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con "lo abbiamo votato" intendevo dire che i nostri politici (rappresentanti) lo hanno fatto, mi sono spiegato male sorry.
Sisi ho capito,ti domandavo dove lo hanno votato,in parlamento?
Riformulo,i nostri rappresentanti hanno votato in parlamento i vari trattati prima di firmarli?
In questo caso si, ma se sono speculazioni perche' le sostieni come se fossero realta' oggettive?
Tantovale meglio non lanciare accuse su chi avrebbe fatto meglio se non si hanno i mezzi per misurare quell'ipotetico risultato. Altrimenti si parla solo per lamentarsi del nulla.
Ripartiamo dall'inizio. Stavo solo dicendo, in riferimento alla tua risposta sulla responsabilità del voto del popolo, che in quel caso specifico, nel bene e nel male, il popolo non ha avuto responsabilità. Tutto il resto l'hai detto tu.
ho altra percezione, ma ammetto che non posso dirmi conoscitore di under 25, di loro però noto che danno per scontato tante cose che sono frutto della UE. Io antieuropeismo lo trovo molto forte nella fascia tra i 45 e i 55, ma lo vedo associato ad un voler tornare ad una età dell'oro di fine anni 80 e inizio 90.
Esatto. Metterei la mano sul fuoco che se un giorno l'Italia uscisse da EU o questa sparisse, tantissimi che oggi ci sperano piangeranno lacrime amarissime comprendendo che tante cose che apprezzavano e che davano per scontate, anche banali come viaggiare senza passaporto e visti, erano frutto della EU.
Anche io lo vedo maggiormente tra la gente di mezza eta' che vuole tornare a 30-40 anni fa. In pratica questa gente spera che in un mondo che si potenzia sempre di piu' verso il futuro, noi torniamo a decenni fa. Una versione "fashion" del termine "arretratezza", con tutto quello che ne consegue.
Ripartiamo dall'inizio. Stavo solo dicendo, in riferimento alla tua risposta sulla responsabilità del voto del popolo, che in quel caso specifico, nel bene e nel male, il popolo non ha avuto responsabilità. Tutto il resto l'hai detto tu.
Ok, ottimo. Quindi?
Sembrava tu avessi sottointeso che "se il popolo avesse avuto responsabilita' e scelto il proprio governo, le cose magari sarebbero andate meglio".
Invece stavi solo dicendo, non e' andata bene, ma in quello spcifico caso non era un risultato del voto del popolo, pero' non si puo' nemmeno dire che era responsabilita' di Monti e quindi stiamo parlando del niente.
Sisi ho capito,ti domandavo dove lo hanno votato,in parlamento?
Riformulo,i nostri rappresentanti hanno votato in parlamento i vari trattati prima di firmarli?
penso di sì, dico penso perchè una serie di accordi e trattati prevedono il passaggio in parlamento, non so darti indicazioni specifiche però.
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Esatto. Metterei la mano sul fuoco che se un giorno l'Italia uscisse da EU o questa sparisse, tantissimi che oggi ci sperano piangeranno lacrime amarissime comprendendo che tante cose che apprezzavano e che davano per scontate, anche banali come viaggiare senza passaporto e visti, erano frutto della EU.
Anche io lo vedo maggiormente tra la gente di mezza eta' che vuole tornare a 30-40 anni fa. In pratica questa gente spera che in un mondo che si potenzia sempre di piu' verso il futuro, noi torniamo a decenni fa. Una versione "fashion" del termine "arretratezza", con tutto quello che ne consegue.
Ci siamo abituati nel giro di qualche giorno a stare serrati in casa,figurati quanto sarebbe drammatico dover fare un passaporto
Una tragedia..
Sembrava tu avessi sottointeso che "se il popolo avesse avuto responsabilita' e scelto il proprio governo, le cose magari sarebbero andate meglio".
Invece stavi solo dicendo, non e' andata bene, ma in quello spcifico caso non era un risultato del voto del popolo, pero' non si puo' nemmeno dire che era responsabilita' di Monti e quindi stiamo parlando del niente.
Quindi non sempre il popolo merita conseguenze dell'operato di un eventuale governo di cani. Come, probabilmente, nel caso dei greci.
