E' anche la sconfitta dei media tradizionali e dei soloni che ivi vi pontificano. In questi mesi hanno fatto a gara a definire Trump ignorante, xenofobo, misogeno, omofobo, volgare, un tronfio pallone gonfiato che avrebbe portato l'America ed il mondo al disastro, distrutto le economie occidentali (come se la crisi del 2007 l'avesse voluta lui) e hanno anche sparso terrore mediatico a piene mani pur di darsi ragione da soli o di credersi interpreti del vento popolare...che non sanno più leggere nè intercettare, come la vittoria (schiacciante) di Trump dimostra.
I giornalisti sono diventati come i politici: ciechi. Non riescono più a capire in che direzione vada il mondo, lo ignorano completamente. Inoltre, il lavaggio del cervello che i media fanno per condizionare od influenzare il voto e le scelte non funziona più. Come gli inglesi non si sono spaventati per la Brexit, così gli americani non hanno avuto paura di eleggere Trump, dipinto nemmeno fosse l'incarnazione di ogni nequizia.
Questi professoroni, questi uomini della ragione sempre e comunque (vorrei vedere, se la danno da soli) oggi stanno tutti col sedere per terra. Che brutto risveglio per loro. Le analisi da salotto non hanno mai anticipato od interpretato la storia nella maniera corretta. Chi si punta di essere "avanti" in verità sta indietro, come dimostrano questi eventi mondiali. Il sessista Trump è stato votato anche dalle donne, ohibò, che non si sono fidate di quella immagine da santa riuscita male della Clinton, una professionista della politica e una donna che, lungi dall'essere una rassicurante incarnazione di domestiche virtù, se le metti un kalashnikov addosso non esiterebbe a premere il grilletto e svuotartelo contro...però l'hanno fatta passare per candida colomba, una pacifista.
I media si scuseranno? Certo che no. Andranno avanti così, a disegnarsi una immagine della realtà che credono vera e che non esiste proprio in quel concreto che dovrebbero limitarsi a raccontarci, invece di provare a modificarlo dipingendo mostri. La gente è turbata da altro.
I giornalisti sono diventati come i politici: ciechi. Non riescono più a capire in che direzione vada il mondo, lo ignorano completamente. Inoltre, il lavaggio del cervello che i media fanno per condizionare od influenzare il voto e le scelte non funziona più. Come gli inglesi non si sono spaventati per la Brexit, così gli americani non hanno avuto paura di eleggere Trump, dipinto nemmeno fosse l'incarnazione di ogni nequizia.
Questi professoroni, questi uomini della ragione sempre e comunque (vorrei vedere, se la danno da soli) oggi stanno tutti col sedere per terra. Che brutto risveglio per loro. Le analisi da salotto non hanno mai anticipato od interpretato la storia nella maniera corretta. Chi si punta di essere "avanti" in verità sta indietro, come dimostrano questi eventi mondiali. Il sessista Trump è stato votato anche dalle donne, ohibò, che non si sono fidate di quella immagine da santa riuscita male della Clinton, una professionista della politica e una donna che, lungi dall'essere una rassicurante incarnazione di domestiche virtù, se le metti un kalashnikov addosso non esiterebbe a premere il grilletto e svuotartelo contro...però l'hanno fatta passare per candida colomba, una pacifista.
I media si scuseranno? Certo che no. Andranno avanti così, a disegnarsi una immagine della realtà che credono vera e che non esiste proprio in quel concreto che dovrebbero limitarsi a raccontarci, invece di provare a modificarlo dipingendo mostri. La gente è turbata da altro.
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