loro colleghi l’incarico di consulenti del governo per ciò che professano, accusandoli di essere «portatori di una visione economica estremista, caratterizzata dalla fiducia incondizionata nella capacità dei mercati di risolvere autonomamente qualsiasi problema economico e sociale». In una parola — tappate le orecchie ai bambini — di essere «liberisti». Paragoni non si possono fare: innanzitutto perché la Storia non si ripete mai, se non sotto forma di farsa. E poi perché i firmatari dell’appello non sono fascisti giapponesi, ma bensì orgogliosi esponenti della sinistra italiana, ed è proprio in quanto tali che vogliono far fuori i due «ultrà liberisti» intrufolatisi nelle strutture pubbliche.



        Discriminazione professionale

        Bisogna però ammettere che da molti anni non vedevamo usato a fini di discriminazione professionale l’argomento dell’orientamento culturale. Il che è tanto più singolare da parte di un’area politica che è in primo piano nella battaglia per eliminare ogni altra forma di discriminazione, di razza, di genere o di religione. Ed è tanto più preoccupante perché avviene in un Paese che ha nel suo passato una lunga e triste storia di «appelli» di intellettuali capaci di innescare o favorire pericolose campagne di odio ideologico. Per fortuna non siamo più al tempo in cui additare al pubblico ludibrio un economista poteva costargli la vita (l’ultima volta è successo a Marco Biagi). Ma ciò non toglie che bisogna tenere la guardia alta contro gli ostracismi basati sull’orientamento scientifico degli studiosi. La mamma dei cretini è infatti sempre incinta.


        I due consulenti

        I firmatari dell’appello potrebbero rispondere che loro non questionano le idee dei due consulenti, (si tratta di Riccardo Puglisi e Carlo Stagnaro); ma che il loro intento è di segnalare che «l’appartenenza a think-tank liberisti» (dove «think» ancora una volta sta per «pensare») rende impossibile per i due occuparsi di quell’«intervento pubblico in economia» che sono soliti criticare; come se fossero preti cui è richiesto di avere fede nella transustanziazione per poter officiare messa. Vedremo dunque presto campagne contro l’assunzione di pacifisti al ministero della Difesa, o di cacciatori a quello dell’Ambiente?


        Competenze

        Intendiamoci: le critiche sulla competenza e l’expertise dei prescelti sono sempre legittime, specie quando vengono da così titolati accademici. Ma l’uso dell’appello pubblico ci dice che lo scopo vero è un altro, ed è politico. Altrimenti i due «reprobi» non sarebbero stati meritevoli di tanto clamore, visto il ruolo marginale cui sono stati chiamati: faranno i consulenti per un dipartimento di consulenza di un comitato di coordinamento, e in un ambito esterno alla struttura che gestisce il Recovery.


        Firmatari

        Del resto la presenza nel pacchetto di mischia di autorevoli esponenti del Pd conferma il carattere politico dell’attacco. Fu il vicesegretario di quel partito, Giuseppe Provenzano, pure lui economista, ad aprire per primo il fuoco contro i due «ultrà liberisti», colpevoli di aver «passato una vita a infangare su Twitter la spesa pubblica». E tra i firmatari dell’appello figura Emanuele Felice, responsabile economia nella segreteria Zingaretti. È probabile insomma che l’episodio sia un ennesimo sintomo del disturbo di digestione del governo Draghi che affligge una parte cospicua del Pd e delle sue correnti esterne e interne, dal tardodalemismo al bettinismo, apertamente nostalgiche dell’era Conte.


        Redenzione

        Non è in ogni caso rassicurante. Così come non è rassicurante che nell’appello pubblico gli economisti non facciano i nomi dei bersagli. Sarà perché, come la Chiesa, condannano il peccato e non i peccatori? O forse perché vogliono dar loro un’ultima possibilità di redenzione attraverso una pubblica abiura delle idee precedenti? I «procuratori del pensiero» del fascismo giapponese offrivano questa chance, prima della condanna. Ma, come abbiamo detto, i nostri economisti non sono fascisti giapponesi.



        CorSera
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


        Commenta

        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
          • 119965
          • 3,305
          • 3,389
          • Italy [IT]
          • In piedi tra le rovine
          • Send PM

          Avere idee differenti rispetto al sistema egemonico culturale che impera in Italia da decenni, è meritevole di confino, di segregazione, di perdita di lavoro, di proscrizione.

          Questa cupola tentacolare occupa tutti i domini della società (giornali, televisioni, università, editoria, magistratura, non c'è ambito dove non si decida se, in base alla conformità ideologica, si ha diritto ad una carriera, ad un salario, o alla sparizione ed emarginazione nei bassifondi).