Io al contrario vedo che l'euro-scetticismo o l'antieuropeismo monta soprattutto nei giovani, e continuerà a crescere mano a mano che la memoria della seconda guerra mondiale sfuma e che viene meno una giustificazone valida per l'esistenza dell' UE (l'anticomunismo in un territorio 'supervisionato' dagli Stati Uniti). E' normalissimo che accada cosi. Migliaia di anni di storia non li rimpiazzi a suon di propaganda per fortuna
Il fatto che a tutti sfugge e' che l'esistenza dell'EU molto unita e' particolarmente importante in questo periodo storico per motivi che potrebbero cambiare per sempre le nostre vite. L'esistenza EU non e' una cosa ormai superflua perche' ha gia' svolto una funzione che ormai non e' piu' necessaria. Anzi, adesso le minacce sono esterne, le quali finanziano anche minacce interne, per motivi che non dovrebbero sembrare casuali.
Quindi non sempre il popolo merita conseguenze dell'operato di un eventuale governo di cani. Come, probabilmente, nel caso dei greci.
Pero' il popolo ha contribuito per anni e anni a politiche di corruzione, sprechi, raccomandazioni, indebitamento ecc ecc. Tutti fattori che hanno direttamente aggravato la crisi ancora di piu' di quello che sarebbe stata.
Tutti gli anni '90 la crescita economica italiana era la meta' della media europea e gli sprechi come se piovessero. Colpa di chi? Sono nodi passati che vengono al pettine quelli. Quelle sono tutte colpe nostre.
Non di Monti, non della EU e manco della crisi del 2008. E' una condizione che abbiamo creato noi nel tempo, la quale ci ha presentato il conto nel momento peggiore, come sempre accade.
E' come dire che uno che negli anni e' diventato obeso mangiando a sbafo, poi anni dopo deve fare un' operazione al cuore e viene informato che a causa dell'obesita' corre gravi rischi. Poi ce la prendiamo con il medico se l'operazione non va nel migliore dei modi per una condizione di fondo (obesita') creata da noi, sapendo benissimo che se avessimo vissuto una vita diversa avremmo avuto molto meno problemi di salute e, forse, avremmo evitato pure l'operazione al cuore.
Pero' il popolo ha contribuito per anni e anni a politiche di corruzione, sprechi, raccomandazioni, indebitamento ecc ecc. Tutti fattori che hanno direttamente aggravato la crisi ancora di piu' di quello che sarebbe stata.
Tutti gli anni '90 la crescita economica italiana era la meta' della media europea e gli sprechi come se piovessero. Colpa di chi? Sono nodi passati che vengono al pettine quelli. Quelle sono tutte colpe nostre.
Non di Monti, non della EU e manco della crisi del 2008. E' una condizione che abbiamo creato noi nel tempo, la quale ci ha presentato il conto nel momento peggiore, come sempre accade.
E' come dire che uno che negli anni e' diventato obeso mangiando a sbafo, poi anni dopo deve fare un' operazione al cuore e viene informato che a causa dell'obesita' corre gravi rischi. Poi ce la prendiamo con il medico se l'operazione non va nel migliore dei modi per una condizione di fondo (obesita') creata da noi, sapendo benissimo che se avessimo vissuto una vita diversa avremmo avuto molto meno problemi di salute e, forse, avremmo evitato pure l'operazione al cuore.
Quindi è colpa mia per il mal governo degli anni 90 anche se ero troppo piccolo per votare.
Quindi è colpa mia per il mal governo degli anni 90 anche se ero troppo piccolo per votare.
Senza offesa, ma stai facendo un discorso infantile e senza senso.
La colpa era di chi c'era prima e, ovviamente, le conseguenze delle cose si protraggono nel tempo. Altrimenti non e' mai colpa di nessuno, non ci sono mai conseguenze negative e viviamo tutti in un mondo fatato.
Anche a me dispiace che il mondo non sia perfetto e che tutti non paghino solo ed esclusivamente le conseguenze delle proprie dirette azioni ma A) non e' possibile B) fa parte dei rischi di "vivere", nel vero senso della parola.
Io ho amici stanno lasciando UK sapendo che la Brexit danneggera' il futuro per i figli ancora minorenni. E' giusto? Certo che no, ma "c'est la vie".
Senza offesa, ma stai facendo un discorso infantile e senza senso.
La colpa era di chi c'era prima e, ovviamente, le conseguenze delle cose si protraggono nel tempo. Altrimenti non e' mai colpa di nessuno, non ci sono mai conseguenze negative e viviamo tutti in un mondo fatato.
