Juve Campione:godooooooooooooooooo..........

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  • Steel77
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    Goleada sotto la neve
    18 01 2004


    Una sfida d’altri tempi chiude il girone d’andata della Juventus. In un Delle Alpi imbiancato da una copiosa nevicata, la squadra di Lippi batte un Siena mai domo per 4-2 e gira a 39, staccato di 3 lunghezze dalla Roma. E’ la giornata di Del Piero, autore di una tripletta (due su rigore). Di Trezeguet l’altra rete bianconera. Doppietta di Ventola per gli ospiti.

    Finisce in modo suggestivo il girone d’andata della Juventus. La gara con il Siena, valida per la 17ª giornata, ultima prima del giro di boa, si gioca sotto una copiosa nevicata che copre Torino e tutto il Delle Alpi. Una situazione che non si vedeva dal dicembre 2002, quando si disputò il match di Champions League con il Basilea, vinto 4-0 dai bianconeri. Alcuni di quei protagonisti scendono in campo dal primo minuto della sfida con il Siena. Marcello Lippi opta per un undici con Buffon in porta, difesa con Birindelli, Ferrara, Montero e Zambrotta, centrocampo con Camoranesi, Conte e Appiah, Nedved accompagna le punte Trezeguet e Del Piero.

    Si entra regolarmente in campo (con fari accesi, righe rosse e pallone arancione fluorescente per migliorare le cose), ma la neve gioca un ruolo importante sull’andamento della gara: controlli difficoltosi, problemi di corsa e passaggi rasoterra praticamente banditi. Ogni rimbalzo è un’insidia: se ne accorge Buffon, costretto a respingere a fatica un tiro da fuori di Delli Carri al 5’. Lo stesso difensore si rende protagonista, dall’altra parte del campo, 10 minuti dopo, nell’azione che porta però al vantaggio juventino. Fallo netto su Conte, Bolognino concede il rigore che Del Piero insacca: è il 15’.

    Il vantaggio bianconero addormenta un po’ il match. Gli ospiti non riescono quasi mai ad arrivare dalle parti di Buffon e anche le scorribande juventine non portano effetti. Intanto Trezeguet e Taddei vengono ammoniti, entrambi per falli di mano. Ma al 36’, improvviso, ecco il raddoppio della squadra di Lippi: traversone da sinistra di Zambrotta, acrobazia di Trezeguet che anticipa un difensore e insacca di esterno destro. Prima del riposo, ammonizione anche per Flo.

    Ripresa. Papadopulo prova subito a cambiare soluzioni offensive mandando in campo Ventola per Chiesa. Anche Lippi è costretto a un cambio, dopo 3’ minuti. Si fa male Birindelli: entra Tudor. Il tema della gara non cambia: ospiti sempre alla ricerca di un gol che riapra la gara e bianconeri in contropiede. Al 10’ gran discesa di Nedved che si procura una punizione dal limite: il tiro di Del Piero è alto. Al 13’ nuovo rigore per la Juve. Del Piero fa tutto bene e va giù in area, steso da D’Aversa. Bolognino fischia e il capitano firma la sua doppietta e il 3-0. Che diventa un poker e tris personale al 19’. Del Piero si invola e non perdona Rossi.

    Minuto 20, tre cambi sul terreno di gioco. Escono Appiah per Tacchinardi, Delli Carri e Guigou per Lazetic e Menegazzo. Ormai il match è definitivamente in archivio, con oltre mezzo tempo d’anticipo. Al 25’, rigore anche per il Siena per fallo di Buffon su Lazetic: batte Ventola che trova il 4-1. Ultimo cambio: esce Conte, ancora una volta tra i protagonisti e lascia il posto a Iuliano. Al 35’ Ventola firma la sua doppietta realizzando il 4-2 al termine di un’azione personale. La sfida torna ad aprirsi, anche perché la Juve gioca praticamente in 10, con Ferrara fermo in mezzo al campo per problemi muscolari. Nel finale gli ospiti sfiorano anche il clamoroso 4-3. Finisce così. La Juve chiude bene il girone d’andata, gira a 39 (record per i bianconeri) e resta incollato alla Roma. Sarà un ritorno tutto da godere.

