Tribuna politica - bw edition

[marcu9]

Covid, Arcuri: anche Moderna taglia la fornitura del 20% delle dosi | Vaccino Johnson & Johnson efficace al 66%

Delle 166mila dosi per le quali la consegna era prevista nella settimana del 9 febbraio, lʼazienda ne consegnerà solo 132mila.


Dopo Pfizer e Astrazeneca, anche Moderna ha annunciato un taglio nelle consegne di vaccino. A riferirlo è il Commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, spiegando che l'azienda "ci ha appena informato che per la settimana del 9 febbraio, delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno". Intanto Johnson & Johnson fa sapere che il suo vaccino è efficace al 66%.

https://www.tgcom24.mediaset.it/cron...NG-2BJ_-hwvKsU

[Barone Bizzio]

Fascismo e democrazia svuotata non credo sia la stessa cosa.

Da una parte posso capire che secondo alcuni il cittadino abbia poca rappresentanza, anche perché magari è proprio disimpegnato da questo punto di vista.
Altra cosa invece è la repressione con l'uso dell'autorità e della violenza. Su questo aspetto credo che al giorno d'oggi ci siano anticorpi sopratutto a causa della formazione che abbiamo avuto (anche tu Barone hai avuto questa formazione) e dello stile di vita condotto.

Adesso però non tiratemi fuori la dittatura sanitaria come contro esempio per favore.

No, non sono la stessa cosa. Uno è una particolare forma di autoritarismo, l'altra è, invece, uno stato di cose necessario ad una forma di autoritarismo che poi può attualizzarsi in un fascismo moderno o in altre forme di autoritarismo

Per me la gestione della pandemia è una forma di autoritarismo che all' inizio era legittimata e poi, come tutte le modalità di governo basate sullo stato di eccezione, diviene sempre più illegittima mano a mano che il carattere temporaneo delle misure prese ed il carattere emergenziale della situazione divengono, invece, quasi permanenti

[Françis1992]

Covid, Arcuri: anche Moderna taglia la fornitura del 20% delle dosi | Vaccino Johnson & Johnson efficace al 66%

Delle 166mila dosi per le quali la consegna era prevista nella settimana del 9 febbraio, lʼazienda ne consegnerà solo 132mila.


Dopo Pfizer e Astrazeneca, anche Moderna ha annunciato un taglio nelle consegne di vaccino. A riferirlo è il Commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, spiegando che l'azienda "ci ha appena informato che per la settimana del 9 febbraio, delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno". Intanto Johnson & Johnson fa sapere che il suo vaccino è efficace al 66%.

https://www.tgcom24.mediaset.it/cron...NG-2BJ_-hwvKsU

amazza che cul0. Cioe il nostro piano vaccinale si poggia su un vaccino efficace al 66% ed uno efficace al 60%

Ps: ma volevi posta di la immagino

[marcu9]

amazza che cul0. Cioe il nostro piano vaccinale si poggia su un vaccino efficace al 66% ed uno efficace al 60%

Ps: ma volevi posta di la immagino

Sì, ho sbagliato thread.
Sorry.

[The_machine]

Per me la gestione della pandemia è una forma di autoritarismo che all' inizio era legittimata e poi, come tutte le modalità di governo basate sullo stato di eccezione, diviene sempre più illegittima mano a mano che il carattere temporaneo delle misure prese ed il carattere emergenziale della situazione divengono, invece, quasi permanenti

Perché dici che è illegittima? Credi che non ci sia più un'emergenza legata al virus?

[Barone Bizzio]

Perché dici che è illegittima? Credi che non ci sia più un'emergenza legata al virus?

Il problema dei DPCM è che vanno come come misure temporanee per situazioni di emergenza. Se l'emergenza diventa permanente ( e sul perchè sia permanente possiamo aprire un OT gigantesco, ma lo diamo per certo) queste misure, che sono eccezionali e al limite della legalità costituzionale, perdono il loro carattere di temporaneità. Questo le rende illegittime.

In parole povere, bisognerebbe fare leggi sul lockdown anzichè Decreti Presidenziali.

