Originariamente Scritto da KURTANGLE
Juve Campione:godooooooooooooooooo..........
Collapse
X
-
in ritardo a causa del malfunzionamento della funzione ''cerca'' che nn mi faceva trovare sto 3d,ma cmq...
Del Piero è la storia della Juve
Il capitano con una tripletta arriva a 185 gol staccando Boniperti come miglior marcatore ogni epoca e trascina la Juve ai quarti di coppa Italia. Fiorentina travolta 4-1, a segno anche Mutu e Bojinov
TORINO, 10 gennaio 2006 - Un sinistro incrociato in area, ben calibrato, che finisce alle spalle del portiere. Un gol come tanti, ma non uno dei tanti. E' la rete che regala alla Juventus la qualificazione ai quarti di finale di coppa Italia, ma soprattutto a Del Piero l'immortalità sportiva. Il capitano bianconero ha segnato contro la Fiorentina, dopo soli 9', la rete numero 183 in maglia Juventus: record ogni epoca. Mai nessuno meglio di lui, neanche l'icona Boniperti. Poi Pinturicchio, goloso, ha voluto esagerare. E così ha prima raddoppiato e poi triplicato. Il 2-0 è arrivato con una punizione d'autore: la serata è speciale, andava impreziosita con un perla del suo repertorio. Contro una rivale classica, la Fiorentina, a cui ha segnato uno dei gol più spettacolari della carriera, quel 3-2 al volo di destro che coronò una rimonta da 0-2 in campionato. Ricordi.
Ma la Juve, questa Juve, è il presente, e che presente. Un carro armato che schiaccia gli avversari, potente e inesorabile. Stasera ne ha fatto le spese la Fiorentina, colpita a freddo, spacciata prima ancora di provare a combattere. La Juve ai quarti adesso troverà verosimilmente la Roma, impegnata domani contro il Napoli, forte del 3-0 dell'andata. La Fiorentina, giovane e ambiziosa, avrà modo di riscattarsi il campionato. Non è sempre Juventus, per fortuna di Prandelli.
Capello opta per un turnover contenuto. In difesa, sulla sinistra, si rivede il promettente Balzaretti, in mezzo accanto a Vieira, alla ricerca della migliore condizione, c'è Blasi, sulla fascia è confermato Mutu, in gran forma. Davanti spazio alla strana coppia Del Piero-Zalayeta. Prandelli sulle fasce a centrocampo prova Maggio e il giovane Brivio, classe 1988. In attacco Bojinov, che il tam tam di mercato dà nel mirino dell'Inter, e Pazzini. Toni in panchina, risparmiato per la gara di domenica con il Chievo. Ma in chiave formazioni i fari dei riflettori sono tutti puntati su Gianluigi Buffon, che dal 14 agosto ha giocato solo la gara d'andata in coppa con la Fiorentina del 1° dicembre. Poi acciacchi, panchina e qualche polemica. Stasera è la prova generale: se dimostra di star bene tornerà tra i pali della Vecchia Signora anche in campionato, scalzando il positivo Abbiati. Sarà poco impegnato, non irreprensibile sul gol di Bojinov.
Il primo tempo è un monologo bianconero. Neanche il tempo delle schermaglie iniziali, con l'esercitazione al tiro di Bojinov, Nedved, Pazzini e Mutu, che Del Piero apre le marcature e chiude la gara. Neanche il tempo di celebrare che Pinturicchio ci porta nella sua galleria d'arte dipingendo un nuovo capolavoro: la splendida punizione che mette in cassaforte la qualificazione dopo il 2-2 dell'andata. Poi Mutu sottomisura, dopo un'altra zampata di Del Piero respinta dal malcapitato Frey, arrotonda il risultato e conferma il momento felice. La Fiorentina è sulle ginocchia, Prandelli urla ai suoi di non mollare, ma Vieira spadroneggia a centrocampo, dove sembra un uomo in mezzo ai bambini. E la Juve trasforma una gara insidiosa in un tranquillo allenamento.
