Originariamente Scritto da marcu9
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Una donna con bambina piccola a seguito, senza disturbare, insistere o poggiare nulla sui tavoli offriva qualcosa ai tavoli piu' esterni tra quelli messi fuori (quindi, legalmente, pure fuori dal perimetro dell'attivita' commerciale). Quando le persone facevano cenno di "no", andava via senza manco dire mezza parola.
Il cameriere ha reagito alzando la voce ed insultandola con epiteti razzisti.
Mi e' stato risposto che devo comprendere il cameriere / che in quel caso e' "motivato" / che non si tratta di razzismo (ma questo non spiega la necessita' di tirarlo in mezzo il razzismo).
Mettiamola cosi: tu vai ad un colloquio di lavoro a Milano e, appena sentono il tuo accento, ti dicono di sparire via chiamandoti "terun di merda". Tu te ne lamenti mettendoli alla gogna mediatica per il trattamento ricevuto e la gente anziche' criticarli comincia a dire che non e' una questione di discriminazione, ma solo di esperienze e CV.
Spero che ora il concetto sia chiaro.
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