Originariamente Scritto da Arturo Bandini
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Tribuna politica - bw edition
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioMadonna Art...Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioCondivido molto dell'articolo. Che l'uso di droghe è in gran parte innocuo e benefico; che gli effetti negativi sono di solito ascrivibili a circostanze dannose preesistenti (problemi sociali o psicologici); e che l'atteggiamento della nostra cultura sulle droghe è irrazionale e pieno di ignoranza.
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Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioSoprattutto le ultime 2 righe sono innegabili.
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
Poi che la ganja abbia pure un uso terapeutico è noto e accettato pure dalla comunità scientifica.
Rimane giusto qualche bigotto reticente ma vabbè, pensa che in certi stati le donne non possono ancora votare e nei paesi più sviluppati lo fanno dal dopoguerra.
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L’addio di Rousseau al M5S. L’annuncio sul Blog delle Stelle: «Scelta dolorosa, ma inevitabile»
L’Associazione scrive che a fronte dell’enorme mole di debiti «non è più possibile sostenere le spese per il personale che lavora ai servizi di cui il M5S usufruisce»
Le strade tra Rousseau e Movimento 5 stelle si dividono. L’annuncio definitivo è stato dato sullo stesso blog, con il quale è stato sancito l’addio definitivo al Movimento 5 Stelle. «L’Associazione Rousseau cambia strada. La scelta è dolorosa, ma inevitabile», si legge. «In questi 15 mesi abbiamo sollecitato costantemente la risoluzione delle criticità. Per otto lunghi mesi abbiamo richiesto più volte di condividere un progetto comune con responsabilità e perimetri ben definiti dei ruoli reciproci e abbiamo proposto concretamente un accordo di partnership per rafforzare e chiarire il legame tra Rousseau e il Movimento così come indicato dagli iscritti attraverso il voto».
Parlando della situazione economica, l’Associazione scrive come a fronte dell’enorme mole di debiti cumulati dal MoVimento 5 Stelle nei confronti di Rousseau «oggi non è più possibile sostenere le spese necessarie per il personale che lavora quotidianamente ai 19 servizi di cui il MoVimento 5 Stelle usufruisce». Rousseau lamenta inoltre la decisione di omettere «di versare, già dal mese di aprile, il contributo stabilito per i servizi erogati». Per questo «questa mattina abbiamo dovuto comunicare a tutto il personale di Rousseau che siamo costretti ad avviare le procedure per la cassa integrazione», si legge nel post. «Nonostante tutto, noi seguiteremo – nel limite del possibile e per rispetto verso tutte le persone che credono nel progetto – a fare la nostra parte onorando i nostri impegni, come sempre. A tal fine, manterremo la piattaforma attiva applicando ovviamente pesanti ridimensionamenti».
Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiocerto la famiglia mulino bianco
ma come si fa a fare dei meme così di merda...
"Nel pomeriggio del 7 dicembre 1981 Beppe Grillo perse il controllo di un fuoristrada Chevrolet K5 Blazer mentre percorreva la strada militare, che da Limone Piemonte porta sopra il Colle di Tenda. Il veicolo, sei chilometri dopo "Quota 1400" vicino al confine con la Francia, scivolò su un lastrone di ghiaccio e cadde in un burrone profondo ottanta metri. A bordo con Grillo c'erano quattro suoi amici genovesi, con i quali stava trascorrendo il fine settimana dell'Immacolata. Grillo si salvò gettandosi fuori dall'abitacolo prima che l'auto cadesse nel vuoto e, contuso e in stato di shock, riuscì a chiamare i soccorsi. Tre dei suoi amici rimasti nell'auto persero la vita: i coniugi Renzo Giberti e Rossana Quartapelle, rispettivamente di 45 e 33 anni, e il loro figlio Francesco di 9 anni. Il quarto, Alberto Mambretti, 40 anni, fu ricoverato con prognosi riservata a Cuneo[220][221][222].
Tre settimane dopo l'incidente, per Grillo scattò l'incriminazione per omicidio plurimo colposo[223]. Nell'ottobre 1982 la perizia ordinata dal giudice istruttore suggerì che Grillo era colpevole di non aver fatto scendere i suoi passeggeri prima di affrontare il tratto di strada più pericoloso"
insomma una disgrazia che potrebbe capitare a chiunque di noi......e qui lo facciamo passare come un assassino. mahOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggioma come si fa a fare dei meme così di merda...