          Ora 150 economisti di diverso orientamento (ovvero contiguo alla cupola-sistema, che poi è quello di marca sinistra e che in Italia impera da 50 anni) rispetto ai due "eretici" firmano, come niente fosse, un appello a che i due poveri cristi che hanno altre idee circa l'ambito economico siano espulsi dal loro incarico, fatti fuori (non spediti fisicamente nei gulag ma quando perdi il lavoro, quando subisci lo stigma sociale è come se diventassi un deportato) o si ravvedano, si sottopongano ad abiura.

          Si fanno ormai cose tremende alla luce del sole, nella più completa indifferenza. Si vede che i due miseri economisti in questione non appartengono a quelle categorie-Zan (migranti, gay e quant'altro) meritevoli invece del compassionevole intervento della cupola ideologica.
          Last edited by Sean; 26-06-2021, 10:49:52.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


          Commenta

          • Dropkick 2
            Banned
            • Apr 2021
            • 3201
            • 26
            • 2
            • Send PM

            Il fascismo giapponese mi mancava

            Commenta

            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
              • 119965
              • 3,305
              • 3,389
              • Italy [IT]
              • In piedi tra le rovine
              • Send PM

              Originariamente Scritto da Dropkick 2 Visualizza Messaggio
              Il fascismo giapponese mi mancava

              Ho soprasseduto a quello strafalcione per focalizzarmi sulla ciccia...perchè tanto ormai questo "fascismo" è diventato un elastico funzionale ad essere stiracchiato in ogni epoca, in ogni situazione, in ogni argomento e in ogni periodo, dalla preistoria ai giorni nostri.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


              Commenta

              • The_machine
                Bodyweb Senior
                • Nov 2004
                • 17618
                • 360
                • 28
                • Send PM

                Interessante questo punto:

                Le ultime notizie su cronaca, politica, economia, giustizia, sport, tecnologia e tanto altro. Inchieste, opinioni, foto, video e discussioni della community.


                C’è allora chi obietta ancora che la distinzione tra discriminazione e semplice opinione sarebbe, se passasse la legge, sempre affidata a un giudice perché la legge non definisce con precisione gli atti di discriminazione. L’ultimo ad averlo affermato è stato il cardinale Pietro Parolin: “Il concetto di discriminazione resta di contenuto troppo vago”, ha detto in questi giorni. “In assenza di una specificazione adeguata corre il rischio di mettere insieme le condotte più diverse e rendere pertanto punibile ogni possibile distinzione tra uomo e donna, con delle conseguenze che possono rivelarsi paradossali e che a nostro avviso vanno evitate”. Ma questa argomentazione è smentita dalla giurisprudenza, come ha ricordato a tal proposito il Servizio studi del Senato ricordando, nell’analisi dedicata al ddl Zan, la sentenza della Cassazione (Sez. V, 24 gennaio 2001, n. 31655). Questa afferma che il reato di istigazione a compiere atti di discriminazione non si pone in contrasto con il diritto di libera manifestazione del pensiero, sancito nell’art. 21 Cost., in quanto “l’incitamento ha un contenuto fattivo di istigazione ad una condotta, quanto meno intesa come comportamento generale, e realizza un quid pluris rispetto ad una manifestazione di opinioni, ragionamenti o convincimenti personali”. Tradotto: un prete dal pulpito o un cattolico in una manifestazione potranno continuare a difendere quella che è per loro la famiglia tradizionale e criticare i matrimoni gay. Diverso è se incitano alla violenza contro i gay o se decidono di aggredire una persona omosessuale.

                Commenta

                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
                  • 119965
                  • 3,305
                  • 3,389
                  • Italy [IT]
                  • In piedi tra le rovine
                  • Send PM

                  Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                  Interessante questo punto:

                  Le ultime notizie su cronaca, politica, economia, giustizia, sport, tecnologia e tanto altro. Inchieste, opinioni, foto, video e discussioni della community.


                  C’è allora chi obietta ancora che la distinzione tra discriminazione e semplice opinione sarebbe, se passasse la legge, sempre affidata a un giudice perché la legge non definisce con precisione gli atti di discriminazione. L’ultimo ad averlo affermato è stato il cardinale Pietro Parolin: “Il concetto di discriminazione resta di contenuto troppo vago”, ha detto in questi giorni. “In assenza di una specificazione adeguata corre il rischio di mettere insieme le condotte più diverse e rendere pertanto punibile ogni possibile distinzione tra uomo e donna, con delle conseguenze che possono rivelarsi paradossali e che a nostro avviso vanno evitate”. Ma questa argomentazione è smentita dalla giurisprudenza, come ha ricordato a tal proposito il Servizio studi del Senato ricordando, nell’analisi dedicata al ddl Zan, la sentenza della Cassazione (Sez. V, 24 gennaio 2001, n. 31655). Questa afferma che il reato di istigazione a compiere atti di discriminazione non si pone in contrasto con il diritto di libera manifestazione del pensiero, sancito nell’art. 21 Cost., in quanto “l’incitamento ha un contenuto fattivo di istigazione ad una condotta, quanto meno intesa come comportamento generale, e realizza un quid pluris rispetto ad una manifestazione di opinioni, ragionamenti o convincimenti personali”. Tradotto: un prete dal pulpito o un cattolico in una manifestazione potranno continuare a difendere quella che è per loro la famiglia tradizionale e criticare i matrimoni gay. Diverso è se incitano alla violenza contro i gay o se decidono di aggredire una persona omosessuale.
                  Il "quid pluris", nel caso di specie, deve essere definito. E' il cane che si morde la coda.

