Originariamente Scritto da Virulogo.88
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Arturo, credo che tu di storia ne sappia molto.
Avresti potuto prendere la strada dell'insegnamento.
Peccato.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Per amore di verità storica, apro e chiudo velocemente questa parentesi ma mi preme offrire dei chiarimenti su alcuni post sopra.
Mussolini non voleva la guerra nel '38, quando colse uno dei suoi più grandi successi di statista con la conferenza di Monaco, dove mise al tavolo tedeschi, inglesi, francesi ecc...La guerra la volle però poco dopo che fu dichiarata, in specie non appena si avvide che i tedeschi stavano conquistando mezza Europa.
La volle lui, nonostante le opposizioni del re, di alcuni gerarchi (Ciano nel suo Diario illustra drammaticamente quei giorni e quei dialoghi col Duce), dello stato maggiore, visto che le forze armate erano assolutamente impreparate, così anche la popolazione - che difatti tributò un trionfo a Mussolini al suo ritorno da Monaco, perchè tornava con la (illusoria) pace.
Accadde però, appunto, che Hitler riuscì a penetrare nell'Europa occidentale come coltello nel burro, sbaragliando le difese francesi e riducendo in una sacca l'esercito inglese. A quel punto Mussolini ebbe il terrore di essere tagliato fuori da quella che immaginò come una facile vittoria e dunque una spartizione del bottino europeo (come non accadde all'Italia dopo la prima guerra mondiale).
A fronte dei risultati ottenuti dall'esercito tedesco, caddero (questo c'è da sottolinearlo) le resistenze ed i dubbi del monarca, dello stato maggiore, pure di Ciano (ne fanno sempre fede i Diari). Tutti si convinsero che sarebbe stata guerra breve, sacrificio minimo, risultato massimo.
E' da questo abbaglio che nasce la decisione di scendere in guerra. Questo conferma una verità: che il senno di poi è ad uso e consumo degli storici ma non ti soccorre nel mentre la Storia si svolge. Al momento della decisione (di entrare in guerra) al mondo (e non solo a Mussolini) pareva chiaro il vincitore....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggioho letto un thread di 2 anni fa in cui gli hai postato con fierezza l'abbigliamento da bici dello stato d'israele con drop che ti ha risposto con un " muori " o roba simileOriginariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
E' da questo abbaglio che nasce la decisione di scendere in guerra. Questo conferma una verità: che il senno di poi è ad uso e consumo degli storici ma non ti soccorre nel mentre la Storia si svolge. Al momento della decisione (di entrare in guerra) al mondo (e non solo a Mussolini) pareva chiaro il vincitore.
C'è da dire che da quel momento Mussolini inanellò una serie di errori, tutti causati dal non voler restare escluso dalle vittorie, come quando decise di inviare in russia 230.000 uomini con l'Armir, malgrado i tedeschi avessere detto che non avevano bisogno di aiuti su quel campo, o da tentativi di rifarsi dai precedenti fallimenti, come quando volle invadere la grecia, costringendo poi i tedeschi a toglierci dagli impicciLast edited by Arturo Bandini; 27-01-2021, 16:05:48.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiola famosa motivazione "ho bisogno solo di qualche migliaio di morti per potermi sedere al tavolo delle trattative". Anzi sembrava esserci una grande urgenza di entrare in guerra, perchè di lì a pochissimo sarebbe tutto finito con la vittoria della germania
Una feroce urgenza. Nemmeno agli italiani, probabilmente, l'idea di allargare l' "Impero" a quel punto dispiacque, dato che poi ancora vivo era nella memoria del Paese il modo fdi come si concluse il primo conflitto mondiale e di come gli alleati (Francia e Inghilterra) trattatorono l'Italia.
