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anche i piu insospettabili leghisti si stanno rendendo disponibili al confronto. Solo la Meloni non ne vuole sentire.
Ed a ragione direi, visto che i leghisti stanno pregando i loro politici di dire No a Draghi perche temono che la Meloni raccolga i loro cocci.
Borghi e Bagnai chiamano alla pazienza e di certo non sono due cretini: io credo che abbiano il sentore che Draghi non faccia necessariamente cio che dice la UE (Merkel) ed in questo credo che abbiano ragione.
Staremo a vedere... la domanda ora e' sola una: L'elettore di destra, ha pazienza ?
Anche la parte anti-euro della Lega per me ha capito che dopo -10 punti di pil sono finiti i tempi della polemica
Arrivato e speso il primo euro del recovery non si esce più
Draghi: 'Integrare i migranti può aiutare calo demografico'
Intervento del presidente al Brussels economic forum: 'C'è da lavorare su crediti deteriorati banche'.
Intervento del presidente della Bce Mario Draghi al Brussels economic forum. "I bilanci delle banche non sono stati riparati completamente, come dimostra l'alto stock di crediti deteriorati in alcune parti della zona euro. C'è quindi bisogno di nuovo lavoro su questi asset, e le condizioni perché ciò accada devono essere realizzate dalle giuste politiche ed autorità". "La popolazione in età da lavoro diminuirà gradualmente nella prossima decade", la crescita dell'occupazione "inizierà a decelerare in un futuro non distante, nonostante decise riforme" e "anche un'immigrazione più elevata del previsto è improbabile che sia in grado di disinnescare il declino della popolazione". Draghi è convinto che "le politiche possono temperare questi effetti attraverso l'integrazione dei migranti", ma bisogna anche "aumentare la produttività". "Nella zona euro - ha detto ancora Draghi - sono state attuate molte riforme strutturali negli ultimi anni, specialmente nei Paesi più colpiti dalla crisi. I benefici si stanno vedendo. Ma ci sono molti altri benefici a cui puntare, e molto altro va fatto".
Intervento del presidente al Brussels economic forum: 'C'è da lavorare su crediti deteriorati banche' (ANSA)
A monte di tutta la questione immigrazione in europa c'è il calo demografico,Draghi ha rappresentato e rappresenta chi muove i fili a livello gestionale del continente,già negli anni 90 si sapeva che per supplire al calo della popolazione c'era l'immigrazione tra le varie proposte..
Ovviamente hanno ragionato come tecnici e fatto i conti alla maniera macroeconomica per cui se infili tot persone nel paese X in maniera scriteriata pensavano di ottenere un incremento demografico invece hanno ottenuto i partiti anti-immigrazione al governo..(successo più o meno in tutta europa,o almeno la crescita dei suddetti partiti)
Non mi stupisce insomma una dichiarazione di questo tipo da Draghi(del 2016 comunque),fondamentalmente non gliene potrebbe fregare di meno dell'immigrazione se non per questioni macroeconomiche,ieri come oggi..
Come i vari pagliaccietti di partito che parlano di immigrazione,ballano su una narrativa e su una situazione lasciata per anni allo sbaraglio,a loro interessa in quanto funzionale al fine politico
Comunque l'immigrazione sarà una cosa accessoria,le priorità saranno altre
Ma lo ha fatto apposta andando a colpo sicuro per far arrivare Draghi,Renzi dico,saranno mesi che si muovevano in quella direzione,non è roba che capita per caso nel giro di 1 settimana se non c'è una preparazione sotto..
Renzi avrebbe fatto cadere tutto comunque
Che poi quelli che sono rimasti fottuti,i cip e ciop delle dirette,rocco e beppe,pensavano non arrivasse mai quel giorno è un altro conto
Pensavano di rimanere a fare duce e galeazzo
Il calo demografico non si risolve importando carne umana da chissà dove (perchè assieme ai corpi si portano dietro anche altro, diverse tradizioni e culture e problematiche) ma attuando politiche familiari e che favoriscano la natalità. Ne va del futuro.
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il calo demografico non si risolve importando carne umana da chissà dove (perchè assieme ai corpi si portano dietro anche altro, diverse tradizioni e culture e problematiche) ma attuando politiche familiari e che favoriscano la natalità. Ne va del futuro.
