S.R.L vendita, passaggio di proprietà......cosa succede hai dipendenti?

[Testa]

un amicone lavora in un bar (srl appunto) e a breve il titolare "venderà" ad altri l'attività; non sapendone mezza dell'argomento mi ha chiesto lumi, solo che anch'io di ste cose qua non è che sia un pozzo di scienza.
Ma confido nell'onniscienza di BW....
dicevo,... che succederà hai dipendenti, hai loro contratti? ( lui lavora lì da anni, ha un contratto "pre-Renzi")
Qualora il dipendente si licenziasse, o non venisse "confermato", chi gli liquiderà il TFR?
come conviene muoversi in questi casi?

Zenchiu

[DinoComo]

Ai dipendenti, togli un paio di h và.

[Testa]

Ai dipendenti, togli un paio di h và.

no

[DinoComo]

Ah ok.

[Shiinoby]

un amicone lavora in un bar (srl appunto) e a breve il titolare "venderà" ad altri l'attività; non sapendone mezza dell'argomento mi ha chiesto lumi, solo che anch'io di ste cose qua non è che sia un pozzo di scienza.
Ma confido nell'onniscienza di BW....
dicevo,... che succederà hai dipendenti, hai loro contratti? ( lui lavora lì da anni, ha un contratto "pre-Renzi")
Qualora il dipendente si licenziasse, o non venisse "confermato", chi gli liquiderà il TFR?
come conviene muoversi in questi casi?

Zenchiu

i dipendenti fanno parte dell'azienda, le cessioni di quote e tutte le compravendite che riguardano la proprietà di una società, non incidono sul rapporto contrattuale subordinato.

Vi può poi essere una riorganizzazione aziendale che prevede dei licenziamenti ma solo per giusta causa e cioè ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa (c.d. giustificato motivo oggettivo) o un inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del prestatore di lavoro (c.d. giustificato motivo soggettivo.

il trasferimento non costituisce di per sé motivo di licenziamento, ma diciamo che se chi rileva la Srl (ovviamente non nel brevissimo periodo), vuole fare il tuo amico il modo lo trova

[Testa]

i dipendenti fanno parte dell'azienda, le cessioni di quote e tutte le compravendite che riguardano la proprietà di una società, non incidono sul rapporto contrattuale subordinato.

Vi può poi essere una riorganizzazione aziendale che prevede dei licenziamenti ma solo per giusta causa e cioè ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa (c.d. giustificato motivo oggettivo) o un inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del prestatore di lavoro (c.d. giustificato motivo soggettivo.

il trasferimento non costituisce di per sé motivo di licenziamento, ma diciamo che se chi rileva la Srl (ovviamente non nel brevissimo periodo), vuole fare il tuo amico il modo lo trova

intanto grazie per la risposta, al di la delle H in più.

quindi in teoria, a meno che non si manifestino i "giustificati motivi" di cui sopra, dovrebbe continuare a lavorare alle medesime condizioni attuali ....in pratica, il nuovo proprietario, come ha già peraltro ventilato, può rivedere tutte le posizioni ( licenziare i "contratti scomodi" - leggi i più stabili e onerosi - in primis)
Diciamo che un'azienda con 3 dipendenti può fare quasi quello che vuole....
e in caso il lavoratore non accettasse le nuove condizioni contrattuali proposte, da chi verrebbe pagato il TFR?