La decisione fu di uno, ma, a fronte degli eventi che si andavano velocemente squadernando, la volontà fu di molti, in alto come in basso....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioPenso che sottovalutiate il numero di questi personaggi in giro.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioUna feroce urgenza. Nemmeno agli italiani, probabilmente, l'idea di allargare l' "Impero" a quel punto dispiacque, dato che poi ancora vivo era nella memoria del Paese il modo fdi come si concluse il primo conflitto mondiale e di come gli alleati (Francia e Inghilterra) trattatorono l'Italia.
La decisione fu di uno, ma, a fronte degli eventi che si andavano velocemente squadernando, la volontà fu di molti, in alto come in basso.
La storia non ha insegnato, perchè lo stesso ingiusto trattamento viene ora riservato ai paesi mediterranei, con francia e germania che vogliono spartirsi l'europa privandoci della nostra sovranità in ogni contesto. E se i sovranismi e i partiti populisti avranno il sopravvento, non sarà che un ripetersi di circostanze già vissute
"La Francia [...] Non avrà, poi, a dolersi se il solco che divide attualmente i due Paesi diventerà così profondo che sarà fatica ardua se non impossibile colmarlo. Comunque si svolgano gli eventi, noi desideriamo che non si parli più di fratellanza, di sorellanza, di cuginanza e di altrettali parentele bastarde, poiché i rapporti tra gli Stati sono rapporti di forza e questi rapporti di forza sono gli elementi determinanti della loro politica"Last edited by Arturo Bandini; 27-01-2021, 16:26:18.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioAllora andiamo per punti...- Se ci atteniamo alle statisiche il 15% e' un numero enorme. Che i razzisti siano ancora meno mi pare un attimo errato, ma se la diamo per buona riferendoci solo al significato specifico della parola e' probabile che comportamenti discriminatori su base etnica siano anche superiori a quella percentuale. In Italia piu' che razzismo (quindi dire chiaramente che ci sono razzae inferiori) direi che c'e' piu' xenofobia ed una generale discriminazione di chi e' straniero.
- Francamente il fatto che chi critica Israele per le azioni che fa come stato venga considerato "antisemita" mi sembra un ingigantimento del discorso. Io (e tantissime persone che conosco) sono MOLTO critico di Israele e l'ho sempre detto molto chiaramente e, pur frequentando ambienti che qualcuno qui potrebbe definire "buonisti", nessuno mi ha mai dato dell'antisemita, ne' ostracizzato, ne' deplatformato. Mi sembra una cosa poco verosimile quella che dici e forse un qualcosa accaduta in un caso a se' ma che non e' assolutamente la regola.
- Il fatto che il fondamentalismo islamico ancora esista non vuol dire che chiudere le piattaforme dove fanno proseliti non sia utile. Si fa quel che si puo'.
- Non fare l'errore di pensare che io sia "contro" il dialogo (altrimenti non spenderei troppo tempo qui con te ). Se leggi quel gruppo saprai anche che in molte situazioni, nonostante si dia amore, comprensione e dialogo, non cambia nulla. Per alcuni o il resto della famiglia accetta di sana pianta certe teorie o anche loro sono "parte del problema" fino anche a andarsene via lasciando moglie e figli. I dialogo funziona con alcuni, ma non con tutti.
Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioPerò l'esempio che hai portato, sul quale mi troverai anche d'accordo, non penso si applichi qui. La donna è stata licenziata, a quanto si legge, solo perchè si è iscritta a quei due social. La nota pubblicata su twitter da parte dell'azienda dice grossomodo che hanno scoperto che si è iscritta a questi due social, non condonavano questa azione e hanno preso provvedimenti.
Se poi il concetto di fondo è 'non offendere nessuno sennò puoi essere licenziato' allora stiamo freschi, si può essere licenziati per una vignetta sull' Islam o su Gesù Cristo perchè un nostro collega fortemente religioso si è sentito offeso.
Ammettilo, a leggere come ha descritto la cosa lei sembra tutto un po' inverosimile.
Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza MessaggioLa Guerra d'Etiopia va vista nel contesto dell'epoca, in cui ogni potenza europea aveva un impero, e l'Italia, per riscattarsi da una secolare condizione d'inferiorità, non voleva essere da meno.
