Presidenziali USA: Trump vs Clinton. Notizie e commenti sulle elezioni americane.

[Sean]

Però scusate.

Media e governi vogliono il bipolarismo e si lamentano poi se un paese è spaccato in due perché chi ha vinto non piace?

Ci stanno a cojonà?

Non è che hanno un concetto di democrazia in cui uno solo decide?

No,perché anche Napolitano si è scagliato contro il suffragio universale.

Napolitano non fa testo perchè semplicemente ritorna ai suoi ardori giovanili, quando plaudiva alla distruzione della primavera ungherese e all'arrivo dell'armata rossa a Budapest, quindi l'unico suffragio che conosce è quello che ha un partito solo e il simbolo della falce e martello.

Il resto è la solita storia: la sinistra ama gli elettori solo quando votano per essa. Altrimenti protestano, delegittimano, muovono la gigantesca grancassa mediatica che possiedono, portano "il popolo in piazza", come se l'altra metà fosse composta da ebeti che non sono il popolo ma subumani capitati per caso nella cabina elettorale.

I cantori e gli amanti dei gay, delle lesbiche, dei trans, delle droghe libere, della eutanasia, dell'aborto, della integrazione senza frontiere, della globalizzazione, del multiculturalismo, delle minoranze e dei "deboli" e di ogni possibile ed immaginabile libertà, sono in verità i primi odiatori del loro simile...che diventa meno simile quando vota da un'altra parte. Eccolo lo spirito democratico che li anima.

[M K K]

Sean puoi anche postate una emoticons ogni tanto al posto di editoriali fracassamaroni . ( con affetto ovviamente)

[ItalianoMedio]

La differenza in voti popolari è strettissima, circa 200mila. Il quadro del voto ci disegna un'America spaccata a metà: 59 milioni per Trump, 59 (e rotti) per Hillary. Non stupisce come, in queste ore, gli appelli siano dunque indirizzati all'unità, alla coesione.

Il sistema elettorale americano però premia la governabilità (basta un voto in più dell'altro in uno stato per prendersi tutti i "grandi elettori" di quello stato), proprio per superare queste impasse dovute ad eventuali spaccature dell'elettorato.

Quindi due parole anche su Moore: bravo ad indovinare l'esito, meno a dipingere una America che in verità non c'è o se c'è è una metà. Moore parla come un democratico, ma proprio per questo dovrebbe avere rispetto dei circa 59 milioni di americani che hanno eletto legittimamente Trump. Hillary e la sua visione hanno perso. Al contempo (e su questo dovrebbe riflettere Moore) non ha vinto Trump come singola persona, cioè gli americani non hanno votato il signor Donald Trump per come è. Gli americani hanno votato il disagio, i problemi, "le direzioni sbagliate" che Trump ha solo elencato, rappresentando niente più che una valvola di sfogo ellettorale.

Gli americani hanno avuto di fronte due candidati mediocri. Però Trump era quello di "protesta", e gli elettori hanno voluto mandare un segnale anti-sistema e di protesta. Quindi non è su Trump che si dovrebbero soffermare le analisi, ma sull'onda che Trump ha semplicemente cavalcato. La stessa onda che ha prodotto la Brexit, che forse - chissà - magari porterà la Le Pen all'Eliseo (anche se in Francia la situazione è più composita e il paese forse ormai del tutto perso ai suoi sogni libertari).

E poi lo stesso Moore ammette che Hillary è (era) un problema: guerrafondaia, arruolabile tra i falchi, secondo alcuni sondaggi, per il 70% degli americani "bugiarda e disonesta" (i dati li riporta Moore, sto citando lui), e quindi si conclude che chi ha votato Hillary non lo ha fatto per quello che Hillary rappresenta ma per non far vincere Trump; come chi ha votato Trump non ha votato la persona di Trump ma la protesta che lui dava modo di sfogare e sdoganare.

Nessuno dei due candidati ha raccolto grosse simpatie personali. Per questo occorrerebbe uscire dai personalismi e vedere quale visione veicolassero. Quella di Hillary è perdente in ogni scacchiere, ne danno prova i movimenti di protesta e anti-sistema che montano da stagioni in tutta Europa; la Brexit; i populismi e nazionalismi rifiorenti; la globalizzazione in crisi. In uno scenario in rivolgimento, non poteva non vincere Trump, che, come hanno detto, ha avuto il pregio di annusare l'aria.

quoto tutto, assolutamente nulla da eccepire, tranne una cosa.
Trump ha cavalcato perfettamente l'onda, ed infatti gli americani non hanno votato Trump come persona, ma hanno votato ciò che rappresentava la valvola di sfogo dell'America.
Purtroppo però, ora abbiamo davanti Donald Trump come persona, non sappiamo come lavora politicamente, ma sappiamo come ragiona, la sua personalità, il suo modo di fare, come si comporta quando viene attaccato, o quando è arrabbiato... a capo degli USA.
Io non vado contro l'idea politica di Trump (che appoggio pienamente), ma contro Trump come persona. Ma la rabbia delle persone ha resto "Trump come persona" un elemento "secondario". Poche persone hanno colto questo aspetto, spero solo di sbagliarmi

[Sean]

Sean puoi anche postate una emoticons ogni tanto al posto di editoriali fracassamaroni . ( con affetto ovviamente)

Sì, se non fosse che qua siamo in un 3d dove si commentano le elezioni americane...non proprio un argomento ludico, e ciascuno le commenta come meglio crede. A me viene di commentarle così...se non vuoi fracassarti i maroni (perchè tu puoi parlare per te come singolo che si fracassa i suoi singoli maroni), non leggere o non leggere i miei post, più di questo non so che dirti. Vedi, trabocco di spirito democratico.