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    • Steel77
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      Del Piero: “Sono in buon momento”
      18 01 2004


      Circa sei anni. Tanto è passato dall’ultima volta che Alessandro Del Piero ha segnato una tripletta. Anzi da una doppia tripletta. Stagione 1997/98, prima in campionato (giorno 21 dicembre nel 5-2 sull’Empoli), poi in Champions League (1 aprile, nell’indimenticabile 4-1 sul Monaco in semifinale). Sempre al Delle Alpi, come oggi. Tre gol al Siena per spazzare via definitivamente qualche critica ingenerosa di troppo, ma soprattutto per permettere alla Juve di proseguire la caccia alla Roma. “Più sereno? Ma io lo ero anche prima.
      Quando esci dal campo dopo che non sei riuscito a dare quello che si vuoi, sei sempre rammaricato. L’importante è non perdere di vista quello che è l’obiettivo finale e non soffermarsi su una singola partita sbagliata.
      Ora credo di essere in un buon momento, preferisco pensare che le cose stanno andando al meglio per me, ma soprattutto per la squadra. Comunque nelle ultime tre settimane le sensazioni sono sempre state positivi. Oggi sono contento e lo è anche Trezeguet per il suo gol. La sconfitta dell’Inter? Sono ovviamente sorpreso del risultato di Milano, è l’ennesima dimostrazione che in Italia non si può dare nulla di scontato”.

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      • pantera78
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        Originally posted by Steel77
        Del Piero: “ La sconfitta dell’Inter? Sono ovviamente sorpreso del risultato di Milano, è l’ennesima dimostrazione che in Italia non si può dare nulla di scontato”.
        e a fine intervista Del Piero fa questa faccia:

        oh ****!

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        • Steel77
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          Originally posted by pantera78
          e a fine intervista Del Piero fa questa faccia:

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          • MISTER X
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            • Dec 2000
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            l'Inter ormai è la barzelletta d'Italia....

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            • Steel77
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              A Roma alla pari
              01 02 2004


              Missione compiuta. Dopo la sconfitta della Roma a Brescia e alla vigilia del posticipo di domenica prossima all’Olimpico, vincere con il Chievo era fondamentale. E la squadra di Lippi non ha fallito. Questa volta non è stata la solita saga del gol, ma un 1-0 sofferto contro gli ostici veronesi. Gol partita di Camoranesi, uno dei migliori in campo, al 10’ del primo tempo su imbeccata di Trezeguet. Bianconeri e giallorossi ora appaiati, anche se a –5 dal Milan. Intanto mercoledì arriva l’Inter per la semifinale d’andata di Coppa Italia.

              Prima sfida del girone di ritorno al Delle Alpi, dove a far visita alla Juventus c’è il Chievo. E il match è sinonimo di spettacolo, visti i precedenti: due gare a Torino, 12 gol realizzati. Veronesi quindi impegnativo banco di prova per una Juve che cerca a tutti i costi i tre punti per arrivare a pari punti allo scontro dell’Olimpico in programma nel prossimo turno.

              Sono passati quattro mesi e mezzo dalla sfida del Bentegodi (vinta 2-1 grazie a Legrottaglie e Trezeguet), ma Marcello Lippi ripropone esattamente lo stesso undici di partenza: Buffon (eletto in settimana miglior portiere del mondo) tra i pali, difesa con Thuram, l’ex Legrottaglie, Montero e Zambrotta, centrocampo con Camoranesi, Tacchinardi e Appiah, Nedved a sostegno di Trezeguet e Del Piero.

