Presidenziali USA: Trump vs Clinton. Notizie e commenti sulle elezioni americane.

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  • BB_Zon3
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    • Sep 2013
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    Io non sono d'accordo per nulla.

    Se per diventare adulti e responsabili,cioè senzienti,bastasse avere dei figli ed una famiglia non vivremmo nel mondo in cui viviamo.

    Abbiamo la realtà che parla chiaramente.

    Senza gli imbecilli il mondo sarebbe disabitato.Quegli stessi imbecilli sono nati da umani menefreghisti,superficiali,mediamente intelligenti.

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    • BB_Zon3
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      • Sep 2013
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      Per quanto riguarda il partial birth abortion anche bufale.net è stata costretta a fare marcia indietro ed ammettere che la Clinton è a favore.

      Si torna a parlare di aborto alla nascita (argomento ripreso anche il 9 febbraio 2019 dalla nostra Redazione). In particolare, ci viene presentato il seguente articolo, targato Notizie Pro-Vita, di cui riportiamo le parti salienti: Durante l’ultimo dibattito televisivo per le elezioni presidenziali negli USA, la Clinton ha espressamente difeso il “partial birth abortion“, cioè […]

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      • Alecs
        Gwynbleidd
        • Feb 2011
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        Originariamente Scritto da BB_Zon3 Visualizza Messaggio
        Io non sono d'accordo per nulla.

        Se per diventare adulti e responsabili,cioè senzienti,bastasse avere dei figli ed una famiglia non vivremmo nel mondo in cui viviamo.

        Abbiamo la realtà che parla chiaramente.

        Senza gli imbecilli il mondo sarebbe disabitato.Quegli stessi imbecilli sono nati da umani menefreghisti,superficiali,mediamente intelligenti.
        Sono d'accordo, anzi, nella società sono una minoranza le coppie che dovrebbero fare figli, visto che il più delle volte sono persone inadeguate, egoiste, con situazioni economiche precarie. Certamente è un mondo di imbecilli anche per colpa dell'educazione ricevuta in tenera età.

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        • modgallagher
          Il Prez emerito
          • Oct 2010
          • 1982
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          • Lunedì riposo settimanale.
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          Il fatto è che tutti credono che gli imbecilli siano gli altri, quando basterebbe farsi un esame di coscienza. Ma siamo OT forse.
          Tessera N°0

          Originariamente Scritto da fede1990
          Inoltre, Marco mi ha concesso di stare insieme a lui mentre si allenava.. Questo denota la gentilezza di Marco nei nostri confronti!
          Originariamente Scritto da Ponno
          Segnate: Vinales campione
          Originariamente Scritto da Sean
          Ce pijamo tutto.

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          • Liam & Me
            Bad Blake
            • Dec 2006
            • 5562
            • 784
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            • high as a kite
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            Originariamente Scritto da modgallagher Visualizza Messaggio
            Il fatto è che tutti credono che gli imbecilli siano gli altri, quando basterebbe farsi un esame di coscienza. Ma siamo OT forse.
            In effetti
            B & B with a little weed










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            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
              • 121909
              • 3,630
              • 3,630
              • Italy [IT]
              • In piedi tra le rovine
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              Trump, ecco le prime nomine
              In onda l’intervista alla Cbs


              Il presidente eletto ha scelto Reince Priebus come capo dello staff. E per il posto che manca alla Corte Suprema sceglierà un magistrato «pro life». Nessun figlio nella squadra di governo

              Comincia a prendere forma la squadra di governo di Donald Trump. Il presidente eletto ha scelto Reince Priebus come capo dello staff del presidente, di fatto il responsabile della macchina organizzativa della Casa Bianca. Priebus, 44 anni, è il presidente del Comitato nazionale del partito repubblicano, cioè il garante del processo elettorale che ha portato Trump alla nomination. Ruolo importante anche per Stephen Bannon, che è stato finora il numero uno della campagna di Trump. Diventerà adesso «chief strategist», cioè il consigliere più stretto del neo presidente. Bannon è stato il presidente del sito conservatore Breibart News, schierato fin dall'inizio con il costruttore newyorkese.

