Originariamente Scritto da Lorenzo993
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Questa comunque non è una domanda a cui si risponda "di getto". Parliamo di un sistema complesso, non di emotività. Le emozioni sono un sistema di valutazione euristico che serve a dare una risposta immediata a una configurazione di dati evidenti, oppure a guidare il nostro comportamento in direzioni evolutivamente vantaggiose. Per i sistemi complessi è necessario usare un'analisi soprattutto razionale.
Il leveraggio è il rapporto tra liability ed equity, ovvero il rapporto tra gli asset di un business che sono di proprietà dei prestatori e gli asset di proprietà dei titolari del business. Le banche hanno un altissimo leveraggio perchè i loro asset sono in massima parte i capitali depositati dai correntisti, mentre i proprietari della banca sono titolari solo di un capitale di base. Gli asset di una banca non sono garantiti da beni concreti. Questo può portare a speculazione e a crisi di liquidità come nel 2008. Una grande quantità di capitale prestato dagli investitori alle banche era garantito da pacchetti di mutui subprime legati al mercato immobiliare; quando la bolla immobiliare scoppiò e il valore di quegli immobili precipitò, i prestiti si ritrovarono privi di collaterale (i beni che garantiscono la solvibilità del prestito) e le banche entrarono in crisi di liquidità.
Questo è un esempio di ciò a cui accennavo sopra. Quei capitali presi a prestito dalle banche non stavano immobilizzati nei libri contabili, venivano a loro volta prestati ai business e agli investitori e aumentavano la liquidità generale. Insomma, creavano ricchezza per tutti, venendo impiegati per aumentare la produzione e quindi i beni e i servizi disponibili, i quali a loro volta venivano comprati con credito derivante da prestiti analoghi. È la base del sistema capitalistico. Di recente è uscito sull'Economist un articolo di Schumpeter, forse ne parlavo qualche pagina addietro, dove si sostiene che questo sistema - appaltare la creazione di liquidità al credito privato invece che alle istituzioni pubbliche - sia insostenibile sul lungo termine. Forse è vero o forse no: le crisi ci sono sempre state. Comunque è un sistema che ha creato una crescita senza precedenti per venticinque anni, dai tempi di Reagan e Tatcher fino al 2008.
Leggo spesso opinioni secondo cui sono solo i grandi business e soprattutto gli istituti finanziari a beneficiare di questa crescita. Non è vero. Quello che è vero è che il management del grande business ha estratto progressivamente sempre più valore dai business durante gli ultimi quarant'anni (a scapito di azionisti e società). Ma sono sempre briciole. Se vai in India rurale vedrai tantissima gente con cellulari e motociclette, invece di bici, carretti, e un singolo telefono pubblico per quindici villaggi. In Europa non solo abbiamo iPhone e TV led, ci sono anche automobili che consumano poco e inquinano pochissimo, incentivi per mettere pannelli solari e doppi vetri, infrastrutture nuovissime come il tunnel della Manica e la metropolitana di Torino e satelliti GPS. Di questa ricchezza beneficia il popolo mondiale.
L'Europa è un esempio particolarmente calzante: rispetto a Nordamerica e Asia, noi stiamo facendo molta più fatica a riprenderci dalla crisi di dieci anni fa perché non abbiamo, al contrario di loro, sacrificato lo sviluppo sostenibile. Noi stiamo pagando più di chiunque altro il prezzo di un mondo decente da lasciare alle prossime generazioni. La ricchezza necessaria a creare e distribuire nuovi beni e servizi (accesso ubiquo a internet, medicina avanzata, eccetera) e a creare le condizioni per un futuro sostenibile non viene fuori dal nulla. Viene da quel business che tanti vituperano, commentandolo negativamente attraverso internet a bassissimo costo. Paradossalmente, sono proprio i frutti di questa immensa crescita a permettere di criticarla.
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