              La rete segnata all’andata, davanti ai suoi ex compagni, sprona Legrottaglie a riprovarci anche al Delle Alpi. Dopo 7 minuti, Del Piero si procura una punizione e la indirizza a centro area dove la testa del barese crea non poco scompiglio, prima che sulla ribattuta Zambrotta non costringa Marchegiani all’intervento. Il gol è comunque rinviato solo di tre minuti. Lancio di Appiah, intelligentissimo tocco di testa di Trezeguet a smarcare Camoranesi a tu per tu con Marchegiani: tocco sotto dell’italo-argentino e Juventus in vantaggio. Per Camoranesi, ex Verona, un gol al sapore di derby. Il vantaggio non ferma la smania dei bianconeri che al 20’ sfiorano il raddoppio con una delle proverbiali cannonate di Nedved che l’estremo giallo blu salva con una grande parata. Al 29’ cross di Del Piero da sinistra e colpo di testa di Trezeguet che Marchegiani blocca. E proprio la giornata di Mauro German Camoranesi: il gol scatena l’esterno che regala numeri alla platea, come al 35’ quando si porta a spasso mezzo Chievo prima di cercare il filtrante per Trezeguet. Il primo tempo si chiude in pratica qui, con la Juventus meritatamente in vantaggio grazie al gol di Camoranesi.

              Ripresa. Squadre invariate rispetto alla prima frazione e Juve subito pericolosa dopo pochi secondi con Del Piero che viene fermato con le maniere forti al limite. Al 3’ l’occasione per il raddoppio arriva da palla ferma, corner di Nedved e dopo il colpo di testa di Montero nessuno riesce a ribadire in rete. Bianconeri in campo con il giusto atteggiamento. All’11’ il primo cambio per gli ospiti con Semioli al posto di Luciano. E un attimo dopo sono i bianconeri ad andare vicini al raddoppio con un colpo di testa di Del Piero parato da Marchegiani che blocca proprio sulla linea.

              Al 17’ prima sostituzione anche per i padroni di casa con Nedved che lascia il posto a Conte. Un minuto dopo, destro da fuori di Trezeguet e palla a lato di un soffio. Proprio il francese lascia il posto a Di Vaio a 23’. Il nuovo entrato si mette subito in luce con una combinazione con Del Piero, prima che la difesa ospite sbrogli. Intanto contromossa di Del Neri che cambia l’attacco: fuori Sculli (altro ex), dentro Pellissier. I primi veri brividi per Buffon arrivano al 28’ su un colpo di testa all’indietro di Montero che sorvola di poco la traversa. I veronesi iniziano a crederci e si fanno vedere sempre più spesso nella metà campo bianconera.

              Minuto 32’: altro colpo di testa di Montero davanti a Buffon e sfera ancora fuori di poco. Ultima mossa del Chievo: Amauri per Cossato. Ma la Juve è pericolosa in contropiede: lancio di Tacchinardi per lo scatto di Di Vaio che si presenta davanti a Marchegiani ma il suo tocco esce di un soffio. Al 36’ si esauriscono i cambi con Pessotto per Thuram. Al 40’ è ancora Di Vaio a partire, approfittando dello scontro tra due difensori, ma un altro veronese riesce a rientrare in tempo. Al 44’ grande chance per gli ospiti con Semioli che schiaccia di testa da posizione invitante ma Buffon para. Il portiere, il migliore al mondo, salva in uscita su Amauri in pieno recupero. Il triplice fischio finale di De Santis suggella una vittoria sofferta ma fondamentale. Proprio alla vigilia del match di domenica prossima in casa della Roma. E giallorossi e bianconeri partiranno alla pari.

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              • Steel77
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                Lippi: “Due obiettivi centrati”
                01 02 2004


                Per continuare la rincorsa alla vetta, la gara interna con il Chievo era di quelle da vincere a tutti i costi. Ancora di più dopo la battuta d’arresto patita dalla Roma a Brescia, alla luce dello scontro diretto della prossima settimana all’Olimpico. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La sesta consecutiva contro la formazione di Del Neri. E’ un Lippi quindi soddisfatto quello che lascia il Delle Alpi: “Oggi avevamo due obiettivi, vincere e dimostrare a noi stessi che siamo capaci di giocare in maniera più concreta che spettacolare. Contro una squadra come il Chievo c’è sempre da soffrire, in Serie A gli avversari non ci stanno mai a perdere, l’importante è che non abbiamo rischiato quasi nulla. Milan in fuga? Due mesi fa eravamo imbattibili noi, il mese scorso lo era la Roma, oggi il Milan. Sta giocando bene e vincendo tanto, ma mancano tanto partire. Ora la Roma? No, ora l’Inter, perché noi mercoledì abbiamo la Coppa Italia e al contrario di altri che sono fuori, per noi non è un fastidio dover affrontare questa competizione. Alla Roma penseremo subito dopo, sarà una sfida importante, ma non certamente decisiva

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                • goku77
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                  Domenica sarà durissima ma io sarà all'olimpico a fare il tifo!!!!