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Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggioma come si fa a fare dei meme così di merda...
"Nel pomeriggio del 7 dicembre 1981 Beppe Grillo perse il controllo di un fuoristrada Chevrolet K5 Blazer mentre percorreva la strada militare, che da Limone Piemonte porta sopra il Colle di Tenda. Il veicolo, sei chilometri dopo "Quota 1400" vicino al confine con la Francia, scivolò su un lastrone di ghiaccio e cadde in un burrone profondo ottanta metri. A bordo con Grillo c'erano quattro suoi amici genovesi, con i quali stava trascorrendo il fine settimana dell'Immacolata. Grillo si salvò gettandosi fuori dall'abitacolo prima che l'auto cadesse nel vuoto e, contuso e in stato di shock, riuscì a chiamare i soccorsi. Tre dei suoi amici rimasti nell'auto persero la vita: i coniugi Renzo Giberti e Rossana Quartapelle, rispettivamente di 45 e 33 anni, e il loro figlio Francesco di 9 anni. Il quarto, Alberto Mambretti, 40 anni, fu ricoverato con prognosi riservata a Cuneo[220][221][222].
Tre settimane dopo l'incidente, per Grillo scattò l'incriminazione per omicidio plurimo colposo[223]. Nell'ottobre 1982 la perizia ordinata dal giudice istruttore suggerì che Grillo era colpevole di non aver fatto scendere i suoi passeggeri prima di affrontare il tratto di strada più pericoloso"
insomma una disgrazia che potrebbe capitare a chiunque di noi......e qui lo facciamo passare come un assassino. mah
il bambino era di fianco a lui... ha pensato solo a salvarsi, poteva cercare di prenderlo. Per il resto, se non altro è umanamente discutibile la sua condotta, soprattutto dopo
"Vuol essere arrestato? Uccise la mia famiglia ora vada pure in cella"
«Arrestate me, invece che mio figlio Ciro». Così Beppe Grillo nel video-arringa dove difende il suo rampollo dalle accuse di «stupro di gruppo». Che il comico genovese si sia deciso a pagare davvero con la galera le sue colpe? Perché mentre Grillo si mostra alle telecamere come un padre disperato, c'è una bambina, oggi diventata donna, e una famiglia che per colpa sua piangono davvero da quarant'anni.
È Cristina Pozzi che, per la prima volta in questa intervista esclusiva, ha deciso di rivelare il proprio nome e cognome: «La cattiveria del Grillo uomo, che ha distrutto la mia infanzia e la mia gioventù ora non mi fanno più paura. Beppe Grillo ha ucciso la mia famiglia: era il 21 Dicembre 1981, io ero rimasta a casa a giocare ma mio padre Renzo, mia madre Rossana e mio fratellino Francesco non li ho mai più rivisti. Erano a bordo della jeep Chevrolet di Grillo: lui si è salvato, la mia famiglia è morta per colpa sua». La storia è nota ma ancora poco conosciuta rispetto al delitto: in quel 1981, con il comico all'apice del successo, Grillo si fece ospitare dall'amico di infanzia Renzo Giberti, 45 anni, e dalla moglie Rossana Quartapelle, 35 anni, nella loro villa in montagna a Limone Piemonte. Grillo insistette molto, dopo pranzo, per raggiungere i 3000 metri di quota con la sua nuova jeep, che aveva fatto appena arrivare dall'America. Secondo i testimoni non la sapeva guidare: sì testimoni, perché Grillo è stato condannato nel 1985 in Corte d'appello per omicidio plurimo e nel 1988 ritenuto responsabile anche dalla Corte di Cassazione. Solo lui si salvò: aprendo la portiera e lanciandosi sulla strada mentre la jeep proseguiva la folle corsa precipitando in un burrone. La condanna fu di «un anno e due mesi di reclusione con sospensione della patente di guida per eguale periodo di tempo», pena poi condonata perché era incensurato. Grillo difendendo il figlio ripete più volte che se è davvero uno stupratore deve essere arrestato, ma questo suo precedente smentisce la sua arringa. Non ha mai fatto un giorno di prigione, mentre la prigione del dolore non è stata è «condonata» alla famiglia degli uccisi.