Verissimo, inoltre l'aumento demografico di per sé non serve a nulla se genera solamente nuovi poveri , come avviene nella maggioranza dei casi dei migranti, quindi per avere migliaia di nascite in più ma che avranno bisogno di aiuti e sussidi a vita non vedo che senso abbia
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Verissimo, inoltre l'aumento demografico di per sé non serve a nulla se genera solamente nuovi poveri , come avviene nella maggioranza dei casi dei migranti, quindi per avere migliaia di nascite in più ma che avranno bisogno di aiuti e sussidi a vita non vedo che senso abbia
Esatto, soprattutto considerando che con il passare del tempo i lavori con bassa qualifica andranno sempre in diminuzione, bisogna creare una nuova generazione di qualità non che sia solo numerosa
Tecnico o politico, Draghi espone il principio della competenza
A Conte i dem avrebbero proposto un collegio o la corsa a sindaco di Roma. E lui valuta anche l’offerta grillina di un posto al governo
La sala delle consultazioni a Montecitorio è silenziosa. Ma appena si apre la porta per un nuovo incontro, il premier incaricato avverte i rumori che vengono da fuori: sono le tensioni che percepisce nei ragionamenti di quanti vanno a parlargli, la loro incertezza su come andrà a finire. Il «metodo Draghi» è uguale per tutte le delegazioni. L’ex presidente della Bce fa una breve analisi sulla situazione del Paese, su una crisi che è insieme economica e sociale, scolastica e ambientale, contro la quale è necessario un approccio multidimensionale. Sui temi che non sono di sua competenza attende di ascoltare, sulle materie che gli appartengono ha una sua visione. E infatti annuncia a tutti che — dovesse ottenere la fiducia — la revisione del fisco sarà fondamentale, limitandosi per ora a illustrare la copertina del progetto. Sul resto delle riforme, prima di procedere, vorrà verificare cosa implementare e cosa scartare, per evitare la solita sovrapposizione di leggi.
Non si sente un salvatore della patria, e tiene a precisarlo quando dice che il suo approccio è umile, è quello cioè di chi inizia a vedere dall’interno cose che viste dall’esterno possono apparire deformate. Non si scopre, neppure quando le domande sono dirette. Perciò ogni qualvolta gli chiedono se i suoi ministri saranno tecnici o politici, risponde che il tratto decisivo è la competenza. Poi si dispone a prendere appunti, per accogliere proposte e suggerimenti. Un modo per conoscere e farsi conoscere, in attesa del secondo giro decisivo.
Ma c’è un limite oltre il quale s’intuisce che il tecnico è in realtà un politico. È accaduto ieri durante il colloquio con la delegazione del Pd, quando Nicola Zingaretti ha fatto presente che un programma di riforme può essere più forte se è sostenuto da una maggioranza coesa e omogenea: aveva evitato di porre veti ad altre forze politiche, aveva solo evidenziato che — con una composizione larga del governo — i provvedimenti rischiano di essere meno incisivi per effetto di inevitabili compromessi. È stato allora che, dopo averlo ringraziato, Draghi ha ricordato come la sintesi del programma spetti al premier: se la sintesi non piace, i partiti la possono bocciare. Dritto così.
D’un tratto sono apparse le colonne d’Ercole, la linea che separa le prerogative di chi è stato incaricato a formare il governo e le preoccupazioni dei partiti. Probabilmente il «metodo Draghi» sarà stato già applicato in altri incontri, di certo regolerà anche l’ultima giornata del primo giro di consultazioni. La verità è che, in attesa del secondo giro, fuori da quella stanza di Montecitorio si assiste a scene da girone dantesco. Rumori che presto raggiungeranno Draghi. Il Pd teme che la Lega possa entrare in maggioranza e confida che all’ultimo momento Matteo Salvini scarti per non lasciare campo libero a Giorgia Meloni. Se così non fosse, spingerebbe per una composizione tecnica della squadra, sapendo però che i grillini vogliono un gabinetto politico.
Mentre Draghi riceve, è tutto uno sgomitare di personaggi in cerca di poltrone. Si alimenta il mito della cartellina in cui l’incaricato terrebbe i nomi dei candidati e le alternative. Si vocifera di via vai dal Quirinale, dove ufficiali di collegamento dei partiti arriverebbero con i curricula dei candidati. Nel Pd ci si interroga sui posti, quanti, di che tipo, e se il capo del governo terrà per sé l’Economia. Appena giunge la notizia che Silvio Berlusconi ha telefonato a Draghi, Forza Italia si divide tra chi spera che il Cavaliere gli abbia consigliato una soluzione politica e chi teme che abbia indicato tecnici d’area.