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                    • PLAYA de CANCUN MEXICO - (MILANO)
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                    domenica ci vuole almeno un pareggio...se perdiamo siamo fuori dalla corsa scudetto !

                    LoVe......and pEAce....

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                    • Steel77
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                      Pari il derby delle emozioni
                      04 02 2004


                      E’ stato il Derby d’Italia delle emozioni. Juventus e Inter impattano 2-2 nel primo atto della semifinale della Coppa Italia e rimandano il discorso qualificazione al match di Milano in calendario il 12 gennaio. Ad Adriano, autore di una doppietta, risponde Di Vaio con un gol per tempo. Ripresa scoppiettante. Tre pali per i bianconeri, due per i nerazzurri. Espulso Toldo, Juve vicina al 3-2 in un finale convulso con gli ospiti ridotti in 10.

                      Coppa Italia, penultimo atto. Dopo Siena e Perugia, la Juventus se la vede con l’Inter. Al Delle Alpi c’è l’andata delle semifinali, in attesa del match di ritorno in programma a San Siro tra 8 giorni. I bianconeri ci tengono ad onorare la manifestazione e il 10° successo nella manifestazione è il migliore degli stimoli. Ma alle porte c’è anche il grande scontro di domenica sera all’Olimpico con la Roma. Quindi Marcello Lippi lascia a riposo molti dei protagonisti del successo con il Chievo. Legrottaglie, Thuram e Trezeguet non sono convocati. Del Piero, Nedved, Tacchinardi, Camoranesi, Buffon e Montero sono in panchina, insieme al giovane russo Boudianski.

                      In campo va un undici composto da Chimenti in porta, difesa a tre con Ferrara, Tudor e Iuliano, centrocampo con Pessotto e Zambrotta esterni, Appiah, Maresca e Conte in mezzo, le punte sono Di Vaio e Miccoli.

                      Tutte le ottime premesse della vigilia per una gara altamente spettacolare sono subito accontentante. Neppure 7 minuti e siamo già sull’1-1. Vantaggio ospite con Adriano che, scattato sul filo dell’off-side, riceve da Recoba, controlla e batte Chimenti. Risposta immediata dei bianconeri che impattano al primo colpo.

                      Lancio di Miccoli per Di Vaio, Toldo esce e allontana ma colpisce Maresca. Miccoli riprova il tocco dentro e questa volta l’attaccante romano non perdona: 1-1.

                      Le reti non fermano le emozioni e il divertimento continua. Al 9’ Chimenti si rifà sul brasiliano e salva alla grande in uscita. Ma dall’altra parte Toldo riesce a fare ancora di meglio togliendo dall’angolo una formidabile girata di Iuliano destinata al gol. Intanto l’Inter perde subito Farinos infortunato: entra Okan. Al 28’ ci prova Maresca a sorprendere Toldo fuori dai pali, ma la conclusione è alta. Al 33’ nuovo vantaggio interista. Ancora Adriano, puntuale nella deviazione di testa su cross da sinistra di Recoba. La Juve prova a reagire, ma il 2-2 è solo sfiorato. In particolare al 37’ quando un tocco di Zambrotta per Di Vaio viene mandato in corner. Prima della fine, su una palla che rimbalza davanti a Toldo, nessuno juventino riesce a toccare in maniera vincente. La prima frazione si chiude con l’Inter avanti 2-1.