              Domenica 13 novembre, la «Cbs» ha trasmesso la prima intervista integrale rilasciata dal nuovo presidente degli Stati Uniti. Il colloquio è stato registrato venerdì 11 novembre nella penthouse sulla Quinta Avenue di Manhattan. Nella prima parte Trump e poi tutta la sua famiglia hanno risposto alle domande di Lesley Stahl, conduttrice di «60 minutes». I contenuti più importanti erano già stati anticipati. Il neo presidente conferma che «costruirà il muro» al confine con il Messico e che procederà all'espulsione di «2-3 milioni di immigrati illegali».

              La parte inedita riguarda la nomina del giudice che manca alla Corte Suprema dopo la morte di Antonin Scalia. «Io sono "pro life" e nominerò un magistrato "pro life"», ha dichiarato Trump. Che conseguenze ci saranno sull'aborto? «Vedremo, è possibile che ci saranno dei cambiamenti. E' una lunga strada, ma penso che la competenza in materia debba tornare ai singoli Stati». Ciò significa che potrebbero essere cancellate le garanzie comuni fissate a livello federale e che le donne potrebbero essere costrette a spostarsi da uno Stato all'altro per interrompere la gravidanza.

              Diversa la posizione, invece, sui matrimoni tra gli omosessuali. «Ormai c'è la legge, è fatta e a me va bene così», ha commentato Trump. Com'era stato già anticipato il nuovo leader americano annuncia che manterrà due aspetti dell'Obamacare, la riforma sanitaria. Vale a dire l'obbligo per le assicurazioni di garantire la copertura a chiunque lo richieda, anche se è già malato. Inoltre i genitori avranno ancora la possibilità di estendere la protezione ai figli adulti, fino all'età di 26 anni. Trump si è espresso anche sulle manifestazioni di protesta che negli ultimi cinque giorni hanno solcato le strade delle principali città americane, da New York a Portland, nell'Oregon. «Alcuni dei manifestanti sono dei professionisti. Agli altri dico che dobbiamo restare uniti e faremo grande il nostro Paese». «Nessuno deve sentirsi in pericolo o avere paura», ha aggiunto. Il neo presidente ha detto di aver reagito «con tristezza» alle notizie di aggressioni ad afroamericani e musulmani a opera di sostenitori trumpiani. «Sono casi isolati, a volte montati dalla stampa. In ogni caso io mi rivolgo alla telecamera e dico: non fatelo, fermatevi».

              «Sono una persona moderata», così si è descritto il tycoon che ha di fatto lasciato cadere l'idea di istituire un procuratore speciale per indagare sulle mail gestite da Hillary Clinton al tempo in cui era Segretario di Stato. «In questo momento voglio occuparmi di altre cose». Trump ha molto elogiato anche il presidente Barack Obama, con cui si era scontrato duramente nel corso della campagna elettorale, e Bill Clinton. «Hillary mi ha chiamato la sera stessa delle elezioni. Bill il giorno dopo: non potevano essere più gentili». Nello stesso tempo, però, il neo presidente non «si pente» per il suo comportamento nei mesi scorsi. Insulti, provocazioni fanno parte del gioco. «Siamo stati duri da entrambe le parti», ma ora, osserva, «è diverso». Twitter, Facebook e Instagram sono stati decisivi: «Non c'è da vergognarsi, sono gli strumenti più moderni di comunicazione e consentono di raggiungere direttamente le persone, senza il pericolo che le tue parole siano distorte dai media. Tra l'altro mi hanno anche fatto risparmiare un sacco di soldi».

              Tre i provvedimenti annunciati per l'inizio dell'era Trump: «La riforma sanitaria; una legge esaustiva sull'immigrazione; un corposo taglio delle tasse». Il programma sarà ora messo a punto dal «transition team», il comitato che sta gestendo il passaggio delle consegne. E' pieno di lobbisti, di ex politici? «Finora hanno lavorato per il sistema, adesso lo dobbiamo cambiare». Nella seconda parte dell'intervista, si è composto il quadretto famigliare. La futura First Lady Melania Trump ha rivelato che è capitato spesso di non essere d'accordo con i tweet del marito «Varie volte gli ho detto, "ma andiamo". Poi è chiaro, lui è un adulto e conosce le conseguenze di quello che fa». Tra un po' di retorica e di buoni sentimenti è emersa anche una notizia. L'hanno data i figli Eric e Ivanka: «Nessuno di noi assumerà un incarico di governo. Continueremo a sostenere nostro padre, ma ora ci occuperemo delle aziende».