La retorica non vedeva comunque gli indigeni come inferiori da sterminare, ma da liberare e civilizzare "faccetta nera sarai italiana ti porteremo a Roma liberata dal sole nostro tu sarai baciata sarai in camicia nera pure tu".
I gas sono responsabilità quasi esclusiva del Maresciallo Graziani, che sì, era un criminale di guerra.
Di conseguenza alla guerra d'etiopia, l'italia subì le sanzioni e l'isolamento delle altre potenze europee e fatalmente fu questo a spingerci tra le braccia di hitler, l'unico che ci sosteneva.
La Storia io la conosco, tanto che al liceo il professore di storia mi portava con sè nelle altre classi per fare approfondimenti sul fascismo, si metteva su una seggiolina e io in cattedra... e non sono fantasie. Ricordo un episodio in cui mi chiese "come si chiamavano i primi fascisti?" e io dissì che non lo sapevo e lui "cosaaa? allora la tua erudizione è una montatura?" e io "mi spiace professore, so solo che si riunivano in piazza san sepolcro" e lui "allora lo sapevi, in effetti, erano i sansepolcrini"
Non importa che esiste solo una persona che ti sostiene: se quella perona e' un maniaco violento tu non ci vai.
Sorvolo di proprosito le storie sul liceo e i vari ricordi perche' lasciano il tempo che trovano. Anche io al liceo avevo 10 in storia, ma non mi sembra che sia troppo rilevante ai fini della discussione, non credi?
Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioPoi tutto quello che ho scritto si applica solamente se si crede che, collettivamente, si possa essere abbastanza maturi da gestire la competizione tra idee che è tipica della Democrazia
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioPer amore di verità storica, apro e chiudo velocemente questa parentesi ma mi preme offrire dei chiarimenti su alcuni post sopra.
Mussolini non voleva la guerra nel '38, quando colse uno dei suoi più grandi successi di statista con la conferenza di Monaco, dove mise al tavolo tedeschi, inglesi, francesi ecc...La guerra la volle però poco dopo che fu dichiarata, in specie non appena si avvide che i tedeschi stavano conquistando mezza Europa.
La volle lui, nonostante le opposizioni del re, di alcuni gerarchi (Ciano nel suo Diario illustra drammaticamente quei giorni e quei dialoghi col Duce), dello stato maggiore, visto che le forze armate erano assolutamente impreparate, così anche la popolazione - che difatti tributò un trionfo a Mussolini al suo ritorno da Monaco, perchè tornava con la (illusoria) pace.
Accadde però, appunto, che Hitler riuscì a penetrare nell'Europa occidentale come coltello nel burro, sbaragliando le difese francesi e riducendo in una sacca l'esercito inglese. A quel punto Mussolini ebbe il terrore di essere tagliato fuori da quella che immaginò come una facile vittoria e dunque una spartizione del bottino europeo (come non accadde all'Italia dopo la prima guerra mondiale).
A fronte dei risultati ottenuti dall'esercito tedesco, caddero (questo c'è da sottolinearlo) le resistenze ed i dubbi del monarca, dello stato maggiore, pure di Ciano (ne fanno sempre fede i Diari). Tutti si convinsero che sarebbe stata guerra breve, sacrificio minimo, risultato massimo.
E' da questo abbaglio che nasce la decisione di scendere in guerra. Questo conferma una verità: che il senno di poi è ad uso e consumo degli storici ma non ti soccorre nel mentre la Storia si svolge. Al momento della decisione (di entrare in guerra) al mondo (e non solo a Mussolini) pareva chiaro il vincitore.
Dittatore per dittatore, fu molto piu' intelligente e lungimirante Franco, che tenne la Spagna ben fuori dal conflitto.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioArturo, credo che tu di storia ne sappia molto.
Avresti potuto prendere la strada dell'insegnamento.