                      Ripresa. Lippi opera subito la staffetta: fuori Zambrotta e dentro Camoranesi. L’italo-argentino, match winner con il Chievo, prende la sua solita posizione a destra e Pessotto scala a sinistra. Il nuovo entrato ci mette subito tanta verve e regala un paio di numeri al pubblico del Delle Alpi procurandosi una punizione dal limite: batte Maresca, pizzica Tudor e palo pieno. Al 7’, proprio come nel primo tempo, potrebbe arrivare il 2-2, ma questa volta Di Vaio non trova la porta a tu per tu con Toldo. Due minuti dopo è Stankovic ad avere la palla buona ma mette a lato il diagonale. Al 13’ Inter ancora vicina al tris con un colpo di testa di Okan che scheggia la traversa.

                      Al 18’ la sorte sorride due volte ai bianconeri. Prima un sinistro di Adriano finisce sul palo. Sul proseguo dell’azione, Miccoli arriva a tu per tu con Toldo che tocca di mano fuori area e viene espulso. Entra il secondo portiere Cordaz per Recoba, proprio mentre Del Piero sostituisce Conte. Il gioco riprende con la punizione dal limite: batte Miccoli e altro palo. Almeno il conto dei legni è di 2-2. Ma al 24’ il pari arriva. Tocco di Ferrara in profondità e inserimento vincente di Di Vaio che risponde ad Adriano. Mancano 20 minuti e con un uomo in più i bianconeri ora ci credono.

                      Al 32’ Miccoli prova a sorprendere Cordaz da piazzato, ma il neoentrato è ben piazzato. Lippi gioca il tutto per tutto. Toglie Ferrara e mette Nedved. E il Pallone d’Oro sfiora subito il 3-2 con un gran diagonale sinistro su imbeccata di Miccoli. La Juve spinge e cerca in tutti i modi il 3-2. Al 41’ si accende una mischia davanti a Cordaz, ma la difesa sventa. Al 43’ dagli sviluppi di una punizione di Nedved, il pallone colpisce un’altra volta i legni della porta nerazzurra. Al 45’ altra mischia in area ma non la sfera non vuole proprio entrare. Dopo tre minuti di recupero, Bertini fischia la fine e sancisce il 2-2. Tutto rimandato tra 8 giorni a San Siro.

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                      • Steel77
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                        Se Aspetto Mr X Faccio Notte!!!

                        Che impresa a San Siro!
                        12 02 2004
                        <TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 valign="top"><!-- Ref Image 14189 --><TBODY><TR><TD></IMG></TD><TD width=15> </TD></TR><TR><TD class=caption> (La Presse)</TD><TD width=15> </TD></TR></TBODY></TABLE>L’aveva detto, Marcello Lippi: “Andremo a Milano a giocarcela”. Per andare in finale di Coppa Italia ci voleva un’impresa e a San Siro è arrivata. Dopo il 2-2 dell’andata a Del Piero, e soprattutto quattro giorni dopo la sfida dell’Olimpico, la Juventus ritrova se stessa, batte l’Inter e vola in finale. Per estromettere i nerazzurri ci vogliono rigori. Finisce 2-2 anche al Meazza. Vantaggio nerazzurro con Adriano, pareggio di Tudor a fine primo tempo. Nella ripresa espulsione di Corboda, gol partita di Del Piero e pari di Adani al 94’. Dal dischetto bianconeri impeccabili e Chimenti fantastico su Vieri. Il 17 marzo e il 13 maggio le date del doppio scontro con i biancazzurri. E domenica c’è la Reggina per riprendere il cammino in campionato.



                        Otto giorni dopo, Inter e Juventus si ritrovano di fronte per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. Si parte dal 2-2 del Delle Alpi e si cerca la rivale che andrà a contendere alla Lazio il trofeo nazionale. Il risultato dell’andata costringe i bianconeri ad andare a San Siro a vincere. Lippi lascia comunque inizialmente in panchina le bocche da fuori Trezeguet, Del Piero e Nedved. Dentro un undici con Chimenti in porta, difesa a tre con Ferrara, Legrottaglie e Montero, centrocampo con Zambrotta e Pessotto sulle fasce, Appiah e Tudor in mezzo, Maresca a fare da sostegno a Miccoli e Di Vaio.