              Il presidente eletto ha scelto Reince Priebus come capo dello staff. E per il posto che manca alla Corte Suprema sceglierà un magistrato «pro life». Nessun figlio nella squadra di governo
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • KURTANGLE
                Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                • Jun 2005
                • 36659
                • 1,582
                • 2,580
                • Borgo D'io
                • Send PM

                fin troppo moderato direi
                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                grazie.




                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                • ArthurBarrett
                  IL ROTTOINCULO
                  • Oct 2015
                  • 1526
                  • 223
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                  • 我是瑞士人
                  • Send PM

                  ...e l'immigrazione degli islamici? Cosá fará di concreto?




                  Originariamente Scritto da Naturalissimo.88
                  Sei andato veramente da Paola boa?

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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
                    • 121909
                    • 3,630
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                    • In piedi tra le rovine
                    • Send PM

                    Se sono regolari niente, ci sono le leggi. Non si può mica essere discriminati per la religione. Si possono invece prendere misure verso l'esterno, cioè chiudere le frontiere alle richieste di altri ingressi.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Testa
                      Bodyweb Senior
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                      • BOLOGNA
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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Se sono regolari niente, ci sono le leggi. Non si può mica essere discriminati per la religione. Si possono invece prendere misure verso l'esterno, cioè chiudere le frontiere alle richieste di altri ingressi.
                      bah oddio
                      dipende.
                      i criteri di discriminazione possono essere molteplici, ma sempre sono "a vantaggio" del discriminatore, più che porsi su basi "oggettive" ( il virgolettato è d'obbligo)
                      Se accetti il discrimine per razza o tendenze sessuali non vedo perchè escludere quello per posizioni religiose
                      cioè lo vedo possibilissimo e accettabile ( in un ottica, appunto, discriminante)

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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
                        • 121909
                        • 3,630
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                        • In piedi tra le rovine
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                        Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                        bah oddio
                        dipende.
                        i criteri di discriminazione possono essere molteplici, ma sempre sono "a vantaggio" del discriminatore, più che porsi su basi "oggettive" ( il virgolettato è d'obbligo)
                        Se accetti il discrimine per razza o tendenze sessuali non vedo perchè escludere quello per posizioni religiose
                        cioè lo vedo possibilissimo e accettabile ( in un ottica, appunto, discriminante)
                        E' chiaro che in astratto è accettabile. Non lo è per la costituzione americana (che statuisce la libertà religiosa), io mi riferivo a quello. L'America ha milioni di musulmani autoctoni, tantissimi neri sono musulmani (Malcom X era uno di loro). Quindi qua si parla di immigrati. L'immigrato è di due tipi: regolare od irregolare, non musulmano o di altro genere. Il discrimine deve avvenire sullo status dell'immigrato (se sta lì secondo le leggi, le quote di immigrazioni, quelle lavoro/studio ecc...), non sulla religione che professa.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • Barone Bizzio
                          Bodyweb Senior
                          • Dec 2008
                          • 11891
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                          • Send PM

                          Il prof. Dottori, docente in Studi Strategici, spiega come potrebbe cambiare l'atteggiamento statunitense rispetto a temi geopolitici, etici e religiosi


                          Altro pezzo da Germano Dottori. E' interessante, ma mi sembra un pelino troppo ottimista

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                          • NaturalHardCore
                            Utente sopra la media
                            • Jul 2008
                            • 4953
                            • 609
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                            • Pianella (PE) Conan Gym user
                            • Send PM

