Juve Campione:godooooooooooooooooo..........

[Steel77]

ma perchè,non abiti più in sicilia?


ops

[THE ALEX]

figurati...detto da me che sono l'unico terrone ad essere emigrato a sud

[swanz]

Io mi trasferirei al volo al sud.
Qui fidatevi che è una merda

[Steel77]

Io mi trasferirei al volo al sud.
Qui fidatevi che è una merda

troppa microcriminalità?

[Steel77]

Juventus, la sera di Del Piero
I bianconeri si qualificano agli ottavi di Champions League battendo un Bruges rinunciatario 1-0 grazie alla rete di testa del capitano nel finale. Primo tempo opaco, buona ripresa per gli uomini di Capello


TORINO, 22 novembre 2005 - Tutto secondo copione. La Juventus batte il Bruges e si qualifica agli ottavi di finale, la rete del successo strameritato sui belgi porta la firma del protagonista più atteso della serata: Alessandro Del Piero. Tutto da copione: il film in bianco e nero anche stavolta, come spesso accade quest'anno, è stato a lieto fine, anche se è stato meno bello di altre volte. Ma Del Piero lo ha reso soddisfacente trovando di testa, non proprio la specialità della casa, il gol che gli consente di staccare Bettega nella classifica dei marcatori all time della Juve. Ora Boniperti, il capoclassifica in questa speciale graduatoria, è distante solo tre reti. Del Piero approfitta così nel migliore dei modi della maglia da titolare che Capello gli ha assegnato, complice la squalifica di Ibrahimovic.
Capello conferma la formazione ipotizzata alla vigilia, in pratica quella titolare a parte Del Piero per Ibra. Zambrotta confermato a destra, con Chiellini nuovo proprietario della fascia sinistra. Fiducia ribadita a Camoranesi, emerso da un periodo difficile. Ceulemans invece sorprende tutti tenendo in panchina l'attaccante croato Balaban, rimpiazzato dal 1' da Dufer, che rimpolpa il centrocampo. L'ex Fiorentina Portillo è l'unica punta.
Il primo tempo è a dir poco bruttino. Il Bruges fa le barricate, quello dei belgi più che un atteggiamento prudente è addirittura rinunciatario. La Juve fatica a trovare spazi, il ritmo è troppo basso per mettere in difficoltà i pur modesti avversari, che sfoggiano un catenaccio di antica memoria. I bianconeri danno l'impressione di procedere con il pilota automatico innestato, convinti che prima o poi la rete arriverà: la differenza di valori è troppo grande per non essere rispecchiata dal punteggio. Però nella prima frazione la rete del vantaggio bianconero non arriva, tanto possesso palla, ma conclusioni poche. Le uniche degne di nota sono un sinistro incrociato di Nedved, fuori di un niente, e una capocciata precisa di Trezeguet che decolla sul cross da sinistra di Chiellini, ma centra il palo della porta del Bruges. Si va al riposo nel gelo del Delle Alpi, un po' per la temperatura invernale, un po' per lo scarso entusiasmo dei pochi tifosi bianconeri (circa 6.000, non esattamente un pienone).
Nel secondo tempo la Juve cambia volto. La Vecchia Signora si rifà il trucco nell'intervallo e quando torna in campo fa la sua figura, come sempre, facendo dimenticare subito la versione sbiadita dei primi 45'. Ci provano Vieira e Del Piero, due volte, ma Pinturicchio non trova la porta prima di destro e poi di sinistro da buona posizione. La Juve ora spinge forte, e fa male, ma i belgi, pur in apnea, tengono botta in qualche modo. Zambrotta mette il turbo sulla destra, confermandosi in splendide condizioni atletiche, ma i suoi cross non trovano puntuali le torri bianconere. E così Verheyen, il migliore dei suoi, cerca la beffa con un occasionale inserimento offensivo, ma Cannavaro chiude in angolo. La Juve sembra stanca, ma a mettere le cose a posto ci pensa Del Piero, che di testa mette in rete un cross preciso di Nedved, complice una dormita della difesa di Ceulemans. Basta e avanza, la Juve tiene il passo del Bayern Monaco, il primo posto nel girone A di Champions si deciderà all'ultima giornata.


bravo alex

[Steel77]