                        Dal Delle Alpi a San Siro, ma la sfida parte nella stessa maniera. Juve a provarci ma Inter a colpire. Dopo un colpo di testa di Miccoli deviato da Fontana e un destro di Maresca uscito non di molto, i padroni di casa passano. E’ il 6’ quando Adriano fugge sul filo dell’off-side, salta Chimenti e insacca. Subito grandi emozioni, a cui si aggiunge il cambio obbligato a cui è obbligato Zaccheroni che manda in campo Van Der Meyde per l’infortunato Cannavaro. Lo svantaggio non abbatte la squadra di Lippi che tra il 10’ e il 12’ va tre volte alla conclusione con Di Vaio, Miccoli su punizione e Ferrara in rovesciata: tutti out di un soffio. Il primo quarto d’ora va in archivio con l’Inter avanti nel punteggio, ma con una Juventus più che mai viva.



                        Al 18’ altre due occasioni di marca bianconera, sempre con Maresca nelle vesti di suggeritore. Prima è Zambrotta ad essere anticipato per poco, subito dopo Tudor mette alto da centro area. Al 22’ l’Inter si riaffaccia dalle parti di Chimenti e solo il palo dà manforte sul sinistro di Vieri. Due minuti dopo è ancora Ferrara a tentare da azione d’angolo ma ancora una volta pallone alto. Ci prova anche Montero, segno di una Juve che va a caccia del gol un po’ con tutti i suoi effettivi. Poco prima della mezz’ora, Di Vaio trova lo spazio per staccare a centro area, ma il suo colpo di testa finisce tra le braccia di Fontana. Al 34’ è ancora una volta Zambrotta a creare scompiglio a destra e sul suo traversone Di Vaio viene contrastato da Cordoba che mette in corner. Incredibile il canovaccio della gara: la Juve crea gioco e l’Inter crea occasioni. E al 37’ una staffilata di Kily Gonzales colpisce in pieno la traversa. Al 39’ altra girata di Montero da calcio piazzato ma conclusione debole.



                        Prima della fine del tempo, Marcello Lippi vuole giocare il tutto per tutto e manda dentro Trezeguet al posto di Montero. Chiaro l’intento di sfruttare le moltissime palle alte arrivate dalle fasce, in particolare quella di destra. Ma prima che il francese possa entrare in campo, Tudor pareggia insaccando una splendida azione orchestrata da Miccoli. E prima di rimettere in gioco, Trezegol fa il suo ingresso, ma invece dell’uruguaiano a lasciargli il posto è proprio il croato autore del gol, leggermente acciaccato. Il primo tempo finisce così in parità ma dopo 45’ e più di grandi emozioni.



                        Ripresa. Si riparte con una terza sostituzione: Pasquale per Kily Gonzales nell’Inter. E Juve di nuova proiettata in avanti e su un primo centro di Miccoli, è Adani ad anticipare tutti sfiorando quasi l’autorete. Dopo una fase di calma, inconsueta per la sfida, è Vieri a provarci di testa ma la sfera finisce a lato. Un attimo dopo terzo e ultimo cambio per Zaccheroni che toglie nuovamente Van Der Meyde e butta nella mischia Emre. E Lippi risponde buttando dentro il Pallone d’Oro Pavel Nedved al posto di Pessotto. Manca circa e mezz’ora e la Juve ci prova. Lo si capisce dal terza e ultima sostituzione: Del Piero al posto di Di Vaio. Ora Zambrotta è di nuovo a sinistra, come Miccoli. E la carte Nedved dà subito frutti: prima entrata del ceco da sinistra e fallaccio di Cordoba che viene espulso.



