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E' stato un fuori programma.
Idealmente l'Urziger precedente avrebbe dovuto accompagnare sia i formaggi che il dolce. Solo che all'ingordigia disperata ma prevista dei soliti avanzi di galera si è aggiunta un'inaspettata bramosia da parte di alcune e, di queste alcune, alcune, nientemeno, erano delle madri di famiglia, nonché della sorprendente prestazione da parte della new entry - solo un pelo insicura sull'offrirsi o meno di dare una mano in alcuni frangenti (le raccomanderò i post di Pesca sull'argomento specifico) che ho tolto dall'imbarazzo affidandole il cavatappi per tutti i bianchi fermi - cosicché non si è potuto fare altrimenti che sacrificare - ma con pochi rimorsi, va detto - anche il '99 sull'altare del diodegliamicidiunavitachenonsisannoregolareequelloperòèilbello.
Il Treppchen '99 era freschissimo, citrico, vellicante, nemmeno vicino alla maturità, con la parte fruttata tropicale e l'idrocarburo solo accennati, mentre in evidenza aveva sentori giovani, come una pera zuccherina quasi irriverente.
Va detto che a quel punto già da un po' cominciavo ad essere meno attento alle contingenze.
E' stato un fuori programma.
Idealmente l'Urziger precedente avrebbe dovuto accompagnare sia i formaggi che il dolce. Solo che all'ingordigia disperata ma prevista dei soliti avanzi di galera si è aggiunta un'inaspettata bramosia da parte di alcune e, di queste alcune, alcune, nientemeno, erano delle madri di famiglia, nonché della sorprendente prestazione da parte della new entry - solo un pelo insicura sull'offrirsi o meno di dare una mano in alcuni frangenti (le raccomanderò i post di Pesca sull'argomento specifico) che ho tolto dall'imbarazzo affidandole il cavatappi per tutti i bianchi fermi - cosicché non si è potuto fare altrimenti che sacrificare - ma con pochi rimorsi, va detto - anche il '99 sull'altare del diodegliamicidiunavitachenonsisannoregolareequelloperòèilbello.
Il Treppchen '99 era freschissimo, citrico, vellicante, nemmeno vicino alla maturità, con la parte fruttata tropicale e l'idrocarburo solo accennati, mentre in evidenza aveva sentori giovani, come una pera zuccherina quasi irriverente.
Va detto che a quel punto già da un po' cominciavo ad essere meno attento alle contingenze.
Il tappo ha un ruolo fondamentale. Il tipo di sughero e la sua porosità c'entra direttamente con l'invecchiamento del vino stesso in bottiglia. Quindi tornando alla plastica..
In che senso migliora?
Alcuni vini evolvono, in base al tipo di uva e lavorazione possono migliore ma c'è una curva, dopo 5/6 anni diciamo sono al massimo del potenziale, dal 7o in poi la curva va in discesa.
Altri vini possono essere pronti prima e altri dopo.
I prosecco e lambrusco sono pronti subito, di solito.
Ovviamente l'affinamento va fatto bene, al buio, fresco e un po' umido.
Penso che chi imbottiglia in plastica faccia produzione pronta all'uso, quindi lasciare ad invecchiare la damigiana in plastica non penso ti darà un vino migliore fra 3 anni.
Ma no Top...
Ci sono bottiglie che pure dopo 15 ma pure 20 anni sono stratosferiche e non per pura fortuna, ma perché la curva è molto più lunga.
Non parlo solo di rossi ben noti ai più eh, ma pure Champagne.
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