C’è infine il «caso Conte», al quale il Pd avrebbe proposto la candidatura a sindaco di Roma o quella in un collegio toscano che è vacante. Il premier uscente, che è indeciso, starebbe anche valutando l’offerta grillina di entrare nel governo alla Farnesina, come aveva anticipato sul Corriere Monica Guerzoni. Sarebbe la vendetta contro Luigi Di Maio e soprattutto sarebbe clamoroso se finisse per sedersi accanto all’ex presidente della Bce. Se non altro perché ha fatto di tutto per sabotarlo. Fino alla sera dell’incarico, quando chiamò il senatore Andrea Causin, un «responsabile», per dirgli di tenere duro: «Ho il controllo del Movimento. Non voteranno la fiducia a Draghi e io tornerò al governo. Aspetta».
CorSera
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Meloni: «Non voterò per Draghi: Salvini? Anche lui escludeva il sì»
Intervista alla leader di Fratelli d’Italia: «Sarà la sentinella del governo. Sarebbe stato più facile entrare al governo: ma come potrebbe poi un elettore fidarsi di me?»
Giorgia Meloni, non è un po’ pentita? «No, perché?».
Il suo «mai» a Draghi non è stato troppo precipitoso? Si può decidere tutto sulla base della «coerenza» e non della situazione?
«Ma questo non è uno scenario che si modifica e al quale bisogna adattarsi. Si tratterebbe di tradire quello che siamo, fin dalla nostra nascita. Fratelli d’Italia fu fondato in polemica con il Pdl per l’appoggio al governo Monti. Sulla base di convinzioni profonde: non posso governare con il Pd e il M5S, dal quale mi divide tutto. E non voglio far passare per inevitabili troppe cose che non lo sono».
Quali?
«Non è vero che non è possibile andare a votare, non è vero che governando con gente con cui non si condivide nulla si possa fare bene, non è vero che un esecutivo tecnico, seppur autorevolissimo, faccia per forza meglio di uno che nasce con un mandato popolare, come la storia degli ultimi anni ci ha insegnato. La nostra non è solo una posizione di principio, è una salda convinzione».
Lei sa che restare soli all’opposizione può essere un vantaggio per intercettare la protesta, ma rischia l’isolamento, la perdita del ruolo centrale nella coalizione, forse anche della leadership.
«So benissimo quali possono essere i pro e i contro, ma so anche altre cose. Primo, che FdI non è abituata a prendere decisioni sulla base della convenienza. Secondo, che è sempre bene che esista un’opposizione in una democrazia. Lo è perfino per chi governa, e l’ho detto anche al presidente incaricato. È bene avere una sentinella, una voce libera, qualcuno che non deve seguire una linea per forza, in un senso o nell’altro. A Draghi ho assicurato che se un provvedimento ci convince ci saremo, anche se si tratterà di votare in passaggi difficili per altri. E lo faremo senza chiedere nulla in cambio».
Era così difficile appoggiare il governo? «Sarebbe stato più facile per noi entrare al governo, nessuno avrebbe potuto rimproverarci nulla, saremmo stati tutti nella stessa situazione, nessuno avrebbe potuto fare le pulci all’altro. Ma se io faccio una cosa di cui non sono minimamente convinta, contraria a quello che ho sempre sostenuto, come potrebbe domani un elettore fidarsi ancora di me? Io credo nel legame tra eletto ed elettore, non nella politica in cui si dice tutto e il suo contrario. La gente adesso sa che quello che sostengo faccio, nel bene e nel male. Sa che esiste una forza che fa quello che dice. Credo sia merce rara, oggi».
Ha deciso se votare no o astenersi?
«Non voteremo per il governo, poi il tipo di opposizione dipenderà dal quadro generale, dalla squadra, dal programma, dalla discontinuità con il governo precedente. Mi stupisce non poco che tutti gli altri dicano entusiasticamente, ed acriticamente, sì senza sapere nulla sul programma o sulla squadra: un uomo solo, seppur di grande valore, può fare molta differenza nel contesto giusto, meno in quello sbagliato».
Ma la discontinuità non l’avrebbe data un centrodestra unito dentro il governo, anziché diviso?
«No, perché anche uniti noi non saremmo stati maggioranza. Con la nostra esigua pattuglia non saremmo stati decisivi per il governo, ma potremmo esserlo dall’opposizione per il centrodestra e per gli italiani».
Però il centrodestra diviso è un fatto importante. Vi siete sentiti in queste ore?