Questa è una tra le tante misure al limite della legalità o chiaramente incostituzionali a cui il governo e le amministrazioni pubbliche- di qualunque colore esse siano - dovranno rendere conto

[The_machine]

Il problema dei DPCM è che vanno come come misure temporanee per situazioni di emergenza. Se l'emergenza diventa permanente ( e sul perchè sia permanente possiamo aprire un OT gigantesco, ma lo diamo per certo) queste misure, che sono eccezionali e al limite della legalità costituzionale, perdono il loro carattere di temporaneità. Questo le rende illegittime.

In parole povere, bisognerebbe fare leggi sul lockdown anzichè Decreti Presidenziali.

Questa è una tra le tante misure al limite della legalità o chiaramente incostituzionali a cui il governo e le amministrazioni pubbliche- di qualunque colore esse siano - dovranno rendere conto

Per quanto si vada avanti da 11 mesi la situazione non è stabile e la velocità di reazione gioca un ruolo importante che andrebbe perso con un decreto legge...mediando con delle opposizioni che tra l'altro, secondo me, sono interessate solo a fare opposizione.

Ad ogni modo "cui prodest?", davvero questi DPCM ti sembrano il preludio della dittatura armata (o anche non) di Conte? Per quanto ad alcuni possano risultare inefficaci nei contenuti e/o goffi, a me sembra chiaro che comunque la finalità sia quella di gestire una grave contingenza.

[Testa]

Il problema dei DPCM è che vanno come come misure temporanee per situazioni di emergenza. Se l'emergenza diventa permanente ( e sul perchè sia permanente possiamo aprire un OT gigantesco, ma lo diamo per certo) queste misure, che sono eccezionali e al limite della legalità costituzionale, perdono il loro carattere di temporaneità. Questo le rende illegittime.

In parole povere, bisognerebbe fare leggi sul lockdown anzichè Decreti Presidenziali.

Questa è una tra le tante misure al limite della legalità o chiaramente incostituzionali a cui il governo e le amministrazioni pubbliche- di qualunque colore esse siano - dovranno rendere conto

Va detto che quando uno deve rendere conto di troppe cose poi alla fine non rende conto di niente

[marcu9]

Armi: Di Maio, doveroso bloccare bombe ad Arabia e Emirati

Polemiche per la partecipazione di Renzi alla 'Davos del deserto'. M5s-Iv.





"La nostra azione di governo è ispirata da valori e principi imprescindibili. Lo stiamo facendo anche in queste ore, lavorando con serietà e impegno.

Oggi vi annuncio che il Governo ha revocato le autorizzazioni in corso per l'esportazione di missili e bombe d'aereo verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Un atto che ritenevamo doveroso, un chiaro messaggio di pace che arriva dal nostro Paese. Il rispetto dei diritti umani è un impegno per noi inderogabile. Continuiamo a lavorare seguendo la strada maestra". Lo scrive su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Proprio in questi giorni le polemiche per un colloquio di Matteo Renzi con l'erede al trono saudita, il principe Mohammed bin Salaman che ha scatenato forti critiche sui social. ''Da pacifista prima ancora che da Sottosegretario di Stato - dice il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano - sono estremamente felice del percorso fatto, insieme alla società civile e al Parlamento, per bloccare una vergogna lasciataci in eredità da Matteo Renzi ai tempi del suo mandato da Premier, la maxi commessa da oltre 20.000 bombe all'Arabia Saudita nel 2016, proprio nel momento peggiore della guerra in Yemen'', dice il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, che aggiunge ''sono felice che Rete Disarmo ci dia atto di questa scelta storica''. ''Un percorso chiuso ormai da oltre una settimana - prosegue Di Stefano - che si conclude solo formalmente oggi, con una temporalità che fa riflettere sul problema enorme ancora irrisolto del conflitto d'interessi dei nostri politici, proprio al ritorno del Senatore di Rignano da una strapagata conferenza a Riad''. ''Voglio ringraziare i professionisti della UAMA per il difficile lavoro tecnico svolto e soprattutto ci tengo a esortare ancora una volta il Parlamento a intervenire sulla legge 185/90 per migliorarla''.
"Eppure - risponde da Iv Ivan Scalfarotto - la replica fu proprio Manlio Di Stefano a venire in aula, nel giugno 2019, a chiedere a nome del Conte 1 il voto per l'embargo solo su bombe di aereo e missili e non sulle altre armi. Con la nostra maggioranza, il mese scorso, si è riparato al grave errore di allora".
"Risoluzione di revoca a prima firma Yana Chiara Ehm, iter gestito da me come delegato e da Luigi Di Maio come ministro, approvazione finale di Giuseppe Conte. TUTTI nomi espressione del M5S. O vivi di manie di protagonismo come il tuo leader o sei molto confuso". Così il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano replica alla dichiarazione di Scalfarotto sulla revoca delle autorizzazioni per l'esportazione di missili e bombe d'aereo verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/01/29/armi-di-maio-doveroso-bloccare-bombe-ad-arabia-e-emirati_96234dc2-93ab-40e2-aaf8-764874ad71f3.html

