Luigi Di Maio assume il suo amico Dario De Falco al ministero degli Esteri
Si tratta del compagno dei tempi del liceo a Pomigliano, in passato già suo capo segreteria a Palazzo Chigi ma rimasto senza lavoro con la fine del Conte 2. E ora lo staff del 5 Stelle costa oltre 640mila euro.
Cambiano i governi, ma gli amici non si dimenticano. Dopo essere riuscito a tenersi la sua poltrona di ministro degli Esteri anche nel governo Draghi, Luigi Di Maio ha avuto successo anche nel garantire un posto nel Palazzo a chi ormai da anni lo affianca nelle avventure romane.
Ad appena cinque giorni dall'insediamento di Mario Draghi come nuovo presidente del Consiglio, Luigi Di Maio il 18 febbraio scorso ha infatti emanato un decreto ministeriale con cui ha riportato alle sue dipendenze l'amico di gioventù Dario De Falco. Per lui alla Farnesina un posto da 80mila euro annui fino alla fine del mandato governativo con l'incarico di “Consigliere del Ministro per le relazioni esterne in ambito nazionale”.
Si tratta del terzo incarico romano per De Falco, fedelissimo di Di Maio e suo compagno al liceo classico Imbriani di Pomigliano D'Arco. Il primo incarico risale al 2018, quando De Falco venne assunto come Capo della Segreteria particolare di Di Maio a Palazzo Chigi, nello staff del vicepresidente del Consiglio del primo governo Conte: per lui un emolumento di circa 100mila euro annui.
Con la caduta dell'esecutivo gialloverde e la “perdita” dell'incarico di vicepremier per Di Maio, De Falco è rimasto a Palazzo Chigi, spostandosi nello staff del sottosegretario di Stato Riccardo Fraccaro (sempre 5 Stelle) come consigliere per le questioni istituzionali e mantenendo lo stesso stipendio di 100mila euro annui. Il passaggio al governo Draghi ha invece riportato De Falco dall'amico Di Maio, con una piccola riduzione di stipendio e un posto alla Farnesina.
Dario De Falco questa estate sembrava invece sul punto di abbandonare i palazzi romani per tornare a fare politica a Pomigliano. In un primo momento era stato infatti indicato come candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle ma, in seguito a un accordo tra pentastellati e Pd, ha fatto un passo indietro agevolando la vittoria del candidato di coalizione Gianluca Del Mastro, eletto appunto primo cittadino della città campana.
L'assunzione di De Falco porta a nove i membri dello staff di diretta collaborazione di Di Maio alla Farnesina, per un totale di circa 640mila euro annui. Una cifra sensibilmente superiore rispetto a quella spesa dei suoi predecessori alla Farnesina, come già scritto in passato dall'Espresso.
Si tratta del compagno dei tempi del liceo a Pomigliano, in passato già suo capo segreteria a Palazzo Chigi ma rimasto senza lavoro con la fine del Conte 2. E ora lo staff del 5 Stelle costa oltre 640mila euro.
Cambiano i governi, ma gli amici non si dimenticano. Dopo essere riuscito a tenersi la sua poltrona di ministro degli Esteri anche nel governo Draghi, Luigi Di Maio ha avuto successo anche nel garantire un posto nel Palazzo a chi ormai da anni lo affianca nelle avventure romane.
Ad appena cinque giorni dall'insediamento di Mario Draghi come nuovo presidente del Consiglio, Luigi Di Maio il 18 febbraio scorso ha infatti emanato un decreto ministeriale con cui ha riportato alle sue dipendenze l'amico di gioventù Dario De Falco. Per lui alla Farnesina un posto da 80mila euro annui fino alla fine del mandato governativo con l'incarico di “Consigliere del Ministro per le relazioni esterne in ambito nazionale”.
Si tratta del terzo incarico romano per De Falco, fedelissimo di Di Maio e suo compagno al liceo classico Imbriani di Pomigliano D'Arco. Il primo incarico risale al 2018, quando De Falco venne assunto come Capo della Segreteria particolare di Di Maio a Palazzo Chigi, nello staff del vicepresidente del Consiglio del primo governo Conte: per lui un emolumento di circa 100mila euro annui.
Con la caduta dell'esecutivo gialloverde e la “perdita” dell'incarico di vicepremier per Di Maio, De Falco è rimasto a Palazzo Chigi, spostandosi nello staff del sottosegretario di Stato Riccardo Fraccaro (sempre 5 Stelle) come consigliere per le questioni istituzionali e mantenendo lo stesso stipendio di 100mila euro annui. Il passaggio al governo Draghi ha invece riportato De Falco dall'amico Di Maio, con una piccola riduzione di stipendio e un posto alla Farnesina.
Dario De Falco questa estate sembrava invece sul punto di abbandonare i palazzi romani per tornare a fare politica a Pomigliano. In un primo momento era stato infatti indicato come candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle ma, in seguito a un accordo tra pentastellati e Pd, ha fatto un passo indietro agevolando la vittoria del candidato di coalizione Gianluca Del Mastro, eletto appunto primo cittadino della città campana.
L'assunzione di De Falco porta a nove i membri dello staff di diretta collaborazione di Di Maio alla Farnesina, per un totale di circa 640mila euro annui. Una cifra sensibilmente superiore rispetto a quella spesa dei suoi predecessori alla Farnesina, come già scritto in passato dall'Espresso.
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