                            La Democrazia Occidentale ai tempi di Trump della Brexit e dell’UE

                            Le vittoria di Trump nelle elezioni presidenziali americane, e la scelta del popolo britannico di chiedere al governo di invocare l’art.50 del Trattato di Lisbona, e quindi lasciare ordinatamente l’Unione Europea, hanno trovato una forte opposizione tra le fila degli sconfitti che non hanno accettato l’esito del voto popolare, i quali hanno iniziato una campagna mediatica, giuridica e di piazza per tentare di ribaltare il voto espresso dai cittadini di GB e USA.
                            Movimenti che sarebbero stati bollati come “pericolosi”, “antidemocratici”, “populisti” a parti invertite, e cioè se Trump avesse perso contro Hillary e se il Remain avesse sconfitto il Leave, oggi vengono salutati, da un’ampia parte dei media tradizionali e dagli intellettuali “politicamente corretti”, come una espressione stessa della Democrazia. Ma quale può essere una espressione democratica quella che rifiuta l’esito di votazioni a suffragio universale?
                            Nessuno mette in dubbio lo stato di diritto in Gran Bretagna, il ruolo dell’Alta Corte di Londra, nessuno contesta il fatto che il Referendum sulla Brexit era consultivo e non vincolante legalmente, tuttavia nessuno dovrebbe allo stesso tempo sottovalutare il valore politico, morale e democratico di un Referendum con il quale il popolo britannico ha potuto manifestare la propria contrarietà ad un modello distante da quel progetto di Europa dei Popoli, che avrebbe dovuto trasformare la Comunità Economica Europea in una unione politica. Al contrario oggi osserviamo in Europa prevalere la legge del più forte e vediamo al comando dell’Unione (dell’Unione Europea, non dell’Europa), non politici che lavorano per il bene comune, seguendo l’indirizzo dei popoli, ma tecnoburocrati convinti di essere depositari di una visione superiore del futuro e dell’ordine mondiale. Tecnocrati e Burocrati missionari delle loro stesse idee e pronti a tutto, dalle minacce all’insulto, dal ricatto alla delegittimazione di chi non la pensa come loro, pur di mandare avanti la loro visione di Europa e la loro idea di Unione Europea.
                            Per quanto riguarda le protesta negli Stati Uniti, anche in questo caso, nessuno contesta la libertà di manifestare la propria opposizione ad un politico eletto come presidente, ma i movimenti americani che scendono oggi nelle strade hanno come preciso obiettivo il non riconoscimento della legittimità della vittoria di Trump, e il rifiutare il fatto che dal 20 gennaio sarà proprio Trump ad essere il Comandante in Capo degli Stati Uniti d’America e il detentore del Potere Esecutivo.
                            Sebbene sia nettamente superiore il numero di elettori democratici che hanno accettato Trump come presidente, rispetto a coloro che oggi manifestano contro il presidente eletto, il potenziale delle proteste americane è oggi grande per una serie di motivi. Il primo è rappresentato dal fatto che i media stanno dando molto spazio alle notizie riguardanti cortei ed iniziative, il secondo è che i manifestanti vengono spesso descritti come difensori dei valori democratici, il terzo è che al fianco delle notizie degli arresti eseguiti dalla polizia non si menziona il fatto che questi arresti avvengono per atti di violenza o di resistenza attiva alle forze dell’ordine.
                            Ma il problema maggiore derivante da questo stato permanente di protesta semiviolenta, è determinato dal fatto che questo clima potrebbe legittimare soggetti attratti dall’idea di compiere atti di violenza contro Trump, potendo arrivare ad ucciderlo. Questo aspetto non va assolutamente sottovalutato, e sarebbe compito dei politici americani, e se ci permettere anche dei media, sottolineare la legittimità della vittoria di Trump, al fine di limitare la platea dei potenziali contestatori violenti.
                            La Democrazia è accettare le regole del gioco e non cambiare tali regole solo per aumentare le proprie possibilità di successo. La democrazie non è rispettare il voto popolare, ed i sistemi di governo, solo quando questo fa comodo alla propria parte politica; questa Democrazia a Corrente Alternata è in grado di demolire i concetti di base che regolano lo stato di diritto, e il concetto di rispetto della volontà popolare che sono alla base delle democrazie occidentali. Chi oggi si oppone al risultato del Referendum sulla Brexit o all’elezione di Donald Trump, per far prevalere la propria idea “qui e subito”, deve considerare che sta invocando la fine della Democrazia Popolare, da sostituire con una Oligarchia, la quale invoca sempre più spesso il concetto di “analfabetismo funzionale” per giustificare la necessità che le decisioni più importarti per il destino dei popoli vengano prese da una élite autocratica, l’esatto opposto dei valori che i manifestanti affermano di voler difendere.

                            Fonte:GeopoliticalCenter
                            Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
                              • 121909
                              • 3,630
                              • 3,630
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                              https://it.zenit.org/articles/l-amer...esa-cattolica/

                              Altro pezzo da Germano Dottori. E' interessante, ma mi sembra un pelino troppo ottimista
                              A me sembra un'analisi generalista, quelle che si possono fare ora a carte coperte. Nè ottimista e nemmeno pessimista. Equilibrata, sulla base di quanto sappiamo sulle probabili strategie a medio termine del presidente eletto (che si desumono dalla sua campagna elettorale, dalle prime dichiarazioni di alcune cancellerie o di alcuni personaggi come Putin, da tutto un cerchio di reazioni alla sua elezione).