Peccato.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioPer amore di verità storica, apro e chiudo velocemente questa parentesi ma mi preme offrire dei chiarimenti su alcuni post sopra.
Mussolini non voleva la guerra nel '38, quando colse uno dei suoi più grandi successi di statista con la conferenza di Monaco, dove mise al tavolo tedeschi, inglesi, francesi ecc...La guerra la volle però poco dopo che fu dichiarata, in specie non appena si avvide che i tedeschi stavano conquistando mezza Europa.
La volle lui, nonostante le opposizioni del re, di alcuni gerarchi (Ciano nel suo Diario illustra drammaticamente quei giorni e quei dialoghi col Duce), dello stato maggiore, visto che le forze armate erano assolutamente impreparate, così anche la popolazione - che difatti tributò un trionfo a Mussolini al suo ritorno da Monaco, perchè tornava con la (illusoria) pace.
Accadde però, appunto, che Hitler riuscì a penetrare nell'Europa occidentale come coltello nel burro, sbaragliando le difese francesi e riducendo in una sacca l'esercito inglese. A quel punto Mussolini ebbe il terrore di essere tagliato fuori da quella che immaginò come una facile vittoria e dunque una spartizione del bottino europeo (come non accadde all'Italia dopo la prima guerra mondiale).
A fronte dei risultati ottenuti dall'esercito tedesco, caddero (questo c'è da sottolinearlo) le resistenze ed i dubbi del monarca, dello stato maggiore, pure di Ciano (ne fanno sempre fede i Diari). Tutti si convinsero che sarebbe stata guerra breve, sacrificio minimo, risultato massimo.
E' da questo abbaglio che nasce la decisione di scendere in guerra. Questo conferma una verità: che il senno di poi è ad uso e consumo degli storici ma non ti soccorre nel mentre la Storia si svolge. Al momento della decisione (di entrare in guerra) al mondo (e non solo a Mussolini) pareva chiaro il vincitore.
Dipingerlo come uno che si e' fatto travolgere dagli eventi, uno contro la violenza, che voleva bene agli italiani (tutti) e' una scorrettezza dettata da bias personale.
Altro grande criminale e vigliacco e' stato il re che, vedendosi marciare una folla di violenti su Roma, anziche' scacciarli e mantenere l'ordine ha pensato bene di chiedergli di formare un governo (autoritario).
Vi consiglio a tutti questo sito http://www.straginazifasciste.it/?page_id=281&lang=en
E' un database molto preciso che incorcia fonti, testi, documenti ufficiali dell'epoca ecc ecc ricostruendo con precisione le stragi nazi-fasciste in Italia, includendo date, modalita', nomi ecc ecc.
Peroccupante che ci siano persone che guardano ancora il duce con ammirazione dipingendolo in modo diverso da quello che era: un dittatore violento e senza scrupoli per ottenere cio' che voleva eliminando (fisicamente) chi si opponeva o mettava in dubbio qualsiasi cosa.
Andiamo a chiede a Matteotti che tipo di persone erano i fascisti.
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioSiamo messi non male, malissimo.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza MessaggioLa Guerra d'Etiopia va vista nel contesto dell'epoca, in cui ogni potenza europea aveva un impero, e l'Italia, per riscattarsi da una secolare condizione d'inferiorità, non voleva essere da meno.
La retorica non vedeva comunque gli indigeni come inferiori da sterminare, ma da liberare e civilizzare "faccetta nera sarai italiana ti porteremo a Roma liberata dal sole nostro tu sarai baciata sarai in camicia nera pure tu".
I gas sono responsabilità quasi esclusiva del Maresciallo Graziani, che sì, era un criminale di guerra.
Di conseguenza alla guerra d'etiopia, l'italia subì le sanzioni e l'isolamento delle altre potenze europee e fatalmente fu questo a spingerci tra le braccia di hitler, l'unico che ci sosteneva.