                  Nella vaghezza (intenzionale?) dell'articolo 7 del ddl Zan, appellandosi a quanto lì si statuisce, potremmo avere un gruppo di "intellettuali" o di qualsivoglia altra natura che si metteranno a firmare appelli contro questa o quella iniziativa culturale o altra libera manifestazione di idee e pensiero...o peggio portare sul tavolo di un giudice una denuncia per "istigazione alla discriminazione".

                  Non parliamo di irrealtà o irrazionali paure dei fantasmi. Sta sopra un articolo che ci descrive come 150 economisti di area PD abbiano chiesto la rimozione di due altri economisti dai loro incarichi per difformità culturale.

                  Quindi non possiamo fidarci delle rassicurazioni dei "buoni"...le ambiguità del disegno di legge vanno illuminate, chiarite, risolte. Non capisco (anzi lo capisco bene) il perchè si vogliano lasciare nel vago formulazioni che potranno avere ricadute giudiziarie, prestandosi ad interpretazioni dei giudici (e la magistratura è in gran parte della stessa area ideologica da cui nasce e proviene il ddl Zan).
                  Last edited by Sean; 26-06-2021, 11:19:44.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


                  Commenta

                  • The_machine
                    Bodyweb Senior
                    • Nov 2004
                    • 17618
                    • 360
                    • 28
                    • Send PM

                    Come potrebbe essere formulato un chiarimento ritenuto adeguato?

                    Commenta

                    • Sean
                      Csar
                      • Sep 2007
                      • 119965
                      • 3,305
                      • 3,389
                      • Italy [IT]
                      • In piedi tra le rovine
                      • Send PM

                      Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                      Come potrebbe essere formulato un chiarimento ritenuto adeguato?
                      Quella è materia per gli studiosi ed esperti di diritto, di giurisprudenza e di ambiti affini. Come profano rischierei soltanto di sparare castronerie.

                      Martelli ha già messo in luce la contraddizione interna all'articolo 7, scrivendo che non si può affermare, nella stessa formulazione, questo:

                      ”… ai fini della presente legge sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”.
                      perchè si ricava che al tempo stesso "le libere opinioni" sono salvaguardate e legittime ma anche "idonee a determinare il concreto pericolo" di atti discriminatori/violenti.

                      Flick, già presidente della corte costituzionale, rileva invece che il testo è carente "di specificità e tassatività" spiegando le sue obiezioni: https://www.secoloditalia.it/2021/06...i-scrive-cosi/

                      L'ex magistrato Nordio si accoda: https://www.iltempo.it/politica/2021...rdio-27463827/

                      perchè, sottolinea, una legge non può essere carente nell'identificare la fattispecie del reato, perchè questa chiarezza deve "connotare ogni norma penale".

                      Sta al legislatore chiarire bene i confini per cui la "libera manifestazione di idee od opionini" non rischi di trasformarsi in "atto discriminatorio che può favorire/istigare alla violenza".
                      Last edited by Sean; 26-06-2021, 14:54:11.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


                      Commenta

                      • Lorenzo993
                        Banned
                        • May 2012
                        • 8075
                        • 294
                        • 289
                        • Send PM

                        Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                        Come potrebbe essere formulato un chiarimento ritenuto adeguato?
                        bloccando tutto

                        Commenta

                        • Dropkick 2
                          Banned
                          • Apr 2021
                          • 3201
                          • 26
                          • 2
                          • Send PM

                          Fascismo everywhere!