Nel secondo tempo Prandelli corre ai ripari. Inserisce Toni e Pasqual, l'artiglieria pesante. Ma la Juve continua a dominare. Del Piero, indemoniato, si vede negare da Frey, prima di piede e poi di testa, la tripletta. Ma ci pensa Dattilo ad accontentare Del Piero: decreta un dubbio rigore per fallo di Gamberini su Zalayeta che Del Piero realizza con la consueta freddezza: fanno 185. Nell'esultanza, in una serata per lui indimenticabile, c'è tutto Del Piero: un sorriso radioso, braccia al cielo, l'abbraccio con i compagni. Nulla di smodato o sopra le righe, tutto semplice, quasi ordinario, per un giocatore che di ordinario non ha mai avuto proprio nulla. Un campione di tecnica e umanità. La Fiorentina decide di smetterla di recitare la parte della vittima e trova il modo di segnare, di testa, con Bojinov, forse il più motivato dei suoi giocatori. Ma finisce 4-1, è festa Juve, è festa Del Piero.
Commenta
-
-
Ale: "Dedicato ai miei cari"
Del Piero felice dopo il record di 185 gol con la Juventus: "Il pensiero va a tutte le persone che mi sono state sempre vicine, mia moglie, la mia famiglia, i miei amici, con loro festeggerò in privato"
TORINO, 11 gennaio 2006 - "Sono contento, è inutile nasconderlo. Aver raggiunto e superato giocatori che hanno fatto la storia di questa società è un motivo di grande orgoglio". E' il giorno delle dediche per Alessandro Del Piero, diventanto ieri il miglior bomber della Juventus di sempre con 185 reti: "Il pensiero va a tutte le persone che mi sono state sempre vicine, mia moglie, la mia famiglia, i miei amici, con loro festeggerò in privato".
Il sito della Juventus si apre oggi con la galleria fotografica dell'attaccante di Conegliano Veneto, da quelle di bambino a quelle con il Padova, per poi proseguire con quelle in maglia Juve, che in 13 stagioni lo hanno consacrato come miglior bomber ogni epoca davanti a leggende come Boniperti, Bettega e Sivori. Le istantanee dei gol storici di Del Piero sono quelle dei ricordi più belli: la rete di un giovane promettente al Torino, la rete forse più coreografica, alla Fiorentina con un destro al volo irripetibile, la coppa dei Campioni alzata a Roma, la rete decisiva che ha griffato la coppa Intercontinentale, e poi l'ultima perla contro i viola, di ieri sera.
Un record arrivato proprio contro la Fiorentina, rivale storica di tifo, e una delle sue vittime preferite (10 reti), alla quale segnò nel 1994 uno dei gol che ricorda con maggior piacere: quello che completò la storica rimonta da 0-2 a 3-2: "È una bella coincidenza: quello fu un gol spettacolare, ma anche molto importante per il nostro campionato". Avrebbe mai immaginato, appena giunto alla Juventus, di arrivare tanto in alto? "No, francamente no. Sono arrivato qui molto giovane e per me era già il massimo giocare per la Juve. È stato così per tutti questi anni, nei quali ho sempre guardato poco ai numeri. Del resto del record si è iniziato a parlare quest' anno, ma vedevo sempre questi numeri troppo lontani, e invece...". "È un momento storico, è vero - prosegue Pinturicchio -, ma come ho già detto altre volte, non sono solo i gol a segnare l'importanza di un giocatore in una determinata società. I numeri contano, ma è fondamentale anche la presenza di una persona nei diversi momenti che una squadra vive, le vittorie come le sconfitte".
E Del Piero, campione predestinato per classe, in carriera ha vissuto trionfi straordinari, ma anche momenti difficili, dalle delusioni in Nazionale agli infortuni, da qualche critica eccesivamente feroce a qualche panchina di troppo. Disavventure che lo hanno reso più umano, lui, campionissimo, facendolo amare ancor di più dai tifosi del calcio e da quelli della Juve. Che ieri cantavano per l'ennesima volta "Io di te non mi stanco sarò sempre al tuo fianco sei la cosa più bella che c'è". Del Piero è una bandiera in un calcio in cui non ne esistono più, ma il bello dice lui, deve ancora venire: "Spero che i 185 centri siano un nuovo punto di partenza". Perchè nella galleria fotografica di Del Piero ci sarebbe ancora spazio per una Champions League ed un Mondiale....
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Steel77.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da T-RexVai sul sito della Juve e guarda che bella intro: www.juventus.com
Commenta
-
-
Commenta
-
Commenta