Anche a me dispiace che il mondo non sia perfetto e che tutti non paghino solo ed esclusivamente le conseguenze delle proprie dirette azioni ma A) non e' possibile B) fa parte dei rischi di "vivere", nel vero senso della parola.
Io ho amici stanno lasciando UK sapendo che la Brexit danneggera' il futuro per i figli ancora minorenni. E' giusto? Certo che no, ma "c'est la vie".
Sto dicendo che al giorno d'oggi c'è un tale scollamento tra classe politica e popolo che non riesco a dare la colpa a quest'ultimo. Quando come leader ti ritrovi Di Maio, Salvini e Renzi, che fai?
Sto dicendo che al giorno d'oggi c'è un tale scollamento tra classe politica e popolo che non riesco a dare la colpa a quest'ultimo. Quando come leader ti ritrovi Di Maio, Salvini e Renzi, che fai?
Siamo sicuri che ci sia tutto questo scollamento? Io penso invece che questo continuo "incollamento e scollamento" lo facciano gli italiani stessi, cambiando sponda continuamente. In Italia la politica e' come la moda: dura una o due stagioni e poi viene schifata chiedendosi come si ci sia potuti vestire cosi'.
Prima gli italiani hanno acclamato Renzi, che doveva essere il rottamatore della vecchia politica, poi hanno acclamato Di Maio, che era il "cambiamento" ed un vero uomo del popolo che guida il popolo. Adesso abbiamo Salvini, unico eroe senza macchia che davvero pensa al benessere degli italiani e che ha il coraggio di combattere contro i complotti che tutto e tutti ci fanno alle spalle. Nel momento in cui Salvini andra' al governo si schiantera' nel giro di pochi mesi e, qualora non lo facesse, rompera' i coglioni per un paio di anni per poi cedere il posto al prossimo "cavallino vincente", mentre lui diventa per sempre il fenomeno "pop-trash" che gia' e', come Belusconi prima di lui.
Questo "incollamento-scollamento" e' anche dovuto al fatto che tutti questi individui, specialmente Salvini e Di Maio, in questi anni hanno portato avanti la retorica che le soluzioni fossero semplici ed immediate, ma tenuteci nascoste, rispondendo a tutto "arrivo io e in due mesi e' fatta". Ovviamente adesso il popolo ignorante quando non vede risultati mirabolanti entro qualche mese vuole subito votare di nuovo, scegliendo a tentoni il prossimo leader che lancia soluzioni semplici a problemi complessi.
Tutto questo in un circolo vizioso di cui io, personalmente, non vedo la fine e su cui ho perso ogni speranza.
La nostra non e' politica, ma moda passeggera gestita da influencers che si fanno gossip e dissing tra loro, tutti con le proprie marchette, slogan e canzoncine.
Berlusconi: soldi, fregna e capacita' di farla franca.
Di Maio: Uomo del popolo che dimostra che tutti possono farcela e che lui e' "uno di noi"
Salvini: madonne, salami, pasta al forno la domenica, "non sono razzista ma", lavoro sempre e la gente mi ferma per strada per dirmi che sono un grande.
Renzi: Giovane e moderno, ben vestito e con la parlantina, che vuole un paese ggggggggiovane, che fa finta di essere "uno di noi".
E diciamolo cazz0, agli italiani questo tipo di "politica" piace moltissimo. Ci sbavano proprio dietro e lo si vede benissimo dai social, che promuovono la cosa che piu' amano gli italiani: le fazioni e il campanilismo.
Non mi ributto in questo carnaio che è andato per la tangente con gente che si sputa addosso sentenze, dimenticando di prima fissare le regole del gioco e capire di che si stia parlando. State facendo un mischione a caso.
Mi permetto solo di dire, perché è il mio campo e perché mi affascina, che quello che hai detto Barone sulla lingua è giusto ma in maniera molto meno netto di come lo poni tu. L'identificazione linguistica è molto meno chiara e molto più sottile, e non è più partecipe del sentimento di comunità. O meglio lo è fintanto che la comunicazione è possibile, la lingua madre ha perso il suo stato privilegiato nonostante mantenga tutto il suo potere.
In Europa ormai tutti i giovani e moltissimi meno giovani parlano inglese e questo basta a porre le basi per sentimenti comunitari (spesso minati poi da percezioni legate alla madre lingua).
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