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L'accoglienza costa(va) 5 miliardi l'anno, mentre la DIA afferma che la mafia fa perdere al paese circa 150 miliardi, migliaia di posti di lavoro e numerose attività che non aprono per il suddetto problema.
Ma hey! Il "male assoluto" e il focus giornaliero della popolazione e della politica sono gli sbarchi.
Sono entrambi dei problemi evidenti.
E bisogna occuparsi di entrambi.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Sono entrambi dei problemi evidenti.
E bisogna occuparsi di entrambi.
Cerchiamo di avere un minimo di priorità però in termini di dibattito pubblico e iniziative politiche, perchè mi sembra che entrambe siano invece dominate da questioni di lana caprina.
Cerchiamo di avere un minimo di priorità però in termini di dibattito pubblico e iniziative politiche, perchè mi sembra che entrambe siano invece dominate da questioni di lana caprina.
L'importante è occuparsi di entrambe le cose.
Non vedo perché l'uno possa escludere l'altro onestamente.
E' ovvio che la Mafia come tutte le altre organizzazioni criminali Italiane e non siano problemi più gravi, ma questo non significa che non ci si possa o debba occupare di altri problemi contemporaneamente.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
L'importante è occuparsi di entrambe le cose.
Non vedo perché l'uno possa escludere l'altro onestamente.
E' ovvio che la Mafia come tutte le altre organizzazioni criminali Italiane e non siano problemi più gravi, ma questo non significa che non ci si possa o debba occupare di altri problemi contemporaneamente.
No, l'importante e' partire dalle PRIORITA', cioe' quelle che hanno un impatto diretto, tangibile e deleterio sullo sviluppo della nostra economia e societa'.
Poi si gestiscono le cose piu' marginali.
Il punto e' che contemporaneamente non si ci occupa di nulla ai fatti, ma si parla sempre del solito.
Quante volte si parla nei comizi politici di immigrati e quanti di introiti persi a causa della mafia? Quante volte vengono proposte iniziative rispetto entrambe le cose? In che proporzione? Su questo forum di cosa si parla di piu' e con piu' intensita'?
Molti sono stati abituati ad avere in mente solo determinate cose, ma quando viene fatto notare si dice che tutto e' importante. Bhe, quando tutto e' importante e le priorita' son sotto sopra, allora nulla e' piu' importante e tutto è sullo stesso piano.
Questi sono i soliti modi utili solo a non far mai nulla e parlare, parlare e parlare a suon di "e allora quello?", "se non sistemiamo quello allora non possiamo far altro", "perche' si parte proprio da li e non da la'".
Lo dico in inglese prche' in italiano non saprei farlo suonare ugualmente bene: "we like to look very busy, but we end up being not productive at all."
L'Italia è con le tasche vuote. E Conte si loda per il rilancio
Il Paese è in una difficoltà economica evidente. L'economia trema e potremmo pagare un forte prezzo dalla crisi. Ma Conte tratteggia il rilancio: "Serve visione".
È il giorno che sancisce la riapertura dei confini regionali. Il 3 giugno 2020. Il lockdown, per ora, è finito. Ma è anche il giorno in cui Giuseppe Conte è chiamato a spiegare al Paese le misure che intende mettere in campo per far ripartire l’economia.
Un’economia ferita che però vuole riprendere a correre. Le imprese italiane sono in una situazione drammatica che rischia di fare da detonatore a una crisi sociale senza precedenti. A maggio (dati Confindustria) si è registrata una diminuzione della produzione industriale del 33,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Un dato leggermente migliore del -44,3% tendenziale registrato ad aprile. Questo calo comporterebbe un contributo negativo di circa 5 punti percentuali alla diminuzione del Pil nel secondo trimestre. Meno consumi e meno produzione preoccupano gli imprenditori. Questa conferenza stampa arriva il giorno dopo le manifestazioni del centrodestra e dei gilet arancioni. Finita la fase emergenziale, il governo ora è chiamato a dettare l’agenda. In una parola: riforme. È anche il giorno in cui i rumors si susseguono: il premier non sarebbe adatto a lanciare l’Italia verso la ricostruzione. Il suo futuro personale a Palazzo Chigi è minato. Lui, quasi come un alieno, si dimostra ottimista. "La situazione è sotto controllo", esordisce Conte. "I dati sulla pandemia sono incoraggianti. Il trend è in costante diminuzione dalla Lombardia alla Sicilia. La strada è quella giusta". Coglie l'entusiamo dei cittadini. La socialità ritrovata dà allegria, ma questo è il momento della responsabilità. "Abbiamo scelto di modificare le nostre abitudini di vita per evitare la diffusione del virus e ci stiamo riuscendo. Ma il Covid non è sparito. Ci sono ancora dati, seppur in calo, che dimostrano come il male sia ancora in giro". Afferma che ora dobbiamo concentrarci per promuovereil brand Italia nel mondo. "La bellezza