[Shiinoby]

intanto grazie per la risposta, al di la delle H in più.

quindi in teoria, a meno che non si manifestino i "giustificati motivi" di cui sopra, dovrebbe continuare a lavorare alle medesime condizioni attuali ....in pratica, il nuovo proprietario, come ha già peraltro ventilato, può rivedere tutte le posizioni ( licenziare i "contratti scomodi" - leggi i più stabili e onerosi - in primis)
Diciamo che un'azienda con 3 dipendenti può fare quasi quello che vuole....
e in caso il lavoratore non accettasse le nuove condizioni contrattuali proposte, da chi verrebbe pagato il TFR?

non può licenziare senza giusta causa e non può nemmeno obbligare i dipendenti a passare da un full time ad un part time.
sia per licenziare che per cambiare contratto devono sussistere giustificati motivi e documentati: decremento della produzione, rifiuto da parte del dipendete ad essere trasferito presso un'altra sede ecc. ovviamente giustificati motivi documentati reali perché in caso contrario se azzarda un licenziamento senza una giusta causa basta recarsi ad un sindacato e il giudice del lavoro lo sistema per le feste.

x il TFR dipende da come si accordano le parti in fase di cessione dell'azienda, possono stabilire che il TFR venga liquidato dal cedente insieme a tutti i ratei, ferie e permessi non goduti ecc. oppure si stabilisce che TFR e ammennicoli vari (che per il cedente sono un debito), vengano trasferiti all'acquirente che in questo caso sarà poi tenuto a corrispondere il dovuto ai dipendenti in fase di cessazione del rapporto.

[Testa]

non può licenziare senza giusta causa e non può nemmeno obbligare i dipendenti a passare da un full time ad un part time.
sia per licenziare che per cambiare contratto devono sussistere giustificati motivi e documentati: decremento della produzione, rifiuto da parte del dipendete ad essere trasferito presso un'altra sede ecc. ovviamente giustificati motivi documentati reali perché in caso contrario se azzarda un licenziamento senza una giusta causa basta recarsi ad un sindacato e il giudice del lavoro lo sistema per le feste.

x il TFR dipende da come si accordano le parti in fase di cessione dell'azienda, possono stabilire che il TFR venga liquidato dal cedente insieme a tutti i ratei, ferie e permessi non goduti ecc. oppure si stabilisce che TFR e ammennicoli vari (che per il cedente sono un debito), vengano trasferiti all'acquirente che in questo caso sarà poi tenuto a corrispondere il dovuto ai dipendenti in fase di cessazione del rapporto.

approfitto della sapienza e della pazienza....

ma nel "gioco" delle due parti cedente-cessionario, il lavoratore può entrarvi?
cioè può chiedere ( e pretendere) che gli venga pagata la quota di TFR relativa al periodo pre passaggio di proprietà?
il senso sarebbe quello di mettere "al sicuro" almeno una parte di tesoretto, nell'incertezza della futura gestione

grazie ancora

[Shiinoby]

approfitto della sapienza e della pazienza....

ma nel "gioco" delle due parti cedente-cessionario, il lavoratore può entrarvi?
cioè può chiedere ( e pretendere) che gli venga pagata la quota di TFR relativa al periodo pre passaggio di proprietà?
il senso sarebbe quello di mettere "al sicuro" almeno una parte di tesoretto, nell'incertezza della futura gestione

grazie ancora

No,
però nulla gli vieta di chiedere informazioni al suo attuale datore di lavoro.

se poi ha il sentore cosi forte che la futura gestione andrà male e/o vorrà farlo fuori (anche se non è cosi facile, vanno messe in atto tutte una serie di operazioni con un consulente del lavoro molto bravo e dotato di due belle balls), può parlare con l'attuale datore di lavoro, chiedere che il suo TFR venga liquidato prima della cessione (nel rogito di cessione verrà dichiarato che il TFR e il resto sono stati liquidati), dopodiché se ne sta un paio di mesi con la nuova proprietà e poi siccome se volessero licenziarlo non sarebbe cosi faceli e oltretutto x mandarlo a casa dovrebbero pagare un contributo di licenziamento allo Stato (determinato in base all'anzianità lavorativa del dipendente), gli fa una bella proposta in denaro (es. mi date X e vi do le dimissioni ovviamente dando le dimissioni perderebbe la disoccupazione),
oppure mi licenziate mi date X e io vi garantisco che non impugnerò il licenziamento (che sicuramente sarà illegittimo), e per garantire il datore vanno a firmare il licenziamento in sede sindacale

comunque c'è l'utente Zbi che si occupa proprio di queste cose ed è molto più ferrato di me, che ho una leggera infarinatura, in quanto all'interno del mio studio la parte del lavoro è seguita da uno dei miei soci