La piccola Cristina fu adottata dalla zia Maura Quartapelle: anche lei decide di parlare per la prima volta ricordando che quella tragedia in cui perse la sorella, il cognato e il nipotino di 9 anni, ha sempre segnato la sua vita: «Non ci fecero vedere neanche i cadaveri. Ci misero due giorni e due notti per ritrovare il mio nipotino: era incastrato, a pezzi, sotto la jeep. E dire che era proprio a fianco di Grillo: giocava con una macchinina della Range Rover che Grillo stesso gli aveva regalato quel giorno. Sarebbe bastato allungare una mano e l'avrebbe salvato. Mio cognato Renzo Giberti - stimato imprenditore di Genova - lo trovarono con mezzo cervello fuori, come mia sorella, che mi dissero, era completamente irriconoscibile». «Grillo - continua Maura Quartapelle - malgrado le insistenze di mio cognato che conosceva le strade, volle per forza usare la sua jeep che guidava pochissimo. Non sapeva neanche scalare le ridotte. Quando arrivai a Limone Piemonte il giorno dopo, Grillo era già andato via: neanche una parola, una scusa: niente. Non venne neanche ai funerali a Genova e mentre sui giornali dell'epoca si diceva distrutto, dopo neanche un mese dalla morte di tre persone aveva già ripreso gli spettacoli nei teatri».
Cristina Pozzi, la bambina rimasta orfana a 7 anni, ricorda bene Beppe Grillo perché «veniva sempre a casa mia e andava a vedere il Genoa con il mio papà. Io l'ho cercato, ma invano. Volevo almeno che mi raccontasse gli ultimi attimi di vita dei miei genitori, che mi desse pace, che mi chiedesse almeno scusa. Poi con il tempo - non ho mai preteso nulla da lui e non voglio farmi pubblicità, non intendo diventare un caso mediatico - ho solo deciso, adesso che ho raccontato la verità ai miei due figli, di non vergognarmi più». «Perché Beppe Grillo - ci confessa - è stato capace, con il suo silenzio, di farmi sentire in colpa: Perché non c'ero? Perché ero rimasta a casa? Avrei potuto salvarli?».
Grillo, malgrado le dichiarazioni sui giornali del 1981 da prima pagina «Adotterò Cristina», non si è mai fatto vivo. Il dolore è sempre stato quotidiano, ma ora Cristina Pozzi non ha più paura di Beppe Grillo: «Ogni volta che lo vedo in televisione o lo sento parlare vedo un uomo - condannato dal tribunale per l'omicidio dei miei familiari - che non ha scontato neanche un giorno di galera. Adesso chiede di essere arrestato al posto del figlio? Bene: è ora che paghi la sua condanna. Sta vivendo la condanna della vita: perché prima o poi la vita ti presenta il conto e non c'è coscienza che possa sfuggire».
Veronica Pozzi ricorda la cugina che d'improvviso si ritrovò sorella: «Cristina aveva gli incubi nei primi mesi, si è portata dentro questo dolore tanto, troppo tempo. La nostra non è una vendetta o un accanirci sulle disgrazie del figlio, ma vedendo il video abbiamo ritrovato lo stesso uomo, lo stesso tentativo di far sentire in colpa le vittime. La mia famiglia è rimasta dilaniata da quegli omicidi impuniti: mio fratello Matteo è rimasto segnato da questa vicenda tanto da tentare più volte il suicidio sino alla morte». «Un politico? - conclude Cristina Pozzi -. Non lo so, non mi interessa. Mi interessa solo dire: Caro Beppe, mi hai ridotto con il tuo colpevole silenzio a essere Cristina tutta la vita. Ora sono Cristina Pozzi e sono madre di due figli splendidi». Il resto è cronaca e tribunali, ma la storia della famiglia Pozzi Quartapelle, sentita interamente al telefono, provoca i brividi. Quei brividi che la carta di un giornale non sempre riesce a trasmettere, ma quello che è evidente è che almeno una donna in Italia si è liberata definitivamente dei Grillo: Cristina Pozzi.Last edited by Arturo Bandini; 23-04-2021, 15:36:41.
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Nessuno parla di Grillo come di un assassino. Se ne parla appropriatamente come di un colpevole di omicidio.Last edited by Bob Terwilliger; 23-04-2021, 17:16:21.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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Leggi l'articolo, ne vale la pena.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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