                          L’ultimissimo atto di violenza risale a pochi giorni fa, quando a Torino una tredicenne è stata prima aggredita per la sua “borsa arcobaleno

                          Commenta

                          • The_machine
                            Bodyweb Senior
                            • Nov 2004
                            • 17618
                            • 360
                            • 28
                            • Send PM

                            Adesso va di moda utilizzare a caso anche il termine "dittatura":

                            dittatura sanitaria
                            dittatura ambientalista
                            dittatura arcobaleno
                            e via dicendo

                            Commenta

                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
                              • 119965
                              • 3,305
                              • 3,389
                              • Italy [IT]
                              • In piedi tra le rovine
                              • Send PM

                              Originariamente Scritto da Dropkick 2 Visualizza Messaggio
                              Per ragioni che ho argomentato altrove, non ho mai creduto alla dottrina espressa ad esempio da Umberto Eco circa il "fascismo eterno" e sempre in agguato; tesi che, portata alle sue estreme conseguenze, induce necessariamente a delegittimare come fascismo di ritorno ogni visione politica - compresa quella comunista - che non sia quella liberale. Se, tuttavia, messo alle strette, dovessi individuare oggi un fascismo di ritorno, non avrei allora dubbi: lo indicherei nell'antifascismo rituale e liturgico delle brigate fucsia delle sinistre postmoderne, liberiste e cosmopolite.

                              Perfette guardie arcobaleniche del potere neoliberale, esse combattono come necessariamente "fascista" tutto ciò che variamente possa essere di intralcio per la globalizzazione iperliberista e intrinsecamente antidemocratica. E si sentono peraltro autorizzate a utilizzare metodi da squadracce contro chiunque venga di volta in volta da loro indicato come fascista.

                              Diego Fusaro

                              _______________

                              C'è poco da aggiungere. La cartina nel link è divertente e anche molto istruttiva: sembra presa da un atlante politico di 70 anni fa. E' illuminante perchè ci fa capire che c'è una categoria politica/intellettuale/giornalistica/mediatica che agita degli spettri morti e sepolti per, attraverso l'etichetta di "fascista", macchiare ed eliminare ogni pensiero differente, come accaduto oggi coi due economisti messi all'indice con gli stessi metodi.

                              Tutto ciò che è al di fuori dalle ideologie di una parte è tout-court "fascista". Il grimaldello per abbattere ogni muro, ogni resistenza, ogni dissenso.

                              Poi mi si chiede perchè il ddl Zan non va bene così e perchè occorra chiarire le fumosità...perchè con la logica degli "antifa", degli Zan, dei Letta e di tutta quella koinè, pure il Vangelo sarebbe un prodotto della mistica fascista e andrebbe soppresso.
                              Last edited by Sean; 26-06-2021, 15:53:54.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


                              Commenta

                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 119965
                                • 3,305
                                • 3,389
                                • Italy [IT]
                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Dropkick 2 Visualizza Messaggio

                                Che poi occorrerebbe capire sulla base di quale criterio quella associazione "antifa" raccoglie e cataloga e addirittura attribuisce colore politico o d'etichetta (reato "fascista!") ai vari episodi che va collezionando.

                                Su base giudiziaria, ovvero dopo il terzo grado della giustizia (perchè in Italia si è innocenti fin lì)? Sulla base delle "segnalazioni" (ma di chi?)? Sui ritagli delle notizie di cronaca, dunque dei giornali? Su quella del racconto delle "vittime"?

                                Perchè mi pare un punto importante, dato che senza esporre i criteri tutto sarebbe possibile e arbitrario (un pò come col ddl Zan).

                                Ad esempio, mi chiedo se hanno inserito anche la denuncia fatta dall' "influencer Iconize", che dichiarò al mondo di essere stato aggredito dai "fascio-omofobi"...salvo poi scoprire che si era colpito da solo con un pesce (...) per simulare una aggressione: https://archive.vn/tLmpy

                                Oppure avranno messo anche questa aggressione sotto al colore nero nella cartina? Un bacio tra due ragazzi in un paese, assalto di indigeni "fascisti", manifestazione di solidarietà "antifa", titoloni sui media...salvo poi scoprire che l' "omofobia" nulla c'entrava: https://archive.is/WGU7I

                                O gli antifa in questione nel loro archivio hanno messo anche l'episodio dei due gay di Fregene, che raccontarono di essere stati minacciati dai "fascisti" in uno stabilimento balneare della Marina Militare solo per essersi scambiati un bacio "innocente"...peccato che l'altra campana racconti di due porcellini che, in pubblico, si stuzzicavano vicendevolmente nelle parti intime per "stimolarle" incuranti "dei bambini presenti": insomma due incontinenti maiali in vacanza: https://www.fregeneonline.com/bacio-...one-dei-fatti/

                                Quindi piacerebbe (ma anche no, in fondo chi ha tutto questo tempo da perdere?) conoscere i criteri di classificazione in basi ai quali si mettono le bandierine degli episodi "fascio" sulla piantina di questo circo chiamato Italia.
                                Last edited by Sean; 26-06-2021, 16:43:34.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


                                Commenta

                                Working...
                                X