[Testa]

Mi sembra comunque che possa già dare all' amicone più che "sommarie informazioni"
Farò un figurone

[Shiinoby]

ottimo sono contento.
comunque consiglio personale digli di farsi due parole con l'attuale datore, sicuro una quadra la trovano

[Zbigniew]

Quello che dice Shiino è tutto giusto nella sostanza. In questo caso però alcune informazioni date sono non necessarie e, chiaramente senza intenzione, potrebbero forviare.
Se ben capisco, è il punto focale di tutto, c'è una cessione di quote di una SRL. Questo non integra la fattispecie del trasferimento d'azienda. Ovviamente la persona che paga, l'uomo da cui si ricevono le direttive, il "capo" sarà un altro, ma il datore di lavoro non cambia: è e resta la società.
Quindi, il rapporto di lavoro tra il tuo amico e il datore di lavoro (la SRL) non viene modificato in niente dal passaggio di proprietà delle quote.
Chi dovrà eventualmente corrispondere il TFR è e resta la società, senza possibilità che quanto precedentemente maturato sia chiesto al precedente titolare. Eventualmente si chiederà un anticipo del TFR alla società che potrà, se vorrà, darlo.
Ogni rivendicazione sarà fatta sempre e comunque verso la società. Se ci sono conflitti su stipendi arretrati, ore non pagate, etc., sarà sempre alla società che si dovrà chiederne conto.
La società non potrà in nessun caso modificare le condizioni di lavoro aldilà di quanto non potesse già prima (poteva e può cambiare il giorno di chiusura del bar, non poteva e non può abbassare il livello del dipendente o diminuire la retribuzione). Il dipendente, come prima, potrà essere licenziato solo in presenza di giusta causa o giustificato motivo. La tutela per il licenziamento illegittimo, per i dipendenti di aziende fino a 15 dipendenti, non è stata variata dal jobs act.

Si capisce, chiaramente, che il cambio di proprietà faccia fibrillare il tuo amico. Quello che si può consigliare è di fare correttamente e immediatamente presente se ci fossero retribuzioni arretrate, per le quali sarà comunque obbligata al pagamento la società, ma che potrebbero, per quanto siano un diritto, essere fonte di disguidi o tensioni.
Accertarsi, questo è consiglio generale, della correttezza dei conteggi delle buste paga precedenti e di quelle successive al passaggio di proprietà.
Inoltre, uno dei punti più critici, sarà da fare attenzione a quelli che sono gli accordi non scritti preesistenti al passaggio (accordi, su una retribuzione supplementare in nero, per esempio, che è abbastanza comune nei pubblici esercizi). Su questo, non risultando niente di scritto, la società potrebbe rifiutarsi di continuare a comportarsi nello stesso modo, e se questo non è accettabile dal tuo amico, sarà necessario poter provare l'esistenza di patti non scritti/prassi consolidate per richiederne la corresponsione (questo accadrà ovviamente solo nel momento di rottura del rapporto, altrimenti, vien da sé, è prevedibile cosa succederebbe mandando al nuovo proprietario una raccomandata da parte di un sindacato).
Il rapporto di lavoro in una piccola azienda è comunque poco stabile di per sé, il passaggio di proprietà non modifica le tutele, che rimangono tenui.
Per le preoccupazioni sul TFR, sarà magari il caso di far controllare le buste paga così da accertarsi che da queste il TFR risulti dovuto per intero. Poi, sia mai ci fosse un fallimento, se non dovesse essere pagato potrà comunque entrare in gioco il fondo di garanzia INPS. Ma solo sulle somme accertate.

[Testa]

grazie a tutti