Ibrahimovic: "Juve a vita"
"Questo club è il top dei top, penso che per me sia l'ultima squadra, voglio restare sempre qua. Giocare con questa maglia è una sensazione straordinaria, di meglio non ci può essere niente"

TORINO, 25 novembre 2005 - "Dopo la Juventus non c'è nulla. Penso che per me sia l' ultima squadra, voglio restare sempre qua". Zlatan Ibrahimovic, ai microfoni di Sky Sport, non ha dubbi e giura amore eterno alla Vecchia Signora. L'attaccante svedese, approdato in bianconero nell'estate del 2004 dall'Ajax, ha spiegato il suo entusiasmo per il club torinese, parlando quasi esclusivamente in italiano, aiutandosi solo a tratti con l'inglese. "La Juventus - ha affermato - è uno dei club più importanti del mondo, forse il più importante. La Juventus è al top del top. Per un giocatore bianconero è una sensazione come quella di giocare nel Real Madrid, nel Barcellona o nel Manchester United. Di meglio non ci può essere niente".
Ibrahimovic, giustiziere dell'Italia con la maglia della Svezia nell'ultimo Europeo, è stato protagonista della galoppata bianconera per il 28° scudetto, la sua tecnica sopraffina, abbinata allo strapotere fisico, lo ha subito consacrato come una delle stelle del campionato, anche se Capello, di cui è un pupillo, lo rimprovera di non essere ancora abbastanza cattivo in zona gol. Le dichiarazioni del centravanti di origine serba sono cruciali anche in prospettiva. Ibra sta infatti negoziando il rinnovo del contratto (questo scade nel 2008, si lavora per un prolungamento fino al 2010) con la Juventus, a questo punto la firma sembra solo questione di tempo.
E gradualmente Ibrahimovic si sta anche italianizzando. Il gol spettacolare segnato alla Roma lo ha infatti commentato con un inedito "Mamma mia". "È un modo di esultare alla Juve quando si fa qualcosa di grande, lo facciamo anche noi stranieri". E lo avranno fatto anche tanti tifosi bianconeri sentendo la sua dichiarazione d'amore alla Juventus

[Steel77]

COPPA ITALIA:Fiorentina-Juve, succede di tutto
I lacrimogeni lanciati dalla polizia per sedare i disordini tra le tifoserie hanno provocato lo stop di 28' della partita valida per gli ottavi di coppa Italia. La gara è poi finita 2-2