                        Ora le emozioni arrivano anche per le decisioni arbitrali. Tutto San Siro chiede un rigore per intervento di Montero su Emre, ma il turno ci è platealmente buttato. Al 25’ Del Piero ha la palla buona ma la girata viene messa in corner da Fontana e dal tiro dalla bandierina ci prova anche Legrottaglie. La Juve ci crede più che mai e ogni pallone che arriva dalle parti dell’area nerazzurra potrebbe essere quello buono per il sorpasso. Splendida la combinazione del 33’ con tutti i nuovi entrati: sponda di Nedved, velo di Trezeguet e tiro di Del Piero deviato in ancora in corner. Ma proprio dalla bandierina nasce il meritato vantaggio: Miccoli centra e Del Piero insacca di testa sul primo palo. L’Inter non molla e al 38’ Vieri manda sopra la traversa da con una botta da fuori. Sembra fatta, ma quando mancano pochi secondi alla fine del 5° minuto di recupero l’Inter pareggia con Adani al termine di un’azione rocambolesca. E’ il 2-2 che manda le squadre ai supplementari.



                        Vige la regola del “Silver gol” che garantisce almeno altri 15 minuti di gioco. I bianconeri sono sempre 11 contro 10 e da copione cercano di fare ancora la partita. La prima occasione è con Nedved, ma il suo tiro viene rimpallato. Al 5’ è ancora Trezeguet a cercare i compagni, in questo caso Miccoli: pallone ancora rimpallato. Da corner Juve ancora pericolosi con Legrottaglie ma Fontana salva. Al 9’ è Miccoli a tentare direttamente da calcio piazzato, ma il pallone finisce alto di pochissimo. Intanto giallo per Ferrara che, già diffidato, salterà il prossimo incontro, sperando sia la finale con la Lazio. Al 13’ anche Appiah prova la botta da fuori ma un piede nerazzurro mette ancor in corner. Finisce anche il primo tempo supplementare. Sempre 2-2, la Lazio deve ancora aspettare il nome dell’avversaria da affrontare in finale.



                        Si torna in campo subito dopo il cambio di campo e i padroni di casa vanno subito vicini al vantaggio, ancora con Adani, il cui colpo di testa viene salvato quasi sulla riga da Del Piero. Al 5’ sul traversone di Ferrara si avventa Trezeguet la cui girata di testa finisce però a lato. Come a lato termina una botta di Del Piero da fuori. Intanto oramai le squadre sono 10 contro 10 perché Trezeguet zoppica per un problema alla coscia sinistra. Al 7’ esterno destro di Nedved e Fontana ci arriva in allungo. Al 10’ destro di Miccoli che però arriva smorzato dalle parti dell’estremo nerazzurro. Ormai è un assedio e su un centro di Ferrara è Zanetti a mettere la testa per anticipare Del Piero.



                        Il risultato non si schioda. Si va ai rigori. Come a Manchester e a New York. E proprio come in Supercoppa, bianconeri assolutamente impeccabili dal dischetto: Del Piero, Maresca, Nedved, Legrottaglie e Miccoli, semplicemente perfetti. E grande merito ad Antonio Chimenti che para l’ultimo tiro di Vieri. Ora la Lazio. In campo il 17 marzo e il 13 maggio.

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                        • Punk84
                          agitato non mescolato
                          • Jul 2002
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                          come che IMPRESA?
                          chi ha scritto st'articolo, faccia un passo indietro e te lo dico con tutto il cuore" vergognati"!

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                          • Craig
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                            • Apr 2003
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                            Originariamente Scritto da Punk84
                            come che IMPRESA?
                            chi ha scritto st'articolo, faccia un passo indietro e te lo dico con tutto il cuore" vergognati"!
                            MisterX BANNALOOOOOO!!!!!!!! Ecche***** via i pidocchi interTristi da un thread Bianconero !!
                            UNA STELLA ILLUMINA IL TUO CAMMINO, VINCERE E' IL TUO DESTINO...

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                            • pantera78
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                              Originariamente Scritto da Craig
                              MisterX BANNALOOOOOO!!!!!!!! Ecche***** via i pidocchi interTristi da un thread Bianconero !!
                              bannarlo no... penso sia sufficiente fargli conoscere TINO o BARLO ... è peggio che essere bannati!!!


                              FORZA JUVE!!!!!!!
                              oh ****!

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                              • MISTER X
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                                • Dec 2000
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                                possono sporcare questo 3d ma non la nostra GLORIA BIANCONERA!

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