Che sia stato sylvester?
L'angolo del disagio nostalgico
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioqua si apre un discorso interessante: le cose che ricordiamo con rimpianto e nostalgia, ci appaiono così poetiche proprio perchè appartengono, ormai, solo alla nostra memoria, e noi le rivorremmo qui, come se con sè potessero portare il tempo in cui esse erano. Ma appena quelle cose le abbiamo tra le mani, appena assumono un aspetto concreto, la loro magia svanisce.
E' stato così quando ho comprato il libro di fiabe su cui mia nonna mi insegnò a leggere: il disegno in copertina, che ricordavo vagamente, e i racconti, erano molto meno belli di come ricordassi; e il campeggio in cui andai da bambino, qualche estate fa l'ho voluto rivedere, ma se prima lo ricordavo con romantica nostalgia, essendoci tornato da adulto l'ha normalizzato e i particolari che erano sfumati, appena li ho potuti definire, sono diventati insignificanti.
E così sarà per questo lego, che mio padre mi aiutò a montare. Quando ripeterò il rituale (ma non è lo stesso di allora, e sono i mattoncini che tenni in mano allora, quelli che davvero vorrei!) subito dopo perderà il suo valore, che esisteva dentro di me, molto più di quanto possa esistere nella scatola che mi aspetta nella stanza accanto.
Una volta, in un fantasy, il protagonista riuscì a far sprigionare dalla spada un'enorme magia per aver la meglio sul nemico.
Alla fine del romanzo si scopre che la spada non aveva in sé alcun potere, era stato il ragazzo a rendere la spada magica e non viceversa.
Quello che voglio dire è che forse la magia non stava in quel giocattolo che nulla aveva di fatato...
ma in te.
In quei noi, bambini, rimasti da qualche parte ad aspettarci.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Inviato dal mio SM-G998B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Tette avanti.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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E niente, non ce la faccio
troppi ricordi...
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"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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Il ciuffo di Brandon rimane un mistero tipo piramidiOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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