                              Che ci si aspetti un nuovo e diverso approccio con la Russia ormai lo dicono tutti. D'altra parte, la Russia non ha mai fatto nulla per essere indicata come cattiva e pericolosa. E' stato un certo occidente che, mal sopportando le politiche interne di Putin, ha iniziato una campagna stampa (e politica) per mettere in cattiva luce il Cremlino. La Russia si preoccupa e reagisce perchè la Nato vuol trarre a sè paesi vicinissimi alle sue sfere di influenza? E vorrei vedere. L'America sarebbe contenta se la Russia operasse in modo di piazzare sue basi, suoi missili ad un tiro di schioppo dai confini USA, come vorrebbero fare gli americani con la Russia usando la risibile scusa che servono per proteggere Ucraina o Polonia dall'Iran (?!).

                              La Russia è una superpotenza e agisce da superpotenza. Su di un piano paritario, Putin è disposto a trattare con tutti. Se lo si chiama a prove muscolari, è ovvio che si irrigidisca, perchè deve preservare gli interessi russi in quella regione e presso i confini (come fanno gli Usa con le loro regioni di influenza e coi loro confini).

                              Zenit poi è una rivista che parla di Chiesa, le domande a Dottori sono conseguenti. Sui temi etici, è certo più facile interloquire con Trump piuttosto che con la Clinton, le cui mail hanno svelato un piano per condizionare ed indebolire le gerarchie cattoliche, cioè il governo di uno stato estero...un vizio molto americano, basti pensare al primo Wikileaks e a cosa c'era scritto in quei file circa gli alleati (spiati, derisi, manovrati).

                              Se davvero Trump dovesse primariamente occuparsi della situazione interna agli Usa, e cercare collaborazione per quella esterna, sarebbe un altro andare rispetto alle politiche (invasi e pressanti) che la Clinton ci avrebbe propinato.
                              Last edited by Sean; 14-11-2016, 14:06:49.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza Messaggio
                                La Democrazia Occidentale ai tempi di Trump della Brexit e dell’UE



                                Fonte:GeopoliticalCenter
                                Sono temi che si stanno facendo strada e che abbiamo anche detto qua. Le manifestazioni di piazza a parti invertite sarebbero state bollate come antidemocratiche e reazionarie, con i media che avrebbero corroborato l'idea che chi aveva votato Trump era un antidemocratico, e che quindi la vittoria di Hillary era la vittoria della tolleranza e della democrazia. Invece è andata diversamente, e il giochino ipocrita ora si sposta su manifestazioni di piazza che vengono esaltate come libera espressione del dissenso, mettendo in rilievo gli arresti ma tacendo sul perchè quella gente viene arrestata: perchè questi illuminati e tolleranti liberali sfasciano, aggrediscono, resistono alle forze dell'oridine come fossero dei black block. Sono tanti Carlo Giuliani che vogliono farli passare per martiri...ma non funziona, perchè, purtroppo per loro, Trump è stato democraticamente votato secondo le norme dei padri costituzionali americani, quindi chi protesta lo fa contro la loro stessa costituzione.

                                Tutte queste tensioni mostrano come la democrazia viva una crisi profonda, altrimenti il risultato dal "basso" dovrebbe essere accettato da tutti, sia dalla parte di popolo che non ha votato quel candidato e sia da chi sta in alto, le classi politiche, finanziarie, le "elite" a cui quell'eventuale candidato non sta simpatico (ma il fatto stesso che sia stato eletto dovrebbe legittimarlo di per sè, ci si dimentica di questo piccolo particolare).

                                Come ben fa notare l'articolo, in verità la democrazia è un utile paravento per permettere il governo delle oligarchie. Oligarchie scoperte, tutte quelle che si irritano se il voto popolare non corrisponde alle direzioni desiderate e imposte dall'alto. Se cade il concetto di sovranità popolare cade lo stesso piedistallo su cui si dovrebbe fondare il regime democratico, che infatti, sussultando in questi spasmi ipocriti (e ormai scoperti) vive una fase agonica, divorandosi al suo interno.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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