E’ mancato Giulietto Chiesa.
Rip
Rip
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Originariamente Scritto da Giampo93 -
Ahaha ci pensa Google Home per meOriginariamente Scritto da Sergio Visualizza MessaggioNo ti prego, quello lo fa mia madre che è vedova ed ha 137 anni
On-demand is the way.
Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triploCommenta
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Ehm.......Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioOriginariamente Scritto da Alberto84
Originariamente Scritto da debeOriginariamente Scritto da ZbigniewCommenta
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Autocorrect pensoCommenta
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Originariamente Scritto da SeanCommenta
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Ogni tanto la voglia di psicopolizia prevale e escono questi commenti borderCommenta
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Fake news?
Coronavirus, un solo ristorante aperto in Italia: quello della Camera dei deputati
Dopo due mesi riapre a Montecitorio la mensa dei deputati: pasti a 6 euro. Ma c'è chi si lamenta: "Pasta scotta e pollo scarso".
Roma, 25 aprile 2020 - Dentro la Camera dei Deputati ha riaperto i battenti l’unico ristorante in attività in un’Italia che soffre, senza poter mangiare fuori e neppure bere un caffè. Alla modica cifra di 6 euro, da ieri, la ristorazione interna di Montecitorio offre due menù, comprensivi di primo, carne e/o insalata, un frutto, acqua, pane e un contorno, in un vassoio rigorosamente incellofanato.
Cibi precotti, dunque, ma pasti veri e, per chi ne ha bisogno, anche senza glutine. Ma al deputato medio non basta, vuole di più. "Pasta scotta e collosa, bocconcini di pollo minuscoli, insalata scondita. Non mi fregano più, aspetto sera e mangio a casa", sbotta Fausto Raciti, giovane deputato dem siciliano dal palato fine.
Il suo collega di partito, Emanuele Fiano si dice invece soddisfatto del "cibo che è decente e dignitoso", ma poi si lancia nel paragone storico: "La scena è tristissima, una via di mezzo tra le file del pane in Urss e il regime nordcoreano. Sediamo tutti distanti, uno per tavolo, non ci sono camerieri né cuochi".
I ristoranti riaperti, in realtà, sono due: quello dei deputati – di solito possono portare un ospite, ma non certo di questi tempi, assai ben fornito, al piano Aula, dietro il guardaroba – e quello dei dipendenti, che si trova al piano meno uno, detto basamentale. Orari contingentati (dalle 12 alle 15), come anche le presenze: al pari dell’Aula, si entra a scaglioni (prima dalla A alla I, poi dalla L alla Z) e bisogna rispettare l’ovvio "criterio di distanziamento interpersonale".
La notizia la dà per prima l’Ansa con un lancio che aveva sollevato ondate di gioia incontenibile: "Finalmente si mangia!", il grido degli onorevoli di ogni colore costretti, da due mesi, cioè da quando è iniziato il lockdown, a ‘mendicare’ pasti dai colleghi romani, a tempestare di telefonate Deliveroo, a portarsi la ‘schiscietta’ (panino, in milanese) da casa (lo fa il deputato di Leu, Nicola Fratoianni). Perché "anche il cestino che ci danno fa schifo", sbottano diversi deputati.
L’alternativa, infatti, era sfamarsi con il cestino che, in questi mesi, la Camera ha fornito ai suoi famelici deputati. Solo che il cestino (due panini non particolarmente imbottiti, un frutto e un’acqua) che i deputati consumavano alla modica cifra di 5 euro non è stato ritenuto "decoroso". Troppe le scene, riprese anche su Instagram, di deputati che addentavano il panino in Transatlantico o in cortile d’onore.
Da qui, la scelta di riaprire il ristorante, ma il risultato è modesto. "Meglio il cestino!", è già il grido di molti che hanno consumato il vassoio o ascoltato i resoconti dei colleghi. Cestino batte ristorante, dunque. Però, il più furbo di tutti resta Giacomo Portas, leader dei Moderati e iscritto a Italia viva, che si fa portare i pasti dal mitico Fortunato al Pantheon, ristorante privilegiato dei politici della Prima Repubblica. E ha trovato persino dove farsi fare il caffè: alla Tazza d’Oro.
Originariamente Scritto da SeanCommenta
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I partigiani non sono stato un fenomeno solo italiano, erano presente in ogni paese caduto sotto il controllo tedesco. Si macchiarono di alcune colpe, compresi attentati contro i nazisti che causarono rappresaglie sulla popolazione inerme. Ebbero un'importanza solamente simbolica nell'esito delle vicende belliche, non hanno liberato niente. Poi il macabro teatrino di piazzale loreto... Tutto sommato penso di poterli giudicare negativamente da un punto di vista morale.Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
D'altro canto, nonostante la loro irrilevanza ai fini della liberazione, nonostante la loro ignominia, solo in italia -in francia non c'è la stessa retorica sulla resistenza- si è voluta far passare alla storia la menzogna della liberazione ad opera dei partigiani.
Sul versante opposto c'erano e camice nere di salò: ragazzi spesso protervi e crudeli, ma che avevano dalla loro la purezza dell'ideale, perchè al contrario dei partigiani, loro sapevano di essere lì a combattere senza speranza, e che a breve avrebbero perso tutto, vita compresa. Solo per non tradire un ideale che avevano imparato a amare fin da bambini, seguendo l'ultima illusione che il duce gli mostrava, quella della bella morte (a cui lui si sottrasse)Commenta
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Originariamente Scritto da SeanCommenta
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A dir poco disgustato dal discorso di Conte...
Troppo lungo ed a tratti confuso, sempre poco comprensibile, sempre con imbarazzanti auto-elogi, sempre col cenno che l'Europa ci guarda ed altre cagate (esticazzi?).
Inoltre trovo a dir poco assurdo il fatto che ci siano ancora delle norme estremamente restrittive nonostante ci siano diverse Regioni con dei numeri a dir poco irrisori.
Sempre peggio.
La vedo sempre più nera.Originariamente Scritto da SeanCommenta
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Originariamente Scritto da huntermasterOriginariamente Scritto da luna80Commenta
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Originariamente Scritto da SeanCommenta
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NON faceva parte dei grullini e NON stava avendo (ancora)contatti con gli esponenti del movimento...ovvio no??Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza MessaggioCommenta
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