«No, ma lo faremo, sarà utile fare un punto tra di noi prima del secondo giro di consultazioni. Sulle divisioni poi: di là si detestano e stanno insieme per necessità, noi siamo sempre stati insieme per scelta. Io penso ancora che presto andremo al governo insieme».
Se lo aspettava che Berlusconi e Salvini avrebbero detto sì a Draghi?
«Da Berlusconi me lo aspettavo, lo aveva lasciato intendere. Dalla Lega meno, lo avevano escluso, sempre che poi finisca così come sembra in queste ore...».
Salvini dice che vorrebbe «tutti» al governo.
«Eh, io invece volevo un governo con la Lega e FI...».
Non sarà che sia FI sia la Lega hanno dovuto rispondere alla propria base, partite Iva, imprenditori?
«Non giudico, so bene che esiste una spinta del Paese perché si risolvano i problemi, c’è il rischio che molte aziende chiudano, lo abbiamo perfettamente presente. Ma non crediamo che un governo con forze dalle idee opposte possa dare le risposte che il Paese chiede. Abbiamo comunque detto a Draghi che le nostre proposte in materia di contenimento del virus, sul Recovery, sulla salvaguardia dei posti di lavoro, sono a sua disposizione. E sono proposte che vengono da quei mondi, dell’impresa, del lavoro».
Crede che quello di Draghi sia un governo a tempo?
«L’impressione è che la volontà sia quella di un governo di legislatura. E non è la nostra».
Ma alla fine, c’è qualcosa che condivide con Draghi? «Ma sì, l’idea della spesa buona, degli investimenti per la crescita, temi sui quali ci troverà attenti, disponibili e responsabili. Mi auguro che su questo convinca anche Pd e M5S, che finora hanno fatto l’esatto contrario».
CorSera
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sopra una sola teca di cristallo
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il calo demografico non si risolve importando carne umana da chissà dove (perchè assieme ai corpi si portano dietro anche altro, diverse tradizioni e culture e problematiche) ma attuando politiche familiari e che favoriscano la natalità. Ne va del futuro.
Verissimo, inoltre l'aumento demografico di per sé non serve a nulla se genera solamente nuovi poveri , come avviene nella maggioranza dei casi dei migranti, quindi per avere migliaia di nascite in più ma che avranno bisogno di aiuti e sussidi a vita non vedo che senso abbia
[h=1] il «caso Conte»[/URL][/B], al quale il Pd avrebbe proposto la candidatura a sindaco di Roma o quella in un collegio toscano che è vacante. Il premier uscente, che è indeciso, starebbe anche valutando l’offerta grillina di entrare nel governo alla Farnesina, come aveva anticipato sul Corriere Monica Guerzoni. Sarebbe la vendetta contro Luigi Di Maio e soprattutto sarebbe clamoroso se finisse per sedersi accanto all’ex presidente della Bce. Se non altro perché ha fatto di tutto per sabotarlo. Fino alla sera dell’incarico, quando chiamò il senatore Andrea Causin, un «responsabile», per dirgli di tenere duro: «Ho il controllo del Movimento. Non voteranno la fiducia a Draghi e io tornerò al governo. Aspetta».
CorSera
[emoji23][emoji23][emoji23][emoji23] Quella poltrona se l'è tenuta con le unghie e con i denti ma alla fine ha dovuto cedere..colui che avrebbe dovuto finire la propria esperienza politica con il primo mandato.
Quanto piace il potere...acceca veramente.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il calo demografico non si risolve importando carne umana da chissà dove (perchè assieme ai corpi si portano dietro anche altro, diverse tradizioni e culture e problematiche) ma attuando politiche familiari e che favoriscano la natalità. Ne va del futuro.
È incredibile come questo tema sia completamente fuori dall'agenda politica. Pensiamo alle pensioni minime dei nonni ma non una parola sui giovani che guadagnano una miseria, sul tasso di fecondità ai minimi, sull'età media sempre più alta a cui si ha il primo figlio... eppure un popolo che non procrea è destinato all'estinzione
Ed i Siciliani ancora non possono oltrepassare il proprio comune.
Nuovi sbarchi a Lampedusa (06.02.21).
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Comunque non voglio difendere Crimi o Casalino sia chiaro, ma quanto sta facendo il corriere è a dir poco vergognoso.
I giornalisti sono proprio dei poveracci, "grazie" al covid 19 sono resuscitati, ma il loro destino è comunque segnato.
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
De Luca ironizza su Conte e il tavolino: «Si è pensato che volessero fare un barbecue».
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
magari politicamente non sara un gran che , ma a me strappa sempre un sorriso
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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