La Storia io la conosco, tanto che al liceo il professore di storia mi portava con sè nelle altre classi per fare approfondimenti sul fascismo, si metteva su una seggiolina e io in cattedra... e non sono fantasie. Ricordo un episodio in cui mi chiese "come si chiamavano i primi fascisti?" e io dissì che non lo sapevo e lui "cosaaa? allora la tua erudizione è una montatura?" e io "mi spiace professore, so solo che si riunivano in piazza san sepolcro" e lui "allora lo sapevi, in effetti, erano i sansepolcrini".
Poi è vero che finito il liceo passai a altri interessi per cui la mia cultura si limita all'aver letto lopera di de felice, cosa che bastava a farmi sapere più del prof
Ma ha anche senso, perche' per disporre di tonnellate e tonnellate di gas utilizzati nel conflitto - immagino fosgene, iprite e compagnia - hai bisogno di un apparato bellico e industriale alle spalle che te li produca, non e' che Graziani - criminale vero, sono d'accordo con te - li trovasse sotto i cavoli.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioSiamo messi non male, malissimo.
Cio' non cambia la situazione: Mussolini era un dittatore che e' arrivato al potere con la forza e la violenza, per poi allearsi con uno squilibrato e mandando tantissimi italiani impreparati e senza sufficente equipaggiamento letteralmente a morire.
Dipingerlo come uno che si e' fatto travolgere dagli eventi, uno contro la violenza, che voleva bene agli italiani (tutti) e' una scorrettezza dettata da bias personale.
Altro grande criminale e vigliacco e' stato il re che, vedendosi marciare una folla di violenti su Roma, anziche' scacciarli e mantenere l'ordine ha pensato bene di chiedergli di formare un governo (autoritario).
Vi consiglio a tutti questo sito http://www.straginazifasciste.it/?page_id=281&lang=en
E' un database molto preciso che incorcia fonti, testi, documenti ufficiali dell'epoca ecc ecc ricostruendo con precisione le stragi nazi-fasciste in Italia, includendo date, modalita', nomi ecc ecc.
Peroccupante che ci siano persone che guardano ancora il duce con ammirazione dipingendolo in modo diverso da quello che era: un dittatore violento e senza scrupoli per ottenere cio' che voleva eliminando (fisicamente) chi si opponeva o mettava in dubbio qualsiasi cosa.
Andiamo a chiede a Matteotti che tipo di persone erano i fascisti.
In seguito, nel suo testamento, ebbe a scrivere "Dopo la sconfitta io sarò coperto furiosamente di sputi, ma poi verranno a mondarmi con venerazione. Allora sorriderò, perché il mio popolo sarà in pace con se stesso. Il lavoratore che assolve il dovere sociale senz’altra speranza che un pezzo di pane e la salute della propria famiglia, ripete ogni giorno un atto di eroismo. La gente che lavora è infinitamente superiore a tutti i falsi profeti che pretendono di rappresentarla. I quali profeti hanno buon gioco per l’insensibilità di chi avrebbe il sacrosanto dovere di provvedere.
Per questo sono stato e sono socialista! La politica lavora sullo spirito degli uomini, che è un’entità assai difficile a definirsi, perché è mutevole.Mutevolissimo è lo spirito degli italiani. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent’anni un popolo come l’italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell’oblio. Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io. La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie. Il Fascismo ha avuto più morti dei suoi avversari e il 25 Luglio al confino non c’erano più di trenta persone.
L’umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora. Tutti i dittatori hanno fatto strage dei loro nemici. Io sono il solo passivo; tremila morti contro qualche centinaio. Credo di aver nobilitato la dittatura. Forse l’ho svirilizzata, ma le ho strappato gli strumenti di tortura.
Stalin è seduto sopra una montagna di ossa umane. E’ male? Io non mi pento di aver fatto tutto il bene che ho potuto anche agli avversari, anche ai nemici, che complottavano contro la mia vita, sia con l’inviare loro dei sussidi che per la frequenza diventavano degli stipendi, sia strappandoli alla morte."
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