[marcu9]

Bomba o non bomba, Di Stefano smentito dalla Farnesina (a guida Di Maio)

Di Stefano attribuisce al governo Renzi vendite di armi all'Arabia Saudita. Ma le date lo smentiscono.


Nell’indecisione se tornare o no al tavolo con Matteo Renzi, dentro il Movimento 5 Stelle succede tutto e il contrario di tutto. Succede anche che il sottosegretario grillino agli Esteri, Manlio Di Stefano, dica che il leader di Italia Viva, quando era premier, firmò una commessa per la vendita di bombe all’Arabia Saudita. E succede che il suo dicastero di riferimento, la Farnesina, guidata da Luigi Di Maio, anima più pragmatica e dialogante dei pentastellati, sia costretta a smentire: “Non è esattamente come dice Di Stefano”. Tutto questo con non poco imbarazzo, sia perché si tratta di un errore storico, sia perché questo errore può far saltare una possibile trattativa tra gli ex alleati quando le consultazioni sono in corso.
Ma stiamo ai fatti. Il leader di Italia Viva giorni fa vola in Arabia Saudita per partecipare a una conferenza, previa retribuzione, durante la quale definisce questo Paese “culla” di un possibile “nuovo Rinascimento”. Eppure si tratta di un regime autoritario e oscurantista. Terreno fertile per i 5Stelle che, in piena crisi di governo, calcano la polemica. In particolare coloro che non vogliono riallacciare i fili del dialogo con Italia Viva.
L’iniziativa di Renzi riaccende quindi i riflettori sul tema della vendita delle armi al paese arabo. E qui arriviamo al sottosegretario grillino agli Esteri Manlio Di Stefano che su Facebook annuncia: “Revocata la vendita di 12.700 bombe all’Arabia Saudita autorizzate nel 2016 da Renzi. Un altro ‘affare non corrente’ che si voleva bloccare? Da pacifista prima ancora che da Sottosegretario di Stato sono estremamente felice del percorso fatto, insieme alla società civile e al Parlamento, per bloccare una vergogna lasciataci in eredità da Matteo Renzi ai tempi del suo mandato da Premier, la maxi commessa da oltre 20.000 bombe all’Arabia Saudita nel 2016, proprio nel momento peggiore della guerra in Yemen”. Poi il sottosegretario accusa Renzi di conflitto di interessi per essere andato in Arabia Saudita: “Il percorso di revoca della vendita delle armi si conclude formalmente oggi, con una temporalità che fa riflettere sul problema enorme ancora irrisolto del conflitto d’interessi dei nostri politici, proprio al ritorno del Senatore di Rignano da una strapagata conferenza a Riad”.
C’è però un problema temporale. Ovvero le date non coincidono. E inoltre un’uscita del genere rischia di far saltare anche quelle poche possibilità rimaste di dialogo tra M5s e Italia Viva. Quindi la Farnesina, guidata da Luigi Di Maio, è costretta a smentire il suo sottosegretario. “No, non è proprio così”, rispondono fonti interne alla domanda se la vendita di bombe ai sauditi sia davvero un’eredità del governo Renzi come sostiene Di Stefano. “I contratti di export di armi con alcuni Paesi – spiegano - non sono iniziati nel 2014, ma prima, quindi è tecnicamente sbagliato attribuirli a un singolo o a una singola forza politica”. E dunque, neanche a Renzi.