FIRENZE, 1 dicembre 2005 - Ancora una brutta pagina per il calcio di casa nostra. Motorini lanciati dagli spalti, derby che diventano guerriglia, fumogeni che colpiscono portieri, razzismo vergognoso. Stasera, in Fiorentina-Juventus di coppa Italia l'ultimo capitolo di un libro degli errori, o sarebbe meglio dire orrori. La gara è stata sospesa al terzo minuto della ripresa a causa di un fitto lancio di lacrimogeni effettuato dalla polizia all'esterno dello stadio. Il fumo ha ben presto invaso il campo di gioco, rendendo impossibile ai giocatori di continuare la partita. Vista l'impossibilità di riprendere il gioco, l'arbitro Palanca ha deciso di fare rientrare i calciatori negli spogliatoi in attesa di prendere una decisione definitiva. Al momento della sospensione, il match vedeva in vantaggio la Fiorentina per una rete a zero, gol di Bojinov. I fumogeni sono stati lanciati dalla polizia per evitare lo scontro tra le tifoserie. La gara è poi ripresa dopo 28' di stop ed è finita con uno spettacolare 2-2.
La gara. Capello mischia le carte. In campo dal 1' Balzaretti in difesa, Blasi a centrocampo e Zalayeta in attacco, non esattamente le prime scelte. Occhi puntati su Buffon, al rientro dopo l'infortunio alla spalla destra patito il 14 agosto nello scontro con Kakà durante il torneo Berlusconi. E poi su Del Piero a due reti di distanza (180 a 182) da Boniperti come migliore goleador di tutti i tempi in maglia bianconera. Prandelli limita il turnover: tra le novità spiccano Maggio e Pazienza. Toni in panchina, fari sulla coppia d'attacco Pazzini-Bojinov: talento inversamente proporzionale all'età.
La gara è vivace ed equilibrata. Chi gioca ha qualcosa da dimostrare: magari per convincere l'allenatore a dargli più spazio. E' il caso di Bojinov: il bulgaro paga con la panchina il modulo ad una punta (Toni) scelto da Prandelli. Stasera è indemoniato. All'inizio arruffone, poi aggiusta la mira e diventa implacabile. Il suo destro finalizza una splendida azione dei viola iniziata da Maggio, anche lui al rientro dopo un infortunio, e rifinita da Ujfalusi. Bojinov trafigge un tonico Buffon con il piede sbagliato, poi va a festeggiare in maniera polemica, ma spiritosa. Corre verso la panchina e ci si siede. Prandelli può sorridere, messaggio neanche tanto subliminale, ma di certo non maleducato. La Juve reagisce con Vieira, Frey si fa trovare pronto. Sulle fasce Mutu e Balzaretti sono molto propositivi, Del Piero svaria su tutto il fronte offensivo, Zalayeta si fa vivo con un bolide di sinistro che colpisce la traversa. Bojinov non è da meno: il suo sinistro morbido colpisce la traversa e finisce alto. Il primo tempo finisce 1-0: risultato che ci può stare, anche se la Juve non ha demeritato.
Nel secondo tempo succede di tutto. Prima la sospensione, poi il gol di Pazzini subito dopo la ripresa del gioco. Il centravanti dei viola si gira bene in area e complice uno stop sospetto (tra petto e braccio) si ritrova a tu per tu con Buffon e non sbaglia: 2-0. La Juve non ci sta. Schiuma rabbia e trova il gol con un destro secco di Pessotto, al primo centro stagionale. Capello inserisce tutti insieme i grossi calibri: Emerson, Nedved e Ibrahimovic. I risultati non si fanno attendere: la Juve preme, compatta, diventa il rullo compressore dei giorni migliori e ottiene il pari con Mutu, che sbaglia il cross da sinistro e indovina una traiettoria che sorprende Frey. Il finale è incandescente, tra due squadre in grande salute. Finisce pari, 2-2: calcisticamente è un ghiotto antipasto della sfida di domenica. Sulla vergogna sugli spalti meglio stendere un velo pietoso.

[swanz]

Firenze a ferro e fuoco!!

Cmq Balzaretti mi ha impressionato positivamente, mi pare decisamente meglio lui in fase si spinta che Chiellini (mamma mia che pena che fa Chiellini!)

[Steel77]

io mi schiero in mezzo insomma i due giudizi mi sembrano troppo drastici.secondo me balzaretti nn è male.certo nn sarà chissà che però...

[cula.79]

io mi schiero in mezzo

come tuo solito!

io mi metto dietro, qualcuno gli si metta davanti...

[cula.79]

riconfermo il mio giudizio negativo su balzaretti: è un giocatore al massimo da serie B.

chiellini invece è bravo, forse non da juve ma cmq un buon giocatore.

[Steel77]

Moggi: "La Triade? Vogliamo restare alla Juve"

ROMA, 3 dicembre 2005 - Luciano Moggi parla a ruota libera ai microfoni di Dribbling. L'inizio è spavaldo: "Spero di poter vincere campionato e Champions". Il d.g. della Juventus non si tira indietro neanche di fronte alle vicende spinose: "Giraudo sta affrontando la vicenda doping con il coraggio che gli è proprio, sapendo di non aver fatto niente di cui doversi preoccupare". Poi il mercato: "Sagnol ci interessa, se potremo prenderlo lo prenderemo. Cassano non verrà alla Juventus". Poi il futuro di Capello e della Triade. "Capello è vincolato da un contratto e dall'amicizia che ha con noi dirigenti. La Triade? Con la proprietà c'è un legame importante, vogliamo restare, ne parleremo a gennaio. Le schermaglie Juve-Inter? I rapporti tra i due club sono buoni, io ho un ottimo rapporto con Moratti".

[Steel77]

Vincono la Juve e il calcio
I bianconeri passano anche a Firenze con gol di Trezeguet e Camoranesi. Gara stupenda, la Fiorentina ha messo alla frusta la capolista colpendo due traverse e un palo
l'1-0. Reuters.