PS: se invece li trovi sbagliati nel merito, nulla ti vieta di contestarli anche radicalmente. Io non mi offendo, semmai replico.

[Sean]

Purtroppo però, ora abbiamo davanti Donald Trump come persona, non sappiamo come lavora politicamente, ma sappiamo come ragiona, la sua personalità, il suo modo di fare, come si comporta quando viene attaccato, o quando è arrabbiato... a capo degli USA.
Io non vado contro l'idea politica di Trump (che appoggio pienamente), ma contro Trump come persona. Ma la rabbia delle persone ha resto "Trump come persona" un elemento "secondario". Poche persone hanno colto questo aspetto, spero solo di sbagliarmi

Noi conosciamo alcuni aspetti della persona Trump. Adesso però il cittadino Trump diventerà il presidente Trump, cioè la sua persona sarà rivestita di un ufficio. Quindi si tratterà di governare, non più di stare in campagna elettorale a battagliare e ad usare slogan. Per questo motivo Trump occorrerà vederlo all'opera, nel concreto dell'esercizio delle sue funzioni di presidente.

[Lorenzo993]

quoto tutto, assolutamente nulla da eccepire, tranne una cosa.
Trump ha cavalcato perfettamente l'onda, ed infatti gli americani non hanno votato Trump come persona, ma hanno votato ciò che rappresentava la valvola di sfogo dell'America.
Purtroppo però, ora abbiamo davanti Donald Trump come persona, non sappiamo come lavora politicamente, ma sappiamo come ragiona, la sua personalità, il suo modo di fare, come si comporta quando viene attaccato, o quando è arrabbiato... a capo degli USA.
Io non vado contro l'idea politica di Trump (che appoggio pienamente), ma contro Trump come persona. Ma la rabbia delle persone ha resto "Trump come persona" un elemento "secondario". Poche persone hanno colto questo aspetto, spero solo di sbagliarmi

Vedi che secondo me è un discorso molto semplicistico quello che fai sul "Trump come persona",come se potesse svegliarsi una mattina col piede sbagliato e via far qualche danno.
A quei livelli se fai qualcosa è perchè ci sono gruppi di interesse che spingono per una cosa oppure per un'altra.
Al massimo lo immagino usare termini sopra le righe a riunioni ed altro,questo è il massimo.

Poi liberissimo io di sbagliarmi,ha 4 anni,vediamo cosa farà.

[NaturalHardCore]

Trump sta considerando l'attuale CEO di Jp Morgan come ministro del tesoro, alla faccia di quello contro i poteri forti. La solfa è sempre la stessa non si scappa.

[Giampo93]

Non può mica nominare quello che si occupa delle patatine fritte al McDonald

[NaturalHardCore]

Certo, ma il candidato anti establishment che sceglie per una carica del genere il ceo di jp morgan direi che fa un attimo pensare.

[Giampo93]

A quei livelli bisogna necessariamente scegliere i top del settore...qui in Italia si guarda sempre ai Bocconiani,e non è tanto espressione di establishment quanto semplicemente ci si aggiudica il meglio (sulla carta almeno)

[Alecs]

Hillary Clinton è una vecchia cornuta di guerra che pretendeva di essere eletta per automatismo dinastico.
Vittorio Sgarbi

[Testa]

Infatti qui i bocconiani, un successone

[Bob Terwilliger]

Non fate confusione tra CEO, board e proprietari. Dimon è un dipendente della JP Morgan, per quanto ben stipendiato.

[Sean]

Gli Stati Uniti sono la prima potenza mondiale. Un dilettante come Trump deve circondarsi di professionisti, ma il punto vero è la sua parola, nel senso che un ordine presidenziale è esecutivo, per cui alla fine decide lui, ma è buona cosa circondarsi di consiglieri e ministri di livello, visto il peso degli USA nel mondo.

Intanto il suo staff annuncia che aboliranno subito l'Obamacare, e che annulleranno la riforma di Wall Street (voluta da Obama) per sostituirla con politiche "pro crescita", visto che quella riforma (secondo Trump) non arrivava ai lavoratori, non favoriva nè crescita economica nè lavoro.

Da presidente eletto, Trump ha già assistito al quotidiano incontro che Obama ha con l'intelligence, insomma è stato ammesso alle segrete stanze e alle segrete cose. Continuo a sostenere che occorrerà vederlo al lavoro, vedere se, ad esempio, ritirerà tanti accordi commerciali con alcuni paesi o se si disimpegnerà da certe alleanze militari per dedicarsi alla politica interna, tutti temi della sua campagna elettorale. Sarà una presidenza da seguire.

[Liam & Me]

Eheh giá, contassero i voti andava lei.

Comunque non lo paragonerei a Berlusconi

beh, tra l'essere miliardario, puttaniere, capacità inventarsi dati, possedere una strana capigliatura, una valanga di figli,ed essere amici di Putin, qualche curiosa analogia si può trovare.