https://www.huffingtonpost.it/entry/bomba-o-non-bomba-di-stefano-smentito-dalla-farnesina-a-guida-di-maio_it_60143028c5b6aa4bad3388a8?ref=fbph&ncid=fcbklnkithpmg00000001&fbclid=IwAR3hY4pxxcRI3hxUke8yPT 2Zl-mcAUCLm8n6_avTow_AoORh6q7eDLMZ2QY

[M K K]

Comunque io dico fico per 2/3 mesi ,poi un tecnico fino alla fine del semestre bianco

[KURTANGLE]

La liberta maggiore che abbiamo nel 2021 rispetto a qualche decennio fa è la possibilità di poter viaggiare liberamente e a basso costo in qualsiasi parte del mondo e cosi facendo poter essere egualmente poveri, senza un futuro certo, senza valori ma con lo smartphone con internet e giga infiniti sia in Italia, sia a Londra , sia a Sydney ed in qualsiasi parti di questo meraviglioso villaggio globale

ma non è un problema di mancanza di libertà è un problema di situazione economica

[marcu9]

RIDO FINO AL 2024.


Mattarella dà l'incarico a Fico: "Maggioranza c'è, serve presto un governo"


Tocca a Roberto Fico. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il presidente della Camera per incaricarlo di mettere insieme una nuova maggioranza che sostenga il governo al termine del giro di consultazioni concluse oggi al Quirinale. "C'è una pesante crisi economica e sociale. Bisogna dare vita presto a un governo con un adeguato sostegno delle Camere. A breve prenderò un'iniziativa", ha detto il Capo dello Stato ai giornalisti alle 19. Dopo qualche minuto il portavoce Giovanni Grasso, ha annunciato che Mattarella "ha convocato Fico alle 19.30". Fico è arrivato da pochi minuti al Quirinale.

https://www.iltempo.it/politica/2021/01/29/video/mattarella-governo-incarico-fico-crisi-maggioranza-26045783/?fbclid=IwAR3lalR1AinlOaqa_GFg9qz0Mts-PDPiO2fm43bp7UwTDvvNwotAAfofuOA

[Miller]

Perché ridi?

[Barone Bizzio]

Per quanto si vada avanti da 11 mesi la situazione non è stabile e la velocità di reazione gioca un ruolo importante che andrebbe perso con un decreto legge...mediando con delle opposizioni che tra l'altro, secondo me, sono interessate solo a fare opposizione.

Ad ogni modo "cui prodest?", davvero questi DPCM ti sembrano il preludio della dittatura armata (o anche non) di Conte? Per quanto ad alcuni possano risultare inefficaci nei contenuti e/o goffi, a me sembra chiaro che comunque la finalità sia quella di gestire una grave contingenza.

I due punti sono collegati...non penso che ci sia una qualche malafede, una volontà da parte di Conte di virare verso una forma di governo autoritaria.

Semplicemente, se alle condizioni di partenza (mancanza di governabilità che, come noti anche tu, si evidenzia tra le altre cose in opposizioni estremamente ostili) ci aggiungi il fatto che la 'tecnica' o la 'competenza' primeggia sulla politica, hai come risultato una forma di governo che mira all' efficacia massima dell'azione amministrativa (almeno negli intenti, i risultati sono sotto gli occhi di tutti) a discapito dell' elemento politico di mediazione tra diritti e istanze diverse. In questo caso i tecnici sono incarnati dai virologi e dagli esperti di sanità, quindi una determinata concezione di salute deve prevalere su ogni altro diritto umano, e l'azione governativa si deve adeguare senza preoccuparsi troppo del cosidetto principio di proporzionalità.

E' comunque una tendenza che va avanti da tempo, direi dal 2011 e ha prodotto risultati anche peggiori (tipo il divieto di iscrizione scolastica per i figli dei no-vax, una barbarie dal punto di vista giuridico)