FIRENZE, 5 dicembre 2005 - A Firenze vince la Juve, ancora. E vince il calcio, purtroppo quasi una novità. La gara di cartello della 14a giornata, non ha tradito le attese. Anzi. Dopo una settimana trascorsa denunciando razzismo e violenza questa partita ha riconciliato tutti, protagonisti, addetti ai lavori e tifosi, con il pallone. Che ha rimbalzi strani, soprattutto quello di casa nostra, ma quando azzecca quello giusto sa sempre essere poesia. Quella che ti legge dentro, profonda e mai stucchevole. Bella, bellissima. Il risultato? 2-1 per la Juve. Convincente e soddisfatta di incrementare il vantaggio in classifica. Anche la Fiorentina è convincente, sa di essersela giocata alla pari con la prima della classe. Ma soddisfatta proprio no. Tre legni colpiti gridano vendetta.
Le formazioni. Capello conferma gli 11 ipotizzati alla vigilia. Zambrotta ancora a destra, confermata la fiducia a Chiellini che torna a Firenze da nemico. Prandelli preferisce Gamberini a Dainelli e Pazienza a Montolivo: scelta speculativa? Assolutamente no. La risposta la darà il campo.
Firenze è città d'arte. Da quest'anno anche nel pallone. Soprattutto oggi. Il primo tempo è un capolavoro. Una pennellata di Ibrahimovic, uno spruzzo di Pasqual, e poi le griffe di Trezeguet e Pazzini, roba d'autore. Da rimanere incantati, come di fronte alle opere del Museo degli Uffizi. Le squadre si affrontano a viso aperto, la Juve rassicurata dal passo falso della prima inseguitrice, il Milan, la Fiorentina perchè sta già andando oltre ogni più rosea (o viola) previsione: cos'ha da perdere? Nulla. E così si comincia subito col botto: Ibrahimovic, in versione cinque stelle, consegna un bijou a Trezeguet che vale il facile 1-0 per il re dei predatori d'area. La Viola non ci sta, e fa tremare due volte la traversa prima con una capocciata imperiosa di Toni, poi con un missile terra-area di Ujfalusi. La partita è spettacolare, con continui capovolgimenti di gioco. Pasqual è un Pendolino sempre in orario: il suo sinistro non ha fatto rimpiangere quello dell'ex Chiellini. Proprio dal suo ennesimo cross mancino Pazzini, subentrato all'infortunato Jorgensen, sovrasta di testa Cannavaro per l'1-1. Chapeau. Alla Fiorentina, capace di reagire e raggiungere il meritato pari, ma anche alla Juve che risponde all'oltraggio come una belva ferita: Camoranesi si inventa giocoliere e salta avversari come birilli: sul centro dell'italo-argentino Ibra spara a colpo sicuro, ma Frey decide di aggiungere le tinte francesi al quadro internazionale affrescato nei primi 45': la sua parata da urlo manda tutti negli spogliatoi. Tra gli applausi.
Il secondo tempo comincia sulla falsariga del primo. Bello, bellissimo. Una visione che toglie il fiato, come quella che si apprezza dal Ponte Vecchio. Ma oggi il panorma più bello lo si vede al Franchi. La Fiorentina sfrutta il movimento di Pazzini, prezioso supporto al gigante Toni, sulle cui spalle poggia tutta la manovra viola. Lo splendido duello del capocannoniere della serie A con Thuram è un'avvincente partita nella partita. La Juve sfrutta la lucidità di Emerson (molto più attivo di un Vieira sottotono, evidentemente limitato dalla pubalgia), i guizzi di Camoranesi, e un Ibra galattico. E poi, per una volta, un Abbiati eccellente, reattivo ed esplosivo come nei giorni migliori. Dal 20' il ritmo cala, e non poteva essere altrimenti, ma le emozioni continuano. Toni, a tu per tu con Abbiati, lo supera con il destro, lo stadio trattiene il respiro, pronto ad esplodere, ma la conclusione si stampa sul palo. Terzo legno per i viola. La Juve nel finale prova il forcing: vuole uccidere il campionato, esagerata. E ci riesce. Ibrahimovic inventa ancora, Trezeguet fa la sponda di testa, Camoranesi si trova davanti a Frey e lo impallina. La Juve scappa in classifica, vola a +8 sul Milan. Camoranesi festeggia suonando una virtuale chitarra nell'aria: al Franchi oggi si sono divertiti tutti, ma la Juve più degli altri.

[cula.79]

steel brutta checca, sei pure juventino?!

[KURTANGLE]

ma va cagare va