Sergio Battelli, il rocker M5S con la terza media che vigilerà sul Recovery Fund.
Come titolo di studio vanta la licenza di terza media e come esperienze professionali può offrire «10 anni da commesso in un negozio di animali e chitarrista di una band rock ligure». Referenze un po’ debolucce, forse, per guidare una commissione parlamentare che si occupa di Politiche dell’Unione europea*che ora, per di più, si trova a dover vigilare sulla gestione dei fondi del Recovery Fund. Ma per Sergio Battelli, 37 anni, brillante e disinvolto deputato ligure del Movimento 5 Stelle, non è affatto un problema. «La riconferma a presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera è per me un grande onore e vorrei ringraziare tutte le forze di maggioranza e opposizione per la fiducia e la stima riposta nei miei confronti». Non si cura del fatto che, se si trova in quell’incarico, molto lo deve al suo stretto rapporto di amicizia e militanza politica con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Lo stesso che lo volle tesoriere del Movimento 5 Stelle.
Altra carica che — almeno apparentemente — mal si concilierebbe con un modesto titolo di studio, ma Battelli evidentemente è sempre stato capace di dimostrare che la fiducia nei suoi confronti era ben riposta.
Come titolo di studio vanta la licenza di terza media e come esperienze professionali può offrire «10 anni da commesso in un negozio di animali e chitarrista di una band rock ligure». Referenze un po’ debolucce, forse, per guidare una commissione parlamentare che si occupa di Politiche dell’Unione europea*che ora, per di più, si trova a dover vigilare sulla gestione dei fondi del Recovery Fund. Ma per Sergio Battelli, 37 anni, brillante e disinvolto deputato ligure del Movimento 5 Stelle, non è affatto un problema. «La riconferma a presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera è per me un grande onore e vorrei ringraziare tutte le forze di maggioranza e opposizione per la fiducia e la stima riposta nei miei confronti». Non si cura del fatto che, se si trova in quell’incarico, molto lo deve al suo stretto rapporto di amicizia e militanza politica con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Lo stesso che lo volle tesoriere del Movimento 5 Stelle.
Altra carica che — almeno apparentemente — mal si concilierebbe con un modesto titolo di studio, ma Battelli evidentemente è sempre stato capace di dimostrare che la fiducia nei suoi confronti era ben riposta.
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