dell'Italia è ancora in quarantena". Dobbiamo far fronte alla crisi economica. "Abbiamo stanziato ingenti cifre per poterci confrontare con l'emergenza. Bonus per autonomi e partite Iva, cassa integrazione. Ma ci sono delle pecche su cui stiamo lavorando. I ritardi e un apparato che non era pronto a un'emergenza come questa. Queste misure sono solo l'inizio: dobbiamo continuare a intervenire. Il turismo, la manifattura, lo spettacolo. Interi settori del commercio, le piccole aziende. Dobbiamo tornare con misure efficaci". Parla di rinnovare l'Italia dalle fondamenta. Dovrà essere un nuovo inizio. Cita il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Dobbiamo agire con la saggezza dei nostri padri e dei nostri nonni". L'Ue è dalla nostra parte, grazie anche al lavoro del governo. In due parole: Recovery fund. Ma si tratta di fondi che, comunque, non arriveranno presto. "Dobbiamo saper spendere questi soldi. E da qui passa la credibilità del sistema Italia. Dovremo modernizzare il Paese, incrementare la digitalizzazione, combattere l'evasione. Dobbiamo lavorare per sostenere le nostre imprese. Dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici e privati, snellendo la burocrazia. Serve una decisa transizione verso un'economia verde. Dobbiamo sostenere il diritto allo studio: più ricercatori, più studenti ben formati". Poi la giustizia. Serve una riforma che riduce i tempi dei processi. Qualcosa che possa attrarre le imprese a venire a investire in Italia. "Bisogna riformare il fisco per pagare tutti e pagare meno". Bisogna contrastare le disuguagianze. "Insomma un programma ampio che dovrà guidarci nei prossimi mesi". Il premier intende convocare a Palazzo Chigi menti brillanti, parti sociali, rappresentanti delle categorie. Aprire un tavolo a cui il leader della task force, Vittorio Colao, ha lavorato. Serve una fase di rilancio. "Ma sono consapevole che è un progetto davvero utile: richiede coraggio, lungiumiranza, visione". Infine conclude: "Oggi è partito il primo freccia rossa da Torino a Reggio Calabria. Segna l'unità del Paese. Ma c'è molto da fare. Dovremo lavorare all'alta velocità dove non esiste. Da Pescara a Lecce. Senza dimenticare il sud, la Sicilia".
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Io scommetto che l'immigrazione magari non ci arricchira economicamente ma di sicuro lo farà culturalmente.
Vuoi mettere le statue artigianali di giraffe sengalesi e i bonghi made in china con i musei vaticani e gli Uffizi ? Sei proprio un bigotto
sono già eccitato al pensiero
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Germania a tutta forza contro la crisi del coronavirus: piano da 130 miliardi di euro
Tra le misure il taglio dell'Iva dal 19 al 16 per cento, investimenti a sostegno della produzione di auto ecologiche e del trasporto pubblico e anche bonus per le famiglie da 300 euro a bambino.
Germania a tutta forza contro la crisi del coronavirus: piano da 130 miliardi di euro
„ Ci sono volute 21 ore di negoziati per mettere a punto tutti i dettagli finali ma alla fine la Grande coalizione al governo in Germania è riuscita a trovare un accordo su un mega intervento per sostenere l'economia colpita dala crisi del coronavirus.
Interventi da 130 miliardi
"Le dimensioni del piano di risanamento saranno di 130 miliardi di euro per gli anni 2020-2021, di cui 120 miliardi saranno spesi per il governo federale", ha annunciati ieri sera Angela Merkel in conferenza stampa. Si tratta di molti più soldi di quelli inizialmente immaginati, visto che prima le cifre parlavano di 80 miliardi. "Stiamo cercando di fare il meglio possibile in una situazione molto difficile", ha detto la cancelliera. L'obiettivo è sostenere la domanda interna per far fronte alla più grave recessione subita dalla Germania dal secondo dopoguerra, provocata dalla crisi del coronavirus.
L'intesa
L'intesa raggiunta tra il vice cancelliere e ministro delle Finanze, Olaf Scholz, e i presidenti di Unione cristiano-democratica (Cdu) Annegret Kramp-Karrenbauer, Unione cristiano-sociale (Csu) Markus Soeder, e Partito socialdemocratico tedesco (SpD) Norbert Walter-Borjans e Saskia Esken, prevede 57 misure di intervento.
Le misure
Si va da sgravi fiscali come il taglio dell'Iva dal 19 al 16 per cento per sei mesi, a misure di sostegno alle famiglie come il bonus una tantum da 300 euro a bambino a investimenti di 50 miliardi di euro destinati a interventi di economia Green come la promozione delle auto elettriche e l'aumento delle relative stazioni di ricarica. Sono stati, inoltre, concordati la riduzione del costo dell'energia, il sostegno ai Comuni e al trasporto pubblico, in particolare alle Ferrovie tedesche (Db). Infine, è stato raggiunto il consenso sugli elementi principali della strategia per l'idrogeno, l'attesa iniziativa del governo federale per sfruttare tale elemento come fonte di energia rinnovabile nel prossimo futuro.
