Originariamente Scritto da The_machine
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In che modo o forma si potranno tenere simposi o dibattiti (o estendere articoli o scrivere libri o fare ricerca storica e scientifica o di qualsivoglia genere) circa l'omosessualità o le tematiche morali ed etiche connesse agli orientamenti sessuali senza incappare nei rigori della legge (se dovesse passare così come è attualmente disegnata)?
Quanto è larga o stretta la maglia della "discriminazione"? Affermare che: "l'omosessualità è contraria ai principi naturali, perchè in natura uomo e donna soltanto sono capaci di procreazione e dunque di genitorialità o affettività completa" è discriminante verso le categorie arcobaleno? Che dice sul punto il ddl Zan?
E' questo che si teme, non solo da parte del Vaticano...che ha avuto anzi il merito di porre al centro del dibattito questo grosso problema...perchè meglio risolverlo o chiarirlo prima che trovarsi poi con le sorprese.
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