I punti di attrito
Tra i punti di maggiore attrito, gli aiuti di Stato in forma di premi all'acquisto per il settore automobilistico, già in difficoltà e gravemente colpito dalla crisi del coronavirus, e il sostegno ai comuni. Esken si è opposta alla richiesta di Cdu e Csu volta a comprendere anche le auto con motore a combustione, punto su cui Kramp-Karrenbauer e Soeder hanno ceduto ottenendo in cambio però che gli aiuti ai Comuni non comprendessero l'assunzione del debito delle amministrazione da parte del governo federale e degli esecutivi dei Laender, su cui insisteva la SpD. “
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
No Luka, io non sto parlando di fuffa.
Sto parlando dell'omicidio colposo di uomini, donne e bambini per la scellerata scelta di non intervenire nel problema.
Se non ne vuoi parlare mi sta bene ma, almeno con me, usa un tono diverso.
Il tono diverso dovrebbe usarlo con tutti, non solo con te.
È più complicato di così. Il processo per appurarlo è spesso lungo e complesso. L'eventuale rimpatrio anche di più, visto che fare accordi con paesi che a stento stanno in piedi è virtualmente impossibile.
Quindi la soluzione sarebbe accoglienza
incondizionata?
Quindi la soluzione sarebbe accoglienza
incondizionata?
Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
Non e' una soluzione, ma non si puo' fare granche' a fronte dei limiti logistici, costi e mezzi a disposizione. Bisonga anche essere realisti.
O si fa cosi', con tutti i problemi del caso, o si fa finta di nulla, che non e' possibile fare per ovvi motivi.
Se avessimo tutti in tasca le soluzioni ideali questo 3d durerebbe 3 pagine. Io sarei ben contento di un intervento militare europeo in nord-africa per gestire la situazione in remoto, ma si puo' fare? Quanto costa rispetto alla situazione attuale?
E' questione di cio' che e' fattibile e cio' che non lo e' e quanto queste due opzioni sono ottimali da un punto di vista di costi/risultati.
Detto questo, ancora una volta, non dovremmo star qui ne' a parlar di questo ne' a porci il problema quando perdiamo 30-40-50 volte piu' soldi di questo specifico topic, che ha in qualche modo monopolizzato qualsiasi discussione. Nel bel paese piace tenersi occupati a parlare di piccolezze rispetto a cio' che davvero pone un freno allo sviluppo.
Sai la prima cosa che ho notato trasferendomi qui? La quantitá di trentenni in giro con bambini, a frotte. A Roma non ne vedo quasi piú di bimbi piccoli...sicuramente ha anche a che fare con i quartieri, a Roma vivo a Garbatella che é un quartiere abbastanza "anziano" mentre a Berlino sono a Schöneberg, quartiere abbastanza giovanile però...
Alla fine quando il Ministro delle Finanze dice: “We can do this because we economised well in recent years,” said Scholz. “We want to come out of this crisis with vigour.” che devi dire se non che hanno ragione?
Ho 2 coppie di amici che hanno avuto figli da poco. Entrambe ampiamente sopra i 30 anni il primo figlio. È fondamentalmente un problema di stabilità economica. Prima dei 30/35 anni spesso un figlio non è sostenibile.
Non e' una soluzione, ma non si puo' fare granche' a fronte dei limiti logistici, costi e mezzi a disposizione. Bisonga anche essere realisti.
O si fa cosi', con tutti i problemi del caso, o si fa finta di nulla, che non e' possibile fare per ovvi motivi.
Se avessimo tutti in tasca le soluzioni ideali questo 3d durerebbe 3 pagine. Io sarei ben contento di un intervento militare europeo in nord-africa per gestire la situazione in remoto, ma si puo' fare? Quanto costa rispetto alla situazione attuale?
E' questione di cio' che e' fattibile e cio' che non lo e' e quanto queste due opzioni sono ottimali da un punto di vista di costi/risultati.
Detto questo, ancora una volta, non dovremmo star qui ne' a parlar di questo ne' a porci il problema quando perdiamo 30-40-50 volte piu' soldi di questo specifico topic, che ha in qualche modo monopolizzato qualsiasi discussione. Nel bel paese piace tenersi occupati a parlare di piccolezze rispetto a cio' che davvero pone un freno allo sviluppo.
Basterebbe bloccare le varie navi ong che si occupano di raccoglie la gente in mare, le partenze subito si arrestano, è già successo.
Basterebbe bloccare le varie navi ong che si occupano di raccoglie la gente in mare, le partenze subito si arrestano, è già successo.
Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
Sei in Italia...poi qualcuno ti denuncia.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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